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Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico

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Presentazione sul tema: "Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico"— Transcript della presentazione:

1 Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico
Il Rapporto tra Medico del Lavoro e Medico di Medicina Generale nella gestione del paziente–lavoratore PO Rho – A.O. Salvini 30 Ottobre 2015 La gestione del rischio biologico nella comunità e in ambito Sanitario: Le azioni dell’ASL per il controllo del rischio biologico Dr. Edgardo Valerio Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico

2 La gestione del rischio biologico nella comunità
Per rischio biologico si intende l’esposizione ad agenti biologici che presentano o possono presentare un rischio per la salute umana. Secondo lo stato immunitario individuale Contagiosità Combinata Infezione primaria: infezione opportunistica: infezione susseguente : Uomo-uomo Goccioline Contatto Sangue polvere Indirettamente tramite vettori / veicoli Porta d'entrata Parenterale Enterale Tramite una ferita Eziologia Virale Batterica Protozoica Metazoica Percorso (tipico per micro-organismo) 'foudroyant': spesso virale, inizio accelerato, grave spesso letale Acuto: spesso baterico, inizio immediato, spesso febbrile Cronico: spesso virale, inizio lento spesso subfebrile, per settimane…anni Recidivante: spesso protozoico, ripetitivo con attacchi febbrili Latente: spesso virale con fase clinicamente muta per mesi ..anni Classificazione medica delle infezioni e in ambito Sanitario: epidemiologia delle malattie infettive, prevenzione sociale e prevenzione in ambito territoriale e ospedaliero è un tutt’uno con profonde integrazioni

3 Sorveglianza Malattie Infettive
Per sorveglianza di una malattia infettiva si intende il processo di raccolta continua e sistematica di dati, seguita da una analisi (incidenza delle malattie , la loro distribuzione geografica e temporale ) e da una interpretazione e diffusione delle informazioni acquisite al fine di orientare nella maniera più opportuna adeguati interventi preventivi, sia a livello locale che nazionale, e di educazione sanitaria Permette una pronta individuazione di casi secondari (coinvolgimento di altri soggetti, oltre il caso indice, in quanto esposti alla medesima fonte o per trasmissione interumana) con conseguente configurazione di focolai epidemici .

4 Sorveglianza Malattie Infettive
Da aprile 2014 è disponibile il servizio di segnalazione delle malattie infettive via web . Tale modalità ha consentito ai MMG, Pdf di effettuare le segnalazioni in tempo reale, mediante l’utilizzo della carta Siss, in alternativa alla trasmissione cartacea, per posta o consegna a mano. Dal mese di maggio 2015 tale modalità è stata estesa, secondo indicazioni regionali, anche ai Medici ospedalieri operanti nei P.O delle A.O. e Strutture Accreditate del territorio Asl Mi 1. Si prevede che il sistema di trasmissione via SISS vada a regime entro fine anno, in modo da interrompere la trasmissione via fax ed e, soprattutto, dare la possibilità di effettuare segnalazioni con immediatezza, rendendo attuabili, in tempi brevi, le necessarie misure di prevenzione e controllo delle malattie diffusibili.

5 Sorveglianza Malattie Infettive
In questi giorni si sta provvedendo a fare in modo che tutte le segnalazioni provenienti via sistema SISS con la indicazione del telefono (vedi scheda MB) vengano immediatamente trasmesse al personale di servizio o di guardia perché possa attivarsi subito. Pertanto a chi usa il sistema informatico non sarà più richiesto di avvisare telefonicamente il Dipartimento o il medico di guardia salvo che per le seguenti patologie: Antrace Malattia invasiva da HIB Botulismo Peste Colera Poliomielite Difterite Rabbia Febbre Gialla SARS Febbri emorragiche virali Tifo esantematico Tossinfezioni alimentari Vaiolo Malattia invasiva da meningococco In tal caso dovrà immediatamente (h24) essere avvisato telefonicamente il DPM presso le sue sedi o il medico reperibile tramite i centralini delle AO o tramite il numero attivo 24 ore.

