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Relazioni Internazionali

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Presentazione sul tema: "Relazioni Internazionali"— Transcript della presentazione:

1 Relazioni Internazionali
A.A Roberto Di Quirico

2 Obiettivi del corso Scopo del corso è quello di far comprendere agli studenti gli stretti legami che intercorrono tra politica internazionale e struttura finanziaria e come questo rapporto condizioni le caratteristiche fondamentali delle democrazie nazionali in Europa. Alla fine del corso gli studenti saranno in grado di comprendere i meccanismi di funzionamento dell’Unione economica e monetaria e di discernere l’impatto politico delle variabili monetarie sulla politica nazionale.

3 Argomenti trattati Nella prima parte del corso saranno introdotti alcuni concetti fondamentali relativi alle relazioni economiche internazionali e all’evoluzione dei rapporti monetari in Europa. Seguirà un’analisi dettagliata dei problemi sorti con la creazione dell’Unione economica e monetaria e delle soluzioni adottate dagli stati membri e dalle istituzioni europee per fronteggiare la crisi. Infine, sarà analizzata la dimensione politica della crisi in termini di impatto sulla democrazia, sui programmi dei partiti politici e sulla percezione da parte dei cittadini del ruolo e della legittimità dell’Unione europea.

4 Testi consigliati Roberto Di Quirico, Crisi dell’euro e crisi dell’Europa, Roma, Carocci, 2016 SI RICORDA CHE ANCHE IL CONTENUTO DEI FILE DI MATERIALE DIDATTICO SARA’ OGGETTO DI VERIFICA IN SEDE D’ESAME . Per coloro che desiderassero rafforzare le proprie conoscenze sui temi indicati nei prerequisiti si consiglia la lettura di R. Di Quirico (a cura di), L’Unione europea, Firenze, European Press Academic Publishing, Il libro può essere scaricato gratuitamente dalla pagina dei materiali didattici del corso. Si suggerisce caldamente un’assidua frequenza del corso

5 Calendario lezioni 2 maggio 2017 Introduzione del corso
3 maggio 2017            Concetti di relazioni economiche internazionali 4 maggio 2017            Evoluzione delle relazioni monetarie internazionali 7 maggio 2017            I principali passaggi dell’introduzione dell’euro 8 maggio 2017            Il dibattito sull’insostenibilità dell’euro 9 maggio 2017            I limiti della governance dell’Unione economica e monetaria 10 maggio 2017          La genesi della frattura tra paesi del Nord e paesi del Sud Europa 14 maggio 2017          La triplice crisi europea 15 maggio 2017          La nuova governance economica europea 16 maggio 2017          La BCE e la governance informale dell’UEM 17 maggio 2017          Il dibattito sulle politiche di contrasto alla crisi: austerity o politiche keynesiane? 21 maggio 2017          Democrazia nazionale e Unione europea 22 maggio 2017          Integrazione europea e qualità della democrazia negli stati membri 23 maggio 2017          L’europeizzazione delle politiche nazionali: vincolo esterno ed europeizzazione distruttiva 24 maggio 2017          Interessi nazionali e gestione intergovernativa dell’UEM: i ruoli di Francia e Germania 28 maggio 2017          Antieuropeismo, antieurismo e quinta frattura partitica 29 maggio 2014          Le ragioni dell’antieurismo 30 maggio 2014          Considerazioni finali

6 Calendario lezioni Il calendario delle lezioni potrebbe subire alcuni cambiamenti a seguito delle vicissitudini del docente che è in attesa di un’operazione chirurgica. Le ultime 2 lezioni potrebbero essere sostituite da lezioni focalizzate su temi specifici e tenute da un docente in visita presso la nostra università.

