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MARINO E ASSOCIATI Studio Legale Tributario

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Presentazione sul tema: "MARINO E ASSOCIATI Studio Legale Tributario"— Transcript della presentazione:

1 MARINO E ASSOCIATI Studio Legale Tributario
VOLUNTARY DISCLOSURE MARINO E ASSOCIATI Studio Legale Tributario

2 LA LEGGE La legge 15 dicembre 2014, n. 186 introduce nell’ordinamento italiano la disciplina della collaborazione volontaria (c.d. voluntary disclosure) in materia tributaria secondo le linee guida tracciate dall’OCSE (vd. doc. Offshore Voluntary Disclosure – Comparative analysis, guidance and policy advise, settembre 2010)

3 IN BREVE Caratteristiche salienti della disclosure Violazioni commesse fino al 30 settembre 2014 Attivabile solo una volta ed entro il 30 settembre 2015 No «anonimato» Coinvolgimento «soggetti collegati»

4 AGENDA SOMMARIO Ambito soggettivo di applicazione
I soggetti ex art. 4, D.L. n. 167/1990 Gli altri soggetti non ricompresi nell’art. 4, D.L. n. 167/1990 Cause ostative all’accesso alla v.d. Ambito oggettivo di applicazione Oggetto della regolarizzazione Periodi di imposta accertabili Benefici della v.d. Sanzioni penali Sanzioni quadro RW Sanzioni su imposte Forfetizzazione Procedura Adempimenti del contribuente Adempimenti A.f. Esempi di calcolo

5 - Enti non commerciali (es trust) - Società semplici ed equiparate;
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico A CHI SI RIVOLGE (1/6) SOGGETTI INTERESSATI DALLE NORME SUL C.D. MONITORAGGIO FISCALE (all’art. 4, D.L. n. 167/1990 (segue) La procedura di collaborazione volontaria è applicabile innanzitutto all’autore di violazione di obblighi di cui all’art. 4 del d.l. n. 167/1990, i.e.: - Persone fisiche - Enti non commerciali (es trust) - Società semplici ed equiparate; residenti in Italia che detengono o detenevano investimenti all’estero in violazione degli obblighi di monitoraggio - nonché soggetti che, pur non essendo possessori diretti degli investimenti e delle attività, ne siano titolari effettivi in base alle disposizioni dell’articolo 1, comma 2, lett. u), e dell’allegato tecnico al d.lgs. 231/2007 (valevole dal periodo d’imposta 2013)

6 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico A CHI SI RIVOLGE (2/6) SOGGETTI INTERESSATI DALLE NORME SUL C.D. MONITORAGGIO FISCALE (all’art. 4, D.L. n. 167/1990 (segue) Non necessario che il contribuente sia residente nel momento in cui presenta l’istanza: è rilevante che sia stato resdidente in Italia negli anni interessati dalla procedura (circolare n. 10/E del 2015) Può avvalersi della procedura anche chi detiene attività all’estero senza esserne formalmente intestatario avendo fatto ricorso ad un soggetto interposto o a intestazioni fiduciarie estere

7 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico A CHI SI RIVOLGE (3/6) SOGGETTI INTERESSATI DALLE NORME SUL C.D. MONITORAGGIO FISCALE (all’art. 4, D.L. n. 167/1990 La legge prevede (art. 1) l’inserimento di un art. 5-quater nel D.L. n. 167/1990 in base al quale l’autore della violazione degli obblighi di dichiarazione previsti dall’art. 4, comma 1 commessa fino al 30 settembre 2014 può avvalersi della procedura di collaborazione volontaria

8 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico A CHI SI RIVOLGE (4/6) ALLARGAMENTO A TUTTI I CONTRIBUENTI La legge prevede l’accesso alla v.d. non solo per chi ha commesso violazioni agli obblighi di monitoraggio fiscale, ma per tutti i contribuenti (quindi anche per le società italiane), a prescindere da condotte riferibili ad attività detenute all’estero (vd. art. 1, comma 2 della legge) L’estensione della procedura di v.d. anche a contribuenti autori di violazioni riguardanti attività detenute in Italia è stata prevista al fine di non incorrere in evidenti discriminazioni di trattamento

9 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico SOGGETTI COLLEGATI (ad esempio, contitolari di conti correnti o procuratori) La disponibilità delle attività finanziarie e patrimoniali oggetto di emersione si considera, salvo prova contraria, ripartita, per ciascun periodo d’imposta, in quote eguali tra tutti coloro che al termine degli stessi ne avevano la disponibilità (art. 5- quinquies c. 9)

10 La precedente prassi dell’A.F. ha confermato:
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCURE E DELEGHE (1/2) La precedente prassi dell’A.F. ha confermato: obbligo RW anche per coloro che, pur non essendo titolari delle attività, ne hanno disponibilità o possibilità di movimentazione (Circolare n. 38/E del 2013) se un soggetto residente ha “la delega al prelievo su conto corrente estero è tenuto alla compilazione del quadro RW, salvo che non si tratti di mera delega ad operare per conto dell’intestatario, come nel caso o di amministratori di società” (Circolari 28/E del 2011 e 10/E del 2014 e Istruzioni RW Unico 2014 Pf) la “ratio delle norme sul monitoraggio fiscale … presuppongono una relazione giuridica (intestazione delle somme) o di fatto (possesso o detenzione) tra soggetto e disponibilità estere che non si esaurisce nella semplice possibilità di disporre delle somme attraverso prelievi o versamenti” (Circolare n. 10/E del 2014) 10

11 PROCURE E DELEGHE -CIRCOLARE 10/E/2015 (2/2)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCURE E DELEGHE -CIRCOLARE 10/E/2015 (2/2) La procedura può riguardare anche attività cointestante o nella disponibilità di più soggetti (es. per effetto di deleghe di firma ad operare su un conto) In tal caso: l’istanza deve essere presentata «pro-quota» in maniera autonoma da ciascuno dei soggetti interessati (secondo la presunzione dell’art. 5-quinquies comma 9) e produrrà effetti solo nei confronti dei richiedenti possibile fornire prova contraria e far valere modalità di ripartizione differenti («in caso di deleghe o procure, dovrà essere evidenziato il sostanziale utilizzo al fine di meglio definire la presunzione di possesso in quote uguali») N.B.: per i soggetti che non abbiano aderito alla procedura di emersione si applicano le regole generali (obblighi di monitoraggio – e conseguenti sanzioni – parametrati sul 100% delle attività: circolare n. 45/E del 2010 e n. 38/E del 2013). 11

