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I prodotti fitosanitari
ANCHE CHIAMATI ANTIPARASSITARI, FITOFARMACI O PESTICIDI SONO UNA CATEGORIA DI SOSTANZE A COMPOSIZIONE CHIMICA FORMULATI COMMERCIALMENTE PER COMBATTERE PREVENIRE E/O CURARE LE INFEZIONI CAUSATE AI VEGETALI DA ORGANISMI NOCIVI QUALI FUNGHI O CRITTOGAME, BATTERI, INSETTI, ACARI, VIRUS, RODITORI, ecc. NONCHÉ A CONTRASTARE O ELIMINARE SPECIE VEGETALI INDESIDERATE (PIANTE INFESTANTI). ATTRAVERSO DIVERSI MECCANISMI DI AZIONE (CHE DIPENDONO DALLE CARATTERISTICHE DELLE MOLECOLE CHIMICHE IMPIEGATE E DAL BERSAGLIO CHE SI VUOLE RAGGIUNGERE) A.S.L. NAPOLI 2 NORD - REGIONE CAMPANIA- DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO DI IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO dr.ssa Libera Di Liello SIML ASL NAPOLI2 NORD
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AMIANTO provoca tumori polmonari e mesotelioma della pleura
IN EUROPA L’INDUSTRIA CHIMICA È AL TERZO POSTO NELLA CLASSIFICA DELLE INDUSTRIE MAGGIORI ALCUNE SOSTANZE CHIMICHE HANNO CAUSATO GRAVI DANNI ALL’AMBIENTE E ALLA SALUTE UMANA AMIANTO provoca tumori polmonari e mesotelioma della pleura il latte materno può essere contaminato da sostanze oggi definite cancerogeni come la diossina o il DDT i bambini rischiano di essere esposti a FTALATI RILASCIATI DAI GIOCATTOLI
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SOLO PER ALCUNE SOSTANZE CHIMICHE SONO NOTI GLI EFFETTI NEGATIVI CHE SI POSSONO DETERMINARE SUGLI ORGANISMI VIVENTI UOMO COMPRESO RICONOSCENDO LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA DAL 1998 LA COMMISSIONE EUROPEA HA AVVIATO UN PROCESSO DI RIFORMA DELLA POLITICA CHIMICA IN EUROPA CHE OBBLIGA I FABBRICANTI A RISPONDERE DEI PRODOTTI CHE IMMETTONO SUL MERCATO .
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I SOGGETTI PRODUTTORI O IMPORTATORI NEL TERRITORIO UE DEVONO OPERARE SECONDO DUE REGOLAMENTI EUROPEI REACH CLP
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LE IMPRESE HANNO IL COMPITO DI ESEGUIRE TEST
PER VALUTARE I RISCHI CONNESSI ALL’USO DELLE SOSTANZE CHIMICHE E REGISTRARE PRESSO L’AGENZIA EUROPEA PER LE SOSTANZE CHIMICHE (ECHA) TUTTE LE SOSTANZE PRODOTTE O COMMERCIALIZZATI
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SI COSTITUISCE UN FASCICOLO PER OGNI PREPARATO CHIMICO DOVE SI ESAMINANA LA PERICOLOSITÀ DEL PRODOTTO PER LA SALUTE UMANA E L’AMBIENTE
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IL FASCICOLO CONTIENE INFORMAZIONI E LE VALUTAZIONI RICHIESTE SU
PROPRIETÀ PERICOLOSE PER LA SALUTE UMANA E L’AMBIENTE QUALI MISURE DI SICUREZZA ADOTTARE IL FASCICOLO CONTIENE INFORMAZIONI E LE VALUTAZIONI RICHIESTE SU L’ECHA ASSEGNA UN NUMERO AD OGNI FASCICOLO CHE VIENE SOTTOPOSTO A CONTROLLO SE IL CONTROLLO SORTISCE ESITO POSITIVO SI CONFERMA IL NUMERO DI REGISTRAZIONE E IL FASCICOLO VIENE PUBBLICATO SUL SITO WEB A CUI POSSONO ACCEDERE TUTTI I CITTADINI EUROPEI E INFORMARSI DEI POTENZIALI RISCHI DELLE SOSTANZE CHIMICHE CHE UTILIZZANO
