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Didattica per competenze e innovazione metodologica
Corso avanzato I.T.T.S A.Volta Prof.ssa Lorena Pini Adi
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Obiettivi del corso : Come si valuta la competenza . Acquisire gli strumenti per l’osservazione e valutazione di processi e prodotti. La valutazione delle competenze nell’ottica della certificazione al termine della scuola dell’obbligo e del primo ciclo di istruzione. La costruzione del curricolo d'Istituto: lavoro collegiale.
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Articolazione del corso
-9 ore in presenza -13 ricerca in azione in classe - 3 documentazione.
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Breve Percorso Normativo
2000. Strategia di Lisbona. L’Europa deve diventare “L’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo” •2002. Barcellona. Sono fissati gli obiettivi per il Focus sulla parola COMPETENZA 2006. Europa. La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio (Quadro di Riferimento Europeo allegato alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/2006, ripresa dal D.M. 22/8/2007
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Breve Percorso Normativo
2007. Risoluzione legislativa del Parlamento europeo ha Fissato gli 8 livelli di competenza EQF • •Si tratta di uno strumento rappresentato da una griglia suddivisa in 8 livelli, ciascuno dei quali descrive i risultati di apprendimento (una combinazione di conoscenze, abilità e competenze) delle qualificazioni rilevanti per quel livello.
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BREVE PERCORSO NORMATIVO
•Ciascun livello dovrebbe essere raggiunto tramite qualsiasi tipologia di percorso di apprendimento: formale, non formale e informale. Attraverso la griglia, i Paesi mettono in relazione le qualificazioni nazionali che sono rilasciate a conclusione di un percorso educativo/formativo, rendendole così leggibili e confrontabili a livello nazionale e internazionale
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European Qualifications Framework
Per quanto riguarda l’ordinamento italiano, l’ipotesi è la seguente: EQF1 = diploma del 1° Ciclo EQF2 = obbligo di istruzione EQF3 = qualifica professionale EQF4 = diploma del 2° Ciclo
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TABELLA EQF
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Riferimenti normativi
D.M. 254/2012 – Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione •C.M. 3/ Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione. Linee guida 2017 •Legge 107/ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. •Nota prot. n del Prosecuzione della sperimentazione, con modifiche e semplificazioni, nell’anno scolastico 2016/17 e 2017/2018?.
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INDICAZIONI NAZIONALI
Il testo definitivo delle Indicazioni Nazionali consente di procedere alla adozione di un modello di certificazione nazionale, così come suggerito dalla L.53/03. SCOPO fornire un quadro di riferimento unitario e coerente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo, alle famiglie degli allievi, alle istituzioni scolastiche e formative del secondo ciclo, in cui si completa il percorso dell'obbligo di istruzione al 16° anno di età (Legge n. 296/2006).
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GLI STRUMENTI PROPOSTI
DUE distinti modelli di certificazione delle competenze: •Al termine della scuola primaria •Al termine della scuola secondaria di I grado •"Linee guida"2017 di supporto per la compilazione
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UTILIZZO DEL MODELLO •La certificazione delle competenze accompagna e integra le attuali modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.) accentuando il carattere descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi.
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LE TIPOLOGIE DI CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE
Sono presenti attualmente nel sistema 2 modelli e previsti quattro momenti di certificazione: 1. 5^ primaria CM.n.3/2015 – prot. 2000/17 2. 3^ secondaria 1° grado CM. n.3/2015–prot. 2000/17 3. 2^ anno percorsi superiori per obbligo di istruzione DM. 139/2007, emanato con DM 9/2010 4. 5^ secondaria 2° grado – esame di Stato d.lgs 13 aprile 2017 n.62
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FINALITÀ’ DELLA CERTIFICAZIONE
La certificazione pone attenzione non solo alla dimensione educativa, ma anche a quella orientativa della scuola del primo ciclo. Pertanto nella redazione del documento sono assunti quali principi di riferimento: PROSPETTIVA ORIENTATIVA da cui deriva la scelta di certificare le competenze, nell’ottica della valutazione autentica basata sul criterio dell’attendibilità, cioè su prestazioni reali ed adeguate che possano orientare l’alunno nel suo percorso scolastico. PROSPETTIVA DI CONTINUITÀ’ mantenere stessa struttura.
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LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO NAZIONALE
mancanza di un livello negativo, attesa la funzione POSITIVA di una certificazione delle competenze che, nell'arco dell'obbligo, sono in fase di acquisizione; •presenza di uno spazio aperto per segnalare eventuali competenze significative che l’alunno ha avuto modo di evidenziare, anche in situazioni di apprendi-mento non formale e informale; • sottoscrizione e validazione del documento da parte dei docenti e del dirigente scolastico, con procedimento separato rispetto alla conclusione dell'esame di Stato; •Non è più prevista la formulazione del consiglio orientativo.