12 strutture societarie (Circ. 99/E del 2001; Ris. 134/E del 2002)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico SOGGETTI INTERPOSTI I soggetti «interponenti», in quanto responsabili degli obblighi tributari (fiscali e valutari) connessi con il patrimonio «formalmente» intestato a soggetti meramente interposti quali, ad esempio: trust (interposto ai fini fiscali secondo le Circ. 43/E del 2009 e 61/E DEL 2010) polizze (in caso di riqualificazione contrattuale, es. se il contraente/assicurato può movimentare le attività in polizza «direttamente in qualità di procuratore speciale o indirettamente attraverso un proprio gestore di fiducia»: v. Circ. 10/E del 2015) fondazioni strutture societarie (Circ. 99/E del 2001; Ris. 134/E del 2002) possono attivare la VD per regolarizzare violazioni tributarie relative al predetto patrimonio N.B.: Anche il soggetto «interposto», rincorrendone i presupposti (residenza in Italia e disponibilità a qualunque titolo o possibilità di movimentare attività finanziarie all’estero pur non essendone beneficiario effettivo), può regolarizzare le violazioni della normativa sul monitoraggio 12

13 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico TRUST INTERPOSTI (1/2) Con riferimento a strutture quali trust (e analoghi istituti quali es. le fondazioni): «questo viene considerato interposto, in buona sostanza, ogni volta che le attività facenti parte del patrimonio del trust continuano ad essere a disposizione del disponente oppure rientrano nella disponibilità dei beneficiari» (Circolare 10/E del 2015) «ogni qualvolta il trust … semplice schermo formale e la disponibilità dei beni che ne costituiscono il patrimonio sia da attribuire ad altri soggetti, disponenti o beneficiari del trust… il patrimonio (nonché i redditi da questo prodotti) deve essere ricondotto ai soggetti che non ne hanno l’effettiva disponibilità» (Circolare n. 38/E del 2013) «occorre considerare se … sia in realtà un semplice schermo formale e se la disponibilità dei beni che ne costituiscono il patrimonio sia da attribuire ad altri soggetti» (Circolare 28/E del 2012) 13

14 TRUST INTERPOSTI- CIRCOLARE 61/E/2010 (2/2)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico TRUST INTERPOSTI- CIRCOLARE 61/E/2010 (2/2) Criterio-guida: “non… validamente operanti, sotto il profilo fiscale, i trust… nei quali l’attività del trustee risulti eterodiretta… di essenziale importanza è l’effettivo potere del trustee… e in ciò che emerge non soltanto dall’atto istitutivo del trust ma anche da elementi di mero fatto” (cfr. altresì Risoluzione n. 8/E del 2003) esemplificazioni in linea col criterio-guida: (i) trust che il disponente (o il beneficiario) può far cessare liberamente, (ii) trust in cui il disponente ha il potere di porre termine anticipatamente al trust 14

15 POLIZZE ASSICURATIVE (1/4)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico POLIZZE ASSICURATIVE (1/4) In linea generale, le polizze di assicurazione sulla vita stipulate con compagnie di assicurazione estere possono dar luogo a: redditi di capitale di cui all’art. 44, comma 1, lett. g-quater) del TUIR («redditi compresi nei capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione», percepiti: alla scadenza del contratto in ipotesi di riscatto (anche parziale) della polizza anche in caso di cessione, tipicamente laddove la polizza attribuisca un rendimento minimo garantito (art. 6 TUIR) redditi diversi di cui all’art. 67, comma 1, lett. c-quinquies) del TUIR realizzati in caso di cessione del contratto prima della scadenza della polizza 15

16 POLIZZE ASSICURATIVE (2/4) Tra l’altro, prevedono:
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico POLIZZE ASSICURATIVE (2/4) Tra l’altro, prevedono: l’imposizione solo in caso di «monetizzazione» della polizza applicazione di una aliquota unica del 26% (12,5% per la quota riferibile ai titoli di Stato) a prescindere dal sottostante la possibilità di compensare minus/plusvalenze senza limiti temporali esenzione dall’imposta di successione Dal 1 gennaio 2015 sono imponibili, invece, i proventi finanziari corrisposti ai beneficiari di un’assicurazione sulla vita a copertura del rischio demografico, a seguito del decesso dell’assicurato (fino ad allora esenti – Legge di stabilità 2015) 16

17 POLIZZE ASSICURATIVE (3/4)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico POLIZZE ASSICURATIVE (3/4) Il rischio di riqualificazione del contratto assicurativo (in altro prodotto finanziario) dipende, tra l’altro da: effettiva incidenza del c.d. «rischio demografico» ai fini del pagamento del capitale/rendita al verificarsi dell’evento assicurato modalità di selezione degli assets sottostanti la polizza (riservata al gestore ovvero condivisa con il policyholder) rilascio di procure dalla compagnia al contraente disponibilità indiretta attraverso «gestore di fiducia» anzianità del soggetto assicurato 17

18 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico POLIZZE ASSICURATIVE (4/4) In caso di polizza meramente interposta tra il patrimonio ed il policyholder il policyholder potrà attivare la VD per regolarizzare le violazioni degli obblighi tributari relativi agli assets sottostanti, formalmente intestati alla compagnia assicurativa 18

19 PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PARTECIPAZIONI SOCIETARIE La detenzione dei patrimoni attraverso strutture societarie comporta, ai fini di una corretta applicazione della procedura di VD, la necessità di stabilire, in primis, se tale struttura societaria è: interposta, in tal caso il socio fiscalmente residente in Italia potrà attivare la VD per regolarizzare le violazioni (fiscali e valutarie) concernenti i singoli assets direttamente detenuti dalla società reale, in tal caso occorrerà ulteriormente stabilire: la residenza fiscale della società la natura «qualificata» o «non qualificata» della partecipazione se trattasi di partecipazione CFC black o white list ovvero impresa estera collegata eventuali distribuzioni di utili Solo così, infatti, il socio potrà correttamente attivare la procedura di VD per regolarizzare le violazioni (fiscali e valutarie) connesse alla partecipazione 19

