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Il diritto del lavoro e la sua evoluzione

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Presentazione sul tema: "Il diritto del lavoro e la sua evoluzione"— Transcript della presentazione:

1 Il diritto del lavoro e la sua evoluzione
Il diritto del lavoro e la sua evoluzione. 2 secoli di rivoluzioni sociali ed economiche Questo modello può essere utilizzato come file iniziale per la presentazione di materiale didattico per la formazione in gruppo. Sezioni Fare clic con il pulsante destro del mouse su una diapositiva per aggiungere sezioni. Le sezioni possono essere utili per organizzare le diapositive o agevolare la collaborazione tra più autori. Note Utilizzare la sezione Note per indicazioni sull'esecuzione della presentazione oppure per fornire informazioni aggiuntive per il pubblico. Mostrare queste note nella visualizzazione Presentazione durante la presentazione. Valutare con attenzione le dimensioni dei caratteri, importanti per l'accessibilità, la visibilità, la registrazione video e la produzione online. Colori coordinati Prestare particolare attenzione ai grafici, ai diagrammi e alle caselle di testo. Tenere presente che i partecipanti eseguiranno la stampa in bianco e nero o in gradazioni di grigio. Eseguire una stampa di prova per assicurarsi che i colori risultino comunque efficaci e chiari in una stampa in solo bianco e nero e in gradazioni di grigio. Grafica, tabelle e grafici Scegliere la semplicità: se possibile utilizzare stili e colori coerenti, che non rappresentino elementi di distrazione. Assegnare un'etichetta a tutti i grafici e a tutte le tabelle. Breve introduzione di contestualizzazione storica della materia. Rovigo 27/02/2018

2 Panoramica 1800 – 1944 La nascita del diritto del lavoro ed il suo sviluppo sino al corporativismo fascista 1948 L’avvento della Costituzione 1970 Lo Statuto dei lavoratori il lavoro al centro del terrorismo 1990 Il nuovo scenario… anni di tentativi di risposte al nuovo scenario, crisi economica…e nuove (?) regole

3 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane… (Gen, 3, 19)
Abolizione delle corporazioni e divieto di associazionismo per arti e mestieri: Legge Le Chapelier, Francia, 1791 La rivoluzione industriale comporta l’utilizzo di macchine e di persone che devono svolgere semplici operazioni ripetitive. Iniziare con una breve panoramica della presentazione. Descrivere lo scopo principale della presentazione e i motivi per cui è importante. Introdurre gli argomenti principali. Per consentire sempre ai partecipanti di orientarsi, è possibile ripetere questa diapositiva introduttiva all'interno della presentazione, evidenziando il particolare argomento che verrà illustrato nelle diapositive successive.

4 Il «contraente debole» lavoro subordinato
A che servono le regole? Il «contraente debole» lavoro subordinato lavoro autonomo lavoro imprenditoriale Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

5 La normativa degli esordi: ordine pubblico e sanità pubblica.
L’unione fa la forza: la nascita del sindacato (1866: I internazionale) Es.1886: limitazione dell’orario di lavoro per donne e ‘fanciulli’ (max 12 h. fino a 14 anni);

6 La stagione umbertina L’abolizione del reato di sciopero La protesta di Milano e Bava Beccaris La crescita del socialismo e gli scioperi dei primi anni del ‘900

7 Il fascismo ed il lavoro
Edmondo Rossoni Le leggi «fascistissime» Il corporativismo ( ) Il codice civile (1942) Il ruolo del sindacato nella lotta antifascista

8 La Costituzione Della Repubblica Italiana (1948)

9 1 2 3 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. 1 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 2 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 3 Questa è un'altra opzione per creare una diapositiva introduttiva.

10 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. 4

11 Art.36: retribuzione, orari, riposi
Parte prima DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO III RAPPORTI ECONOMICI Art.35: tutela del lavoro Art.36: retribuzione, orari, riposi Art.37: parità di genere e tutela dei minori Art.38: Diritti di sicurezza sociale Art.39: Libertà sindacale Art.40: Diritto di sciopero Art.41: Libertà di iniziativa economica privata (e suoi confini) Quali conoscenze avranno acquisito i partecipanti al termine della formazione? Descrivere brevemente i singoli obiettivi e i vantaggi che potranno trarre i partecipanti dalla presentazione.

