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Capitolo 1 – Woolfolk Pagine 1 -14
(c) Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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1.1 La psicologia dell’educazione
La psicologia dell’educazione si riferisce allo studio dello sviluppo, dell’apprendimento, della motivazione, dell’insegnamento, della valutazione nei contesti educativi e della progettazione di interventi e politiche in quest’ambito. Livelli di intervento: - relazione docente-studente ascolto empatico; modalità didattica assertiva - bullismo e cyberbullismo prevenzione e riduzione dei fenomeni di disadattamento sociale © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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Tabella 1.1 Interventi nell’ambito della psicologia dell’educazione.
© Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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1.1 La psicologia dell’educazione (cont.)
La scuola come comunità (pag. 4) Senso di appartenenza e coesione Certezza soggettiva che i membri hanno di appartenere ed essere importanti gli uni per gli altri e per il gruppo; fiducia condivisa nella possibilità di soddisfare i propri bisogni come conseguenza del loro essere insieme. Strutture partecipate Le regole formali e informali che indicano come prendere parte a una data attività. Gestione della classe – regole. © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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1.1 La psicologia dell’educazione (cont.)
Apprendimento autoregolato Visione dell’apprendimento come abilità e volontà applicate all’analisi dei compiti dell’apprendimento, alla definizione degli scopi e alla pianificazione di come svolgere il compito, all’applicazione di abilità e, in particolare, all’aggiustamento del modo di apprendere. Tempo di studio Tempo in cui gli studenti stanno effettivamente apprendendo con successo. necessità di mantenere gli studenti attivamente coinvolti in attività di apprendimento adeguate e produttive © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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1.2 La relazione docente-studente
La costruzione e il mantenimento di una relazione positiva docente-studente rappresenta un forte indice di adattamento e benessere psicologico. Un consistente numero di studi ha analizzato tale relazione a partire dalla scuola dell’infanzia enfatizzando come l’insegnante sia fonte di regolazione dei comportamenti emotivi e sociali. Secondo alcuni studiosi il rapporto docente-studente è da considerarsi un sistema diadico e dinamico, in cui le interazioni sono mutualmente influenti e si modificano a seconda delle caratteristiche individuali di studenti e docenti. © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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Tabella 1.2 Episodi positivi e negativi delle esperienze scolastiche (Cavioni e Zanetti, 2015).
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1.2 La relazione docente-studente (cont.)
Ascolto empatico Ascoltare le intenzioni e le emozioni che stanno dietro a ciò che un’altra persona dice e rifletterle in una parafrasi. Modalità didattica assertiva Stile di risposta chiaro, fermo e non ostile. © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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1.3 Bullismo Il bullismo è un tipo di aggressione caratterizzata da un sistematico e ripetuto abuso di potere volto a fare del male alla vittima (Bradshaw, Waasdorp e O’Brennan, 2013). Caratteristica distintiva del fenomeno ha luogo in contesti di gruppo: si verifica a scuola, nei luoghi di lavoro o in altri gruppi sociali. Sia i bulli sia le loro vittime sono a rischio di problemi scolastici, psicologici e comportamentali sul lungo periodo (Patton et al., 2013; Swearer, Espelage, Vaillancourt e Hymel, 2010). © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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Bullismo: una parola nuova per una storia antica
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IL BULLISMO è …. SEMPRE ESISTITO Fonte: Maggi 2017
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DIFFUSO IN VARIE REALTA’
IL BULLISMO è …. DIFFUSO IN VARIE REALTA’ Mobbing Bullying Ijime Faits de Violence Violenca na escola Bullismo Prepotenza Victimisation Fonte: Maggi 2017
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Fenomeni analoghi Mobbing Nonnismo
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STATO ENFATIZZATO DAI MEDIA
IL BULLISMO è …. STATO ENFATIZZATO DAI MEDIA Fonte: Maggi 2017
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I primi contributi in Italia
Olweus Anni 70-80 1993 1996 1997
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Intenzione aggressiva
Definizione Asimmetria di potere Intenzione aggressiva Persistenza nel tempo
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Cosa si intende per bullismo
“Sistematico abuso di potere” (Smith) Il bullismo può essere definito come un’azione aggressiva o un comportamento di manipolazione sociale tipico dei gruppi di pari (scuola e luoghi di lavoro), viene perpetrato in modo intenzionale e sistematico da uno o più persone ai danni di altre.
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Come si manifesta l’asimmetria di potere
Stigma per l’appartenenza etnica Stigma per l’orientamento sessuale Stigma per l’aspetto fisico
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Esclusione Fisico Diretto Indiretto Verbale Mettere in giro voci
Tipi di bullismo Esclusione Fisico Diretto Indiretto Verbale Mettere in giro voci
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Tabella 1.3 Tipologie di bullismo.
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Tabella 1.4 Motivazioni del bullismo e possibili interventi a scuola.
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1.3 Bullismo (cont.) Disimpegno morale costrutto introdotto da Bandura (1986) per descrivere l’insieme dei dispositivi cognitivi interni dell’individuo che liberano quest’ultimo dai sentimenti di autocondanna, lesivi per l’autostima, nel momento in cui viene meno il rispetto delle norme. Politiche educative antibullismo (Sharp e Thompson 1994) coinvolgimento di tutte le componenti del sistema scolastico e vigilanza da parte del personale docente e non docente anche in spazi e tempi che solitamente ricevono meno attenzione (il cortile, la mensa, i servizi igienici, la ricreazione…). © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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Tabella 1.5 Modello ecologico-sistemico: gli ideali livelli di intervento.
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1.3 Bullismo (cont.) Lavorare sulla moralità e l’innalzamento della responsabilità individuale uno degli elementi chiave per contrastare il fenomeno del bullismo. Dilemmi morali Situazioni in cui entrano in conflitto almeno due interessi o valori; generalmente implicano contrasto tra norme giuridico-sociali e soddisfacimento di bisogni individuali. Situazioni in cui nessuna scelta è chiaramente incontrovertibilmente giusta. © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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1.3 Bullismo (cont.) Rapporto di Save the Children (2014) bullismo e cyberbullismo possono arrivare a compromettere il rendimento scolastico (38%), a minare la capacità di socializzazione della vittima (65%) e portare a conseguenze psicologiche come la depressione (57%, percentuale che sale al 63% nelle ragazze tra i 15 e i 17 anni). I fenomeni di molestia on-line sono ritenuti dalla maggior parte dei ragazzi (83%) molto più dolorosi di quelli reali, perché non ci sarebbero limiti a quello che si può dire e fare nello spazio virtuale (73%). © Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione
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IL BULLISMO è …. STATO AFFRONTATO DAL Costituzione
Commissione Nazionale sul bullismo STATO AFFRONTATO DAL Roma, 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo Roma, Aprile 2015
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Piano nazionale del MIUR
Video MIUR
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