20 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico EREDI Possono aderire al programma anche gli eredi di investimenti e attività di natura finanziaria detenute all’estero dal de cuius in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale Effetti sulla procedura e sui termini (art. 65, D.P.R. n. 600/1973): •decesso ante 31 maggio 2015: presentazione dell’istanza dagli eredi in quanto tali (e in proprio, per violazioni loro ascrivibili) entro il 30 settembre 2015; •decesso dopo il 31 maggio 2015: l’istanza può essere presentata dagli eredi (in quanto tali e/o in proprio) entro il 31 dicembre 2015 (tenuto conto della proroga di 90 giorni dei termini per l’accertamento delle annualità in scadenza); •decesso successivo alla presentazione dell’istanza da parte del de cuius: facoltà dell’erede di concludere la procedura presentando una nuova istanza in qualità di erede (con proroga semestrale dei termini per gli adempimenti successivi: es. pagamento anche in forma rateale). In ogni caso: intrasmissibilità delle sanzioni agli eredi (art. 8, D.Lgs. n. 472 del 1997).

21 OGGETTO DELLA REGOLARIZZAZIONE Oggetto della regolarizzazione sono:
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico OGGETTO DELLA REGOLARIZZAZIONE Oggetto della regolarizzazione sono: le violazioni degli obblighi di dichiarazione ai fini del monitoraggio fiscale le violazioni degli obblighi di dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e relative addizionali, delle imposte sostitutive delle imposte sui redditi, dell’Irap e dell’Iva, a prescindere da condotte riferibili ad attività detenute all’estero le violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti di imposta, a prescindere da condotte riferibili ad attività detenute all’estero Le norme fanno riferimento anche al calcolo degli oneri previdenziali (vedi art. 5 quater, comma 1, lettera a) introdotto dall’art. 1, co. 1 della legge e art. 1, comma 3, lett. a) in assenza di trasferimento di risorse all’estero)

22 AMBITO OGGETTIVO («ALL-IN»)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico AMBITO OGGETTIVO («ALL-IN») Ambito oggettivo «proprio»: investimenti e le attività di natura finanziaria illecitamente costituiti o detenuti all’estero e i redditi non dichiarati, commessi a tali investimenti ed attività Ambito oggettivo «derivato nazionale»: imponibili non connessi con i predetti investimenti e attività di natura finanziaria La procedura internazionale (Circolare 10/E/2015) a prescindere delle violazioni connesse con le attività estere «non può che riguardare l’intera posizione fiscale del contribuente che la richiede» «effetto attrattivo» limitato ai soli periodi d’imposta relativi ai redditi delle attività estere Inosservanza: «… dopo il perfezionamento della procedura, ulteriori attività estere o redditi a questi connesse o maggiori imponibili … fatta salva l’efficacia degli atti perfezionatisi nell’ambito della procedura…. si dovrà procedere ad interessare l’autorità giudiziaria» (Circolare 10/E/2015, p. 61)

23 PERIODI DI IMPOSTA ACCERTABILI
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PERIODI DI IMPOSTA ACCERTABILI

24 PERIODI DI IMPOSTA ACCERTABILI
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PERIODI DI IMPOSTA ACCERTABILI Non si applica il raddoppio dei termini di accertamento relativo alle attività detenute negli Stati a fiscalità privilegiata (art. 12, comma 2-bis, d.l. 78/2009) se congiuntamente: l’autore delle violazioni rilascia all’intermediario estero l’autorizzazione a trasmettere alle autorità finanziarie italiane richiedenti tutti i dati concernenti le attività oggetto di v.d. gli Stati o territori a regime fiscale privilegiato stipulano con l’Italia accordi che consentano un effettivo scambio di informazioni entro 60 giorni dalla entrata in vigore delle nuove disposizioni in tema di v.d NB: L’autorizzazione presso l’intermediario solo nel caso in cui si vuole mantenere le attività nel paese black list (Circolare 10/E/2015, cd. monitoraggio rafforzato)

25 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PERIODI DI IMPOSTA ACCERTABILI Qualora gli investimenti e le attività finanziarie siano stati oggetto di trasferimento in diversi Paesi black list, con riferimento ai periodi d’imposta dal 2004 al 2013, affinché operi la non applicazione del raddoppio dei termini in parola, tutti i suddetti Paesi devono aver sottoscritto l’accordo con l’Italia (Circolare 10/E/2015) Violazioni penalmente rilevanti: il D.Lgs. n. 128/2015 attuativo della Delega Fiscale sull’abuso del diritto, ha aggiunto un ulteriore periodo all’art. 43, comma 3, del d.P.R. n. 600/1973 (e all’art. 57, comma 3, del d.P.R. n. 633/1972), prevedendo che il raddoppio non operi qualora la denuncia, presentata dall’Amministrazione Finanziaria o dalla GdF, sia trasmessa oltre la scadenza ordinaria dei termini di accertamento.

26 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PERIODI DI IMPOSTA ACCERTABILI L’ancora di salvataggio per i periodi non ancora prescritti penalmente: in aggiunta alla predetta modifica in tema di raddoppio, relativa alle violazioni tributarie che diano luogo ad un obbligo di denuncia penale ex. Art. 331 c.c.p., il D.Lgs n. 128/2015 ha opportunamente eliminato anche il disallineamento temporale esistente tra l’arco temporale oggetto della procedura di VD (in assenza di raddoppio, 4 o 5 anni, a seconda che la dichiarazione sia stata o meno presentata) e il termine di prescrizione ordinario dei reati tributari. E’ stato opportunamente previsto che per i reati coperti dalla voluntary disclosure di cui all’articolo 5-quinquies, comma 1, non si potrà esercitare l’azione penale nemmeno per gli anni 2008 e 2009 (non ancora prescritti penalmente) in relazione agli imponibili, imposte e ritenute correlati alle attività dichiarate per mezzo della procedura.