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DISTRIBUTORE IL DISTRIBUTORE
LE IMPRESE HANNO LA RESPONSABILITÀ DI UTILIZZARE DETTE INFORMAZIONI LUNGO L'INTERA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E USO DISTRIBUTORE IL DISTRIBUTORE È ANCHE UN UTILIZZATORE FINALE DEVE APPLICARE LE MISURE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI RELATIVI A TRASPORTO, STOCCAGGIO, MANIPOLAZIONE E DEVE ALTRESÌ FORNIRE TUTTE LE INFORMAZIONI RILEVANTI AL PROPRIO ORGANICO. PERSONA IN POSESSO DEL CERTIFICATO DI ABILITAZIONE ALLA VENDITA COMPRESI I RIVENDITORI ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO IL DISTRIBUTORE RICOPRE UN RUOLO CENTRALE NEL FLUSSO DI INFORMAZIONI LUNGO LA CATENA DI FORNITURA
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È STATO INTRODOTTO IL CONCETTO DEL BUILDING BLOCK APPROACH
IL REGOLAMENTO CLP CONSENTE L'APPLICAZIONE ALL'INTERNO DELLA COMUNITÀ EUROPEA DEL SISTEMA MONDIALE ARMONIZZATO DI CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE CHIMICHE, DENOMINATO GHS (GLOBALLY HARMONISED SYSTEM), SVILUPPATO DALL'ONU. ALLO SCOPO DI FACILITARE L'ADOZIONE DEL SISTEMA GHS NEI DIVERSI PAESI E NEI VARI SETTORI LAVORATIVI È STATO INTRODOTTO IL CONCETTO DEL BUILDING BLOCK APPROACH CHE CONSENTE L'ADOZIONE ANCHE PARZIALE DELLE CATEGORIE DI PERICOLO: L'ARMONIZZAZIONE È INTESA COME ADOZIONE DI ELEMENTI UGUALI PER TUTTI
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1 GIUGNO 2015 IL TERMINE DEL PERIODO DI TRANSIZIONE È
IL REGOLAMENTO CE N. 1272/2008, DENOMINATO CLP (CLASSIFICATION, LABELLING AND PACKAGING), ENTRATO IN VIGORE NELL'UNIONE EUROPEA IL 20 GENNAIO 2009 STABILENDO UN PERIODO DI TRANSIZIONE APPROCCIO GRADUALE DURANTE IL QUALE SONO APPLICABILI SIA IL VECCHIO SISTEMA CHE IL NUOVO IL TERMINE DEL PERIODO DI TRANSIZIONE È 1 GIUGNO 2015
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il regolamento CLP ne definisce le caratteristiche
L’ETICHETTA il regolamento CLP ne definisce le caratteristiche
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QUALI SONO I PERICOLI DEI FITOSANITARI.
COME AVERE LE INFORMAZIONI SUI PERICOLI PER LA SALUTE UMANA E L’AMBIENTE
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QUANTITÀ ELEVATA IN UNA UNICA VOLTA (INCIDENTE);
POSSIAMO INDIVIDUARE TRE LIVELLI DI ESPOSIZIONE UMANA: QUANTITÀ ELEVATA IN UNA UNICA VOLTA (INCIDENTE); QUANTITÀ DI USO CORRENTE (INDUSTRIALE O AGRICOLO) NEGLI ANNI DELLA VITA LAVORATIVA PICCOLE QUANTITÀ (TRACCE) QUOTIDIANE PER TUTTA LA VITA NON DOVUTE AD ESPOSIZIONE LAVORATIVA.
