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Storia del Driver Improvement (interventi educativi, riabilitativi e terapeutici) Per aumentare la sicurezza stradale non è sufficiente aumentare il numero.

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Presentazione sul tema: "Storia del Driver Improvement (interventi educativi, riabilitativi e terapeutici) Per aumentare la sicurezza stradale non è sufficiente aumentare il numero."— Transcript della presentazione:

1 Storia del Driver Improvement (interventi educativi, riabilitativi e terapeutici)
Per aumentare la sicurezza stradale non è sufficiente aumentare il numero dei controlli e/o inasprire le sanzioni. E‘ necessario anche cambiare l‘atteggiamento dei conducenti tramite opportuni interventi di prevenzione in modo tale che: non guidino in stato di ebbrezza o non recidivino

2 Interventi riabilitativi
Abbiamo principalmente due tipi di intervento terapeutico-riabilitativo: Interventi riabilitativi di gruppo (D.I.) Psicoterapie individuali specifiche per ridurre il rischio di recidive

3 Origine del D.I. Traggono origine dagli USA
Sono introdotti negli anni `70 in Svizzera, Austria e Germania. Qui furono anche migliorati. Negli anni `90 sono stati introdotti in Francia, Belgio, Olanda, Portogallo, Inghilterra/Wales, Finlandia e nel Norditalia.

4 Paesi con pochi incidenti
Questi interventi hanno una scarsa rilevanza nei Paesi con un numero molto basso di incidenti (Inghilterra, Finlandia, Svezia) In questi Paesi la guida in stato di ebbrezza è poco diffusa. Guida in stato di ebbrezza un gruppo molto piccolo di persone, di regola classificabili come alcoldipendenti.

5 Europa centrale Nell‘Europa centrale, invece, gli incidenti stradali sono molto più frequenti e costituiscono un notevole problema. Le persone che hanno guidato in stato di ebbrezza molto probabilmente non sono alcoldipendenti. Per tale motivo in qusti Paesi sono stati introdotti gli interventi di D.I.

6 Valutazione dell‘efficacia
Nel corso del tempo: Sono stati sviluppati diversi modelli di intervento Particolare attenzione è stata posta alla verifica dell‘efficacia.

7 Il Driver Improvement Modelli e ambiti di applicazione

8 Il Driver Improvement è definito come segue:
Sono interventi terapeutico-riabilitativi rivolte a persone che hanno commesso gravi infrazioni, come la guida in stato di ebbrezza, con lo scopo di modificare in modo adeguato e stabile il loro comportamento alla guida e permettere loro di riottenere o mantenere la patente di guida.

9 A chi è rivolto il D.I. Si tratta di programmi terapeutico-riabilitativi rivolti ad un ristretto numero di persone dalle quali deriva un elevato rischio per la sicurezza stradale e relativamente alle quali sono sorti dubbi rispetto alla loro idoneità alla guida.

10 Il Driver Improvement in Europa
In diversi Stati europei sono previsti (e disciplinati in modo dettagliato dalla legge) specifici programmi terapeutico-riabilitativi volti a „reintegrare“ nella circolazione stradale i conducenti che hanno guidato in stato di ebbrezza o commesso altre infrazioni.

11 Il Driver Improvement in Italia
Non è previsto e disciplinato dalla legge Ancheil nuovo Codice della Strada non lo prevede. Vi sono però iniziative isolate fin dal Queste mostrano che è possibile anche in Italia.

