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AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

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Presentazione sul tema: "AMBIENTI DI APPRENDIMENTO"— Transcript della presentazione:

1 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
UNA SCELTA INNOVATIVA in UNA SCUOLA PER ALUNNI DALLA TESTA BEN FATTA Dirigente scolastico Patrizia Rossini

2 L’AULA DI OGGI È uno spazio pensato per dispensare informazioni e nozioni, per supportare la lezione frontale e per favorire un atteggiamento di ascolto da parte degli studenti. LA storia materiale della scuola italiana è fatta di arredi, quaderni e sussidi didattici, appositamente pensati al fine di indurre una generalizzata omologazione dei metodi di insegnamento e dei processi di apprendimento, oltre ad una uniformità dei contenuti educativi Dirigente scolastico Patrizia Rossini

3 L’AULA DI OGGI L'insegnante lavora in un numero di aule diverse che varia da due a diciotto. In media l'insegnante cambia aula ogni due ore. Spesso l'insegnante cambia aule di lavoro tutti gli anni. Nelle aule lavorano almeno dieci insegnanti diversi, ognuno con le proprie esigenze. Nelle aule devono trovare spazio le giacche, gli appendini, le cartelle. Di conseguenza l'aula scolastica è territorio di nessuno. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

4 FONDAMENTI PEDAGOGICI
i padri fondatori dell’attivismo pedagogico avevano già riconosciuto un ruolo chiave dell’ambiente nei processi di insegnamento e apprendimento. Da Don Milani alla Montessori e Dewey, da Freinet a Malaguzzi, chiunque abbia avvertito la necessità di mettere in primo piano lo studente è giunto alla conclusione che la cattedra e la sua collocazione sulla predella sono l’emblema di una relazione di tipo gerarchico Dirigente scolastico Patrizia Rossini

5 UNA SCUOLA D’AVANGUARDIA
Una scuola d’avanguardia nasce da un nuovo modello di apprendimento e di funzionamento interno, nel quale la centralità dell’aula viene superata. Una scuola d’avanguardia rende duttili i suoi ambienti affinché vi siano spazi sempre abitabili dalla comunità scolastica per lo svolgimento di attività didattiche, per la fruizione di servizi, per usi anche di tipo informale; spazi dove lo scambio di informazioni avviene in modo non strutturato, dove lo studente può studiare da solo o in piccoli gruppi, dove può approfondire alcuni argomenti con l’insegnante, ripassare, rilassarsi. Una scuola d’avanguardia si apre all’esterno e diventa baricentro e luogo di riferimento per la comunità locale: aumentando la vivibilità dei suoi spazi, diventa un civic center, UN PRESIDIO SOCIALE in grado di fare da volano alle esigenze della cittadinanza e di dare impulso e sviluppo a istanze culturali, formative e sociali Dirigente scolastico Patrizia Rossini

6 perché CAMBIARE? Per superare una didattica orientata esclusivamente allo sviluppo di conoscenze e un modello di lezione solo frontale. Per favorire e supportare attività didattiche centrate sullo studente. Per sviluppare pienamente le potenzialità delle tecnologie digitali creando un ambiente adeguato a supportare pratiche didattiche innovative. Per assecondare la creatività dei docenti e degli studenti grazie alla possibilità di creare situazioni didattiche diversificate. Per creare un primo esempio di ambiente di apprendimento moderno e flessibile senza dover progettare edifici/strutture nuove ma recuperando/ridefinendo l’utilizzo di ambienti già esistenti. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

7 perché CAMBIARE? La centralità della persona, il nuovo umanesimo e l’apertura al territorio trovano nell’ambiente di apprendimento il contesto idoneo per organizzare i saperi e per stare bene: benessere e accoglienza, flessibilità, identità ma anche socialità sono le parole chiave di questo cambiamento. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

8 Perché cambiare? Spazi così concepiti favoriscono il coinvolgimento e l’esplorazione attiva dello studente, i legami cooperativi e lo “star bene a scuola”. Condizioni indispensabili, queste, per promuovere una partecipazione consapevole, per innalzare la motivazione al progetto educativo e innalzare la performance degli studenti. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

