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“Caratteristiche Applicative” Societas Delinquere Potest.

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Presentazione sul tema: "“Caratteristiche Applicative” Societas Delinquere Potest."— Transcript della presentazione:

1 “Caratteristiche Applicative” Societas Delinquere Potest.
Decreto Legislativo 231/2001 “Caratteristiche Applicative” Societas Delinquere Potest. Aggiornare le note mettendo

2 D.Lgs 231/2001 – Applicazione… Il Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001, ha introdotto nel sistema legislativo italiano la : “Disciplina della Responsabilità Amministrativa delle Persone Giuridiche, delle Società e delle Associazioni anche prive di personalità giuridica” in presenza di determinati reati commessi da soggetti in posizione apicale o che esercitino, anche di fatto, la gestione e il controllo dell’ente o che siano sottoposte alla direzione o vigilanza dei soggetti suindicati.

3 Il Decreto rappresenta una grande novità, sia normativa che culturale.
Alla responsabilità penale personale di colui che ha commesso un reato, si aggiunge e si affianca la responsabilità dell’ente a vantaggio o nell’interesse del quale lo stesso reato è stato commesso. La società può essere assoggettata,quindi, a sanzioni, delle quali si vedrà in seguito nello specifico il contenuto, nel caso in cui persone riferibili alla sua struttura (e/o organizzazione) si rendano responsabili della commissione di alcuni particolari reati individuati dal Decreto stesso.

4 Dal risarcimento...... alla responsabilità dell’ente
In passato per l’ente era semplicemente previsto un obbligo risarcitorio di tipo puramente amministrativo, derivante dalla possibilità di chiamare in causa la società quale responsabile civile all’interno del processo che vedeva imputato il dipendente, a garanzia della solvibilità di quest’ultimo (Art. 6 della legge 689/1981). Con l’entrata in vigore del D.Lgs 231/2001 l’ente viene chiamato a partecipare con il proprio Rappresentante Legale al processo penale a carico della persona fisica imputata del reato.

5 La responsabilità dell’Ente scatta se:
…D.Lgs 231/2001 – Applicazione La responsabilità dell’Ente scatta se: - i reati sono commessi a vantaggio o con interesse della società (responsabilità commissiva); - non sono stati adottati validi Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo, ( altrimenti Modelli Organizzativi) atti ad evitare la commissione di illeciti all’interno dell’ente (responsabilità omissiva); - venga accertata l’assenza di vigilanza nei confronti dei sottoposti. Peraltro la responsabilità potrà ricorrere anche nel caso in cui l'autore del reato non sia stato identificato o non sia imputabile.

6 Reati che determinano la responsabilità amministrativa dell’azienda
REATI V/S P.A. REATI TRANSNAZIONALI CORRUZIONE E CONCUSSIONE CORRUZIONE FRA PRIVATI FALSITÀ IN MONETA FALSE DICHIARAZIONI All'AUTORITÀ GIUDIZIARIA ABUSO DI MERCATO CRIMINALITÀ ORGANIZZATA REATI 231 RICICLAGGIO/ RICETTAZIONE IGIENE E SICUREZZA LAVORO D.LGS 81/2008 REATI AMBIENTALI DELITTI CONTRO PERSONALITÀ INDIVIDUALE DIRITTO D’AUTORE EVERSIONE ORDINE DEMOCRATICO MUTILAZIONE ORGANI GENITALI FEMMINILI REATI INFORMATICI REATI SOCIETARI DELITTI CONTRO L’INDUSTRIA E IL COMMERCIO

7 Accertamento della responsabilità amministrativa
L’accertamento della responsabilità amministrativa dell’ente da parte del Giudice penale, avviene mediante: la verifica della sussistenza del reato presupposto; l’accertamento della sussistenza dell’interesse o vantaggio dell’ente alla commissione del reato da parte dei soggetti in posizione apicale o dei soggetti sottoposti all’altrui direzione e vigilanza; il giudizio di idoneità del modello organizzativo a prevenire i reati di cui al Decreto, formulato secondo un criterio sostanzialmente ex ante. N.B.Il giudice si colloca, idealmente, nella realtà aziendale nel momento in cui si è verificato l’illecito per saggiare la congruenza del modello adottato.

