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11 luglio 2018 Modena FATTURAZIONE ELETTRONICA

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Presentazione sul tema: "11 luglio 2018 Modena FATTURAZIONE ELETTRONICA"— Transcript della presentazione:

1 11 luglio 2018 Modena FATTURAZIONE ELETTRONICA
Relatore Dott. Roberto Boerci Partecipa per Studio Salpa Consulting Dott. Riccardo Corradini Apogeo S.r.l. Software

2 OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA
LA NORMATIVA L’obbligo di fatturazione elettronica è introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 che prevede: “Al fine di razionalizzare il procedimento, di fatturazione e registrazione, per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, sono emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio e secondo il formato di cui al comma 2 (XML).” La Repubblica italiana ha chiesto alla Commissione europea l’autorizzazione a derogare agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA, per poter imporre la fatturazione elettronica obbligatoria nei rapporti tra soggetti passivi e nei confronti dei consumatori finali. Con il documento preparato dalla Commissione Ue, si propone di autorizzare la deroga dal 1º luglio 2018 al 31 dicembre 2021. Nonostante il riconoscimento dell’obiettivo perseguito, ossia la lotta contro l'evasione fiscale e la semplificazione della riscossione tributaria, la deroga è limitata nel tempo.

3 NORMATIVA Filiera dei carburanti 1 Luglio 2018 Tutti 1 Gennaio 2019
Importanti precisazioni sono state fornite nel corso dell’anno da: Circolare n. 8/E del 30 Aprile 2018 – novità in tema fatturazione elettronica che hanno modificato le modalità di invio e ricezione precedentemente previste, Provvedimento n /2018 del 30 Aprile 2018 – regole tecniche per l’emissione e per la ricezione delle fatture elettroniche. Decreto 79/2018 del 28 giugno 2018 – proroga del termine di entrata in vigore degli obblighi di FE per le cessioni di carburante per autotrazione Circolare n. 13/E del 2 Luglio 2018 – Ulteriori chiarimenti in tema di fatturazione elettronica Filiera dei carburanti (limitatamente ai distributori stradali di carburante) 1 Luglio 2018 P R O R O G A T O 1 Gennaio 2019 Tutti (Soggetti IVA che operano in Italia) C O N F E R M A T O

4 COS’È UNA FATTURA ELETTRONICA
Con il termine ‘fattura elettronica’ si definisce, di fatto, un sistema digitale di emissione, trasmissione, ricezione  e conservazione delle fatture che permette di eliminare il supporto cartaceo. Il nuovo formato in cui le fatture elettroniche devono essere emesse, trasmesse, ricevute e conservate è un formato digitale chiamato XML (eXtensible Markup Language), un linguaggio informatico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento, al fine quindi di verificare le informazioni per i controlli previsti per legge. L'invio dei dati deve essere effettuato utilizzando il Sistema di Interscambio. L'autenticità dell'origine e l'integrità del contenuto sono garantite tramite l'apposizione della firma elettronica qualificata di chi emette la fattura.

5 CONTENUTO INFORMATIVO OBBLIGATORIO DELLA FE
Dati obbligatori ex art. 21 (fattura ordinaria) ovvero 21bis (fattura semplificata) del d.P.R. n. 633/72 Informazioni indicate nelle specifiche tecniche, in particolare i dati necessari per recapitare la FE («Codice Destinatario» oppure la «PEC Destinatario»)

6 INDIRIZZO FATTURA ELETTRONICA
Le modalità con cui è possibile ricevere una fattura passiva sono: Ricezione tramite PEC (posta elettronica certificata) Le fatture vengono inoltrate all’operatore economico come allegato di un messaggio di PEC. Ricezione tramite CANALE ACCREDITATO Per usufruire di questo canale di trasmissione, basato su protocollo FTP (File Transfer Protocol) è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio, oppure avvalersi di un Intermediario.

