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FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI A.S. 2016/17 LEGGE 13 luglio 2015 n. 107

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Presentazione sul tema: "FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI A.S. 2016/17 LEGGE 13 luglio 2015 n. 107"— Transcript della presentazione:

1 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI A.S. 2016/17 LEGGE 13 luglio 2015 n. 107
Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione

2 FINALITA’ La Legge 107/2015 dà piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 21 della Legge n. 59/1997 e del Regolamento dell’autonomia (D.P.R. 275/99) per: affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento; contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali; prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica; realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva; per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini

3 Le Istituzioni scolastiche
Garantiscono la partecipazione alle decisioni degli Organi Collegiali Orientano la loro organizzazione: alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture all’introduzione di tecnologie innovative al coordinamento con il contesto territoriale

4 In tale ambito l’istituzione scolastica
effettua la programmazione triennale dell’Offerta Formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti; per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali

5 Innovazioni in atto nella scuola
Organico dell’autonomia Obiettivi formativi prioritari Piano Triennale dell’Offerta Formativa Percorso formativo degli studenti Alternanza Scuola-Lavoro Innovazione digitale Ambiti territoriali e Reti tra istituzioni scolastiche Ruolo e competenze del Dirigente Scolastico Formazione in servizio Valorizzazione merito del Docente Valutazione del Dirigente scolastico

6 AUTONOMIA SCOLASTICA Presuppone la scuola come servizio pubblico per la persona e per la comunità E’ funzionale al raggiungimento del successo formativo Comporta una RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA e un CAMBIAMENTO DI APPROCCIO ALLA FORMAZIONE come PROCESSO di APPRENDIMENTO E’ funzionale alle esigenze DIDATTICHE, ORGANIZZATIVE E PROGETTUALI

7 ORGANICO DELL’AUTONOMIA
POF TRIENNALE Istituzione scolastica FUNZIONALE A : esigenze didattiche, organizzative e progettuali ORGANICO AUTONOMIA

8 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
Valorizzazione e potenziamento competenze linguistiche Potenziamento competenze matematico-logiche e scientifiche Potenziamento competenze nella pratica e nella cultura musicali, arte e storia dell’arte, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini Sviluppo competenze cittadinanza attiva e democratica Sviluppo comportamenti ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, sostenibilità ambientale, beni paesaggistici, patrimonio e attività culturali Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini Potenziamento discipline motorie Sviluppo competenze digitali Potenziamento metodologie laboratoriali Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico Potenziamento inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e aperta al territorio Incremento dell’alternanza scuola-lavoro Valorizzazione del merito degli alunni Alfabetizzazione e perfezionamento dell’Italiano come L2 Definizione di un sistema di orientamento

9 Cosa comprende il nuovo POF TRIENNALE?
Progettazione didattico- curricolare, insegnamenti opzionali, attività extracurricolari ed educative Obiettivi generali ed educativi degli indirizzi di studio Il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, di potenziamento dell’organico dell’autonomia Le esigenze del contesto territoriale Organizzazione della scuola

10 Cosa comprende il nuovo POF TRIENNALE?
Il fabbisogno di posti per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario Piano di formazione dei docenti e del personale ATA E’ pubblicato sul sito della scuola e nel Portale unico I Piani di Miglioramento delle istituzioni scolastiche Il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali

11 Il nuovo POF presuppone una integrazione ed interrelazione tra
RISORSE ORGANIZZAZIONE VALUTAZIONE PROGETTAZIONE MIGLIORAMENTO BISOGNI FORMATIVI IDENTITA’ SCUOLA TERRITORIO

12 PERCORSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI
PROFILO STUDENTE IDENTITA’ DIGITALE ESAME DI STATO Percorsi formativi ed iniziative per ORIENTAMENTO, COINVOLGIMENTO STUDENTI, VALORIZZAZIONE MERITO E TALENTI INSEGNAMENTI OPZIONALI (anche spazi autonomia e flessibilità) 10