9 Ambienti di apprendimento
La configurazione tradizionale delle aule secondo la quale a ogni classe è attribuito uno spazio aula in cui gli studenti vivono la maggior parte del tempo scuola mentre i docenti girano da una classe all’altra, viene scompaginata per lasciare il posto ad aule laboratorio disciplinari. Le aule sono assegnate in funzione delle discipline che vi si insegneranno per cui possono essere riprogettate e allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

10 Ambienti di apprendimento
Il docente non ha più a disposizione un ambiente indifferenziato da condividere con i colleghi di altre materie, ma può personalizzare il proprio spazio di lavoro adeguandolo a una didattica attiva di tipo laboratoriale, predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazioni. La specializzazione del setting d’aula comporta quindi l’assegnazione dell’aula laboratorio al docente e non più alla classe: il docente resta in aula mentre gli studenti ruotano tra un’aula e l’altra, a seconda della disciplina Dirigente scolastico Patrizia Rossini

11 Progetto pian terreno Arancio: laboratorio di scienze
Viola: laboratorio religione Cobalto: laboratori di tecnologia Dirigente scolastico Patrizia Rossini

12 Progetto 1° piano azzurro: laboratori di lettere
arancione: laboratori di matematica giallo: laboratori di l2 Verde: laboratori di arte e musica Dirigente scolastico Patrizia Rossini

13 Una giornata tipo Ore 7:55 La scuola inizia dirigendosi al proprio armadietto. Si posa la giacca e la cartella, e si prendono libri e i quaderni necessari per le lezioni. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

14 Ore 8:00 Nell'aula di scienze ci attende la prima ora di studio.
Una giornata tipo Dirigente scolastico Patrizia Rossini

15 Ore 9:00 Ci si sposta nell'aula di geografia per svolgere due ore di lezione.
Una giornata tipo Dirigente scolastico Patrizia Rossini

16 Dirigente scolastico Patrizia Rossini

17 Dirigente scolastico Patrizia Rossini

18 Dirigente scolastico Patrizia Rossini

19 Una giornata tipo 10,50-11,00: primo intervallo (tutte gli alunni i cui armadietti sono al piano terra); consumano la merenda, prendono il materiale per le ultime tre ore) 11,00-11,10: secondo intervallo ((tutte gli alunni i cui armadietti sono al primo piano); consumano la merenda, prendono il materiale per le ultime tre ore) 13,55: uscita - l’alunno si reca all’armadietto, prende la cartella, il giubbotto e il materiale necessario per lo studio domestico. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

20 Regole di comportamento
Nei corridoi si cammina. Gli insegnanti, nei cambi ora e negli intervalli, sorvegliano un'area e non una classe. Chi non sa usare il proprio armadietto e non è responsabile di se stesso gira con la cartella al seguito. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

21 Traguardi attesi Miglioramento della didattica.
Aumento del senso di responsabilità nei ragazzi. Aumento della gradevolezza del tempo scuola. Arricchimento della strumentazione didattica. Miglioramento estetico degli ambienti. Aumento del senso di cura dei luoghi comuni. Dirigente scolastico Patrizia Rossini

22 Traguardi attesi dsa Miglioramento della didattica personalizzata per ragazzi DSA, BES, ... grazie: ad una più facile gestione degli strumenti didattici ad un arricchimento della strumentazione didattica speciale alla realizzazione di postazioni computer dedicate Dirigente scolastico Patrizia Rossini

23 Azioni necessarie all’avvio
FORMAZIONE DI UN GRUPPO GENITORI-DOCENTI Ricerca di sovvenzionamenti Riorganizzazione di aule e corridoi Arricchimento della strumentazione didattica Dirigente scolastico Patrizia Rossini

24 Azioni necessarie all’avvio
ACQUISTO DEGLI ARMADIETTI PERSONALI Richiesta di preventivi Ricerca di sovvenzionamenti Acquisto Allestimento dei corridoi e degli ambienti di apprendimento Dirigente scolastico Patrizia Rossini

25 Una scuola per alunni dalla testa ben fatta
Noi ci crediamo … insieme si può Dirigente scolastico Patrizia Rossini


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