7 LA FATTURA ELETTRONICA XML: COM’È FATTA?

8 Gli attori coinvolti sono:
il Cedente (chi emette FE), il Cessionario (chi riceve FE), in mezzo a loro il Terzo Emittente (lo studio che invia per conto del cedente) il Trasmittente (la software house che gestisce il flusso) il Sistema di Interscambio («SDI» gestito dall’Agenzia delle Entrate)

9 QUALI CONTROLLI ESEGUE IL SDI SULLA FE?
COME CONSEGNAMO A SDI? Il canale di trasmissione attraverso cui inviare la FE a SdI non deve essere necessariamente del cedente/prestatore: quest’ultimo può inviare la sua FE utilizzando il canale (PEC, web service, FTP) di un INTERMEDIARIO. Proprio per garantire tale flessibilità, il SdI non controlla che il canale da cui riceve la FE sia associato alla P.IVA del cedente/prestatore. Per attivare con SdI un canale di comunicazione è necessario un preventivo processo di “accreditamento” descritto nelle specifiche tecniche. Una volta costruito il canale, allo stesso viene assegnato dal SdI un codice di 7 cifre (“Codice Destinatario”). Il canale costruito con SdI può essere usato sia per trasmettere che per ricevere le FE. QUALI CONTROLLI ESEGUE IL SDI SULLA FE? verifica che siano compilati almeno i campi relativi ai dati obbligatori ex art. 21 (fattura ordinaria) ovvero 21bis (fattura semplificata) del d.P.R. n. 633/72 verifica che sia compilato il campo «Codice Destinatario», in base al quale il SdI può comprendere dove recapitare la FE verifica che i valori della PIVA del cedente/prestatore e della PIVA o del CF del cessionario/committente siano presenti in Anagrafe Tributaria verifica che ci sia coerenza tra i valori dell’imponibile, dell’aliquota e dell’IVA IL SDI NON ESEGUE CONTROLLI DI MERITO SUL CONTENUTO DEGLI ALTRI DATI. CEDENTE XML SOFTWARE UPLOAD PEC SISTEMA DI INTERSCAMBIO CEDENTE

10 LE ATTIVITÀ CHE POSSONO ESSERE SVOLTE PER VOI DAGLI INTERMEDIARI QUALIFICATI
Rif. par. Provv. Attività 5.1 Trasmettere le F.E. Ricevere le F.E. 5.3 Consultare e acquisire fatture e duplicati dall’area riservata del delegante * 5.4 Utilizzare il servizio di registrazione del canale e dell’ «indirizzo telematico» prescelto per la ricezione dei file per conto del delegante * * La delega può essere conferita e revocata dal cedente/prestatore all’Intermediario per procedere alla registrazione dell’ «indirizzo telematico» sul sito AdE Provv. Par. 3.3: il cedente/prestatore è tenuto tempestivamente a comunicare, per vie diverse dal SDI, al cessionario committente che l’originale della F.E. è a sua disposizione nell’area riservata del sito web dell’AE: tale comunicazione può essere effettuata anche mediante la consegna di una copia informatica o analogica della F.E.