27 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico GLI EFFETTI DELLE NUOVE INTRODUZIONI (LA PROROGA TECNICA – PROVVEDIMENTO DEL 14 SETTEMBRE 2015) Al fine di consentire ai contribuenti che intendono avvalersi del disposto dell’articolo 2, comma 4, del D.L. n. 128/2015, evidenziando la sussistenza di cause di non punibilità per anni ricadenti al di fuori del perimetro della voluntary, l’Agenzia delle Entrate ha previsto la possibilità per il contribuente di provvedere alla trasmissione della relazione e della documentazione di accompagnamento anche oltre il termine del 30 settembre 2015, purché entro 30 giorni dall’invio dell’istanza originaria. Di conseguenza, anche un’istanza integrativa, che deve essere presentata entro la data di invio della relazione, potrà essere spedita telematicamente anche dopo la data del 30 settembre 2015, purchè entro i 30 giorni dall’invio dell’istanza originaria (comunicato stampa del 15 settembre u.s.)

28 GLI EFFETTI DELLE NUOVE INTRODUZIONI (LA PROROGA TECNICA – PROVVEDIMENTO DEL 14 SETTEMBRE 2015)
Di tale proroga tecnica potranno beneficiare tutti i contribuenti, pertanto (i) coloro che, avendo concretizzato violazioni penalmente rilevanti in annualità non ancora penalmente prescritte (i.e ), hanno già presentato l’istanza e la relazione, ma intendono avvalersi della copertura di cui all’articolo 5-quinquies, comma 1, integrando la relazione nei trenta giorni successivi all’emanazione del Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate (i.e. entro il 14 ottobre p.v.)(ii) coloro che, a prescindere dall’aver realizzato fattispecie penalmente rilevanti in annualità non ancora prescritte, non hanno ancora presentato l’istanza di accesso alla procedura, possono trasmettere la relazione di accompagnamento entro il trentesimo giorno successivo alla trasmissione dell’istanza (la cui scadenza è ancora fissata al 30 settembre 2015)

29 PAESE DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AI FINI DEGLI EFFETTI PREMIALI
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PAESE DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AI FINI DEGLI EFFETTI PREMIALI Se le attività estere sono localizzate in un Paese che già di per sé garantiva l’occultamento al fisco italiano (es. CH o Monaco), si considerano detenute in tale Paese anche se intestate fittiziamente ad un veicolo interposto residente in altro Paese black list (es. Panama) -Circolare 10/E/2015 Al contrario, quando le attività sono localizzate in un Paese white list (es. Italia, Francia), ma sono fittiziamente intestate a un veicolo residente in un Paese black list, al fine di individuare il luogo di detenzione delle stesse occorre far riferimento al luogo in cui ha sede il veicolo stesso- Circolare 10/E/2015

30 BENEFICI SUL PIANO PENALE
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO PENALE Esclusa la punibilità per i delitti: di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 del D.lgs. N. 74/2000) di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3 del D.lgs. N. 74/2000); di dichiarazione infedele (art. 4 del D.lgs. N. 74/2000) di omessa dichiarazione (art. 5 del D.lgs. N. 74/2000) di omesso versamento di ritenute certificate (art. 10-bis del D.lgs. N. 74/2000) di omesso versamento IVA (art. 10-ter del D.lgs. N. 74/2000) L’esclusione di punibilità di tali delitti opera limitatamente agli imponibili, alle imposte e alle ritenute oggetto di v.d. È altresì esclusa la punibilità per i delitti di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita previste dagli art. 648-bis e 648-ter c.p., commessi in relazione ai delitti sopra citati La condotte riguardanti il delitto di autoriciclaggio (art. 648-ter 1c.p.) non sono punibili se commesse in relazione ai delitti richiamati, sino alla data del 30 settembre 2015, entro la quale può essere attivata la procedura di collaborazione volontaria

31 BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI RW (1/3)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI RW (1/3) Per chi aderisce alla voluntary disclosure le sanzioni da quadro RW sono determinate : nella metà del minimo edittale se – alternativamente – (i) le attività vengono trasferite in Italia od in Stati UE o in Stati SEE che consentono un effettivo scambio di informazioni con l’Italia; (ii) le attività trasferite in Italia o nei predetti Stati erano o sono ivi detenute; (iii) l’autore delle violazioni rilascia all’intermediario estero l’autorizzazione a trasmettere alle autorità finanziarie italiane richiedenti tutti i dati concernenti le attività oggetto di VD nel minimo edittale ridotto di un quarto in assenza delle predette condizioni Circolare 10/E/2015: riduzione alla metà del minimo edittale anche se al momento della VD non si è più in possesso delle attività, avendole donate o «consumate»

32 BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI RW (2/3)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI RW (2/3) La sanzione minima (cui applicare le riduzioni di cui sopra) pari al 6 (5% fino al 2007) per cento nei casi di detenzione Black-List è ridotta al 3 per cento qualora tali Stati stipulino, entro 60 giorni dalla entrata in vigore delle disposizioni in tema di VD, con l’Italia accordi che consentano un effettivo scambio di informazioni Il medesimo effetto anche per accordi vigenti alla data di entrata in vigore della legge VD, che prevedono uno scambio di informazioni conforme all’art. 26 Ocse (es. San Marino, Singapore, Lussemburgo) (Circolare 10/E/2015) Poi, ordinaria riduzione ex lege ad 1/3 come previsto per la definizione delle sanzioni amministrative

33 BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI RW (3/3)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI RW (3/3)

34 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI SU IMPOSTE IRPEF, IVA, IRAP, ECC. (1/3) È prevista la sanzione minima ridotta di un quarto, per le violazioni in tema di imposte sui redditi, Irap ed Iva, nonché quelle relative ai sostituti d’imposta I benefici previsti dall’accesso alla procedura sono riconosciuti anche con riguardo all’IVAFE e l’IVIE (Circ. n. 27/E del 16 luglio 2015) Poi, ordinaria riduzione ex lege ad 1/6 o 1/3 come previsto per la definizione delle sanzioni amministrative

35 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI SU IMPOSTE IRPEF, IVA, IRAP, IVIE/IVAFE ETC. (2/3)

36 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico BENEFICI SUL PIANO DELLE SANZIONI SU IMPOSTE IRPEF, IVA, IRAP, ECC. (3/3)

37 VOLUNTARY VS RAVVEDIMENTO (1/2)
Il ravvedimento operoso diventa possibile sino alla notifica dell’atto impositivo e la riduzione della sanzione diminuisce con l’aumentare del tempo in cui la violazione è sanata. Sarà quindi possibile ridurre le sanzioni: ad 1/10 del minimo se la regolarizzazione avviene entro 30 giorni dal mancato pagamento ad 1/9 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il novantesimo giorno successivo al termine per la presentazione della dichiarazione ad 1/8 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno nel corso del quale è stata commessa ad 1/7 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il termine della presentazione relativa all’anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione ad 1/6 del minimo se la regolarizzazione avviene oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione NB: il ravvedimento operoso sarà possibile anche nel caso in cui la violazione sia stata già constatata e anche nel caso in cui siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore o i soggetti solidalmente obbligati abbiano avuto formale conoscenza.

