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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA U. O
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA U.O. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA II Direttore: Prof. R. Capanna DENOSUMAB: ADERENZA ALLA TERAPIA ED EVENTI AVVERSI IN DONNE SEGUITE PRESSO UN AMBULATORIO DEDICATO ALLE FRATTURE VERTEBRALI Lazzerini, C. Citarelli, A. Figliomeni, M. Mazzantini, S. Giannotti, V. Bottai, G. Raffaetà, G. Guido
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DENOSUMAB Anticorpo monoclonale diretto contro il RANKL
inibisce la formazione, attivazione e sopravvivenza degli osteoclasti riduzione del riassorbimento osseo incremento di massa, volume e resistenza dell’osso
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NOTA AIFA
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NOTA AIFA
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Ambulatorio Fratture Vertebrali da Osteoporosi
SCOPO DELLO STUDIO Valutare in pazienti con osteoporosi severa in terapia con Denosumab: compliance efficacia sicurezza Ambulatorio Fratture Vertebrali da Osteoporosi Ortopedico Reumatologo Fisiatra Multidisciplinare
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MATERIALI E METODI 307 pazienti con osteoporosi severa (età media 75 ± 9)
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MATERIALI E METODI 307 pazienti con osteoporosi severa (età media 75 ± 9) Parametri di valutazione: Data 1° somministrazione Presenza di precedenti fratture e tipologia Livelli ematochimici di Vit D e PTH Eventuale tp con glucocorticoidi Valori densitometrici BMI Comorbidità
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MATERIALI E METODI 307 pazienti con osteoporosi severa (età media 75 ± 9) Parametri di valutazione: Eventuale tp antifratturativa precedente Durata tp con denosumab Dolore Comparsa eventi avversi Insorgenza nuove fratture Eventuale interruzione trattamento e suo motivo
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MATERIALI E METODI Num medio di fratture vertebrali all’inizio dello studio: 3,4 ± (range ) Valori medi di densità minerale ossea: T-score vertebre -3,0 ± 1,3 T-score collo femore -2,6 ± 0,8 T-score femore intero -2,5 ± 0,9 Durata media del follow up: 12 mesi
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RISULTATI Dei 307 pazienti, 13 sono usciti dallo studio (persi al follow-up e non rintracciati) Dei 294 pazienti rivalutati, 20% (59 pz) ha interrotto la terapia
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6 appendicolari o costali
RISULTATI INSORGENZA DI NUOVE FRATTURE 8,4%: 24 pz dei 285 che hanno assunto almeno una dose di farmaco Periodo di terapia medio all’insorgenza della frattura: 14 mesi. In tutti i casi si trattava di rifratture 6 appendicolari o costali 16 vertebrali 2 femorali
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6 casi di eventi avversi non sicuramente correlati a Denosumab
RISULTATI EVENTI AVVERSI 1 caso Brusco incremento dei livelli ematici di transaminasi in pz HCV+ Eritema ed edema diffuso ed artrite agli arti inferiori con aumento transaminasi regredito dopo 5 mesi di tp con GC Dolore persistente ad arcate mandibolari e mascellari regredito dopo 3 mesi Eritema al volto regredito dopo 2 settimane Immediata eruzione cutanea diffusa non pruriginosa regredita dopo 24h Osteonecrosi della mascella in pz affetta da Artrite Reumatoide in tp cronica con cortisonici e immunosoppressori 6 casi di eventi avversi non sicuramente correlati a Denosumab Non è stato rilevato nessun caso di ipocalcemia sintomatica
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DISCUSSIONE DEI RISULTATI
Dallo studio clinico emerge una buona efficacia del Denosumab nella prevenzione delle fratture e sotto il profilo della compliance e sicurezza. Esiste una quota di pazienti intenzionalmente non-aderenti (18,6%) che abbandonano la terapia con Denosumab molto precocemente. Incidenza di nuove fratture cliniche dopo un follow up medio di 12 mesi del 8,4%. Eventi avversi correlati a Denosumab nel 2% dei pazienti con un solo caso di osteonecrosi della mandibola.
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CONCLUSIONI Ad oggi il Denosumab rappresenta una buona scelta terapeutica soprattutto nel trattamento dei pazienti con grave osteoporosi complicata da fratture. È importante riporre attenzione però a quelli che sono i possibili effetti collaterali, soprattutto nei pazienti che presentano una maggiore comorbidità.
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