11 INTERMEDIARIO FLUSSO INVIO FATTURE ELETTRONICHE
PER MEZZO DI UN INTERMEDIARIO CICLO ATTIVO CEDENTE CESSIONARIO (CLIENTE) Controllo SdI OK Controllo SdI OK Controllo SdI KO Controllo SdI KO INTERMEDIARIO CANALE INFORMATICO SISTEMA DI INTERSCAMBIO Recapito OK Qual è il ruolo dello studio in questo processo (Ciclo attivo)? Che come dicevamo prima non può e non deve sottrarsi dal governare questi flussi Tutte le fatture emesse (o dallo studio o dal cliente) transitano da DH e attraverso questo canale arrivano allo SDI. Quindi arrivano dalla parcellazione, arrivano perché lo studio ha fatto da terzo emittente e ha prodotto con la fatturazione c/terzi il file xml per conto del cliente oppure lo studio ha utilizzato TIC per conto del cliente. Successivamente lo SDI passa le FE attraverso la PEC o il canale telematico al Cessionario. Chi riceve la fattura ha tempo 15 gg per accettare o rifiutare la FE L’AdE in caso di mancata accettazione o rifiuto entro i 15 gg, considera la transizione avvenuta, tuttavia in questa situazione non si ha nessun titolo, ad esempio, per farsi scontare dalle banche la fattura. Cosa significa l’accettazione o il rifiuto? Significa emettere un file XML che deve essere comunicato all’AdE che a sua volta lo comunica al cedente emittente In questi casi sarà lo studio che dovrà farsi carico anche della gestione delle notifiche. Nel momento in cui invece, questi strumenti (TIC, MagixCE, G1, ecc…) li sta governando l’impresa, sarà l’impresa che dovrà gestire l’accettazione o il rifiuto.

12 … SENZA INTERMEDIARIO? Costante controllo degli indirizzi PEC
Chi e come archivia? Costante controllo degli indirizzi PEC CEDENTE CESSIONARIO (CLIENTE) UPLOAD PEC SISTEMA DI INTERSCAMBIO Come dicevo prima, tra i vari canali disponibili, c’è anche la possibilità di inviare le fatture tramite PEC all’AdE e in questo caso poi dovremo gestire anche tutte le accettazioni e i rifiuti sempre tramite PEC. Chi di voi offre il servizio di lettura PEC per i propri clienti si è fatto un’idea di cosa significhi governare gli indirizzi PEC per alcune mail, pensate cosa può significare dover gestire il transito delle fatture via PEC (centinaia, migliaia…). E’ possibile utilizzare anche l’upload dell’xml dal portale dell’AdE, utilizzando i mezzi che l’AdE ci ha messo a disposizione come il sigillo o la possibilità di importare dei file zip di FE, ma passare attraverso il canale DH, delegare tutto al canale DH significa annientare tutta questa complessità. Metafora del mobile IKEA Metafora azienda di produzione: materie prime e fornitore Posta piena Possibili dimenticanze Problemi di sistema e di connessione

13 (come ottimizzare i tempi senza la PEC)
FLUSSO RICEZIONE FATTURE ELETTRONICHE PER MEZZO DI UN INTERMEDIARIO CICLO PASSIVO (come ottimizzare i tempi senza la PEC) CESSIONARIO CEDENTE (FORNITORE) FATTURA |||||| ________________ CODICE DESTINATARIO INTERMEDIARIO SISTEMA DI INTERSCAMBIO Servizio di registrazione dell’ Indirizzo telematico (AdE) Ciò che probabilmente vi aspettate dalla FE almeno a regime, è la possibilità di risparmiare tempo e probabilmente tanti di voi sul ciclo attivo hanno già ottimizzato questi tempi facendosi aiutare dal proprio partner tramite l’importazione dei dati, ma sul passivo è sempre stato difficile riuscire ad ottenere determinati automatismi. Questo sistema, la FE B2B, per la prima volta a regime probabilmente ci darà l’occasione per abbattere i tempi di attraversamento della commessa contabilità. Con riferimento al ciclo passivo, abbiamo il cedente, il fornitore, che manda una fattura al nostro cliente (flusso da DX verso SX). Dove arriva questa fattura? Se siamo stati bravi, come abbiamo detto prima, tutti i fornitori, dei clienti dei nostri clienti, devono essere informati di questo codice SUBM70N, perché se mandano la fattura inserendo questo codice, arriva in un contesto governato dallo studio, cioè DH. DH ha una grande proprietà, che vi metterà tranquilli: - La complessità dell’accettazione o del rifiuto, che stavolta spetta al nostro cliente, viene esercitata attraverso un’applicazione (APP). Tramite il telefonino il nostro cliente può vedere la fattura, e confermarla o rifiutarla. Per chi non volesse avere questo strumento sarà possibile esercitare l’accettazione o il rifiuto anche tramite mail con un link univoco. DH diventa quindi un enorme facilitatore di questi flussi Se malauguratamente il fornitore non avesse inserito il codice SUBM70N, ma avesse utilizzato l’unica alternativa obbligatoria per consegnare la FE, che è la PEC, cosa succederebbe? Intanto la domanda è: qual è la PEC? Dove se l’è andata a prendere? O gliela data il nostro cliente oppure se l’è andata a prendere su INIPEC (registro delle PEC). Cosa abbiamo fatto per intercettare anche queste FE? Abbiamo realizzato in DH, un PEC uploader che controlla le PEC dei clienti dello studio, carica la fattura su d.h. mettendola a disposizione del commercialista e dell’impresa. Inoltre, il PEC uploader è anche in grado di inviare una mail al fornitore per invitarlo ad utilizzare per la prossima fattura il codice univoco SUBM70N. DH permetterà anche di preparare una circolare da inviare ai fornitori per comunicargli di utilizzare il codice univoco. CODICE DESTINATARIO