6 Sorveglianza Malattie Infettive
Il medico che pone diagnosi di malattia infettiva ha l’obbligo di segnalazione (MMG – PdF, A.O e strutture accreditate) Inserimento dati in MAINF (sistema informatizzato regionale), Valutazione di eventuale sottonotifica mediante controllo incrociato tra segnalazioni pervenute e schede SDO/segnalazioni di laboratorio,… Per un ritorno delle informazioni, motivazione alla segnalazione, visione dinamica degli eventi epidemiologici del proprio ambito territoriale e regionali , elaborazione periodica dati e stesura report per diffusione ai portatori di interesse. il personale sanitario fissa un colloquio con le persone interessate (malato e/o suoi famigliari) al fine di: Informare l’utente circa le caratteristiche principali della malattia e consigliare norme igieniche appropriate; Porre in atto la sorveglianza sanitaria sul paziente e se necessario sulla famiglia o comunità coinvolta, al fine di rilevare immediatamente i sintomi della malattia e far effettuare, se indicato, gli opportuni accertamenti clinici , Somministrare se necessario farmaci o vaccini per prevenire la diffusione della malattia; Individuare, con una appropriata intervista, la sorgente di infezione. Individuare gli eventuali contatti ospedalieri tramite comunicazione alla DS AO L’ ASL (Dipartimento di Prevenzione Medica) accoglie la segnalazione e si attiva : Effettuando Inchiesta epidemiologica Somministrando la profilassi farmacologica/vaccinale (nei casi previsti) Validando la segnalazione in “Mainf “; Predisponendo, ove previste, comunicazioni a Regione, Ministero ed Istituto superiore di Sanità.

7 Malattie infettive 2013 / 2014 PATOLOGIA \ ANNO 2013 2014 MALATTIA INV.DA HIB 1 3 MALATTIA INV. MENINGOCOCCICA 4 MALATTIA INV.PNEUMOC. 53 28 MENINGITI BATTERICHE MENINGO-ENCEFALITE VIRALE 7 9 MICOBATTERIOSI NON TUBERCOL. 31 17 MONONUCLEOSI INFETTIVA 43 MORBILLO 97 26 PARASSITOSI INTESTINALE E NON 16 33 PAROTITE EPIDEMICA 27 29 PERTOSSE 8 RICKETTSIOSI 2 ROSOLIA SALMONELLOSI NON TIFOIDEE 144 176 SCABBIA 80 70 SCARLATTINA 607 367 SHIGELLOSI SIFILIDE 22 10 TETANO TOXOPLASMOSI TUBERCOLOSI 65 38 VARICELLA 2.334 2.204 PATOLOGIA \ ANNO 2013 2014 AIDS 19 AMEBIASI 1 5 BLENORRAGIA 15 BRUCELLOSI CHLAMIDIA GENITALE 3 DERMATOFITOSI 50 42 DIARREA INFETTIVA 479 499 ENCEFALOPATIA SPONG.TRASM. 2 EPATITE A 24 7 EPATITE B 11 6 EPATITE C FEBBRE EMORRAGICA GIARDIASI INFEZ.,TOSSINFEZIONI. ALIM. 57 75 INFLUENZA 4 INTOSSICAZIONI DA FUNGHI 14 LEGlONELLOSI 67 70 LEPTOSPIROSI LISTERIOSI 9 MALARIA 18 MALATTIA DI LYME Aggiornamenti trimestrali sull’andamento malattie infettive sul sito ASL:

8 Notifiche di diarree infettive nei residenti ASL Milano 1
Le diarree infettive mostrano, con i 499 casi del 2014, un andamento in lieve incremento (479 nel 2013). Come negli anni precedenti si confermano quali agenti eziologici più frequentemente implicati, laddove l’identificazione è stata possibile, nell’ordine il Clostridium Difficile con 294 casi (58,9%) ed il Rotavirus con 129 casi (25,8%) Notifiche di diarree infettive nei residenti ASL Milano 1 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 tot Clostridium Difficile 97 122 196 278 266 305 344 336 296 2240 Adenovirus 1 2 4 6 14 Altro 8 21 17 13 3 5 70 Campylobacter Coli 12 Campylobacter Jejuni 9 7 11 87 Campylobacter Jejuni/Coli 43 51 Campylobacter Spp 32 26 53 34 47 44 39 317 Escherichia Coli Escherichia Coli EE Altri Norovirus [Norwalkvirus] Rotavirus 137 90 161 129 143 113 89 1081 Yersinia Spp Diarre infettive Tutte* 285 267 452 468 477 474 495 479 499 3.893 % Cl.Difficile su diarree infettive 34% 46% 43% 59% 56% 64% 69% 70% 58%

9 Diarree infettive Le fasce d’età maggiormente interessate sono quelle estreme: >65 anni per le diarree da Cl. D., soggetti con fattori di rischio predisponenti, quali terapia antibiotica o patologie immunodepressive, mentre per i casi sostenuti da Rotavirus la fascia d’età preponderante è 0-4.