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LA SINTOMATOLOGIA CHE CARATTERIZZA
VIE DI INGRESSO NELL’ORGANISMO: 1) ORALE; 2) CUTANEA; 3) INALATORIA- VIE RESPIRATORIE- ESPOSIZIONE A QUANTITÀ ELEVATA IN UNA UNICA VOLTA (INCIDENTE) POSSONO DETERMINARE UNA INTOSSICAZIONE ACUTA LA SINTOMATOLOGIA CHE CARATTERIZZA TALI INTOSSICAZIONI SI DIFFERENZIA A SECONDA DELLE SPECIFICHE SOSTANZE CHE SONO COMPONENTI BASE DEI PRODOTTI PESTICIDI
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STIMOLO E AUMENTO DEL TONO DEI MUSCOLI CHE SI EVIDENZIA
I PIÙ COMUNI E MOLTO TOSSICI SONO GLI ANTIPARASSITARI GLI INSETTICIDI GLI ANTICRITTOGAMICI E I RODENTICIDI A BASE DI ESTERI FOSFORICI E A BASE DI CLORODERIVATI DEGLI IDROCARBURI. PER ESEMPIO (PARATHION, MELATHION, CLOROTHION, TEPP O TETRAETILPIOFOSFATO, ECC.), HANNO UN'ELEVATA E IMMEDIATA TOSSICITÀ PER IL SISTEMA NERVOSO INCEPPANO I MECCANISMI DI AZIONE DELLA TRASMISSIONE DELL'IMPULSO NERVOSO TRA NERVI E MUSCOLI. CREANDO STIMOLO E AUMENTO DEL TONO DEI MUSCOLI CHE SI EVIDENZIA CON CONTRAZIONI SPASMI INIBIZIONE CARDIACA, CONTRAZIONE DELLE PUPILLE, AUMENTO DELLA SALIVAZIONE E DELLA PERISTALSI INTESTINALE CHE DETERMINA CRAMPI ADDOMINALI E DIARREA
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(CIOÈ DETERMINANO LA TRASFORMAZIONE
ESPOSIZIONE A QUANTITÀ DI USO CORRENTE (INDUSTRIALE O AGRICOLO) NEGLI ANNI DELLA VITA LAVORATIVA E ESPOSIZIONE A PICCOLE QUANTITÀ (TRACCE) QUOTIDIANE PER TUTTA LA VITA NON DOVUTE AD ESPOSIZIONE LAVORATIVA. POSSONO MANIFESTARE : AZIONE CANCEROGENA (CIOÈ DETERMINANO LA TRASFORMAZIONE DELLE CELLULE NORMALI IN CELLULE TUMORALI) NUMEROSISSIMI SONO I TIPI DI CANCRO MESSI IN RELAZIONE COL LORO USO PROFESSIONALI IN PARTICOLARE SEGNALATI AUMENTI DI: TUMORI CEREBRALI TUMORI ALLA MAMMELLA AL PANCREAS AI TESTICOLI AL POLMONE SARCOMI E SOPRATTUTTO LEUCEMIE, LINFOMI NON HODGKIN (LNH) E MIELOMI MUTAGENA (CIOÈ PROVOCANO ALTERAZIONI DEL PATRIMONIO GENETICO DELL'INDIVIDUO, OSSIA DI QUELLE MOLECOLE CHE REGOLANO IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLE CELLULE DELL'ORGANISMO)
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SVILUPPO PUBERALE PRECOCE DIMINUZIONE FERTILITÀ MASCHILE
TOSSICA PER IL CICLO RIPRODUTTIVO (CIOÈ DIMINUISCONO LA FERTILITÀ UMANA E AD es. LE SOSTANZE TERATOGENE ALTERANO LE CELLULE DELL’EMBRIONE E DEL FETO PROVOCANDO ANOMALIE NEL NASCITURO). EFFETTI SULLA SALUTE RICONDUCIBILI ALL’AZIONE DI ENDOCRIN DISRUPTORS DISFUNZIONI ORMONALI ALLA TIROIDE SVILUPPO PUBERALE PRECOCE DIMINUZIONE FERTILITÀ MASCHILE AUMENTO ABORTIVITÀ SPONTANEA E DI GRAVIDANZA EXTRAUETRINA DIABETE ALCUNE FORME DI OBESITÀ
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TUTTE LE PARTI POSSONO ESSERE FONTE DI PERICOLO