8 Tipologie delle sanzioni
Sanzioni pecuniarie :( da €258 a €1550 e da un min di 100 quote ad un max di 1000 con relazione alla gravità ); Sanzioni interdittive :( sospensione o revoca delle autorizzazioni e licenze- divieto di contrattare con la P.A.-esclusione da finanziamenti, contributi etc.divieto di pubblicizzare beni e servizi ); Confisca del prezzo o del profitto del reato, che può avere ad oggetto anche beni o altre utilità di valore equivalente; Pubblicazione della sentenza su disposizione del giudice. L'applicazione delle sanzioni agli enti incide direttamente sugli interessi economici dei soci. Questi, pertanto, in caso d'incidente di percorso, legittimamente potrebbero esperire azione di responsabilità nei confronti degli amministratori inerti che, non avendo adottato il modello, abbiano impedito all'ente di fruire del meccanismo di "esonero" dalla responsabilità.

9 PERTANTO l'imprenditore potrà subire “danni” sia per gli aspetti “amministrativi” che “penali”. Es. per accadimenti con lesioni gravi o gravissime o con omicidio colposo ( incidente sul lavoro ) il datore di lavoro potrà vedersi “colpita” amministrativamente l'azienda ed essere chiamato a rispondere personalmente del “fatto” penale.

10 l’Ente viene esonerato dalla Responsabilità Amministrativa e
il datore di lavoro ha motivi esimenti dalle responsabilità penali … se l’Organo Dirigente abbia adottato ed efficacemente attuato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi; sia stato affidato ad un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello; sia stata omessa o vi sia stata insufficiente vigilanza da parte dell’Organismo di Vigilanza. le persone che hanno commesso il reato abbiano agito eludendo fraudolentemente il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.

11 MEDIE IMPRESE: quelle con meno di 250 occupati e il cui fatturato non sia superiore a 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo non sia superiore a 43 milioni di euro. PICCOLE IMPRESE: quelle con meno di 50 occupati e il cui fatturato o totale di bilancio annuo non sia superiore a 10 milioni di euro. MICRO IMPRESE: quelle con meno di 10 occupati e il cui fatturato o totale di bilancio annuo non sia superiore a 2 milioni di euro. Nell’ottica di una semplificazione a vantaggio delle PMI, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 13/02/2014, sono state adottate  le Procedure semplificate per l’adozione e l’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sul lavoro nelle PMI  approvate dalla Commissione Consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro nella seduta del 27 novembre 2013. 

12 Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è l’insieme degli adempimenti (Protocolli Operativi) messi in atto dall’azienda per prevenire la commissione dei reati previsti dal D.Lgs 231/2001. L’attuazione ed il rispetto del Modello consentono agli enti, in caso di condanna dei vertici aziendali o dei dipendenti, di non incorrere in sanzioni (Esimente). La legge prevede l'adozione del modello in termini di facoltatività e non di obbligatorietà; la mancata adozione non è soggetta, perciò, ad alcuna sanzione. Di fatto l'adozione del modello diviene obbligatoria se si vuole beneficiare dell'esimente che viene facilitata, in termini probatori, se si dispone della documentazione scritta dei passi compiuti per la costruzione del modello. Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è l’insieme degli adempimenti (Protocolli Operativi) messi in atto dall’azienda per prevenire la commissione dei reati previsti dal D.Lgs 231/2001.

13 Protocolli Operativi del Modello Organizzativo
I protocolli operativi del modello sono costituiti da: 1) codice etico (codice di comportamento); 2) sistema organizzativo; 3) sistema normativo (procedure manuali ed informatiche); 4) sistema autorizzativo e di firma; 5) sistema di controllo e gestione 6) sistemi di sicurezza; 7) sistemi di gestione ambientale; 8) sistemi di comunicazione al personale 9) formazione.