12 ANDREA (Analysis of driver rehabilitation programmes.)
In questa ricerca sono stati analizzati gli studi sull’efficacia dei programmi e sono stati descritti diversi modelli di driver improvement implementati in Austria, Francia, Belgio, Olanda Italia e Germania

13 Studi sull’efficaci e percentuale recidive:
Alcuni esempi ...

14 Percentuale recidive:
Stato Studio di periodo di osserva-zione. Percentuale recidive: Riduzione recidive partecipanti al corso gruppo di controllo Austria Michalke et al (1987) 2¼ anni A % B % B % 30.6% A % B % B % Schützenhö-fer & Krainz (1999) 3 anni 22.7% 40.4% 43.8% Germania Winkler et al (1988) IFT % LEER 14.0% (17.7%) (18.3%) manca gruppo di c. Winkler et al (1990) 5 anni IFT % LEER 22.9% (25.7%) (26.3%) manca il gruppo di c. Jacobsha-gen (1997) 14.4% 31.6% 54.4% Svizzera Mahey et al (1997) 5-6 Jahre 19.7% Inghilterra Davies et al (1999) 3.4% 9.6% in seguito a corr. 54% USA Jones et al (1997) 1 anno 5.6% 10.7% 47.7%

15 Efficacia del D.I. Dall’analisi letteratura risulta i corsi terapeutico-riabilitativi implementati in Europa riducono il rischio di recidive circa del 50% rispetto ad un adeguato gruppo di controllo non trattato, se sono rispettate le seguenti condizioni:

16 Il D.I. è efficace se ... Il programma è specifico rispetto al problema (guida in stato di ebbrezza, eccessi di velocità).   

17 Il D.I. è efficace se: I conduttori dei gruppi devono essere altamente qualificati, allo scopo di instaurare una adeguata relazione (terapeutica) per motivare i partecipanti non volontari al corso.

18 Il D.I. è efficace se: Il raggiungimento di un’auto riflessione critica è più difficile, ma più promettente, che non un apprendimento di tipo scolastico di nozioni.

19 Il D.I. è efficace se: Le sedute devono essere distribuite su un periodo di diverse settimane poiché una modificazione degli atteggiamenti necessita di un certo periodo di tempo

20 Il D.I. è efficace se: Le persone che partecipano al corso non devono essere superiori a 10.

21 4 fattori per il successo dei programmi di D.I.
1) Sussistenza per l’intero sistema dei corsi di adeguate condizioni (adeguato Setting, strumenti diagnostici per la selezione dei partecipanti, normativa che disciplina i corsi, adeguati controlli da parte della polizia ...)

22 4 fattori per il successo dei programmi di D.I.
2) Relazione terapeutica tra utente e conduttore del gruppo 3) Tecniche utilizzate nel corso 4) Contenuti trattati nel corso

23 Requisiti per lo svolgimento dei corsi di D.I.
I corsi vengono solitamente offerti da strutture private. Non valgono però i principi del libero mercato, per cui offerta e richiesta determinano prezzo e qualità.

24 Requisiti per lo svolgimento dei corsi di D.I.
Il principale „cliente“ è dato dalla collettività, la cui volontà di ridurre il rischio di incidenti si manifesta in una apposita legge dello Stato. E’ perciò compito dello Stato controllare la qualità.

25 Selezione dei partecipanti
La selezione ottimale dei partecipanti dovrebbe avvenire nel corso di una valutazione psicologica individuale. Il semplice valore dell’alcolemia al momento della guida in stato di ebbrezza non risulta, secondo gli studi sull’efficacia sopra menzionati, un adeguato indicatore del successo del corso.

26 La relazione terapeutica
La ricerca sull’efficacia della psicoterapia mostra che la relazione tra cliente e terapeuta è più importante per il successo che non la specifica tecnica terapeutica utilizzata. Queste conoscenze possono anche essere trasferite ai corsi di driver improvement.

27 La relazione terapeutica
Una adeguata relazione terapeutica significa, in questo contesto, non solo una relazione caratterizzata da gentilezza. Il coraggio alla confrontazione sono anche più importanti.

28 Teorie soggettive Il conduttore del gruppo e l’utente devono fare riferimento alle stesse „teorie soggettive“ (nel senso di opinioni) sul perché il corso e la terapia sono efficaci. I conduttori dei gruppi dovrebbero rendere questo possibile rispetto agli obiettivi del corso, ai contenuti e alle tecniche applicate.

