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PubblicatoMaría Luz Martínez Flores Modificato 6 anni fa
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Corso di Introduzione alla Comunicazione Politica
Dimensione macro-politica e dinamiche storiche Oggetti della scienza politica contemporanea Corso di Introduzione alla Comunicazione Politica a.a – 2018 Luca Verzichelli
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La SP non focalizza la storia ma fa i conti con la storia.
I macrofenomeni che oggi studiamo sono il frutto di processi per noi rilevanti, che contengono le spiegazioni dei problemi empirici da noi formulati.
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Cardini del Sistema Politico (Easton)
Autorità La classe politica cui compete responsabilità di governo Comunità politica Comunità di cittadinanza e comunità di sentimento Regime politico Norme e regole colte a definire l’accesso alle cariche pubbliche e valori condivisi
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Dimensioni dei Regimi politici
Dimensione territoriale Dimensione organizzativa Le città-stato (polis) Stati in senso stretto (Stati territoriali, Generici e poi Nazionali) Imperi (associati ad un potere sterminato ) Le federazioni (da alleanze inter-statuali fino ai sistemi federali) Distribuzione (o concentrazione) della capacità decisionale tra diverse istituzioni ed attori Distribuzione territoriale delle competenze decisionali Limitazione del potere del governo Forme (storiche) della Legittimità Legittimità tradizionale Legittimità carismatica Legittimità razionale-legale Legittimità popolare Legittimità eudemonistica Tipologia di Weber Accezioni emerse nel XX secolo, con la regolazione della partecipazione democratica e con il Welfare State
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Il Sistema politico secondo Easton (1953)
Inputs DOMANDE SOSTEGNI BLACK BOX Outputs DECISIONI AZIONI Feed-back (retroazione)
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Il sistema politico di Almond e Powell (1966)
INPUT OUTPUT OUTCOME Domande Sostegni Estrattivi Regolativi Distributivi Simbolici Ambiente interno e internazionale CONVERSIONE Articolazione interessi Aggregazione interessi Formulazione politica e amministrazione Esecuzione delle politiche giudiziaria CIRCUITI DI RETROAZIONE
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Lo Stato Sequenze di sviluppo in Europa
Grandi fasi dello sviluppo dello Stato in Europa occidentale (Poggi) Macro-processi di sviluppo dello Stato nazionale europeo (Bartolini) Prima macro fase( tra il XIII-XV secolo ) 1. Consolidamento territoriale [2. Razionalizzazione del dominio] 1. Formazione dello Stato territoriale Seconda macro fase (dal XVI a metà XIX secolo) 2 bis. Razionalizzazione del dominio 2. Sviluppo capitalistico 3. Formazione della nazione [4. Prime democratizzazioni] Terza macro fase (seconda metà del XIX secolo alla seconda metà del XX secolo) 3. Espansione dello Stato [3 bis. Nazionalismo] 4bis. Democratizzazioni 5. Stato sociale Quarta macro fase (anni ’70 del XX e inizio XXI secolo) 4. Crisi dello Stato 6. Europeizzazione e globalizzazione
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La formazione dello Stato territoriale (definizione ristretta)
Il monopolio della violenza legittima La territorialità La sovranità I rapporti con la popolazione Un ambiente costituito da una pluralità di Stati sovrani indipendenti Wallerstein [1974]: come si forma lo Stato moderno La burocratizzazione La creazione di eserciti permanenti La legittimazione L’omogeneizzazione culturale dei sudditi
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Democratizzazione e tipi di regime per Tilly [2007]
Regimi non democratici ad alta capacità Stato forte Regimi democratici ad alta capacità Capacità statale Stato medio Stato debole Consultazione protetta Democrazia Regimi non democratici a bassa capacità Regimi democratici a bassa capacità
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I sentieri della democrazia di Dahl [1971]
Oligarchie competitive Poliarchie (Democrazie di massa) III Competizione- liberalizzazione I II II Egemonie chiuse Egemonie includenti Partecipazione- inclusione
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Dalla democrazia classica a quella moderna
Democrazia classica: dal tradizionale esempio della democrazia ateniese al dibattito sulle diverse versioni di repubblicanesimo Democrazia liberale. Distinzione tra democrazia protettiva e democrazia di sviluppo (Held). Discussione fondamentale per lo sviluppo delle varie concezioni moderne di democrazia e anche per lo sviluppo della socialdemocrazia
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Due definizioni di democrazia