10 Diarree infettive Per il clostridium paiono interessati soggetti per lo più con storia di ricoveri ospedalieri nei giorni antecedenti la comparsa dei sintomi. anno casi totali casi con ricovero * rapporto 2015 243 133 55% 2014 296 188 64% 2013 336 198 59% 2012 344 229 67% 2011 305 172 56% 2010 266 151 57% TOTALE 1790 1071 60% *nei 15-30gg precedenti esordio patologia

11 Diarree infettive Nel periodo considerato si sono verificati 10 focolai da Cl. D., 4 in una Struttura Sanitaria Accreditata (2008 e 2009) e 6 in una Struttura Ospedaliera (2010 e 2012), entrambe ubicate nel territorio dell’Asl Milano 1. anno n. focolai 2008 2 2009 2010 2011 2012 4 2013 2014 E le RSA? Nessuna.

12 Malattie invasive batteriche-meningiti e sepsi
Sono eventi rari ma sono sottoposte ad attenta sorveglianza per la gravità del quadro clinico e per verificare l’efficacia delle strategie preventive. E’ in atto un controllo crociato con dati SDO delle Malattie invasive batteriche. Si evidenzia nell’ultimo biennio un andamento stabile di casi di malattia invasiva da meningococco (4 casi nel 2014, 4 nel 2013) e tre casi da emofilo nel (1 nel 2013). Le forme sostenute dallo Streptococco pneumoniae sono prevalenti (53 casi nel 2013 e 28 nel 2014); l’incremento a partire dal 2007 è legato verosimilmente all’obbligo di segnalazione per le forme invasive sostenute da questo germe con quadro clinico, oltre che di meningiti, anche di polmoniti, epiglottiditi.

13 Legionellosi Nel corso dell'anno 2014 sono stati segnalati 70 casi di Legionellosi, dato in linea con I 67 casi nel 2013, ma in continuo lieve aumento rispetto ai 57 casi del 2012 ed alla media annuale di circa 30 casi registrata fino al 2011. La distribuzione per età mostra che il maggior numero di casi si concentra nella fascia tra i 50 e gli 80 anni e nel 66% dei casi è interessato il sesso maschile. I principali fattori di rischio individuati, talora in associazione, sono il diabete (15 casi), la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l'insufficienza renale cronica (IRC) con 6 casi ciascuno, le neoplasie (4 casi) e l'immunosoppressione iatrogena (1 caso). Il tabagismo è presente nel 40% dei soggetti (28). L'esito della malattia è stato in 66 casi la guarigione, in 4 il decesso (in 1 caso associato a patologia); per tutti i soggetti si è reso necessario il ricovero ospedaliero, con una degenza media di 2 settimane nel 44% dei casi (31).

14 Legionellosi Per quanto riguarda l'esposizione e quindi il contagio è emersa una possibile correlazione con l'abitazione nel 53% dei soggetti (37 casi), le strutture ricettive nel 13% (9 casi), la frequentazione di strutture comunitario/nosocomiali 16% (RSA 5 casi , Ospedale 6 casi), il luogo di lavoro 3% (2 casi) e ristorante 1% (1 caso). Nel restante 14% non è stato possibile ipotizzare il luogo di contagio.  Distribuzione casi per sedi nel 2014 Luogo Strut. in ASL N° casi Camp. pos. Agente Strut. no Asl DOMICILIO 37 3 1 L. spp. STRUTTURE RICETTIVE 3(*) L. pn.S 9 8 L.pn OSPEDALE 4 5 n.n. RISTORANTE RSA L. pn.S. 1 LUOGO LAVORO 2 L. spp Nell'ambito dell'ASL Milano l sono state eseguite 16 indagini ambientali con riscontro di contaminazione da Legionella Pneumophila in 10 casi