29 Elementi per una adeguata relazione tra conduttore e utente
PERCHE’ siamo qui insieme? Obiettivi del conduttore Obiettivi dell’utente

30 Elementi per una adeguata relazione tra conduttore e utente
COSA dobbiamo qui fare insieme? Contenuti proposti dal conduttore Contenuti accettati dall‘utente

31 Elementi per una adeguata relazione tra conduttore e utente
COME dobbiamo lavorare insieme? Tecniche applicate dal conduttore Tecniche accettate dall‘utente

32 Indicazioni rispetto ai contenuti del D.I.
Le informazioni relative agli effetti dell’alcol e/o rispetto alla dinamica della guida dovrebbero essere presentate, possibilmente, fin dall’inizio del corso, non solo per via della trasmissione di informazioni importanti, ma per attivare e motivare i partecipanti con un tema interessante. Gli aspetti giuridici dovrebbero essere, invece, trattati in modo ancora più breve.

33 Indicazioni rispetto ai contenuti del D.I.
Dovrebbe essere utilizzata la possibilità per sensibilizzare ai pericoli conseguenti la guidare in stato di ebbrezza o in modo eccessivamente veloce. Questi temi normalmente non suscitano resistenza da parte dei partecipanti. Più conflittuale è il confronto con le norme sociali.

34 Indicazioni rispetto ai contenuti del D.I.
Questo tema è invece molto importante, anche se i partecipanti lo vivono come relativamente inutile e poco interessante. Non si deve dimenticare che è proprio la mancanza dell’accettazione delle norme sociali la causa principale delle l’infrazioni.

35 Indicazioni rispetto alle tecniche del D.I.
Complessivamente dovrebbe prevalere all’interno dei corsi la tecnica della discussione (auto riflessione). I temi che sono spiacevoli per i partecipanti non devono essere evitati. Le strategie per risolvere i problemi devono essere individuate dai partecipanti stessi e non loro presentate dal conduttore. Pare utile discutere anche di fatti ed aspetti personali.

36 Considerazioni conclusive:
Il programma deve essere specifico per il gruppo al quale si rivolge, è necessaria una elevata qualificazione degli psicologi conduttori dei gruppi, le sedute devono avere una durata di alcune settimane.

37 Considerazioni conclusive:
il numero dei partecipanti non deve superare le 10 persone e last but not least il controllo sulla qualità dei corsi è una questione dello Stato e non può essere lasciato al libero mercato.

38 Breve descrizione dei programmi terapeutico/riabilitativi
Contenuti, tecniche, ed efficacia

39 Differenze rispetto ai trattamenti in ambito clinico
I pazienti che vanno in psicoterapia lo fanno perché si rendono conto che non riescono più a risolvere i loro problemi con le proprie forze. Sperimentano, pertanto, uno stato di disagio e si aspettano dallo psicologo un aiuto.

40 Da un punto di vista oggettivo i partecipanti ai vari trattamenti riabilitativi e terapeutici per problematiche legate al traffico si trovano nella stessa situazione. Non riescono a comportarsi in modo adeguato nella circolazione stradale e sono indicati interventi riabilitativi.

41 Da un punto di vista soggettivo si trova spesso in una posizione diversa rispetto ai pazienti in psicoterapia. La partecipazione al trattamento è “coatta”. Il conducente ha la possibilità o meno di parteciparvi. Se non partecipa non riottiene la patente di guida. Pertanto vi parteciperà. Manca la consapevolezza di avere un problema o la sofferenza di un “paziente”.

42 Bassa motivazione Il suo problema consiste semplicemente nell’essere senza patente di guida. Non vede la necessità di lavorare ai suoi deficit e cambiare il comportamento. Questa motivazione è, se presente, modesta.