14 ALCUNI CONCETTI Fattura emessa – superamento controllo formale Sdi
Fattura scartata – mancato superamento del controllo formale Sdi Avvenuto recapito – fattura regolarmente emessa ed il cliente la riceve Impossibilità di recapito – fattura regolarmente emessa ma il cliente non la riceve

15 IL RUOLO DELLO STUDIO SALPA (CICLO ATTIVO)
CASO - 1 L’AZIENDA NON DISPONE DI UN SOFTWARE DI FATTURAZIONE CHE GENERI FILE XML ? POTRA’ FATTURARE CON UNO STRUMENTO SOFTWARE FORNITO DALLO STUDIO E DELEGHERA’ IL PROFESSIONISTA ALL’INVIO A SDI CASO - 2 L’AZIENDA DISPONE GIA’ DI UN SOFTWARE DI FATTURAZIONE CHE GENERA UN FILE XML ? CONTINUERA’ A FATTURARE CON LO STESSO SOFTWARE (SARA’ NECESSARIO VERIFICARE EVENTUALI IMPLEMENTAZIONI) E DELEGHERA’ IL PROFESSIONISTA ALL’INVIO A SDI Ci potranno poi essere altre casistiche individuali per le quali il Nostro Studio sarà capace di assistervi al fine di individuare una soluzione «su misura»

16 UN ESEMPIO DI SOFTWARE Emettere/Inviare/Ricevere fatture
DOPO L’ESTATE VERRÀ EFFETTUATO UN INCONTRO DIMOSTRATIVO PRESSO IL NS STUDIO Visualizzare e verificare le fatture emesse e ricevute Emettere/Inviare/Ricevere fatture Emettere/Inviare/Ricevere note di credito

17 UN ESEMPIO DI SOFTWARE SOFTWARE DI FATTURAZIONE SPECIFICO PER I MEDICI
DOPO L’ESTATE VERRÀ EFFETTUATO UN INCONTRO DIMOSTRATIVO PRESSO IL NS STUDIO SOFTWARE DI FATTURAZIONE SPECIFICO PER I MEDICI REGISTRAZIONE AUTOMATIZZATA DEL PAZIENTE TRAMITE TESSERA SANITARIA

18 CONSERVAZIONE DIGITALE DELLE FATTURE
Senza «la carta», come si conserveranno le fatture? Digitalmente, secondo due diverse modalità: Presso l’Agenzia delle Entrate; Presso un Ente accreditato, tramite il proprio intermediario con apposizione di firma remota (con evidenti benefici, anche in termini di accessibilità ai documenti).

19 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
SALPA CONSULTING STUDIO ASSOCIATO APOGEO S.R.L. SOFTWARE


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