12 Dopo la Costituzione: 1948-1968
La Costituzione «tradita» ed il miracolo economico

13 Il maggio francese ed il ‘68
Gli studenti si ribellano in tutto il mondo. L’inizio del benessere e un accesso all’istruzione per nuove classi sociali determinano la richiesta di nuove regole ed il rispetto dei diritti sociali

14 Italia, 1968 Si richiede una scuola non più riservata alle classi più agiate ed in generale il movimento di protesta coinvolge tutti i settori della vita del paese: la scuola, l’università, la chiesa cattolica, il mondo del lavoro.

15 Conseguenze varie nella società
Istituzione delle Regioni (1970) Legge sul divorzio (1970) Riforma della scuola ( ) Riforma del diritto di famiglia (1975) 12 dicembre 1969 Milano, Piazza Fontana; 17 morti 88 feriti. 22 luglio 1970 bomba nei pressi della stazione di Gioia Tauro. Deraglia un treno; 6 morti e 66 feriti. 31 maggio 1972, Peteano (GO); tre carabinieri morti. 17 maggio 1973 Bomba davanti alla Questura di Milano; 4 morti, 46 feriti 28 maggio 1974,Piazza della Loggia, Brescia, 8 morti, 102 feriti 4 agosto 1974 treno Italicus, San Benedetto Val di Sambro, 12 morti,105 feriti 2 agosto 1980 Stazione di Bologna, 85 morti, 200 feriti 23 dicembre 1984, rapido 904, San Benedetto Val di Sambro, 17 morti, 260 feriti

16 Lo Statuto dei lavoratori l.20.5.1970, n.300
“Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”

17 L’attacco alla democrazia: ancora il sangue dei lavoratori per la difesa della Repubblica: 1973-1981
GRASSINI ALDO - Dirigente Alfa Romeo, Milano OSELLA PIERO - Dirigente Fiat, Torino CASTELLANO CARLO - Direttore Ansaldo, Genova GHIROTTO GUSTAVO - Funzionario Fiat, Torino TOMA NICOLA - Dirigente SIT Siemens, Milano SCHIAVETTI FELICE - Ingegnere, Genova LAMBERTI ALFREDO - Funzionario Italsider, Genova RAVAIOLI Aldo - Pres. Asso. Piccola Industria, Torino (16 aprile: rapimento di Aldo Moro, 4 volte presidente del Consiglio, Presidente della DC, nel giorno di presentazione del nuovo Governo) NAPOLI SALVATORE - Caporeparto FIAT/Alfa Sud, Pomigliano D'Arco GASPARINO FAUSTO - Vicedirettore Intersind, Genova MANCA Gavino - Dirigente Pirelli, Genova, FARINA GIULIANO - Capo officina Fiat, Torino FARINA GIOVANNI - Sorvegliante Fiat, Torino, BONZANI GIUSEPPE - Dirigente Ansaldo, Genova VARETTO CESARE - Resp. rapp. sind. FIAT, Torino ANDREOLETTI PIERCARLO - Amm. delegato Praxi, Torino Scuola d’Amministrazione Aziendale, Torino , 5 docenti e 5 studenti ALBERTINO ADRIANO - Capo reparto Fiat, Torino SACCO MICHELE - Sorvegliante Fiat, Torino GAVELLO EZIO - Dirigente FIAT, Torino PEGORIN GIOVANNI - Sorvegliante, Brandizzo (TO) DELLA ROCCA ROBERTO - Capo personale, Genova SANDRUCCI RENZO (rapito)- Dirigente Alfa-Romeo, Milano LABATE BRUNO (rapito) - Sindacalista Cisnal, Torino AMERIO ETTORE (rapito) - Direttore personale FIAT, Alba (CN) FERRO GIORGIO - Sindacalista Cisnal, Mestre FOSSAT PAOLO - Capofficina Fiat, Rivalta (Torino) BOFFA ENRICO, Direttore del Personale SINGER CASABONA VINCENZO- Capo del personale, Genova DI MARCO VALERIO - Capo pers. Leyland Innocenti, SOLERA LUIGI - Medico Fiat, Torino PALMIERI MATTEO - Guardia a Magneti Marelli, Milano BORELLO GIUSEPPE, capo reparto FIAT Mirafiori, Torino PETTI STEFANO - Capo officina Fiat, Cassino SCOFFONE MARIO, capo del personale FIAT, Torino DIOTTI BRUNO - Caporeparto Fiat, Torino RESTELLI GUGLIELMO - capo squadra, Sesto S. Giovanni (MI) MUNARI ANTONIO - Capofficina Fiat, Torino PALMIERI SERGIO - Funzionario Fiat, Torino SILINI FAUSTO - Dirigente Breda, Milano PRANDI SERGIO - Dirigente Ansaldo, FLICK VITTORIO - Dirigente Alfasud, Napoli VISCA FRANCO - Dirigente Fiat, Torino MARACCANI LUCIANO - Dirigente Fiat Om, Milano CAMAIONI RINALDO - Funzionario Fiat, Torino