43 Come procedere Stabilire l’alleanza terapeutica
Osservazione (monitoraggio) del proprio comportamento / consapevolezza critica del proprio comportamento come deviante Ricerca delle cause del proprio comportamento Sviluppo di strategie comportamentali realistiche Sperimentazione e modificazione delle alternative comportamentali Stabilizzazione dei nuovi comportamenti

44 Il problema motivazione
Perchè una persona dovrebbe cambiare stile di guida? Nella maggior parte dei casi la motivazione dura 6 settimane. Bisogna chiarire gli aspetti legati alla motivazione. Vedere se in passato ci sono già stati tentativi di cambiare il comportamento.

45 Le abitudini Sono schemi comportamentali e atteggiamenti ben radicati.
La maggior parte delle abitudini „funziona“ in modo automatico (sono poco controllati da processi consapevoli). Anche quando le abitudini si sono rilevate problematiche, in condizioni di „crisi“ vengono nuovamente applicate (soluzione sub ottimale)

46 „Tutto deve migliorare, niente deve cambiare“ (L‘imperatore Francesco Giuseppe)

47 Cambiamento delle abitudini
Per cambiare le abitudini servono: Uno stimolo molto forte (cambiare il comportamento è il male minore) Un notevole sforzo (si deve investire molta energia) Deve esserci una forte insoddisfazione Uno sforzo continuo (si deve essere convinti di fare il giusto)

48 Si devono chiarire gli aspetti legati alla motivazione del cliente.
(Prochaska & DiClemente)

49 Stabilizzazione del comportamento
Non si deve dimenticare, servono circa 12 mesi perché una modificazione nel comportamento diventi stabile (formazione di nuove abitudini)

50 Modificazione del comportamento
Stabilire l’alleanza terapeutica Osservazione (monitoraggio) del proprio comportamento / consapevolezza critica del proprio comportamento come deviante Ricerca delle cause del proprio comportamento Sviluppo di strategie comportamentali realistiche Sperimentazione e modificazione delle alternative comportamentali Stabilizzazione dei nuovi comportamenti

51 Cosa hanno in comune i vari programmi di D.I.
Confronto dei partecipante con il reato e/o l’infrazione (per es. velocità, distanza di sicurezza, la guida in stato di ebbrezza, le frequenti infrazioni dei limiti di velocità) e approfondita analisi dello stesso.

52 Cosa hanno in comune i vari programmi di D.I.
Sviluppo delle capacità di auto osservazione ed analisi delle condizioni che hanno fatto insorgere il comportamento problematico (abitudini legate al consumo di alcolici, abitudini legate al „bere e guidare“, atteggiamenti rispetto a norme e leggi disciplinanti la circolazione stradale ecc.).

53 Cosa hanno in comune i vari programmi di D.I.
Trasmissione di informazioni rilevanti (effetti e conseguenze dell’alcol, distanza di sicurezza, velocità, conseguenze sul comportamento di guida, formazione delle abitudini ecc.)

54 Cosa hanno in comune i vari programmi di D.I.
Sviluppo di nuovi atteggiamenti e comportamenti più adattivi (specialmente rispetto alla scelta della velocità, alla distanza di sicurezza, al consumo di alcolici) Sperimentazione e formazione di abitudine rispetto ai nuovi schemi comportamentali

55 Fin dall’inizio era chiaro che dovevano essere soddisfatte le seguenti condizioni
Doveva avvenire una selezione preliminare dei partecipanti volta ad accertare l’idoneità alla partecipazione al corso stesso nell’ambito di una precedente visita (medico)-psicologica

56 Fin dall’inizio era chiaro che dovevano essere soddisfatte le seguenti condizioni
Non deve trattarsi di gruppi „misti“, ma solo di persone che hanno guidato in stato di ebbrezza.