13 ALTERNANZA SCUOLA--LAVORO
Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al D. Lgs. 77/2005 sono attuati: negli Istituti Tecnici e professionali per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell’ultimo anno, di almeno 400 ore nei Licei per almeno 200 ore nel triennio

14 INNOVAZIONE DIGITALE Piano Nazionale per la Scuola Digitale - PNSD
ORGANIZZAZIONE Strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza, la condivisione di dati , lo scambio di informazioni Strumenti didattici e laboratoriali per migliorare formazione ed innovazione DOCENTI E PERSONALE ATA Formazione per l’innovazione didattica e per lo sviluppo della cultura digitale STUDENTI Attività volte allo sviluppo di competenze digitali INFRASTRUTTURE Potenziamento delle infrastrutture di rete

15 AMBITI TERRITORIALI E RETI
RETI DI SCUOLE Entro 30 Giugno 2016 Valorizzazione risorse professionali, gestione di funzioni ed attività amministrative, realizzazione di progetti o iniziative didattiche, educative, sportive o culturali Accordi di rete: criterio per l’utilizzo di docenti, piani di formazione del personale, risorse da destinare a rete, forme per la trasparenza e la pubblicità AMBITI TERRITORIALI: Entro 30 Giugno 2016 Non coincidono con città metropolitana e province Gestione dei ruoli del personale docente TERRITORIALI RETI DI SCUOLE AMBITI

16 DIRIGENTE SCOLASTICO GARANTISCE
Un’EFFICACE ed EFFICIENTE GESTIONE delle RISORSE UMANE, RISORSE FINANZIARIE, RISORSE TECNOLOGICHE, RISORSE MATERIALI, assicurando il BUON ANDAMENTO COMPITI di: DIREZIONE GESTIONE ORGANIZZAZIONE COORDINAMENTO REPONSABILITA’: Gestione risorse finanziarie e strumentali Risultati del servizio Valorizzazione risorse umane

17 Il DIRIGENTE SCOLASTICO nel Dlgs. 165/01
Le parole d’ordine PROMUOVERE ORGANIZZARE GESTIRE GARANTIRE LA LEGITTIMITA’ VALORIZZARE

18 Strumenti Ruolo del Dirigente Scolastico, staff, funzioni di coordinamento, funzioni strumentali Piano dell’Offerta Formativo Triennale Valutazione, rendicontazione, trasparenza e pubblicità Partecipazione di tutte le componenti: organi collegiali, studenti e famiglie Innovazione digitale Interazione con il territorio Ruolo DSGA e personale amministrativo Formazione personale Organico dell’autonomia compreso il potenziamento e del personale ATA 5

19 ATTRIBUZIONE DI INCARICHI TRIENNALI DI DOCENZA
DIRIGENTE DOCENTE Propone incarichi ai docenti di ruolo inseriti negli ambiti territoriali Gli incarichi sono triennali e coerenti con il POF Valorizza il curriculum, le esperienze e competenze professionali Garantisce la trasparenza USR DIRIGENTE SCOLASTCO Può presentare candidature Sceglie tra più proposte L’incarico viene rinnovato se coerente con il POF Si applicano le norme di non discriminazione sul luogo di lavoro Provvede al conferimento di incarichi ai docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte DOCENTI USR

20 FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE delle scuole e UTILIZZO CARTA DOCENTI devono essere coerenti con il POF, con il PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE e con i RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE: Individua, ogni tre anni, le priorità nazionali per la formazione FORMAZIONE IN SERVIZIO: OBBLIGATORIA PERMANENTE STRUTTURALE

21 FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI
PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE: Priorità: COMPETENZE DI SISTEMA 1.AUTONOMIA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA 2.VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO 3.DIDATTICA PER COMPETENZE E INNOVAZIONE METODOLOGICA COMPETENZE PER IL 21° SECOLO 4.LINGUE STRANIERE 5.COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER APPRENDIMENTO 6.SCUOLA E LAVORO COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA 7.INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE 8.INCLUSIONE E DISABILITA’ 9.COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO FORMAZIONE IN SERVIZIO: OBBLIGATORIA PERMANENTE STRUTTURALE