IL FITOSANITARIO E’ GENERALMENTE COMPOSTO DA TRE PARTI ESSENZIALI: LA SOSTANZA ATTIVA I COADIUVANTI ED UNA SOSTANZA INERTE CHE FUNGE DA VEICOLANTE (COFORMULANTE). LA SOSTANZA ATTIVA (S.A.) È IL COSTITUENTE CHE ESPLICA REALMENTE ATTIVITÀ CONTRO IL PATOGENO SULLA BASE ALL’ATTIVITÀ SVOLTA SI POTRÀ PARLARE PER es. DI: INSETTICIDI- FUNGICIDI - ecc. I COADIUVANTI SONO SOSTANZE COMUNEMENTE AGGIUNTE ALLE FORMULAZIONI DEI PRODOTTI FITOSANITARI PER MIGLIORARE O ACCENTUARE L’EFFICACIA DELLA SOSTANZA ATTIVA E NE FAVORISCONO LA PERSISTENZA E LA REGOLARE DISTRIBUZIONE. SI SUDDIVIDONO IN: • TENSIOATTIVI • ADESIVANTI • UMETTANTI • SINERGIZZANTI • PROPELLENTI LE SOSTANZE INERTI SONO SOSTANZE CHE NEL FORMULATO NON DANNO REAZIONI CHIMICHE (AD es. I DILUENTI). SERVONO A RIDURRE LA CONCENTRAZIONE DELLA SOSTANZA ATTIVA. TUTTE LE PARTI POSSONO ESSERE FONTE DI PERICOLO
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GLI ADDETTI ALLA PRODUZIONE, AL TRASPORTO, ALLA DISTRIBUZIONE E
SONO ESPOSTI GLI ADDETTI ALLA PRODUZIONE, AL TRASPORTO, ALLA DISTRIBUZIONE E ALL'UTILIZO DEI PRODOTTI
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IL DOVERE DI LEGGE PRINCIPALE DEL DISTRIBUTORE
È DI FORNIRE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA MERCE DISTRIBUITA ED ALL’USO DI TALE MERCE SIA IN QUALITÀ DI FORNITORE VERSO I CLIENTI CHE IN QUALITÀ DI CLIENTE VERSO IL PROPRIO FORNITORE
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MISURE DI SICUREZZA DA DOTTARE
COME AVERE LE INFORMAZIONI SUI PERICOLI PER LA SALUTE UMANA E L’AMBIENTE SULLE MISURE DI SICUREZZA DA DOTTARE
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LA LEGEE PREVEDE DUE STRUMENTI PER AVERE A DISPOSIZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE
LE SCHEDE DATI DI SICUREZZA SDS PER GLI UTILIZZATORI PROFESSIONALI L’ETICHETTA È IL MEZZO PER INFORMARE E FORMARE TUTTI GLI UTENTI NON PROFESSIONALI PUBBLICO IN GENERALE, CONSUMATORI, CHE UTILIZZANO IL PRODOTTO COMMERCIALE
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SDS DEVE ESSERE OBBLIGO DEL RIVENDITORE AVERLA RICHIESTA AL FORNITORE
TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE SONO RIPORTATE IN MANIERA COMPLETA NELLE SCHEDE NELLE SCHEDE DATI DI SICUREZZA. SDS RAPPRESENTANO IL DOCUMENTO TECNICO PIÙ SIGNIFICATIVO SULLE SOSTANZE CHIMICHE DOVE SI TROVANO TUTTI GLI SCENARI D’ ESPOSIZIONE POSSIBILI DEVE ESSERE OBBLIGO DEL RIVENDITORE AVERLA RICHIESTA AL FORNITORE VA’ CONSEGNATA AL MOMENTO DELL’ ACQUISTO E’ OBBLIGATORIAMENTE IN LINGUA ITALIANA
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LE SDS SONO COMPOSTE DA 16 VOCI 1)IDENTIFICAZIONE 2)COMPOSIZIONE 3)PERICOLI
7)MANIPOLAZIONE STOCCAGGIO 8)PROTEZIONE 9)PROPRIETÀ CHIMICO FISICHE 10) STABILITÀ E REATTIVITÀ 4)PRONTO SOCCORSO 5)ANTINCENDIO 6)FUORIUSCITA ACCIDENTALE 11) INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 12) INFORMAZIONI ECOLOGICHE 13) SMALTIMENTO 14) TRASPORTO 15) REGOLAMENTAZIONE 16) ALTRE INFORMAZIONI
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L’ETICHETTA LE INDICAZIONI PRINCIPALI RICHIESTE SONO:
I PITTOGRAMMI (SIMBOLI) LE INDICAZIONI DI PERICOLO (FRASI H) I CONSIGLI DI PRUDENZA (FRASI P) IL NOME E I RIFERIMENTI DEL RESPONSABILE DELL’ IMMISSIONE IN COMMERCIO IL NUMERO DI EMERGENZA.