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PROCESSO DELLA DIDATTICA
CERTIFICAZIONE PROGETTAZIONE VALUTAZIONE PRATICHE DIDATTICHE
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RIPENSARE LA DIDATTICA ALLA LUCE DELLA NUOVA CERTIFICAZIONE.
La certificazione richiede una nuova impostazione delle pratiche didattiche, in linea a quanto previsto dalle Indicazioni/2012. La certificazione non è semplice adempimento amministrativo, ma OCCASIONE per rendere coerenti i momenti della progettazione, dell'azione didattica, della valutazione degli apprendimenti con il quadro pedagogico delle Indicazioni
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AULA LABORATORIO DISCIPLINARE e VIRTUALE
PRATICHE DIDATTICHE AULA LABORATORIO DISCIPLINARE e VIRTUALE •Cooperative learning, Web quest, Studio di casi •Problem solving ,Flipped classroom •Field Trip, debate , PBL Think aloud
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Competenza •Comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali , sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente
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4 sono i principi della Competenza:
Comprende diverse conoscenze in relazione tra loro Si applica in una classe di situazioni complesse e inedite( Contesto) E’ orientata verso una finalità ( svolgere un compito, risolvere una situazione problema) Richiede la mobilitazione di risorse interne ed esterne. • vincenti-sul-lavoro-nel-2020/?uuid=ei4FnbsR •
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QUALI COMPETENZE? Competenze chiave per l'apprendimento permanente
Competenze chiave per la cittadinanza Competenze base Competenze disciplinari Competenze del profilo Competenze Isfol…………………..
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COMPETENZE . IL QUADRO EUROPEO
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Le 16 competenze per il 21 secolo
Questa volte è del World Economic Forum, che ha stilato le 16 competenze necessarie nel 21 secolo.In realtà lo studio è più articolato, e confronta ad esempio le differenze che esistono in 100 paesi del mondo nell’apprendimento di queste capacità ritenute prioritarie.
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GLOSSARIO ...
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Nella didattica per competenze
Il principio è quello di integrare: (Da Re, 2009) Il sapere (le conoscenze) Il saper fare (le abilità) Il sapere come fare (l’abilità complessa) Il sapere perché (la metacognizione) Il generalizzare e trasferire la conoscenza L’ideare, il progettare, l’affrontare e il gestire Il collaborare e il relazionarsi
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Le dimensioni della comunicazione didattica (P. C. Rivoltella – P. G
Le dimensioni della comunicazione didattica (P. C. Rivoltella – P. G. Rossi, L’agire didattico)
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Unità didattiche e Unità di apprendimento (Scapin – Da Re)
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Check list per compiti autentici
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Valutazione competenza
Dare valore a qualcosa, che sia un prodotto, un’azione, una manifestazione di ciò che si sa e si sa fare. Rilevare l’ampiezza e la profondità delle competenze dell’alunno e, attraverso questa conoscenza progressiva e sistematica, fare scoprire e apprezzare sempre meglio le sue capacità potenziali personali, indispensabili per avvalorare e decidere un proprio futuro progetto esistenziale (dalle Indicazioni Nazionali).
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DIFFERENZA FRA LE VALUTAZIONI
VALUTAZIONE TRADIZIONALE VALUTAZIONE AUTENTICA Accerta prevalentemente solo la correttezza delle risposte. Dimostra se lo studente ha appreso ciò che gli è stato insegnato. Si applica a compiti e prestazioni estranei ai contesti reali. Si applica a situazioni simili o analoghe a quelle reali. Informa lo studente sul risultato conseguito, se il risultato è positivo, pone termine al processo di apprendimento. Accerta se lo studente può spiegare, applicare e giustificare le risposte. È “predittiva” di ciò che lo studente “sa fare con ciò che Sa”. Si applica a situazioni simili o analoghe a quelle reali. Si svolge con compiti complessi che richiedono l’integrazione di La prova è programmata non solo per verificare la prestazione, ma anche per migliorare prestazioni successive.
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Cosa considerare per valutare
-RISULTATI che si attendono -I prodotti o prestazioni che dimostrano il livello di apprendimento raggiunto cioè come si sanno utilizzare conoscenze, abilità e disposizioni in un contesto simile o analogo al reale; I criteri di valutazione la costruzione di una rubrica Il percorso da attuare per giungere ai risultati attesi e alla realizzazione del prodotto.
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Come procedere alla valutazione?
Dopo aver stabilito i prodotti, stabilire i criteri di valutazione per accertare tali prodotti. Tener conto degli obiettivi di contenuto e abilità Scrivere rubriche. Far sì che si possa rispondere a tre domande: Come gli studenti sanno il contenuto Qual è il loro livello di abilità Come hanno applicato la loro conoscenza e le loro abilità mentre preparano i loro prodotti
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COSA SERVE PER VALUTARE IN MODO AUTENTICO
Prestazioni autentiche, che permettono allo studente di dimostrare ciò che “sa fare con ciò che sa”, Riconoscere il significato di ciò che sta apprendendo nella sua vita, dentro e fuori dalla scuola.(formale,informale e Non formale)
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