38 VOLUNTARY VS RAVVEDIMENTO (2/2)
COLLABORAZIONE VOLONTARIA NUOVO RAVVEDIMENTO SANZIONI es. Infedele dichiarazione minimo edittale sanzione 100% Ridotta, per la procedura di collaborazione volontaria, di un quarto o alla metà; successivamente, ad un 1/3 o ad un 1/6 a seconda che si aderisca all’invito al contraddittorio o all’accertamento. Sanzione del 100% ridotta: a 1/8 se regolarizzazione entro il termine per presentare dichiarazione dell’anno in cui è stata commessa la violazione; a 1/7 se regolarizzazione entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo; 1/6 oltre i sopracitati termini. Da un minimo del 12,5% ad un massimo del 25% 1/8  12,5% della sanzione minima 1/7  14,28% della sanzione minima 1/6  16,67% della sanzione minima AGEVOLAZIONI Possibilità di pagamento in tre rate mensili di pari importo Non rateizzabile ma è ammessa la compensazione EFFETTI PENALI Niente punibilità per artt bis-10ter d. lgs. n. 74/2000 Resta la punibilità per l’emissione di fatture false Riduzione di 1/3 della pena e possibilità di accedere al patteggiamento e non applicazione delle misure accessorie se la regolarizzazione e il pagamento avvengono prima dell’apertura del dibattimento

39 FORFETTIZZAZIONE PER I BENI INFERIORI A 2 MILIONI DI EURO
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico FORFETTIZZAZIONE PER I BENI INFERIORI A 2 MILIONI DI EURO Su istanza del contribuente, per importi inferiori ai 2 milioni di Euro, l’Amministrazione finanziaria calcola i rendimenti delle attività finanziarie applicando la misura percentuale del 5 per cento al valore complessivo della consistenza di fine anno e determina l’ammontare corrispondente all’imposta da versare utilizzando l’aliquota del 27% Nella rilevazione delle consistenze delle attività ai fini della soglia max non si tiene conto della presunzione legale di ripartizione della disponibilità fra più soggetti (Circolare n. 10/E/2015) Forfettizzazione solo per attività finanziarie: no immobili, imbarcazioni, ecc., che dovranno sempre essere in ogni caso determinati analiticamente

40 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA La presentazione dell’istanza di emersione - l’istanza deve essere presentata in via telematica unicamente via Entratel o Fisconline (direttamente o mediante intermediari abilitati) entro il 30 settembre A seguito della pubblicazione del Provvedimento del 14 settembre, fermo restando il termine dell’istanza «originaria», fissato al 30 settembre 2015, l’invio dell’istanza integrativa, così come la relativa relazione di accompagnamento, può avvenire nei trenta giorni successivi al primo invio. - diversamente da quanto previsto dal D.L. 4/2014, la richiesta non può essere consegnata a una delle sedi UCIFI dell’Agenzia delle Entrate, con la possibilità di presentare tutta la documentazione allegata anche su supporto informatico non riscrivibile (es. cd-rom o dvd) non è confermato se, per ottenere informazioni sulle modalità di compilazione e sulla documentazione da allegare, il contribuente possa fissare un appuntamento con la competente sede UCIFI

41 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA La presentazione dell’istanza di emersione - entro 30 giorni dalla presentazione dell’Istanza «originaria», deve essere trasmessa via PEC tutta la documentazione unitamente alla relazione di accompagnamento, con un prospetto di riconciliazione tra la documentazione e i dati dichiarati nell’Istanza di emersione - come nel contesto del D.L. 4/2014, non è prevista formalmente una fase di contraddittorio «endoprocedimentale», né ulteriori attività istruttorie rispetto a quanto disposto, ad esempio, dall’art. 32 del D.P.R. 600/ La Circolare 10/E prevede tuttavia una fase di contraddittorio in caso di errori o di necessità di documentazione integrativa.

42 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA L’esito dell’istanza di emersione - gli effetti della disclosure si producono solo in caso di versamento integrale, anche in tre rate mensili, delle somme dovute in base: a)all’invito al contraddittorio (non più all’avviso di accertamento) emesso ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del Decreto legislativo n. 218/1997 (ovvero all’accertamento con adesione); nonché b)all’atto di contestazione o al provvedimento di irrogazione delle sanzioni per la violazione degli obblighi di dichiarazione in materia di monitoraggio fiscale; -entro 30 gg dall'effettuazione dei versamenti, l'Agenzia delle Entrate comunica all'Autorità giudiziaria competente la conclusione della procedura (ai fini degli effetti sul piano penaltributario).

43 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA Termini per il versamento - Il pagamento della prima (o unica) rata deve essere effettuato secondo le regole generali e quindi: a)in relazione all’invito al contraddittorio: entro il quindicesimo giorno antecedente la data fissata per la comparizione; in alternativa b)in caso di accertamento con adesione, entro venti giorni dalla redazione dell’atto; in ogni caso c)in relazione all’atto di contestazione o al provvedimento di irrogazione delle sanzioni per la violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale entro il termine per la proposizione del ricorso.