[Schumpeter 1954] Strumento istituzionale per giungere a decisioni politiche, in base alle quali singoli individui ottengono il potere di decidere attraverso una competizione che ha per oggetto il voto popolare [Dahl 1971] Regime politico caratterizzato dalla continua capacità di risposta del governo alle preferenze dei suoi cittadini, considerati politicamente uguali. Definizione proceduralista. Enfasi sulle elites Definizione pluralista. Enfasi sulla responsività
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Verso una definizione empirica
Le definizioni precedenti riflettono due visioni fondamentali nel pensiero democratico: la concezione elitista incentrata sulla necessità dello sviluppo di una ristretta classe dirigente, e la concezione basata sulle garanzie dell’agire democratico. Il passaggio dalla concezione teorica di democrazia ad una definizione empirica comporta la scelta di alcuni elementi minimi e necessari. Seguendo Dahl [1971], tali elementi sono: Suffragio universale maschile e femminile effettivamente esercitato; Elezioni libere, competitive, ricorrenti, corrette; Più di un partito; Diverse e alternative fonti di informazione;
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Dinamica dei regimi democratici e ancoraggio
Gli studi sulla prima democratizzazione (cap. 3, ma vedi anche Rokkan e la sua teoria basata sul superamento di quattro soglie: legittimazione, incorporazione, rappresentanza, democratizzazione) mettono in evidenza l’estrema varietà nei processi di trasformazione democratica all’inizio del XX secolo Tali diverse condizioni spiegano anche i diversi effetti in termini di stabilizzazione oppure di crisi democratica, nei seguenti decenni Più recentemente, gli studi sui processi di consolidamento hanno focalizato le ancore democratiche che dovranno essere più numerose e più complesse laddove le condizioni storiche e sociali determinino rischi di rigetto del processo di democratizzazione. Queste ancore sono relative a: 1. lo sviluppo di una serie di partiti e soggetti politici; 2. l’assestamento di un sistema pluralistico costruito su rapporti stabili tra partiti e interessi; 3. lo sviluppo di un sistematico ma limitato numero di rapporti clientelari; 4. lo sviluppo di una serie di accordi triangolari (imprenditori, sindacati, Stato)
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Le tre ondate di democratizzazione [Huntington 1991]
Prima ondata ( ) Democratizzazione in Nord-America e Europa Seconda ondata ( ) Ridemocratizzazione in Europa ma anche nuove democrazie nell’area latino-americana e nell’africa post-coloniale Terza Ondata (post-1974) Nuova democratizzazione in Europa meridionale, nell’area post- comunista e in vaste aree degli altri continenti
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Democrazie oggi (mappa Freedom House 2017)
Come misurare le democrazie? Aspetti critici in questo (e in altri) ranking. Come distinguere democrazia reale dalle immagini di democrazia?
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I modelli democratici polari di Lijphart [1984]
MODELLO WESTMINSTER MODELLO CONSENSUALE DIMENSIONE ESECUTIVO-PARTITI 1. Governi monopartitici 1. Governi di grande coalizione 2. Predominio dell’esecutivo 2. Equilibrio tra legislativo ed esecutivo 3. Sistema bipartitico 3. Sistema multipartitico 4. Sistema elettorale maggioritario 4. Sistema elettorale proporzionale 5. Pluralismo dei gruppi di interesse 5. Neocorporativismo DIMENSIONE FEDERALE-UNITARIA 6. Legislativo unicamerale 6. Bicameralismo forte 7. Governo accentrato e unitario 7. Federalismo e governo decentrato 8. Costituzione flessibile 8. Costituzione rigida 9. Assenza di revisione giurisdizion. 9. Revisione giurisdizionale 10. Banca centrale controllata dall’esecutivo 10. Banca centrale indipendente Sareste in grado di individuare un caso empirico di democrazia coerente con uno dei due modelli?
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Dagli esempi classici di regimi non democratici del XX secolo alle derive autoritarie contemporanee
Germania Hitleriana e URSS Stalinista = Regime Totalitario Italia Fascista = Regime di mobilitazione Portogallo di Salazar (fase matura)= Regime corporativo Iraq di Sadam Hussein = Regime civile-militare “esercito-partito” Zaire di Mobutu = Tirannia militare Dopo il 9/11 la comunicazione politica ha focalizzato soprattutto lo scontro di civiltà tra le democrazie occidentali e i suoi nemici (specialmente i regimi fondamentalisti islamici) Ma la crisi della politica investe anche il nostro modello di democrazia (cap. 12) La scienza politica ancora a lavoro per capire le cause della crisi democratica e individuare qualche possibile soluzione
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