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Il contributo della psicologia dinamica

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Presentazione sul tema: "Il contributo della psicologia dinamica"— Transcript della presentazione:

1 Il contributo della psicologia dinamica

2 La psicologia dinamica (in chiave semiotica e inter-soggettiva)
Si pone l’accento sulla componente inconscia dei processi semiotici (di costruzione del significato)

3 ---- verso il superamento del pregiudizio individualistico
Nel corso del tempo una serie di proposte interpretative hanno riletto in chiave interpersonale, semiotica, costruttivista le originarie ipotesi freudiane sull’inconscio

4 E’ possibile ritrovarne le prime tracce negli scritti di Freud.
Nell’Interpretazione dei sogni (1899), Freud concepì l’inconscio come un linguaggio dotato di una propria sintassi (centrata sulle regole della condensazione, dello spostamento, della raffigurazione plastica) fondante una peculiare modalità di produzione simbolica.

5 Si tratta di una concezione profondamente diversa sia dal modello strutturale (l’inconscio come entità interna alla mente) che da quello topico (inconscio come contenitore dei pensieri rimossi), che afferma una visione della mente in chiave semiotica: l’inconscio come modo di attribuire significati.

6 è stata successivamente ripresa ed approfondita
L’ipotesi semiotica è stata successivamente ripresa ed approfondita   In questa direzione merita una particolare menzione la teoria coinemica di Fornari (1981; 1983). Gli affetti sono un linguaggio e fondano il linguaggio umano Le loro unità minime di significato sono i coinemi (che altri avevano definito in termini di oggetti interni o fantasmi). Secondo la teoria coinemica, ogni significante rimanda ad un coinema fondamentale. I coinemi sono le unità semantiche dell’alfabeto affettivo, unità minimali di significato, che altri avevano definito oggetti interni o fantasmi. Fornari individua alcuni coinemi fondamentali cui ogni significante rinvia: gli erotemi (oggetti parziali che rinviano alla corporeità erotica – la nudità, il sesso femminile e maschile), i parentemi (oggetti totali riconducibili alle relazioni di parentela: padre, madre, figlio, bambino, fratelli), la nascita e la morte

7 Fornari La simbolizzazione affettiva è il modo di funzionare della nostra mente, non una trasgressione o una deformazione a opera dell'inconscio. È una forma di pensiero che si dispiega parallelamente alla categorizzazione operativa propria del pensiero razionale “diurno”.

8 Categorizzazione operativa Simbolizzazione affettiva
mobilita codici pubblici convenzionali tratta gli oggetti della realtà (e il linguaggio) come significanti che satura di un significato emozionale (ad es. se condividiamo i codici della lingua italiana, siamo tutti d’accordo su cosa si intende per “maestro), es. il maestro è “buono” o il maestro è “cattivo”

9 Fornari Per vivere, l'uomo ha necessità di attribuire significati affettivi agli eventi della vita, formulando ipotesi affettive sulle situazioni; il processo secondario ha lo scopo di verificare queste ipotesi.

10 MATTE BLANCO (1975) precisa i principi “logici” della semiosi affettiva.
Principio di simmetria Principio di generalizzazione Il principio è ben conosciuto da chi si occupa di comunicazione pubblicitaria (si crea un contesto di segni attorno al prodotto da promuovere capace di suggerire un certo significato simbolico, per cui ad esempio la macchina rappresenterà prestigio, bellezza, avventura, ….) MATTE BLANCO I. (1975), L'inconscio come insiemi infiniti, Einaudi, Torino, 1981.

11 Principio di simmetria: dal punto di vista dell’inconscio ogni relazione tra segni (funzionale, di somiglianza, di contiguità…) è una relazione di identità. Es. Se Marco è il padre di Luigi, Luigi è anche il padre di Marco. Segni che occorrono in uno stesso spazio sono percepiti come unico oggetto psicologico Il principio è ben conosciuto da chi si occupa di comunicazione pubblicitaria

12 Altre caratteristiche derivate dal principio di simmetria
Aleatorietà Atemporalità Reificazione

13 Aleatorietà: uno stesso significante può stare potenzialmente per infiniti significati; allo stesso modo, un significato può essere espresso potenzialmente da infiniti significanti. tra le implicazioni: non vi è un rapporto uno a uno tra significante e significato, o se si vuole tra segno e referente, tra contenuto manifesto e contenuto latente …

14 Atemporalità: nessuna distinzione tra passato, presente, futuro
si pensi all’uso delle libere associazioni; si pensi al transfert

15 Reificazione: Nessuna distinzione tra segno (es
Reificazione: Nessuna distinzione tra segno (es. bandiera italiana) e referente (patria); nessuna distinzione tra fantasia e realtà. Nel colloquio, accade continuamente che i clienti trattino le loro rappresentazioni come un fatto che chiunque racconterebbe nello stesso modo

16 Dal principio di simmetria, si deduce che l’inconscio non riconosce differenze (dunque neanche cambiamenti), assimila Il pensiero razionale (asimmetrico) “vede” le differenze, accomoda.

17 Principio di generalizzazione: "Il sistema inconscio tratta una cosa individuale (persona, oggetto, concetto) come se fosse un membro o un elemento di un insieme o classe che contiene altri membri; tratta questa classe come sottoclasse di una classe più generale e questa classe più generale come sottoclasse o sottoinsieme di una classe ancor più generale e così via" (Matte Blanco, 1975, p. 43) Si pensi all’innamoramento Si pensi agli stereotipi (in cui le persone finiscono per essere assimilate alla categoria, di cui possiederebbero le stesse caratteristiche al massimo livello) diverse ricerche empiriche offrono evidenza di questo principio

18 Dal principio di generalizzazione deriva che l’inconscio rappresenta lo spazio intersoggettivo (interpersonale, organizzativo, sociale, istituzionale) come un tutto.

19 Il pensiero razionale - asimmetrico - si esercita come stabilimento di distinzioni-differenze a partire dal magma omogeneizzante del modo di essere simmetrico della mente. buono cattivo

20 La simbolizzazione affettiva è il prodotto di questi due diversi modi di essere della mente. Essa categorizza la realtà in classi omogenee e generalizzate di significato, che percepiamo come emozioni. L’emozione non si riferisce ad un oggetto, ma ad una classe di oggetti, che il pensiero inconscio rappresenta come unico oggetto psicologico. L’emozione ha caratteristiche di generalizzazione ed omogeneizzazione

21 Il modello dell’analisi della domanda riconosce la portata emozionale della richiesta di consultazione e interpreta la funzione clinica come esercizio di pensiero (e di ri-introduzione di differenze) nel magma omogeneizzante delle emozioni


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