44 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA IN SINTESI (1/3) La procedura è quindi quella disciplinata dall’art. 5 del D.Lgs. n. 218/1997 e dall’art. 16 del D.Lgs. 472/1997. In sintesi, dovrebbe essere così articolata: 1.trasmissione dell’ istanza in via telematica; 2.entro 30 giorni, trasmissione: a)dell’eventuale Istanza integrativa; e, in ogni caso b)degli allegati e della relazione illustrativa all’indirizzo PEC generato automaticamente dal sistema; 3.fase istruttoria «endoprocedimentale»; 4.notifica dell’invito al contraddittorio: a)i periodi di imposta suscettibili di accertamento; b)il giorno e il luogo della comparizione per definire l’accertamento con adesione;

45 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA IN SINTESI (2/3) c)le maggiori imposte, ritenute, contributi, sanzioni ed interessi dovuti in caso di definizione agevolata (comma 1-bis); d)i motivi che hanno dato luogo alla determinazione delle maggiori imposte, ritenute e contributi; 4.se il contribuente ritiene fondato il contenuto e la motivazione dell’invito, procede entro il 15esimo giorno antecedente la data per la comparizione a definizione agevolata mediante versamento (integrale o della prima delle tre rate mensili), con la riduzione a 1/6 delle sanzioni amministrative collegate ai tributi oggetto di definizione (già ridotte del 25%); 5.diversamente, il contribuente si presenta al contraddittorio e inizia la fase di vero e proprio accertamento con adesione, all’esito della quale viene redatto l’atto di adesione (art. 7, D.Lgs. 218/1997); in tal caso, il versamento deve avvenire entro 20gg dalla data dell’atto di adesione e le sanzioni amministrative sono ridotte a 1/3;

46 PROCEDURA IN SINTESI (3/3)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA IN SINTESI (3/3) 6.notifica (separata) dell’atto di contestazione delle sanzioni relative alle violazioni sul monitoraggio (ridotte ai sensi dell’art. 7, comma 4, del D.Lgs. 472/1997 alle condizioni previste dall’art. 5-quater); 7.definizione agevolata delle sanzioni con versamento delle stesse, ridotte a 1/3 del minimo determinato ai sensi dell’art. 16, comma 3, entro il termine per la proposizione del ricorso; in alternativa 8.sembra possibile la presentazione di deduzioni difensive ex art. 16, comma 4, del D.Lgs. 472/1997: tuttavia, in caso di rigetto, ciò preclude la definizione agevolata dell’atto di irrogazione delle sanzioni (comma 7-bis, art. 16). N.B.: l’art. 5-quater c. 1 lett. b) rinvia al termine per la proposizione del ricorso avverso l’atto di contestazione o irrogazione di cui all’art. 16, D.Lgs. 472; la presentazione di deduzioni difensive (anche se non accolte), seguita dal versamento delle sanzioni (anche per l’intero) entro il termine per l’impugnazione non sembra precludere il perfezionamento della procedura (anche se si segnala un difetto di coordinamento con l’art. 5-quinquies, comma 10, che pone riferimento al solo atto di contestazione e che il nuovo termine decadenziale è ancorato alla notifica dello stesso).

47 EFFETTI DEL MANCATO VERSAMENTO
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico EFFETTI DEL MANCATO VERSAMENTO Diversamente dalle procedure deflative «a regime», che si perfezionano con il versamento dell’unica o della prima rata, il mancato pagamento anche di una sola delle rate mensili comporta il venir meno degli effetti dell’intera procedura (e quindi non l’iscrizione a ruolo del residuo con irrogazione della sanzione del 30% raddoppiata); in tal caso l’Agenzia delle entrate è rimessa in termini (31 dicembre dell’anno successivo all’emissione degli atti) per la notifica degli avvisi di accertamento/atti di contestazione; eventuale contenzioso tributario/avvio del procedimento penale.

48 Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico PROCEDURA Nuovo reato: Il contribuente che nell’ambito della procedura di VD esibisce o trasmette atti o documenti falsi, in tutto o in parte, ovvero fornisce dati e notizie non rispondenti al vero è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni Il contribuente deve rilasciare al professionista che lo assiste nella procedura una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale attesta che gli atti o documenti consegnati non sono falsi e che i dati e le notizie forniti sono rispondenti al vero

49 Vecchio RW (Fino a Unico 2013 FY 2012) - Importi superiori a 10.000 €
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Attività/ Investimento Vecchio RW (Fino a Unico 2013 FY 2012) - Importi superiori a € Nuovo RW (Unico 2014 – FY 2013) – nessuna soglia minima Immobili Fino a Unico 2009 (FY 2008) in RW solo se produttivi di reddito tassabile in Italia. Da Unico 2010 (FY 2009) sempre in RW. Valore: costo storico maggiorato degli oneri accessori (al lordo dell’eventuale finanziamento), in assenza perizia di stima con valore di mercato (circ. 45/2010). Immobili da donazione o successione Costo di acquisto o di costruzione sostenuto dal donante/valore nella dichiarazione di successione. Si applicano le regole IVIE: Costo storico di acquisto, in assenza, valore di mercato. Valore nella dichiarazione di successione o atto di donazione; In mancanza, costo di acquisto o di costruzione dal de cuius o donante; In assenza, valore di mercato. 2) «valore catastale» per gli Stati UE e SEE, in assenza costo di acquisto, in assenza valore di mercato.

50 Attività/ investimento Vecchio RW (Fino a Unico 2013 FY 2012) -
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Attività/ investimento Vecchio RW (Fino a Unico 2013 FY 2012) - Importi superiori a € Nuovo RW (Unico 2014 – FY 2013) – nessuna soglia minima Altri beni patrimoniali (yatch, opere d’arte, metalli preziosi) Fino a Unico 2009 (FY 2008) in RW solo se produttivi di reddito tassabile in Italia. Da Unico 2010 (FY 2009) sempre RW. Valore: costo storico maggiorato degli oneri accessori (al lordo dell’eventuale finanziamento), in assenza perizia di stima con valore di mercato (circ. 45/2010). Costo d’acquisto; In assenza valore di mercato all’inizio di ciascun periodo d'imposta (ovvero al primo giorno di detenzione) e al termine dello stesso (ovvero al termine del periodo di detenzione nello stesso). Conti correnti e libretti di risparmio Saldo al 31.12 Saldo iniziale e giacenza media annua. Se Paesi non collaborativi anche saldo massimo nell'anno (no monitoraggio per conti e depositi con valore massimo euro) Altre attività finanziarie Costo storico, in mancanza valore di mercato certificato da perizia di stima In caso di successione: valore definito o, in mancanza, quello dichiarato agli effetti dell'imposta di successione e per i titoli esenti da tale imposta, il valore normale alla data di apertura della successione. In caso di donazione: Valore di acquisto del donante Si applicano le regole IVAFE (valore iniziale e finale). Per le quotate il valore di mercato. Per le altre (in ordine gerarchico): Valore nominale Valore di rimborso Costo di acquisto  Si applica il LIFO