14 Le Azioni per l’Implementazione del Modello Esimente :
- Mappatura dei processi a rischio e assessment sulle aree/ processi a più alta possibilità di commissione reati; - Elencazione dei rischi potenziali per processo; - Analisi del sistema di controllo preventivo esistente; - Valutazione dei rischi residui (non coperti dai controlli preventivi); - Determinazione del «Rischio Accettabile»; - Adeguamento del sistema di controllo preventivo al «Rischio Accettabile» (in pratica la realizzazione del modello); -Predisposizione di un Piano Strutturato di Formazione e Comunicazione. Il Piano Strutturato di Formazione viene differenziato in funzione della qualifica dei destinatari e del livello di rischio dell’area in cui operano

15 Il Modello Organizzativo e gli Obblighi dell’Organo Dirigente
Al momento dell’adozione del Modello l‘Organo Dirigente dovrà: - disciplinare gli aspetti principali relativi al funzionamento dell'OdV (es. modalità di nomina e revoca, durata in carica) ed ai requisiti soggettivi dei suoi componenti; - comunicare alla struttura i compiti ed i poteri dell'OdV; - Portare il Modello a conoscenza: di tutti gli altri stakeholder ; del personale direttivo e con funzioni di rappresentanza dell’ente, in via prioritaria, e degli altri dipendenti operanti nelle aree a rischio attraverso: corsi di formazione iniziali e di aggiornamento annuale, informativa scritta in sede di assunzione;

16 Caratteristiche dell’Organismo di Vigilanza...
L’OdV è un organismo, preferibilmente collegiale, che verifica in maniera dinamica l’adeguatezza del Modello. Negli enti di piccole dimensioni, il ruolo dell’Organismo di Vigilanza può essere svolto direttamente dall’Organo Dirigente. L'OdV deve essere dotato di tutti i poteri necessari per assicurare una puntuale ed efficiente vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Modello adottato dalla società N.B. Il Decreto Sviluppo 2011 prevede l’ipotesi di affidare al Collegio Sindacale delle società di capitali, ove lo statuto o l’atto costitutivo non dispongano diversamente, le funzioni dell’Organismo di Vigilanza; l’obiettivo è di limitare la proliferazione degli organismi di controllo consentendo una semplificazione dei processi di controllo societario ed il rafforzamento della loro effettività.

17 …Caratteristiche dell’Organismo di Vigilanza
Le attività dell'OdV non possono essere sindacate da alcun altro organismo o struttura aziendale. L'OdV ha libero accesso a tutte le strutture aziendali - senza necessità di alcun consenso. L'OdV può avvalersi - sotto la sua diretta sorveglianza e responsabilità - dell'ausilio di tutte le strutture della società ovvero di consulenti esterni. All‘Organo Dirigente spetta la responsabilità ultima del funzionamento (e dell'efficacia) del modello organizzativo. Principali compiti dell’OdV: verifica dell'efficacia del Modello adottato rispetto alla prevenzione ed all'impedimento della commissione dei reati previsti dal D.Lgs. n. 231/2001; rilevazione degli eventuali scostamenti comportamentali che dovessero emergere dall'analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni alle quali sono tenuti i responsabili delle varie funzioni; formulazione delle proposte all'organo dirigente per eventuali aggiornamenti ed adeguamenti del Modello adottato in conseguenza di: significative violazioni delle prescrizioni del Modello; significative modificazioni dell'assetto interno della Società e/o delle modalità di svolgimento delle attività d'impresa; modifiche normative; segnalazione all'organo dirigente di quelle violazioni accertate del Modello che possano comportare l'insorgere di una responsabilità in capo all'ente; predisposizione di una relazione informativa, su base almeno semestrale, per l'organo dirigente in ordine alle attività di verifica e controllo compiute ed all'esito delle stesse; trasmissione della relazione di cui al punto precedente al Collegio sindacale.

