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Negli Invertebrati Poriferi* e Celenterati: tegumento costituito da un unico strato di cellule. Platelminti: le specie a vita libera hanno un tegumento.

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Presentazione sul tema: "Negli Invertebrati Poriferi* e Celenterati: tegumento costituito da un unico strato di cellule. Platelminti: le specie a vita libera hanno un tegumento."— Transcript della presentazione:

1 Negli Invertebrati Poriferi* e Celenterati: tegumento costituito da un unico strato di cellule. Platelminti: le specie a vita libera hanno un tegumento semplice a singolo strato; quelli che vivono nel tubo digerente hanno l’epidermide rivestita da una spessa cuticola. Artropodi terrestri: hanno uno spesso esoscheletro di chitina. Molluschi terrestri: corpo protetto dalla secrezione di muco.

2 Morfologia degli Insetti
Esoscheletro o tegumento Cuticola Epidermide Membrana basale Caratteristiche: pluristratificato Strato inerte Strato vivente

3 Gli strati sono di differente spessore e costituzione
La cuticola E’ lo strato inerte del tegumento; è tri-stratificata in epicuticola – esocuticola - endocuticola Gli strati sono di differente spessore e costituzione Cemento Strato ceroso Strato cuticolinico Epicuticola:

4 Struttura dell’epicuticola
Cemento Strato ceroso Str. cuticolinico Pori canali esocuticola Struttura dell’esocuticola Strato più densamente colorato; consta soprattutto di proteine indurite, le sclerotine, rese insolubili quale risultato di legami fenolici tra catene proteiche adiacenti. Responsabile della durezza del tegumento.

5 Struttura dell’endocuticola
È lo strato più spesso; è incolore, molle e lamellare, dovuto alle cuticoline non sclerotizzate. La matrice proteica amorfa viene stabilizzata dalla presenza di microfibrille di chitina che conferisce al sistema forza ed elasticità. La chitina Si tratta di un polisaccaride; Il monomero costituente è N – acetil-glucosammina La chitina viene assemblata dall’enzima chitino-sintetasi.

6 2 molecole di N-acetilglucosammina Ultrastruttura Organizzazione elicoidale delle microfibrille di chitina ed effetto lamellare ottenuto dalla differente rotazione delle molecole.

7 Strato vivente del tegumento
Epidermide Strato unicellulare che secerne gran parte dei componenti della cuticola. Sistema di trasporto di queste sostanze sono i pori canali che attraversano tutta l’endo- e l’esocuticola. Cellule differenziate dell’epidermide sono quelle ghiandolari, le tricogene. Membrana basale isola il tegumento dalla cavità corporea.

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9 Cromatofori (Ectodermici, da Creste Neurali) (*)
Melanofori (Melanina: Proteine) – Scuri Xantofori (Carotenoidi: Idrocarburi) – Gialli Eritrofori (Carotenoidi: Idrocarburi) – Rossi Leucofori o Guanofori o Iridociti (Cristalli di Guanina) – Incolori o iridescenti

10 GHIANDOLE UNICELLULARI
Alle ghiandole unicellulari appartengono le cellule mucipare o caliciformi Queste cellule sono intercalate alle cellule di rivestimento di epiteli cilindrici come quelli che si trovano a livello dell'intestino, della trachea, dell'utero ecc. Sono dette mucipare perchè producono muco composto da mucine costituite da mucopolissaccaridi acidi e neutri e da glicoproteine. Sono dette caliciformi per la forma simile ad un calice che assumono quando nel citoplasma si accumulano vescicole ripiene di mucine.

11 GHIANDOLE PLURICELLULARI
La classificazione delle ghiandole esocrine pluricellulari può prendere in considerazione: la forma  dell'adenomero la forma del condotto escretore la modalità di secrezione

12 1) FORMA DELL'ADENOMERO ADENOMERI TUBULARI ADENOMERI ACINOSI
le cellule secernenti che costituiscono l'adenomero si trovano a delimitare una struttura a forma di tubicino o dito di guanto. ADENOMERI ACINOSI l'adenomero assume l'aspetto di un chicco d'uva con un sottile lume al suo interno. ADENOMERI ACINOSI DI TIPO ALVEOLARE l'adenomero acinoso presenta un ampio lume che ripete la forma esterna dell'adenomero.

13 2) FORMA DEL CONDOTTO ESCRETORE
La ghiandola si dice semplice quando il condotto escretore non subisce divisioni e rimane unico ed inoltre  è collegato ad un solo adenomero. La ghiandola è semplice ramificata quando all'unico condotto escretore  sono collegati più adenomeri. La ghiandola è detta composta quando il condotto escretore è suddiviso in tanti rami ciascuno dei quali riceve più adenomeri

14 3) MODALITA’ DI SECREZIONE
merocrina apocrina olocrina

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16 CONDROITTI scaglie placoidi
smalto scaglie placoidi Ciascuna scaglia è formata da una lamina basale piuttosto slargata, sormontata da un dentello con la punta inclinata e rivolta caudalmente. La lamina basale è situata nel derma e il dentello a sviluppo ultimato perfora l’epidermide e sporge all’esterno lasciando lo smalto nudo. Nell’interno della scaglia si trova una cavità, simile alla cavità della polpa dei denti, occupata da tessuto connettivale e da vasi. I dentelli si accrescono e aumentano di numero con l'età

17 OSTEITTI Scaglia cicloide e ctenoide:
le scaglie si accrescono con strati concentrici senza aumentare di numero. Sono generalmente embricate La lamina della scaglia è sempre contenuta nello spessore del derma che l’ha costituita, in tasche dermiche che aggettano e che sono rivestite da un’epidermide piuttosto bassa fornita di abbondanti cellule mucose.