51 ESEMPI DI CALCOLO - (1/9) Forfetizzazione dei rendimenti
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico ESEMPI DI CALCOLO - (1/9) Forfetizzazione dei rendimenti

52 Investimento in titoli esteri (segue)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico ESEMPI DI CALCOLO (2/9) Investimento in titoli esteri (segue) Assunzioni: Investimento in Stato black list con accordo pari ad Euro Investimento detenuto all’estero prima del 2009 Mancato superamento delle soglie di rilevanza penale Rendimento 4% annuo (soggetto ad imposta sostitutiva) Intestazione fiduciaria VD nel 2015

53 ESEMPI DI CALCOLO (3/9) Investimento in titoli esteri
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico ESEMPI DI CALCOLO (3/9) Investimento in titoli esteri

54 ESEMPI DI CALCOLO (4/9) Polizze vita (segue)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico ESEMPI DI CALCOLO (4/9) Polizze vita (segue) Regime impositivo in capo al contribuente: Nessuna tassazione dei redditi/plusvalenze sottostanti in capo al beneficiario/contraente Al momento del riscatto/vendita: imposta sostitutiva (12,5%, 20%, 26%) sulla differenza tra valore di riscatto e premi pagati Al momento del decesso della persona assicurata: nessuna imposta sulle somme ricevute dal beneficiario Obblighi di monitoraggio fiscale: Valore dei premi pagati (prima del 2013) / valore di riscatto (dal 2013) della polizza Ipotesi interpretativa da parte dell’A.f.: approccio “look through” Elementi tipizzanti: controllo esercitato dal contraente, tipologia di beni, rischio morte, frequenti riscatti parziali, ecc.; In caso di look-through: v.d. sui beni sottostanti (oltre interessi e relative sanzioni)

55 ESEMPI DI CALCOLO (5/9) Polizze vita (segue) Assunzioni:
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico ESEMPI DI CALCOLO (5/9) Polizze vita (segue) Assunzioni: Unit linked sottoscritta negli anni 90 – premio pagato € 100 – Valore nel 2004 = € 300 Obbligazioni/azioni di società quotate investimenti sottostanti con rendimento annuale del 3% Nessun riscatto del sottoscrittore – Accordo scambio informazioni e fiduciaria

56 Polizze vita – Approccio “look through”
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Esempi di calcolo (6/9) Polizze vita – Approccio “look through” Assunzioni: Unit linked sottoscritta negli anni 90 – premio pagato € 100 – Valore nel 2004 = € 300; Obbligazioni/azioni di società quotate investimenti sottostanti con rendimento annuale del 3%; Nessun riscatto del sottoscrittore – Accordo scambio informazioni e fiduciaria

57 Immobile all’estero (segue)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Esempi di calcolo (7/9) Immobile all’estero (segue) Assunzioni: Acquisto nel 2000 per € (documentazione disponibile); Valore di mercato 2015 = € ; Canone netto dal 2004 = € accreditato su c/c bancario (che genera un 3% annuo); Dichiarazione dei redditi presentata in Italia negli anni accertabili; Accordo scambio informazioni ed intestazione fiduciaria (non vige raddoppio dei termini di accertamento, né raddoppio delle sanzioni amministrative); IRPEF con aliquota progressiva (fino al 43%) sui canoni di locazione [riduzione per le spese a forfait del 15% (5% dal 2013) oltre interessi e relative sanzioni]; Imposizione reddituale delle rendite finanziarie sulle attività acquistate con la liquidità derivante dai canoni di locazione accreditati all’estero oltre a interessi e relative sanzioni; Imposta sui valori immobiliari esteri (IVIE): aliquota 0,76% (dal 2012)

58 Esempi di calcolo (8/9) Immobile all’estero (segue)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Esempi di calcolo (8/9) Immobile all’estero (segue)

59 Immobile all’estero (segue)
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Esempi di calcolo (9/9) Immobile all’estero (segue) Assunzioni: Acquisto nel 2010 per € ; Valore di mercato 2015 = € ; Vige presunzione di reddito sottratto ad imposizione in Italia (tassazione in Italia della provvista); Canone netto dal 2010 = € accreditato su c/c bancario (che genera un 3% annuo); Accordo scambio informazioni ed intestazione fiduciaria (non vige raddoppio dei termini di accertamento, né raddoppio delle sanzioni amministrative);

60 Un caso pratico Assunzioni:
Ambito soggettivo Ambito oggettivo Benefici Procedura Esempi di calcolo Un caso pratico Un caso pratico Assunzioni: Persona fisica titolare di reddito da lavoro dipendente; Possiede un conto corrente bancario ed un deposito titoli in Svizzera costituiti nel 2001; Le somme provengono dalla cessione di una partecipazione qualificata in snc avvenuta nel 2001; E’ l’unico soggetto titolare dell’attività finanziaria; Dichiarazione dei redditi presentata in Italia negli anni accertabili; La media delle consistenze delle attività finanziarie, al termine di ciascun periodo d’imposta oggetto della VD non eccede il valore di 2 milioni di Euro; Il soggetto intende procedere con il rimpatrio fisico delle attività; Il soggetto intende procedere con la determinazione dei redditi mediante il c.d. «metodo analitico»; A partire dal 2001 non sono mai stati effettuati apporti di capitale, soltanto prelievi ai fini di autoconsumo; Il valore delle attività finanziarie alla data di emersione (data di presentazione dell’Istanza VD) è pari ad Euro ,00.

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68 La relazione di accompagnamento
Allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: INTRODUZIONE: si fornisce un quadro generale delle violazioni commesse negli anni oggetto della procedura, in particolare: la tipologia di violazione commessa; le modalità con cui le violazioni sono state commesse; i momenti in cui le violazioni sono state commesse. L’introduzione deve contenere, inoltre, un prospetto di riconciliazione tra la documentazione presentata e i dati indicati nel modello.