18 Uccisi DE ROSA CARMINE - Capo della sicurezza Fiat, Cassino 04.01.1978
COGGIOLA PIERO - Funzionario Lancia, Torino ROSSA GUIDO - Sindacalista, Genova GHIGLIENO CARLO - Funzionario FIAT, Torino FRASCA ANTONIO - Addetto sicurezza Alfa Romeo, Settimo Mil. (MI), GORI SERGIO - Montedison, Venezia (48) ALA CARLO – Frantek (FIAT), Brandizzo (To) PAOLETTI PAOLO - Funzionario ICMESA, Monza (Mi) BRIANO RENATO - Marelli, Milano MAZZANTI MANFREDO - Dirigente Acciaierie Falck, Milano MARANGONI LUIGI - Direttore Sanitario, Milano TALIERCIO GIUSEPPE - Dirigente Industria, Venezia

19 I giuslavoristi colpiti per aver messo a disposizione le loro idee.
Gino Giugni, ferito, 3 maggio 1983 Ezio Tarantelli, 27 marzo 1985 Massimo D’Antona, 20 maggio 1999 Marco Biagi, 19 marzo 2002

20 Gli anni ‘90 Cambia il mercato: l’industria non è più chiamata a produrre molto a basso costo e non detta più le regole ai consumatori (Henry Ford: potete avere la Ford T di qualsiasi colore purché sia il nero). Nasce il modello Toyota: la produzione just-in-time. Il magazzino scompare. Il lavoro deve diventare flessibile nei tempi, nelle professionalità, nello spazio Il terziario supera il manifatturiero

21 1992, annus horribilis … 6 gennaio: attentato al treno Lecce-Stoccarda
29 gennaio: Gladio è riconosciuta illegittima 31 gennaio: conferma definitiva del maxi processo di Palermo 7 febbraio: trattato di Maastricht 17 febbraio: arresto di Mario Chiesa. Inizia Mani Pulite 12 marzo: assassinio di Salvo Lima 5 aprile elezioni (6 aprile: assedio di Sarajevo) 25 aprile: Cossiga annuncia le dimissioni 23 maggio: Strage di Capaci 25 maggio, dopo 1 mese e 16 votazioni viene eletto il nuovo Presidente 28 giugno insediamento del Governo Amato (crisi economica) 19 luglio strage di via d’Amelio

22 …segue Settembre: speculazione di Soros sulla Lira: oscillazione e svalutazione di Lit e £. Svalutazione al 30%: fuori dal Sistema Monetario Europeo D.legge settembre Legge delega 421/92 Legge conv. D.lgs. Pensioni, pubblico impiego…

23 Il nuovo modello di lavoro
Cipputi non è più il lavoratore standard Il contratto di lavoro tipico «a tempo pieno» e «a tempo indeterminato» non risponde più alle esigenze. Si chiedono contratti diversi.

24 Alla ricerca di nuove regole
L. 196/1997, c.d. Pacchetto «Treu» Leggi Riforma «Bassanini» D.lgs. 368/2001: contratto a termine D.lgs. 276/2003: moltiplicazione dei contratti (da un’idea di Biagi) : Le riforme dell’emergenza L. 183/2014, Jobs Act: I dlgs & C. Verso nuovi modelli?

25 Quale quadro dopo la crisi…?
La rivoluzione informatica E-commerce Globalizzazione dei servizi Globalizzazione economica La competizione economica con Cina, India, Brasile e con l’est europa Crisi globale Quale lavoro per gli italiani? Ricerca scientifica e tecnologica Prodotti di grande qualità manifatturiero e agroalimentare Beni culturali e ambientali Il ruolo dello politiche economiche comunitarie


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