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I PRINCIPALI CAMBIAMENTI DEL CLP
LE SOSTANZE IN BASE ALLA NATURA DEL PERICOLO NON SONO PIU’ SUDDIVISE IN 15 CATEGORIE DI PERICOLO BENSI DIVENTANO 28
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LE FRASI DI RISCHIO R VENGONO SOSTITUITE CON INDICAZIONE DI PERICOLO hazard statements LA LETTERA H è SEGUITA DA TRE NUMERI H2 PERICOLI CHIMICI-FISICI H3 PERICOLI PER LA SALUTE H4 PERICOLI PER L’AMBIENTE LE FRASI DI PRUDENZA S VENGONO SOSTITUITE CON CONSIGLI DI PRUDENZA precautionary statements LA LETTERA P E’ SEGUITA DA TRE NUMERI P1 CARATTERE GENERALE P2 PREVENZIONE P3 REAZIONE P4 CONSERVAZIONE P5 SMALTIMENTO
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P101 in caso di consultazione di un medico
tenere a disposizione il contenitore o l’etichetta del prodotto P273 indossare non disperdere nell’ambiente P405 conservare sotto chiave P501 smaltire il prodotto….
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IL Deposito DEI FITOSANITARI DEVE POSSEDERE DETERMINATI REQUISITI
PUÒ ESSERE UN LOCALE ADIBITO DEPOSITO FITOSANITARI DEVE ESSERE IGNIFUGO, COMPRESE LE PORTE, FINESTRE E LE SCAFFALATURE INTERNE. IL PAVIMENTO E LE PARETI INTERNE DEVONO ESSERE LISCE, DI MATERIALE NON ASSORBENTE E POSSIBILMENTE LAVABILI. IN PROSSIMITÀ DELLA PORTA DEVE ESSERE PREVISTO UN CORDOLO DI ALTEZZA ALMENO 10 CM COSÌ DA FORMARE CON IL PAVIMENTO E LE PARETI UN BACINO DI CONTENIMENTO IN CASO DI PERDITE E/O VERSAMENTI DI PRODOTTO OPPURE UN ARMADIO DEDICATO DEVE ESSERE PREVISTO UN IDONEO BACINO DI CONTENIMENTO AL DI SOTTO DELL’ARMADIO STESSO DEVE ESSERE ASSICURATA UNA BUONA LUMINOSITÀ ED AREAZIONE SCAFFALATURE DI MATERIALE LAVABILE, NON ASSORBENTE E PRIVE DI SPIGOLI TAGLIENTI PER EVITARE DI DANNEGGIARE LE CONFEZIONI DI FITOSANITARI. UN CONTENITORE CON MATERIALE ASSORBENTE INERTE (SABBIA) CON RELATIVI ATTREZZI PER LA RACCOLTA (SCOPA E PALETTA) DEVONO ESSERE PRESENTI PER POTER INTERVENIRE IN CASO DI VERSAMENTI DI FITOSANITARI
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LO STOCCAGGIO DEI PRODOTTI
STOCCARE SULLE SCAFFALATURE I PRODOTTI IN POLVERE AL DI SOPRA DI QUELLI LIQUIDI OD IN MANIERA SEPARATA TALE CHE, EVENTUALI PERDITE DI PRODOTTI LIQUIDI NON CONTAMINO QUELLI IN POLVERE. CONSERVARE I PRODOTTI SEMPRE NELLE PROPRIE CONFEZIONI ORIGINALI BEN CHIUSE. EVENTUALI CONTENITORI DANNEGGIATI VANNO RIPOSTI IN UN SOVRA CONTENITORE INTEGRO SU CUI SI APPLICA IDONEA ETICHETTA IDENTIFICATIVA DEL PRODOTTO. CONSERVARE SEPARATAMENTE E BEN IDENTIFICATI I FITOSANITARI SCADUTI CONTENITORI VUOTI I CONTENITORI VUOTI, UNA VOLTA BONIFICATI CON TRIPLO RISCIACQUO CON ACQUA PULITA AL MOMENTO DEL LORO SVUOTAMENTO, VANNO CHIUSI CON IL LORO TAPPO, IMMESSI IN UN IDONEO SACCO IDENTIFICATO CON ETICHETTA E CONSERVATI IN UN AREA DEDICATA ED IDENTIFICATA DEL DEPOSITO FITOSANITARI IN ATTESA DI SMALTIMENTO. IN ALTERNATIVA POSSONO ESSERE STOCCATI IN ALTRO AMBIENTE DEDICATO, CHIUSO A CHIAVE, IL CUI ACCESSO DEVE ESSERE PROIBITO AI NON AUTORIZZATI.