15 Tubercolosi E’ una delle patologie di maggiore interesse .
Il numero di casi appare in diminuzione nel periodo 2006 – 2014, con 46 casi nell’ultimo anno, distribuiti come da grafico tra soggetti italiani e stranieri Nell’anno per quanto riguarda la nazionalità, sono stati coinvolti 13 soggetti italiani (28% ) e 33 stranieri ( 72%); di questi 7 provenienti dai Paesi dell’Africa , 12 dal Sud e Sud-Est dell’Asia (Filippine, Pakistan e Thailandia), 6 dall’America Latina (Perù , El Salvador e Brasile) , 4 dalla Cina e dalla Romania. Il sesso femminile risulta essere il più interessato (59% );

16 Tubercolosi Nell’anno 2014 è stata rinnovata la convenzione con le due A.O. del territorio per garantire, nell’ambito della sorveglianza della malattia, l’accessibilità dell’utenza da noi inviata alla struttura specialistica di secondo livello per gli interventi preventivi conseguenti (controlli clinici, strumentali ed una eventuale profilassi farmacologica). Per un adeguato consenso alle procedure proposte è in uso l’utilizzo di materiale informativo in più lingue ( sette idiomi). Per migliorare la qualità del dato ai fini epidemiologici tramite la completezza delle segnalazioni dei casi di tubercolosi, è proseguita nel la verifica tramite le SDO, relative a pazienti che sono afferiti alle strutture sanitarie di diagnosi e cura della Regione Lombardia, e le segnalazioni degli isolamenti di Laboratorio del Micobacterium Tuberculosis. Dall’incrocio di questi elementi con le segnalazioni pervenute non è emersa una situazione di sottonotifica.

17 Malattie trasmesse da Alimenti
Dall’andamento delle MDA, dal 2008 al 2014 si rileva un andamento sostanzialmente costante delle stesse. Nel 2014 si sono verificati 2 focolai di malattia trasmessa da alimenti in due comunità scolastiche. Uno ha avuto come agente eziologico Salmonella D Napoli ed ha interessato 46 casi confermati (42 in soggetti residenti) ; l’altro è stato provocato da una tossinfezione da Bacillus Cereus ed ha interessato 38 bambini. Tutte le altre confermano il trend in diminuzione

18 Copertura vaccinazione obiettivo minimo 75%
Antinfluenzale Copertura vaccinazione obiettivo minimo 75% Copertura ottimale over65enni e nei gruppi a rischio 95% Per il raggiungimento di tale obiettivo la nostra ASL ha messo in atto una strategia a tutto campo che prevede: la collaborazione con MMG, RSA, AO e Accreditati al fine di ampliare le occasioni utili al raggiungimento del target; azioni informative a mezzo stampa, sito aziendale, social network; invito attraverso lettera dei cittadini nati nel 1950, come coorte di nuovo ingesso della categoria a rischio ultra sessantacinquenni, e i nati nel 1949 e 1948 che lo scorso anno non hanno aderito all’offerta vaccinale in ASL. Informativa attraverso lettera dei cittadini invitati ai programmi di screening nel periodo compreso tra settembre ed ottobre Verranno in aggiunta utilizzate tutte le occasioni di contatto dei cittadini over 65, attraverso gli sportelli o i numeri verdi aziendali, per promuovere la vaccinazione.

19 Antinfluenzale Nell’ambito dell’organizzazione della campagna sono state coinvolte le AO e le strutture sanitarie accreditate e le RSA al fine di incrementare l’adesione alla vaccinazione, con particolare riferimento a: Promozione del raggiungimento di elevate coperture vaccinali per gli operatori sanitari Informazione/Sensibilizzazione dei soggetti appartenenti alle categorie a rischio che si rivolgono, durante il periodo della campagna vaccinale, ai poliambulatori. Vaccinazione dei degenti e ricoverati, in particolare nelle RSA per le quali l’obiettivo è di raggiungere una copertura minima del 80%

20 Quali vaccinazioni per il personale sanitario
Alla luce della attuale situazione epidemiologica si ritiene opportuno che il personale sanitario venga protetto dai rischi biologici almeno con: Antinfluenzale Antiepatite B Morbillo Parotite e Rosolia Antivaricella Difterite Tetano E in futuro ?? Antimeningococcica tetravalente e B

21 Nel ricordare che Grazie !!!!
La vaccinazione antinfluenzale è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e ridurre le possibili complicanze Ringrazio tutti per l’ascolto e per l’impegno che insieme metteremo per raggiungere questo, insieme agli altri, importante obiettivo di sanità pubblica Grazie !!!!

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