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Osservatorio per le politiche sociali in Europa

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Presentazione sul tema: "Osservatorio per le politiche sociali in Europa"— Transcript della presentazione:

1 Osservatorio per le politiche sociali in Europa
Rue de la Loi, 26/20 1040 Bruxelles Tel L'Osservatorio per le politiche sociali in Europa è un'iniziativa dell'INCA CGIL Nazionale e INCA Belgio 16/09/2018

2 16/09/2018

3 1991: Comunicazione della Commissione “Ruolo dei regimi complementari di pensione nella protezione sociale dei lavoratori” Mantenimento dei diritti acquisiti Pagamenti transfrontalieri Lavoratori distaccati 16/09/2018

4 1996: Gruppo di esperti di alto livello
Ogni legislazione comunitaria in questo campo dovrebbe essere finalizzata al mantenimento dei diritti acquisiti sulla base del principio della « parità di trattamento »  Un cittadino europeo che decide di lavorare per datori di lavoro in più di uno Stato membro non deve pertanto subire una perdita dei diritti alla pensione complementare 16/09/2018

5 1997: Comunicazione della Commissione europea « Modernizzazione e miglioramento della protezione sociale nell'Unione europea" Mancanza di coordinamento a livello comunitario per i regimi di pensione complementare Problema per i lavoratori che si spostano nell'ambito dell'UE (impedimento alla libera circolazione) Necessità di una legislazione comunitaria 16/09/2018

6 1997: Libro verde sulle pensioni integrative nel mercato unico
Analizza il contesto sociale, economico e finanziario delle pensioni integrative in Europa Esamina gli effetti che un mercato unico dei fondi pensione potrebbe avere in termini di miglioramento delle prestazioni erogate Chiede se opportune norme prudenziali non potrebbero agevolare lo sviluppo delle fonti di prestazioni pensionistiche alternative ai regimi previdenziali pubblici. 16/09/2018

7 1998: Direttiva 98/49/CE « Salvaguardia dei diritti a pensione complementare dei lavoratori che si spostano all'interno della Comunità europea » Tutelare i diritti degli iscritti a regimi pensionistici complementari che si spostano da uno Stato membro all'altro, contribuendo così alla rimozione degli ostacoli che si frappongono alla libera circolazione dei lavoratori Tale tutela riguarda i diritti a pensione a titolo di regimi pensionistici complementari sia volontari sia obbligatori, ad eccezione dei regimi disciplinati dal Regolamento 1408/71 16/09/2018

8 2003: Direttiva 2003/41/CE « Supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali »
Limitazione delle attività degli enti pensionistici (art. 7) Separazione giuridica tra imprese promotrici ed enti pensionistici (art. 8) Condizioni per l'esercizio dell'attività (art. 9) Informazioni da fornire agli aderenti e ai beneficiari (art.11) Attività transfrontaliera tra imprese ed enti pensionistici aziendali o profesisonali di diversi Stati membri (art. 20) 16/09/2018

9 Trasferibilità 16/09/2018

10 20 ottobre 2005: Proposta di direttiva « Miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione complementare » Migliorare la mobilità professionale dei lavoratori all’interno del loro Stato e nell’Unione Europea Permettere la “trasferibilità” dei diritti a pensione complementare maturati a tutti i lavoratori che cambiano occupazione (mobilità professionale) o paese di residenza (mobilità geografica) 16/09/2018

11 Campo di applicazione (Articolo 2) :
20 ottobre 2005: Proposta di direttiva « Miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione complementare » Campo di applicazione (Articolo 2) : Tutti i regimi pensionistici complementari ad eccezione dei regimi disciplinati dal regolamento 1408/71 16/09/2018

12 20 ottobre 2005: Proposta di direttiva « Miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione complementare » Condizioni d'acquisizione (Articolo 4) La totalità dei contributi versati da un lavoratore ancor privo di diritti acquisiti deve essere rimborsata o trasferita Il lavoratore deve cominciare ad acquisire diritti a pensione complementare al più tardi a partire dai 21anni Il periodo d'attesa non deve superare l’anno ( = periodo di prova) Il lavoratore deve acquisire diritti a pensione dopo un periodo massimo d'iscrizione di due anni. 16/09/2018

13 20 ottobre 2005: Proposta di direttiva « Miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione complementare » Salvaguardia dei diritti « dormienti » (Articolo 5): Un lavoratore che si sposta non deve rischiare una diminuzione consistente dei diritti acquisiti nel suo precedente rapporto di lavoro. In alternativa, trasferimento o pagamento di un capitale che rappresenti i diritti acquisiti 16/09/2018

14 20 ottobre 2005: Proposta di direttiva « Miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione complementare » Trasferibilità (Articolo 6): Il lavoratore in uscita deve poter scegliere tra il mantenimento dei diritti nel regime connesso al suo precedente lavoro e il trasferimento dei diritti acquisiti Il lavoratore in uscita che opta per un trasferimento dei propri diritti non deve essere penalizzato da oneri amministrativi eccessivi 16/09/2018

15 Presidenza finlandese (secondo semestre 2006):
La « trasferibilità » viene soppressa (Germania) I diritti vanno salvaguardati all’interno del regime che il lavoratore ha lasciato Il periodo massimo di contribuzione prima di maturare diritti passa da 2 a 5 anni L’età minima per l’accesso ai diritti pensionistici complementari passa da 21 a 25 anni Le previsioni sui periodi di « attesa » prima di potersi iscrivere a tali regimi vengono rimosse 16/09/2018