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DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE)
IL DISTRIBUTORE È ANCHE DATORE DI LAVORO DEVE APPLICARE LE MISURE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI RELATIVI A TRASPORTO, STOCCAGGIO, MANIPOLAZIONE E DEVE ALTRESÌ FORNIRE TUTTE LE INFORMAZIONI AI PROPRI DIPENDENTI DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) SONO STRUMENTI CHE SERVONO AD EVITARE IL CONTATTO DELLA SOLUZIONE ANTIPARASSITARIA CON LE VIE RESPIRATORIE O DIGESTIVE O CON LA PELLE. PER ESSERE EFFICACI DEVONO ESSERE APPROPIATI PER OGNI SOSTANZA. LE INFORMAZIONI GIUSTE VENGONO RIPORTATE AL PUNTO 8 DELLA SDS NELLA RIVENDITA DEI FITOSANITARI IL DPI SI RENDE NECESSARIO DURANTE UN EVENTO ACCIDENTALE MANIPOLAZIONE CONFEZIONE DANNEGGIATA
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MANIPOLAZIONE CONFEZIONE DANNEGGIA
NELLA RIVENDITA DEI FITOSANITARI IL DPI SI RENDE NECESSARIO DURANTE UN EVENTO ACCIDENTALE MANIPOLAZIONE CONFEZIONE DANNEGGIA VERSAMENTO INDOSSARE I DPI UTILIZZARE MATERIALE ASSORBENTE SPECIFICO PER ASSORBIRE IL PRODOTTO SVERSATO (SABBIA, ECC) RACCOGLIERE IL MATERIALE ASSORBENTE CONTAMINATO IMMETTERLO IN UN CONTENITORE A TENUTA SIGILLARLO E CONSERVARLO IN MODO IDENTIFICATO IN ZONA SEPARATA ALL’INTERNO DEL DEPOSITO FITOFARMACI IN ATTESA DI SMALTIMENTO.
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PER DOTARSI DEGLI ADEGUATI DPI SI DEVE LEGGERE IL PUNTO 8 DELLA SDS
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TUTA QUESTO MEZZO DI PROTEZIONE È PIÙ IMPORTANTE DI QUANTO SI POSSA PENSARE, POICHÉ LE CONTAMINAZIONI TRAMITE LA VIA CUTANEA SONO IMPORTANTI FREQUENTI. È SUFFICIENTE UNA TUTA IN COTONE O IN TYVEK SALVO DIVERSE PRESCRIZIONI AL PUNTO 8 DELLA SDS MASCHERA. PROTEGGE IL VOLTO (IN TAL CASO SI PARLA ANCHE DI PIENO FACCIALE) E DI CONSEGUENZA EVITA IL CONTATTO CON OCCHI, NASO, BOCCA FILTRO PER IL RISCHIO CHIMICO DEVE OBBLIGATORIAMENTE ESSERE UN DPI DI 3A CATEGORIA DIPENDE DALLA COMBINAZIONE TRA IL TIPO DI DPI MASCHERA A PIENO FACCIALE, SEMIMASCHERA, CASCO LE CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE DEL PREPARATO, IL TIPO E LA DURATA DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA.
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PROTEGGONO GLI OCCHI NEL CASO IN CUI SI UTILIZZI UNA SEMIMASCHERA.
OCCHIALI. PROTEGGONO GLI OCCHI NEL CASO IN CUI SI UTILIZZI UNA SEMIMASCHERA. AL PUNTO 8 DELLA SDS
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ALLA PENETRAZIONE DELLE SOSTANZE RESISTENTI ALL’ABRASIONE E
STIVALI- GUANTI. DEVONO ESSERE INTEGRI E LAVATI, ANCORA INDOSSATI, DOPO OGNI INTERVENTO IN MERITO ALLA PROTEZIONE DA SOSTANZE CHIMICHE I GUANTI DEVONO ESSERE DOTATI DA DEGUATA COPERTURA DEL POLSO, RESISTENTI ALLA PERMEAZIONE ED ALLA PENETRAZIONE DELLE SOSTANZE RESISTENTI ALL’ABRASIONE E SPECIFICI PER LA MANIPOLAZIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE (3ª CATEGORIA). AL PUNTO 8 DELLA SDS
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UTILIZZATE SEMPRE STIVALI DI GOMMA
LEGGETE L’ETICHETTA E/O LA SCHEDA DI SICUREZZA PER VERIFICARE LA NECESSITÀ DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ADDIZIONALI
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