18 Anfibi Apodi (cecilie, gimnofioni) Anuri (rane, rospi, raganelle)
Urodeli (tritoni, salamandre) Privi di scaglie, poca cheratina nella cute, abbondanti ghiandole mucose, talvolta anche ghiandole velenose. Gli anfibi prediligono i terreni e i climi umidi e il velo di muco prodotto dalle ghiandole pluricellulari mantiene le condizioni per la respirazione cutanea, che non è impedita dal sottile strato epiteliale imperfettamente cheratinizzato Soprattutto nei rospi l’epidermide produce uno strato corneo piuttosto spesso in relazione alle condizioni di vita Cromatofori nel derma

19 AL MICROSCOPIO… L’epidermide Il derma
Costituita da epitelio pluristratificato corneificato strato corneo lo strato più superficiale dell'epitelio, comprende cellule morte fortemente cheratinizzate strato germinativo: le cellule si riproducono continuamente per sostituire quelle sopra che muoiono e si staccano (causando ad esempio, la forfora). Il derma Di tessuto connettivo, L'interfaccia tra epidermide e derma è costituita da centinaia di estroflessioni il cui scopo è quello di aumentare esponenzialmente l'area di contatto in modo da ottimizzare l'adesione e gli scambi

20 Rettili Rincocefali Cheloni Coccodrilli Squamati (sauri e ofidi) squamati Loricati e Cheloni Tra le diverse classi dei vertebrati, i rettili rappresentano quella che si è definitivamente affrancata dall'ambiente acquatico, (alcuni hanno fatto ritorno secondariamente all'ambiente acquatico, come le tartarughe marine e i loricati). Caratterizzati dall'enorme sviluppo delle squame cornee o scaglie epidermiche di origine ectodermica e dall’assenza di ghiandole nell’apparato tegumentario. In alcuni casi le squame sono corazzate da una sottostante tavoletta ossea prodotta dal derma I Rettili subiscono periodicamente la muta. Negli Ofidi durante la muta, il rivestimento si distacca tutto intero, nei Sauri cade a pezzi. Negli altri Rettili non si può parlare di muta vera e propria, poiché la pelle si desquama gradualmente. Cromatofori nel derma.

21 Uccelli Epidermide sottile e non corneificata tranne sulle zampe dove esiste una squamatura scudata ereditata dai rettili e nel becco che è un altro derivato epidermico costituito da un rivestimento corneo che inguaina le arcate mascellari Il piumaggio: costituisce l'abito dell'uccello e può variare con il sesso, la stagione, il periodo riproduttivo e, mentre per alcuni favorisce il mimetismo, in altri è vivacemente colorato ( cromatofori nel derma e pigmento). svolge numerose funzioni: definisce la forma e il contorno dell'uccello, lo riveste e lo protegge con più strati, lo isola consentendogli una temperatura interna di 41°C (possono essere mantenute più o meno erette, e in tal modo intrappolano una certa quantità di aria che, scaldata dal corpo dell'animale, fa da strato isolante contro il freddo); gli permette inoltre di volare, grazie alle penne delle ali (remiganti) e della coda (timoniere). L’unica ghiandola presente è la ghiandola dell’uropigio vicino alla coda, che produce una sostanza oleosa impermeabilizzante

22 Isolamento termico Mammiferi e Uccelli sono omeotermi e uno dei principali adattamenti per la termoregolazione è rappresentato dall’isolamento termico, reso possibile dalla pelliccia o dalle piume e dagli strati di grasso sottocutaneo.

23 VESSILLO CALAMO Rachide Lamina interna Lamina esterna SCAPO penne e piume  Annessi cutanei cornei esclusivi degli uccelli, derivati evolutivamente dalle squame dei rettili e di origine epidermica. Una penna consiste di due parti principali: l'asse centrale, o scapo, e il vessillo costituito dalle barbe e le barbule unite fra loro da uncini(anuli). Lo scapo si suddivide in una parte basale nuda e cava, il calamo, infissa nel follicolo, e in una parte libera, detta rachide, che porta il vessillo ed è piena all’interno  Il calamo è aperto per consentire il passaggio delle sostanze nutritive durante la crescita della penna.     Le penne più vistose, le cosiddette penne di contorno o penne propriamente dette, sono quelle delle ali e della coda: un altro tipo di penna, più soffice e morbida, è la piuma. Intorno alla base delle penne di contorno ci sono poi le filopiume, piccole, semplici, simili a peli, con rachide lungo e barbe rudimentali.                                                                     

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25 Le ghiandole sebacee, Le ghiandole mammarie,
Producono un secreto denso, atto a mantenere morbidi ed elastici cute e peli: il sebo (miscela di lipidi in prevalenza, detriti cellulari e residui di cheratine: sono ghiandole olòcrine di tipo tubulo-alveolare composto). Le ghiandole mammarie, tipiche dei Mammiferi (portatori di mammelle) per l'alimentazione del neonato con la secrezione del latte Sboccano all'esterno per mezzo di condotti lattiferi. Si sviluppano a partire dalla pubertà, ma diventano funzionanti solo al termine di una gravidanza e si mantengono tali per tutto il periodo dell’allattamento del bambino, per stimolazione congiunta ormonale e meccanica. Ogni mammella è composta da una ghiandola formata da una ventina di lobi disposti a raggiera attorno al capezzolo, sostenuti da una robusta trama connettivale e immersi in tessuto adiposo. Le ghiandole mammarie sono sudoripare apocrine modificate

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