Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Quale tipo di approccio..??
Etologico Comportamentale Cognitivo
2
Approccio Etologico Attribuisce i comportamenti degli animali al bisogno di soddisfare pulsioni filogenetiche ( innate ). Per l’etologia il cane risponde alle sollecitazioni utilizzando un comportamento innato di specie. Ad attivare il comportamento sono le motivazioni istintive. K.Lorenz : ipotizza l’esistenza di bacini motivazionali il cui riempimento provocava nel soggetto uno stato di insofferenza che portava a generare un’azione, la cui consumazione portava ad una soddisfazione.
3
Etologico S (stimolo: motivazione espressa in energia )
R ( risposta /azione ) Se l’azione riceve una risposta positiva ( gratificante) si ripete e diventa comportamento. Il comportamento è determinato da una pluralità di motivazioni che producono energia psicoenergetica da consumare. Il consumo provoca piacere, il mancato consuma genera malessere. In generale possiamo dire che i comportamenti sono frutto dell’esperienze fatte su motivazioni innate ( non modificabili) .
4
Approccio comportamentale
Negli anni 30 – 60 il movimento dei comportamentisti è in antitesi con quello degli etologi che propone per la spiegazione dei comportamenti una ipotesi del tutto differente: L’animale alla nascita è come se fosse una lavagna bianca su cui si deve scrivere qualcosa , ed i contenuti vengono determinati da risposte date in modo casuale ai comportamenti provocati da stimoli esterni. S stimolo A azione casuale R risposta positiva=comportamento R altra azione/ rinuncia Questo tipo di approccio ha portato ad ipotizzare un rapporto inversamente proporzionale tra innato ( parte filogenetica) e appreso ( parte ontogenetica)
5
App. Comportamentale Negli anni 70 il pensiero comportamentale si sviluppa e si comincia a parlare di «comportamento bicasuale» Filogenetico Retaggio specie / specifico Ontogenetico Comportamento soggettivo / apprendimento Schematizzando il processo di apprendimento possiamo dire che lo stimolo è il bisogno che genera una risposta .
6
Approccio Cognitivo Visione neurobiologica dell’apprendimento: questo perché si considera che tutte le funzioni di un soggetto derivano da collegamenti neurali che si attivano all’interno della rete neurale. Se consideriamo che nel cervello umano ci sono 12 miliardi di neuroni collegati tra loro tramite migliaia di sinapsi , risulta evidente che il modellamento di una rete cosi complessa e vasta non avviene volontariamente ma in maniera autonoma. Questo non significa che la costruzione del soggetto sia casuale…gli organi sensoriali, finestre sul mondo, traducono i segnali di varia natura che provengono dall’esterno in segnali elettrici che arrivano direttamente alla rete neurale. L’ identità del singolo soggetto viene creato attivando le parti utili e facendo morire le parti non utilizzate processo di apoptosi , morte cellulare programmata
7
Differenze approcci Al contrario dell’approccio comportamentale nell’approccio cognitivo si considerano le parti innate ed apprese direttamente proporzionali. La parte innata si conferma con la parte appresa. La parte appresa si realizza tramite la parte innata. Nell’approccio etologico= visione psicoenergetica dell’apprendimento ( si accumula energia psichica sino ad arrivare ad un livello che richiede, per mantenere equilibrio del soggetto, lo scarico della stessa tramite un’azione che risponde alle aspettative della specie) Approccio cognitivo= al contrario dell’etologico che vede le motivazioni non gestibili , l’approccio cognitivo considera come parti fondamentali dell’apprendimento le motivazioni e le emozioni, ed interviene su esse.
8
Approccio Cognitivo Motivazioni
Stimolare raggiungere target soddisfare azione stimolativa azione applicativa azione gratificatoria Lo schema indica come sia possibile stimolare ed attivare le motivazioni convogliandole su un obiettivo da raggiungere ( target), ricercando una risposta soddisfacente per il soggetto, tonificarle ( aumentare o ridurre) ed indirizzarle nel contesto, nel modo d’espressione e sull’obiettivo.
9
Cognitivo E’ importante sapere che ogni soggetto possiede:
Profilo vocazionale: indica le caratteristiche e le specializzazioni di specie e di razza, e può essere diviso in 2 grandi direttrici « vocazione di specie» che prevede intervento del singolo soggetto specializzato a raggiungere scopo ; esempio cani da difesa ,da seguita, pastorizia. « vocazione di specie condivisa» che prevede l’utilizzo dell’altro per essere portata all’eccellenza; es. cani da riporto , cani da ferma… Profilo attitudinale: Indica invece se un soggetto è portato ad esprimere le caratteristiche o le specializzazioni di specie e di razza. Ad esempio i Border collie selezionati per la conduzione del gregge, non tutti i soggetti sono interessati a radunare pecore; oppure i Beagle selezionati per la seguita, esistono anche soggetti che non hanno questa passione venatoria.
10
Cognitivo Dovremo inoltre considerare
Elementi posizionali: Motivazioni Emozioni Attivatori emozionali (arousal) Questi elementi rappresentano la risposta a stimoli (dati ) esterni e considerano la motivazione e l’emozione come elementi che producono un’azione e valutano la risposta ricevuta collocandola in una categoria gratificante o avversativa e l’Arousal infine permette di bilanciare lo stato ideale di apprendimento. Elementi elaborativi: - Funzioni = processi fatti - Contenuti = rappresentazioni Questi dati vengono conservati nella memoria per poi essere utilizzati seconda necessità.
11
Cognitivo O A A A MOTIVAZIONI Az G C O A= attivatori O= obiettivo
Az= azione G = gratificazione C= comportamento
12
Cognitivo Nel caso in cui la risposta all’azione per il soggetto non sia gratificante potremmo avere uno stato di malessere determinato dal non riuscire a soddisfare la propria motivazione Frustrazioni delle motivazioni Stress Sostituzione Ridirezione Stato di agitazione interno, sostituzione motivazione , Mantenere la motivazione, senza tentativi d i soluzione proporre un’altra azione cambiare obiettivo dell’azione
13
Cognitivo Emozioni ( fondamentali) gioia , sofferenza, rabbia, paura, sorpresa, disgusto Hanno un apporto diretto con l’apparato che le esprime e le traduce in espressioni, difficili da mascherare. Secondo alcuni ricercatori hanno durata breve nel tempo ma generano stati d’animo ( emotivi) di durata più lunga nel tempo che producono effetti su : attivatori stato emotivo motivazioni modo di vivere le risposte
14
Cognitivo AROUSAL E’ lo stato fisiologico di attivazione dell’organismo, cioè indica quando un soggetto è in grado di recepire gli stimoli che giungono dall’esterno. Possiamo parlare di livello di attivazione emozionale di un soggetto Arousal bassa: porta a scarsa attenzione Arousal alta : porta a scarsa concentrazione Essendo lo stato emotivo un parametro che partecipa all’apprendimento è necessario che l’arousal sia equilibrato in modo da non avere cali di attenzione o di concetrazione.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.