57 Fin dall’inizio era chiaro che dovevano essere soddisfatte le seguenti condizioni
Gruppi da 6 fino ad un massimo di 11 partecipanti Conduzione del corso da parte di uno psicologo del traffico appositamente specializzato.

58 Fin dall’inizio era chiaro che dovevano essere soddisfatte le seguenti condizioni
L’attestato dell’avvenuta partecipazione al corso è data solo se sono rispettate le seguenti regole: partecipazione all’intero corso, puntualità, partecipazione attiva, riservatezza rispetto a quanto detto nel corso, presentarsi sempre sobri

59 Fin dall’inizio era chiaro che dovevano essere soddisfatte le seguenti condizioni
La partecipazione al corso deve essere pagata dai partecipanti stessi Dato che i partecipanti non sono „malati“, questi interventi non vengono pagati dalla collettività.

60 La selezione dei partecipanti. Criteri.
Di particolare importanza è la professionalità della visita (medico)-psicologica precedente all’invio ad un corso. Deve essere garantito che possano partecipare effettivamente al corso solo le persone per le quali sono soddisfatte le seguenti condizioni:

61 La selezione dei partecipanti. Criteri.
Assenza di una dipendenza da alcol od altre sostanze secondo i criteri dell’ICD-10 Assenza di altri gravi reati commessi nella circolazione stradale o altri reati. Una disponibilità di base a partecipare e adeguate competenze sociali per partecipare a questa terapia di gruppo.

62 La selezione dei partecipanti. Criteri.
La capacità di percepire la mancanza del rispetto della distanza di sicurezza, la scelta di una velocità non adeguata, la/le guida/e in stato di ebbrezza come il risultato del proprio comportamento. Una disponibilità di base a confrontarsi con la propria problematica legata al „bere e guidare“ o rispetto al non rispettare le norme del C.d.S.

63 Esempio 1: Il modello LEER per guida in stato di ebbrezza
Il corso si articola in quattro fasi: una fase preliminare, una fase svolta in sedute di gruppo, una fase consistente in un trattamento successivo e un incontro finale.

64 Fase preliminare Ogni partecipante riceve circa due settimane prima dell’inizio del corso vero e proprio un libretto di circa 50 pagine, che deve studiare fino all’inizio del corso (Contiene informazioni rispetto all’alcol, al rischio dell’alcol per la sicurezza stradale, ecc.);

65 Fase preliminare Inoltre, deve iniziare a compilare un questionario di auto osservazione del proprio comportamento fino alla fine del corso (si tratta di diario relativo al consumo giornaliero di alcolici, indicando le quantità giornaliere). Lo stesso vale per la velcoità e la scelta della distanza di sicuezza,

66 Fase delle sedute di gruppo:
Il gruppo, costituito da perlomeno 6 persone fino ad un massimo di 11 persone si incontra quattro vole (ad intervalli di almeno una settimana) ogni volta per 3½ ore (per un totale di 14 ore). Negli intervalli tra gli incontri i partecipanti svolgono anche compiti per casa.

67 Fase delle sedute di gruppo:
Alla fine di questa fase i partecipanti ricevono l’attestato di partecipazione con il quale ricevono anche nuovamente la patente di guida (i partecipanti erano, in base alla normativa tedesca, fino a questo momento senza la patente di guida da perlomeno 6 mesi, spesso anche da parecchi anni).

68 Trattamento successivo:
Dopo 3, 6, 9 e 11 mesi i partecipanti ricevono dal conduttore del gruppo una lettera contenente una serie di domande e suggerimenti, alle quali i partecipanti devono rispondere.

69 Incontro finale: Dopo 12 mesi il gruppo si riunisce un’altra volta per altre 2 ore per discutere dell’esperienza fatta in questi mesi, dei problemi insorti o dei progressi fatti rispetto al guidare senza bere. Lo stesso vale per la scelta della velocità e della distanza di sicurezza.