16 Presidenza tedesca (primo semestre 2007):
Fallisce il tentativo di giungere a un compromesso I Paesi Bassi dubitano che la direttiva consenta di raggiungere l'obiettivo di rafforzare la mobilità del lavoro Dopo 18 mesi di lavori il risultato è un testo molto annacquato Non è chiaro quanti regimi pensionistici siano interessati L'impatto della direttiva sugli Stati membri diseguale La direttiva potrebbe portare a ricorsi dinanzi alla Corte di giustizia Non è chiaro il seguito che sarà dato a questa proposta (il Consiglio ha bisogno dell'unanimità per deliberare) 16/09/2018

17 20 giugno 2007: Parlamento europeo approva il progetto di direttiva (con 34 emendamenti)
Soppressione del principio della « trasferibilità » Tale diritto va salvaguardato all’interno del regime che il lavoratore ha lasciato Allungamento del periodo minimo d'affiliazione da 2 a 5 anni (con possibilità di deroga…) Innalzamento dell’età minima per l’acquisizione dei diritti a pensione complementare da 21 a 25 anni Esclusione dalla direttiva per i regimi pensionistici già chiusi a nuovi membri Sfumate le garanzie d'informazione e trasparenza sui diritti acquisiti dai lavoratori 16/09/2018

18 9 ottobre 2007: Nuova proposta di direttiva della Commissione europea
Trasferibilità: soppressa (tale diritto va salvaguardato all’interno del regime che il lavoratore ha lasciato) Periodo d’attesa: max 5 anni fino a 25 anni d’età, 1 anno dopo 25 anni Età minima per l’acquisizione dei diritti pensionistici complementari: 25 anni Periodo minimo d'affiliazione: 5 anni (con possibilità di deroga…) 16/09/2018

19 9 ottobre 2007: Nuova proposta di direttiva della Commissione europea
Trasferibilità: Soppressa (tale diritto va salvaguardato all’interno del regime che il lavoratore ha lasciato) Periodo d’attesa: Max 5 anni fino a 25 anni d’età, 1 anno dopo 25 anni Età minima per l’acquisizione dei diritti pensionistici complementari: 25 anni Periodo minimo d'affiliazione: 5 anni (con possibilità di deroga…) 16/09/2018

20 Considerazioni finali
Il progetto di direttiva sarà ancora emendato e modificato fino a quando non riceverà il voto unanime del Consiglio e l’approvazione del Parlamento europeo in sessione plenaria Il prossimo Consiglio il 5 dicembre 2007 16/09/2018

21 Considerazioni finali
In Italia la trasferibilità è garantita fra regimi italiani (dunque il problema si pone di più per i trasferimenti transnazionali) 16/09/2018

22 Considerazioni finali
Le difficoltà a trovare l’unanimità fra gli Stati in sede di Consiglio rispecchia le forti diversità nazionali di tipo normativo e politico sulla previdenza complementare 16/09/2018

23 Considerazioni finali
Trattamento equo dei diritti che rimangono sul fondo in assenza di trasferibilità (indicizzazione) 16/09/2018

24 Belgio 16/09/2018

25 Belgio 40-45% della popolazione attiva 20% dei pensionati (2% della pensione) Obbligatoria per i nuovi assunti dal momento dell’attivazione del fondo (legge del 2003) Contributi 1-5% del salario (90% a carico dei datori) Deduzioni fiscali per i piani individuali 16/09/2018

26 Belgio Tasso medio di sostituzione 2005 2030 2050 Tasso netto 67% 76%
74% Tasso lordo 43% 48% 47% 1° pilastro 39% 38% 37% 2° e 3° pilastro 4% 10% 16/09/2018

27 Germania 16/09/2018

28 Germania PC gestita direttamente dall’impresa (53% delle imprese)
PC gestita da casse autonome, tipo cassa mutua (grandi imprese) PC gestita da un istituto creato dall’impresa PC gestita da istituti di assicurazione 2001/2004 adesioni nel privato dal 38% al 46% 60% degli occupati totali 16/09/2018

29 Germania Tasso medio di sostituzione 2005 2030 2050 Tasso netto 63%
65% 57% Tasso lordo 43% 46% 48% 1° pilastro 37% 34% 2° e 3° pilastro 0% 9% 15% 16/09/2018

30 Regno Unito 16/09/2018

31 Regno Unito Pensioni di base del primo pilastro soltanto 17% del salario (tasso di sostituzione) PC pubblica obbligatoria per i lavoratori che non hanno una PC privata PC promossa dal datore di lavoro PC come risparmio personale libero protetto dall’inflazione Prestazioni assistenziali per i bassi redditi 16/09/2018

32 Regno Unito 40% circa della popolazione in età lavorativa
60% degli occupati 2/3 dei pensionati 72% dei pensionati ha redditi da altre forme d’investimento 16/09/2018

33 Regno Unito Tasso medio di sostituzione 2005 2030 2050 Tasso netto 82%
84% 85% Tasso lordo 66% 68% 69% 1° pilastro 17% 18% 19% 2° e 3° pilastro 50% 16/09/2018

34 Svezia 16/09/2018

35 Svezia Circa 40% degli occupati e 5% della spesa totale per le pensioni 4 grandi accordi tra le parti sociali che coprono il 90% degli occupati Contributi a carico dei datori: 2-5% nei sistemi a contribuzione definita 10-15% del salario finale Importanza in aumento negli ultimi 15 anni 16/09/2018

36 Svezia Tasso medio di sostituzione 2005 2030 2050 Tasso netto 71% 60%
57% Tasso lordo 68% 58% 56% 1° pilastro 53% 43% 40% 2° e 3° pilastro 15% 16% 16/09/2018

37 Osservatorio per le politiche sociali in Europa
Rue de la Loi, 26/20 1040 Bruxelles Tel L'Osservatorio per le politiche sociali in Europa è un'iniziativa dell'INCA CGIL Nazionale e INCA Belgio 16/09/2018


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