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PubblicatoMarina Navarrete Plaza Modificato 6 anni fa
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LA RIVOLUZIONE DEI SOFISTI. Una rivoluzione umanistica.
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La sofistica apre la filosofia all’indagine sull’uomo.
A partire da Talete la ricerca filosofica aveva seguito una direzione di indagine prettamente naturalistica, dall’origine dell’universo agli elementi di cui è costituito. L’arrivo della sofistica rivoluziona la filosofia, ponendo al centro dei propri interessi l’uomo. Il contesto storico-politico in cui si sviluppa questa nuova corrente filosofica è la Grecia, in particolare Atene.
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Il termine sofista indicava qualsiasi “esperto del sapere” cioè abile tecnico della propria arte. Inizialmente essere considerato un sofista era un riconoscimento prestigioso; tanto che anche i primi filosofi erano chiamati sofisti perché erano esperti nell’indagine della realtà. Nel corso del V secolo a.C il significato del termine sofista passò ad indicare soltanto un gruppo di filosofi greci (una ventina circa), che si presentavano come professionisti e a pagamento insegnavano l’arte della persuasione ai giovani benestanti. La scelta di insegnare dietro compenso appariva scandalosa a molti contemporanei e per questo furono definiti opportunisti, manipolatori e prostituti della cultura.
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La filosofia dei sofisti è caratterizzata da:
Relativismo conoscitivo. A loro avviso, infatti, una verità unica ed eterna non esiste: al contrario, ritengono che la verità sia un’acquisizione certa solo per il soggetto che la possiede e dipenda dall’esperienza del singolo individuo. Importanza attribuita all’educazione. La retorica è l’arte di persuadere un uditorio La dialettica consiste in un insieme di tecniche argomentative che consentono di prevalere su di un avversario in un dibattito.
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GORGIA DI LEONTINI.
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Fare il “ Gorgia ” Ebbe grande successo come oratore
Nacque in Sicilia, a Leontini Fu discepolo di Empedocle Dei suoi scritti, l’Encomio di Elena e l’Apologia di Palamede ci sono giunti quasi interi
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Se l’essere esistesse sarebbe:
Eterno: il che è assurdo perché sarebbe infinito cioè in nessun luogo Eterno e generato: il che è assurdo in quanto le due affermazioni si escludono a vicenda Generato: il che è assurdo in quanto sarebbe generato dal nulla
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Non esistendo l’essere nulla esiste
Se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile Se anche si potesse conoscere, la nostra conoscenza non sarebbe comunicabile
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Il logos: sensazione di sensazione
Il logos, che è sensazione è di sensazione, varia in continuazione e non afferma niente di universale. Con il linguaggio dunque non dimostriamo l’esistenza di una verità assoluta ed eterna, ma le cose così come ci appaiono attraverso i nostri sensi. IL LOGOS: MEZZO DI PERSUASIONE La parola è sensazione, colpisce l’anima. È in grado di ingannare e persuadere. IL NON ENTE Per Gorgia esiste il non ente, ovvero ciò che non è mai identico a sé. La realtà è in continuo divenire.
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ENCOMIO DI ELENA Elena rappresentava nella tradizione omerica l’eroe negativo per eccellenza. Gorgia per liberarla da tale accusa afferma che: Elena non ha voluto abbandonare Troia, ma l’ha fatto o perché costretta dal caso, dagli dei o dalla necessità, oppure perché mossa da parole o passioni.
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