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PubblicatoGiustina Costanzo Modificato 6 anni fa
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Il ruolo dell’Infermiere nell’umanizzazione del processo di cura
Fedele Cascone
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Che cos’è una Terapia Intensiva ?
Il concetto di Terapia Intensiva, secondo la SIAARTI, è : L’insieme delle strutture che trattano i pazienti critici per insufficienza di uno o più organi, il trattamento assistenziale e l’insieme delle situazioni caratterizzate dalla criticità-instabilità vitale della persona malata e della complessità dell’approccio e dell’intervento assistenziale infermieristico e medico.
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TERAPIA INTENSIVA STRUTTURA Terapia Intensiva APERTA CHIUSA
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L’OSPEDALIZZAZIONE IN T.I
TIPOLOGIE URGENZA ELEZIONE
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COSA INTENDIAMO PER RICOVERO DISUMANIZZANTE ?
Per “ricovero disumanizzante” si intendono tutti quei fattori che contribuiscono alla formazione del disagio psicologico nel paziente.
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I principali fattori che contribuiscono a disumanizzare il ricovero sono:
La separazione brutale dall’ambiente familiare; Le cattive condizioni di accoglienza e di alloggio; L’isolamento e la mancanza d’informazioni sulla propria patologia; La spersonalizzazione dei rapporti umani.
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Che cosa potrebbe fare l’Infermiere?
L’Infermiere riveste un ruolo da protagonista nel processo di cura e, andando oltre la parte clinica, diventa la figura di riferimento per il paziente facilitando la costruzione di un “ponte” con la famiglia.
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Per un buon supporto psicologico sono determinanti diversi fattori:
L’identità professionale dell’infermiere L’abilità e le competenze interpersonali. Le implicazioni affettive nell’incontro con il paziente. L’identità del paziente oggetto-soggetto della medicina. Comunicazione verbale e comunicazione non verbale. Fiducia, Alleanza Terapeutica, Empatia. Formazione universitaria Cooperazione multi-disciplinare e multi-professionale (ambiente,equipe sanitaria,familiari).
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La formazione universitaria
Nel corso dell’ultimo decennio, l’interesse verso le materie umanistiche è cresciuto esponenzialmente. Nonostante l’inserimento di queste materie nel percorso di studi, la preparazione e la conoscenza delle varie dinamiche relazionali che originano nei contesti ospedalieri, è ancora scarsa e spesso lasciata alla capacità caratteriale dell’Infermiere.
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Riflessioni Possiamo intuire, quindi, che l’assistenza psicologica riveste la stessa importanza di quella Clinica. Un adeguato supporto psicologico al paziente può favorire in modo diretto il processo di cura clinico alleviando la sofferenza del paziente e creando soddisfazione tra i familiari.
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Riflessioni In un epoca in cui il paziente e i suoi familiari assumono un ruolo centrale nel processo di cura, un incremento della formazione universitaria e della formazione aziendale, risulterebbe fondamentale per la Professionalità dell’Infermiere e per il buon esito del processo di cura.
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SOLUZIONE Una corretta conoscenza delle: Dinamiche relazionali;
Delle tecniche di comunicazione verbale e non verbale; Dei possibili disagi e dei bisogni del paziente; In alcuni frangenti può rivelarsi molto più utile di qualsiasi farmaco.
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Conclusioni Per lavorare in una Terapia Intensiva, molto più’ che negli altri contesti ospedalieri, bisogna avere una buona preparazione clinica ed emotiva. Il lavoro in Terapia Intensiva implica un forte carico emotivo che va indagato ed elaborato. Le emozioni proprie sono spesso quelle degli altri, ed è importante agire per risolvere le situazioni conflittuali, accogliere in maniera costruttiva critiche ed obiezioni, essere in grado di affrontare tematiche dai contenuti sgradevoli o scomodi, comunicare efficacemente anche in condizioni di stress.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
“Ho imparato dalle malattie molto di ciò che la vita non avrebbe potuto insegnarmi in nessun altro modo.” [J.W. Goethe]
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