7 Lezione 1 Introduzione

8 Una visione disincantata dell’integrazione europea

9 I politici sono sempre gli stessi da tutte le parti
I politici sono sempre gli stessi da tutte le parti. Promettono di costruire un ponte anche dove non ci sono fiumi. Nikita Khrushchev

10 I politici europei (…) che oggi ricordiamo come i padri dell’Europa unita che pur unita non è, non sfuggivano a quest’arguta definizione di costruttori di ponti inutili, o meglio, utili ad altri fini che al superamento di fiumi che non ci sono. L’intelligenza di costoro non consisté nella realizzazione del ponte, ma nell’invenzione del fiume da oltrepassare. Essi furono così abili da inventarsi il fiume con una retorica affascinante e fondata su alti ideali nei quali erano i primi ad aver scarsa fiducia, pressati com’erano da ben altre urgenze che creare l’Europa. Ciò che ci hanno lasciato in eredità non è tanto l’Europa quanto il fiume che avevano costruito ad arte per far apparire indispensabile un ponte che serviva loro per creare occupazione e prosperità nei loro paesi più che per far attraversare ai popoli d’Europa fiumi immaginari. A questo fiume si sono abbeverati a lungo politici e scienziati sociali di varie discipline che hanno vissuto e interpretato l’integrazione più per com’era stata descritta che per com’è stata realizzata. Brano tratto da L’euro ma non l’Europa

11 Over the last 25 years, historians and political scientists have dismantled the idealistic view of European integration as a pleasant walk of peers animated by superior ideals and universal values. A fiercely competitive environment has emerged in which member states fight to impose their national priorities on the others, encapsulating their goals in the communitarian framework. So, the communitarian arena appears as a real arena in which governments fight for their interests and prosperity, trying to keep themselves free from those external constraints that endanger their ability to manage domestic politics and policies. Brano tratto da “A Europe Apart? The EMU, the New Economic Governance and the Future of European Integration”

12 D’altra parte, non può essere nascosto che valori «quali la solidarietà o la comune cittadinanza europea hanno trovato raramente applicazioni pratiche se non in misure utili alla risoluzione di problemi generali quali la libera circolazione delle persone (in particolare dei lavoratori) o la politica di coesione» nel percorso di integrazione europea. Brano tratto da V.E. Parsi, Titanic. Il naufragio dell’ordine liberale, Bologna, Il Mulino, 2018

13 I miti della storiografia e dell’integrazione
Molti storici e politologi (ma non solo loro) sono vittime inconsapevoli della retorica (comunicazione politica) con cui inizialmente è stata spiegata e legittimata l’integrazione europea. Questo ha comportato l’accettazione di idee e convinzioni incongrue con il reale svolgimento del processo integrativo quali:

14 I miti della storiografia e dell’integrazione II
Prevalenza dell’integrazione politica Solidarietà e cittadinanza europea Indispensabilità (neofunzionale) dell’integrazione monetaria Istituzioni europee come passaggio verso Stati Uniti d’Europa Integrazione “democratica”

15 Storia e teoria politica
Come si usa la storia per formulare teorie politiche? Quali sono gli errori da evitare? Process tracing e scelte di public policy Approccio sistemico e policy design

16 Storia e policy planning

17 Concetti di base

18 I “nuovi” esperti di economia monetaria
Fino alla metà degli anni 2000 pochi non specialisti s’interessavano alle questioni di economia monetaria Con l’inizio della crisi diventano tutti esperti di questioni monetarie, in particolare i sostenitori di movimenti antisistema/antieuropeisti Diventano famosi economisti e studiosi marginali che sostengono tesi che fanno “comodo” ai nuovi movimenti per giustificare la loro linea politica Nel seguito delle lezioni cercherò di chiarire un po’ le idee su temi di economia monetaria, storia economia e International political economy e di mettere in luce i limiti del dibattito pubblico su integrazione monetaria ed euro

19 Alcuni concetti chiave
Economia valutaria/monetaria Valuta chiave (o internazionale) Strumenti finanziari Sistema dei pagamenti internazionale

20 Economia valutaria/monetaria
1 dollaro 1 euro 1 dollaro = 0,82 euro

21 Valuta chiave “Una valuta chiave è una valuta che viene ampiamente utilizzata per denominare contratti internazionali tra parti che non risiedono nel paese che emette la valuta chiave” Krugman e Obstfeld, Economia Internazionale, vol. 2 Economia monetaria internazionale

22 Strumenti finanziari Esempio del mercante sfigato

23 Esempio mercante e strumenti finanziari

24 Sistema dei pagamenti internazionale
Richiede come minimo: Una valuta internazionale Un sistema bancario internazionale Un centro di compensazione


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