18 Caratteristiche del Sistema Organizzativo
Il Sistema Organizzativo va progettato e realizzato per garantire: la chiara definizione delle responsabilità e delle linee di dipendenza gerarchico-funzionali; la segregazione e contrapposizione delle funzioni; la corrispondenza tra le attività effettivamente svolte e quanto previsto dalle missioni e responsabilità formalmente descritte nei documenti organizzativi.

19 Caratteristiche del Sistema Autorizzativo e di Firma…
Il Sistema Autorizzativo e di Firma deve rispettare i principi di certezza, trasparenza e tracciabilità che costituiscono il fondamento per prevenire la commissione dei reati e sono basati sui seguenti postulati: I poteri autorizzativi e di firma devono essere coerenti con le responsabilità organizzative assegnate. I poteri economici – mai illimitati - sono conferiti in funzione del ruolo e nel rispetto della segregazione delle funzioni (separazione delle responsabilità tra poteri di autorizzazione, esecuzione e controllo). I poteri a firma abbinata sono conferiti ed esercitabili esclusivamente fra procuratori tra i quali non esiste vincolo di dipendenza gerarchica. Il rispetto del principio di “tracciabilità”, richiamato, in particolare, nel D.Lgs. 231/2001, è garantito dal supporto documentale che consente di attestare formalmente la titolarità delle responsabilità attribuite ai procuratori aziendali. I poteri e le responsabilità sono tempestivamente comunicati all’interessato ed al suo responsabile gerarchico e chiaramente definiti e conosciuti dalla popolazione aziendale, dall’Organismo di Vigilanza, dai terzi;

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21 Caratteristiche dei Sistemi di Gestione e Controllo….
Il sistema di gestione e controllo deve garantire la capacità di fornire tempestiva segnalazione dell’esistenza e dell’insorgere di situazioni di criticità attraverso un adeguato sistema di flussi informativi e di reporting basato sui seguenti postulati; Il sistema di gestione e controllo va articolato fra le diverse fasi di elaborazione del budget, di analisi dei consuntivi periodici e di elaborazione delle previsioni. Ogni operazione, transazione, azione deve essere: verificabile, documentata, coerente e congrua. Per ogni operazione il supporto documentale deve attestare le caratteristiche e le motivazioni dell'operazione ed individuare chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l'operazione stessa.

22 ….Caratteristiche dei Sistemi di Gestione e Controllo
Nessun responsabile deve gestire in autonomia un intero processo. L'autorizzazione all'effettuazione di un'operazione deve essere sotto la responsabilità di persona diversa da chi contabilizza, esegue operativamente o controlla l'operazione. (*) Questo punto sancisce il principio di separazione delle funzioni.

23 Caratteristiche dei Sistemi di Sicurezza
Il Sistema di Sicurezza aziendale garantisce la tutela del Patrimonio aziendale, attraverso il governo di meccanismi di tipo fisico, logico ed organizzativo progettati per la gestione del rischio relativo a: danni al personale, beni finanziari, protezione della proprietà intellettuale, salvaguardia del patrimonio materiale aziendale, protezione delle informazioni critiche e sensibili, rispondenza ai requisiti di natura normativa. La sicurezza, intesa come processo, va pianificata, progettata, attuata, gestita e controllata e va continuamente adattata alla dinamicità tecnologica e legislativa attraverso adeguata assistenza.

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25 Tempi e costi per la realizzazione del progetto :
Si potranno stimare dopo aver preso visione dell'eventuale materiale già disponibile e/o dello stato dell'arte ; Comunque la realizzazione di un modello/sistema di gestione è utile anche per : Ottenere certificazioni varie che sono sempre più richieste dal mercato/amministrazioni; Adeguare la propria azienda agli standard internazionali che considerano tali caratteristiche operative come ormai naturalmente indispensabili.


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