70 Altri elementi Sviluppo della disponibilità interna a confrontarsi con le proprie abitudini e con i propri problemi. Auto osservazione del proprio comportamento problematico.

71 Altri elementi Sviluppo del selfcontrol in situazioni critiche
Rinforzi positivi tramite l’esperienza, che il bere controllato o l’astinenza costituisce un miglioramento della propria situazione. Lo stesso vale per velocità e distanza di sicurezza.

72 E’ del tutto chiaro che, per raggiungere questi obiettivi con un gruppo di dieci uomini (oltre il 90% dei partecipanti al corso sono maschi) e che probabilmente non hanno mai avuto a che fare con una tale situazione di gruppo serve uno psicologo del traffico con una formazione specialistica nel condurre gruppi di questo tipo ... Che interesse si ha nell’osservare in modo critico il proprio comportamento?

73 Corsi per persone che hanno commesso infrazioni (senza guida in stato di ebbrezza).
E‘logico che ci si rivolge anche a quel gruppo di conducenti che hanno commesso gravi infrazioni e/o che hanno costituito, con il loro stile di guida, un serio rischio per la sicurezza stradale: guida troppo veloce, passare con il rosso, non mantenere la distanza di sicurezza, ecc.

74 I principali criteri per la partecipazione ad un corso sono:
Assenza di una dipendenza Assenza di gravi reati o delitti commessi al di fuori dalla circolazione stradale Non deve essere diagnosticabile un marcato disturbo antisociale

75 I principali criteri per la partecipazione ad un corso sono:
Deve sussistere una disponibilità e capacità a confrontarsi criticamente con il proprio comportamento e una disponibilità di base a modificarlo

76 Esempio 2: Il modello „REHA-PS“ per conducenti che hanno commesso infrazioni
Il corso si articola in tre fasi: una fase con sedute di gruppo, scambio di esperienze, trattamento successivo

77 fase delle sedute di gruppo:
Il gruppo, costituito da perlomeno 6 e un massimo di 11 partecipanti, si incontra inizialmente cinque volte (ad intervalli di una settimana) per quasi quasi 3 ore ogni volta (per complessivamente 14 ore), alla fine di questa fase i partecipanti ottengono l’attestato di partecipazione con il quale riottengono la patente di guida.

78 Riflessioni sull’esperienza fatta:
Tre mesi dopo la fase delle sedute di gruppo i partecipanti si incontrano per uno scambio di esperienze della durata di due ore. Come mi sono sentito nei primi tre mesi? Che esperienze ho fatto? Sono stato in grado di applicare quanto ho appreso? Dove ho ancora problemi?

79 Trattamento successivo:
3, 6 e 9 mesi dopo lo scambio delle esperienze i partecipanti ricevono una lettera dal conduttore del gruppo con compiti da svolgere e domande a cui rispondere

80 Il modello psicoterapeutico di riferimento:
E‘ il modello psicoterapeutico che si trova negli assunti della Terapia Razionale-emotiva di Ellis (RET). Anche qui gli elementi delle dinamiche di gruppo hanno un peso rilevante (Scambio di esperienza con persone che si trovano nella stessa situazione, feedback reciproco, ecc).

81 I principali obiettivi dei partecipanti al corso
Auto osservazione critica Valutazione realistica del proprio comportamento Ricerca delle cause Sviluppo di alternative comportamentali Sperimentazione e stabilizzazione delle alternative comportamentali

82 Alcuni dei temi trattati sono:
Formazione delle abitudini Il pensiero irrazionale Gestione del rischio Stress e gestione dello stress Anonimità e „comunicazione“ nel traffico

83 Tra le tecniche troviamo, per es.
Discussione di gruppo Brainstorming Gioco dei ruoli „Hot chair“ Relazioni (nel caso della trasmissione di conoscenza)

84 Tra le tecniche troviamo, per es.
Lavoro in piccoli gruppi Tecniche di rilassamento Esercitazioni immaginative Brevi filmati ecc.