69 La relazione di accompagnamento
allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: SOGGETTI COLLEGATI: vengono fornite informazioni rispetto ai soggetti collegati, indicati nella Sezione I del modello di richiesta di accesso. Tali informazioni riguardano, principalmente: l’identificazione del soggetto collegato(altra persona fisica, oppure persona giuridica: si pensi, ad esempio, al caso del socio di srl che trasferisce all’estero i fondi ritratti attraverso l’evasione fiscale commessa dalla società) il rapporto giuridico che lo lega al soggetto dichiarante (ad. es la cointestazione del conto corrente con la moglie, la delega al prelievo conferita al figlio ecc.)

70 La relazione di accompagnamento
allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: ATTIVITA’ ESTERE: all’interno del paragrafo deve essere riportato: il dettaglio delle attività estere indicate nella Sezione II del modello di richiesta (ad. es. «conto corrente n…. Per Euro..» , «azioni Apple Inc per Euro…..» ecc.) riportato in un’apposita distinta; eventuali apporti effettuati nel corso degli anni ancora accertabili; eventuali delle violazioni penalmente rilevanti ma non ancora prescritte (i.e – 2009) per le quali il contribuente intende fruire dello scudo penale introdotto dal D.lgs. N. 128/2015, e relativa documentazione prodotta; l’elenco dei relativi documenti allegati alla relazione (ad es. «distinta patrimoniale del », estratto conto del », ecc.) ;

71 La relazione di accompagnamento
allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: REDDITI CORRELATI ALLE ATTIVITA’ ESTERE: all’interno del paragrafo deve essere riportato: Il dettaglio dei redditi che l’Istante ha ritratto dalle attività finanziarie oggetto di emersione, derivanti dall’utilizzazione a qualsiasi titolo o dalla dismissione delle stesse; I relativi documenti allegati alla relazione;

72 La relazione di accompagnamento
allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: ATTIVITA’ ESTERE ALLA DATA DI EMERSIONE: in tale sezione si forniscono le informazioni necessarie per poter beneficiare della riduzione delle sanzioni per violazione del monitoraggio fiscale ai sensi dell’articolo 5 quinquies, comma 4 del d.l. n. 167/1990 ; inoltre vanno dettagliati i valori indicati nella Sezione IV del modello ed elencati i relativi documenti allegati. I soggetti titolari di procure, in quanto soggetti diverso dal titolare effettivo delle attività finanziarie oggetto della presente procedura, non sono tenuti alla valorizzazione della stessa come chiarito dalla Circolare n. 27/E del 16 luglio 2015.

73 La relazione di accompagnamento
allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: MAGGIORI IMPONIOBILI E RITENUTE NON OPERATE: in tale paragrafo vanno illustrati, per ciascun periodo d’imposta, i redditi indicati nella Sezione V del modello, rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e delle imposte sostitutive, ai fini IVA e IRAP, alle eventuali ritenute non operate. Occorre accuratamente dettagliare la determinazione dei maggiori imponibili indicati nel modello mediante la presentazione di adeguata documentazione. Nel caso in cui l’Istante opti per la determinazione «forfettaria» del reddito, in presenza dei requisiti previsti, dovrà esporre un prospetto di calcolo dei rendimenti da allegare alla relazione.

74 La relazione di accompagnamento
allegato n. 4 del Provv.to n gennaio 2015, Agenzia delle Entrate: EFFETTI DELLE DICHIARAZIONI RISERVATE DI CUI ALL’ARTICOLO 13 BIS DEL D.L. N.78/2009: in tale paragrafo si forniscono i dettagli delle dichiarazioni riservate che si intende far valere, e si elencano i documenti allegati alla relazione. E’ necessario che il contribuente che accede alla procedura di collaborazione volontaria indichi nella presente sezione le dichiarazioni riservate che devono considerarsi direttamente o indirettamente correlate alle poste patrimoniali e ai redditi oggetto della procedura (Circolare n. 30/E del 11 agosto 2015)

75 TITOLI ATIPICI Art. 5 e ss. Dl. 512 del 1983 AZIONI, QUOTE DI SOCIETA’ E STRUMENTI FINANZIARI SIMILARI Art. 44, comma 1, lettera e) e comma 2, lettera a) del Tuir; art. 27, Dpr. 600/73 CONTI CORRENTI E DEPOSITI E DEPOSITI FIDUCIARI Art. 44, comma 1, lettera a) del Tuir; art. 26, comma 2, Dpr. 600/73 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Art. 67, comma 1, lettera c quater) del Tuir FONDI COMUNI ISTITUITI NELLA UE O IN STATI SEE WHITE LIST CON GESTORI VIGILATI Art. 44, comma 1 lettera g) del Tuir e art. 10 ter commi 1 e 2 della legge 77 del 1983 FONDI COMUNI DIVERSI DA QUELLI ISTITUITI NELLA UE O IN STATI SEE WHITE LIST CON GESTORI VIGILATI Art. 44, comma 1 lettera g del Tuir e art. 10 ter comma 6 della legge 77 del 1983 METALLI PREZIOSI ALLO STATO GREZZO O MONETATO Art. 67, comma 1, lettera c ter) del Tuir TITOLI DI STATO ITALIANI O ESTERI E ASSIMILATI; RELATIVI PCT O PRESTITO TITOLI Articolo 44, comma 1, lettera b) del Tuir; D. Lgs. 239 del e articolo 2, comma 7, Dl.138 del 2011; art. 26, Dpr 600/73 TITOLI OBBLIGAZIONARI E ASSIMILATI DIVERSI DA QUELLI PUBBLICI; REALTIVI PCT O PRESTITO TITOLI Art. 44, comma 1, lettera b) del Tuir; D. Lgs. 239 del 1996; art. 26, Dpr 600/73

76 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Irpef 43% Irap 4,20% 3,90% Iva 20% 21% ATIPICI 27,00% AZIONI 12,50% C/C E DEPOSITO FIDUCIARIO 27,50% DERIVATI FONDI EXTRAUE FINANZIAMENTI FONDI UE METALLI OBBLIGAZIONI PRIVATE TITOLI PUBBLICI


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