85 Qualificazione dei conduttori dei gruppi
L’esperienza mostra, inoltre, che per questo modello di corso e per questo tipo di utenza la competenza psicoterapeutica degli psicologi del traffico deve essere ancora maggiore.

86 Caratteristica dei gruppi
Questo dipende dal fatto che il gruppo è più eterogeneo. Qui si trova l’intera gamma delle infrazioni, eccetto la guida in stato di ebbrezza. Anche i partecipanti sono in media più giovani e - questo non sorprende - più impulsivi rispetto al gruppo dei conducenti che hanno guidato in stato di ebbrezza.

87 Caratteristica die gruppi
In questo tipo di corsi diventa ancora più evidente che la valutazione psicologica ed i corsi debbono essere svolti solo da psicologi del traffico con una formazione specialistica in psicologia del traffico. Nessun medico, giurista o assistente sociale è in grado di diagnosticare e trattare psicoterapeuticamente il complesso intreccio di atteggiamenti e comportamenti maladattivi.

88 Requisiti per lo svolgimento e l’organizzazione dei corsi di D.I.
I corsi devono basarsi su un modello scientifico. Deve essere dimostrato, in una valutazione scientifica indipendente, che il corso è idoneo a ristabilire l’idoneità alla guida dei partecipanti.

89 Requisiti per lo svolgimento e l’organizzazione dei corsi di D.I.
I conduttori devono essere psicologi e possedere una formazione in psicologia del traffico, possedere esperienza nella valutazione dell’idoneità alla guida e una specifica formazione come conduttore di gruppi in psicologia del traffico.

90 Altri interventi terapeutico/riabilitative in psicologia del traffico
„Specifici seminari“ per conducenti che hanno guidato in stato di ebbrezza (bassa alcolemia) durante i primi due anni

91 Altri interventi terapeutico/riabilitative in psicologia del traffico
„Seminari“ per conducenti che hanno „ perso“ molti punti e hanno avuto anche una guida in stato di ebbrezza con valore alcolemico molto basso

92 Altri interventi terapeutico/riabilitative in psicologia del traffico
La consulenza psicologica individuale del traffico: con la partecipazione alla consulenza presso uno psicologo del traffico in possesso di una speciale abilitazione si possono „ riacquisire“ punti persi.

93 Tendenze attuali nella terapia/riabilitazione
a) Intervento terapeutico/riabilitativo di gruppo della durata di oltre 3 mesi (11 incontri della durata di 90 minuti a scadenza settimanale) in un gruppo con un numero massimo di 10 partecipanti

94 Tendenze attuali nella terapia/riabilitazione
b)   Intervento terapeutico/riabilitativo di gruppo della durata di oltre 8 mesi (18 incontri della durata di 135 minuti a scadenza bisettimanale) in un gruppo con un numero massimo di 10 partecipanti

95 Tendenze attuali nella terapia/riabilitazione
Psicoterapia individuale del traffico (numero delle sedute e durata non prefissate)

96 Interventi psicoeducativi: soluzioni poco felici
Secondo Echterhoff si tratterebbe di una soluzione „infelice“ il voler applicare un intervento di efficacia limitata a casi particolarmente problematici per i quali sarebbe invece necessario invece un intervento psicoterapeutico „difficile“ e di lunga durata (e di cui è dimostrata l’efficacia ed appropriatezza).

97 L’efficacia dei programmi terapeutico-riabilitativi e psicoeducativi di gruppo

98 Il Driver Improvement La prassi del Driver Improvement (programmi terapeutico-riabilitativi e/o psicoeducativi) deriva dal concetto della predisposizione agli incidenti (Echterhoff, 1992).

99 Interventi psicoeducativi
Echterhoff ritiene che esiste proprio in coloro che partecipano alla valutazione dell’idoneità alla guida la tentazione di voler incidere sul comportamento di persone che hanno commesso frequenti e/o gravi infrazioni con interventi psicoeducativi.

100 Persone problematiche
Costoro non considerano la contraddizione derivante dal fatto che un conducente che ha commesso particolarmente tante infrazioni e che è giudicato come problematico per quanto riguarda le caratteristiche di personalità, d’altra parte viene visto come modificabile nel comportamento con misure psicoeducative.

101 Interventi psicoeducativi: soluzioni poco felici
Secondo Echterhoff si tratterebbe di una soluzione „infelice“ il voler applicare un intervento di efficacia limitata a casi particolarmente problematici per i quali sarebbe invece necessario invece un intervento psicoterapeutico „difficile“ e di lunga durata (e di cui è dimostrata l’efficacia ed appropriatezza).

102 Effetti dei programmi psicoeducativi (Mann)
Gli autori concludono che i programmi psicoeducativi influenzano in modo positivo la conoscenza e gli atteggiamenti rispetto al guidare in stato di ebbrezza. Gli effetti sul consumo di alcolici e sul problema legato all’alcol è però del tutto irrilevante. Lo stesso vale per il loro effetto sulle recidive in nuove guide in stato di ebbrezza.

103 Bartl et al., 2002 La riduzione nella recidiva è dovuta ad una modificazione nel comportamento e negli atteggiamenti. Un’importante condizione per il successo è data dall’adattare i programmi alle esigenze delle persone a cui si rivolgono.

104 Bartl et al., 2002 E’ sottolineata l’importanza della differenziazione tra i diversi gruppi: le persone che hanno seri problemi con l’alcol devono essere indirizzate a programmi riabilitativi di lunga durata.

105 Bartl et al., 2002 E’ sottolineata l’importanza della differenziazione tra i diversi gruppi: le persone che hanno seri problemi con l’alcol devono essere indirizzate a programmi riabilitativi di lunga durata.

106 Tendenze attuali nella terapia-riabilitazione in psicologia del traffico

107 Interventi „precoci“ Gli interventi offerti attualmente hanno in comune una caratteristica negativa: il loro forte differimento temporale rispetto al momento in cui è stato commessa.

108 Interventi „precoci“ Da un punto di vista psicologico tale situazione è sfavorevole: dalla ricerca sappiamo che un qualsiasi intervento è più efficace più è prossimo all’evento che lo ha causato.

109 Interventi „precoci“ Sarebbe molto utile se già la polizia che ha ritirato la patente di guida indicasse alla persona le varie misure terapeutico-riabilitative offerte e che la persona vi partecipasse già il giorno dopo l’accaduto ...

110 Interventi „precoci“ Il lavoro delle strutture tedesche che offrono corsi terapeutico-riabilitativi si concentra sempre di più nell’offrire interventi „precoci“ e che iniziano già prima della valutazione dell’idoneità alla guida.

111 Interventi „precoci“ Le persone qui è stata sospesa la patente di guida (e che verranno sottoposte a valutazione) ottengono dall’autorità competente l’informazione che la partecipazione ad una misura terapeutico-riabilitativa potrebbe essere loro utile.

112 Interventi „precoci“ Alle persone vengono offerte le seguenti tre possibilità:

113 Interventi „precoci“ Intervento terapeutico-riabilitativo di gruppo della durata di oltre 3 mesi (11 incontri della durata di 90 minuti a scadenza settimanale) in un gruppo con un numero massimo di 10 partecipanti

114 Interventi „precoci“ Intervento terapeutico-riabilitativo di gruppo della durata di oltre 8 mesi (18 incontri della durata di 135 minuti a scadenza bisettimanale) in un gruppo con un numero massimo di 10 partecipanti.

115 Interventi „precoci“ Terapia individuale (numero delle sedute e durata non prefissate). La durata è in media di sedute individuali. Le tecniche prevalentemente utilizzate sono di tipo comportamentale e cognitivo.


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