22 Valorizzazione merito dei docenti
Fondo per la valorizzazione docenti COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI BONUS ANNUALE DIRIGENTE SCOLASTICO CRITERI PER LA VALUTAZIONE

23 COMITATO DI VALUTAZIONE (Consiglio d’Istituto)
DIRIGENTE SCOLASTICO 2 DOCENTI (Collegio Docenti) 1 DOCENTE (Consiglio d’Istituto) 2 GENITORI o 1 GENITORE e 1 STUDENTE 1 esterno (Dirigente tecnico, Dirigente, Docente)

24 Compiti del Comitato di Valutazione
Individua CRITERI per la valutazione sulla base di: Qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento della scuola e al successo formativo e scolastico Risultati relativi all’innovazione didattica e metodologica Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo, didattico e nella formazione del personale personale VALUTAZIONE DEL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA Docenti neoassunti

25 Valutazione DIRIGENTE SCOLASTICO
Competenze gestionali ed organizzative, correttezza, trasparenza, efficacia ed efficienza dell’azione dirigenziale Contributo ai risultati di miglioramento previsti dal RAV Valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale Apprezzamento dell’operato nella comunità scolastica Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico e dei processi organizzativi e didattici Direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione 20

26 GARANTISCE ACCESSO E RIUTILIZZABILITA’ DEI DATI PUBBLICI
OPEN DATA GARANTISCE ACCESSO E RIUTILIZZABILITA’ DEI DATI PUBBLICI BILANCI DELLE SCUOLE DATI PUBBLICI DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA PROVVEDIMENTI DI INCARICO DOCENZA POF DATI OSSERVATORIO TECNOLOGICO MATERIALI DIDATTICI E OPERE AUTOPRODOTTI DALLE SCUOLE DATI, DOCUMENTI, INFORMAZIONI PER AVANZAMENTO DIDATTICO, TECNOLOGICO ED INNOVAZIONE ( Portale unico) IDENTITA’ DIGITALE DI STUDENTI E DOCENTI( profilo dello studente e del docente))

27 GARANZIA DELL’EFFETTIVITA’ DEL DIRITTO ALLO STUDIO
Le 9 deleghe al Governo TESTO UNICO RIORDINO E SEMPLIFICAZIONE SISTEMA DI FORMAZIONE INIZIALE E DI ACCESSO AL RUOLO SCUOLA II SECONDARIA PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA’ REVISIONE DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE E DI ISTRUZIONE ANNI GARANZIA DELL’EFFETTIVITA’ DEL DIRITTO ALLO STUDIO VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA UMANISTICA RIORDINO SCUOLA ITALIANE ALL’ESTERO REVISIONE VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ED ESAMI DI STATO 30

28 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI A.S. 2016-17
Decreto MIUR 27 ottobre 2015, n. 850 Legge 107/2015 (art. 1, cc ) Nota MIUR AOODRLA.REGISTRO UFFICIALE(U)

29 Il periodo di formazione e prova del personale docente neo -assunto
Il periodo di formazione e prova assolve alla finalità di verificare le competenze professionali del docente, osservate nell’azione didattica svolta e nelle attività ad essa preordinate e ad essa strumentali, nonché nell’ambito delle dinamiche organizzative dell’istituzione scolastica. Le attività di formazione sono finalizzate a consolidare le competenze previste dal profilo docente e gli standard professionali richiesti.

30 La formazione in ingresso dei docenti -Obiettivi
Conoscenza degli ordinamenti Conoscenza dell’organizzazione della scuola Costruzione di una professionalità riflessiva Acquisizione della capacità di sistematizzare l’esperienza e utilizzarla per una crescita professionale continua

31 La Legge n. 107 /2015, con l’articolo 1, commi 116 –120, recita:
•Il comma 116 stabilisce che il superamento del periodo di formazione e di prova sia subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 siano stati prestati per le attività didattiche. •I docenti che hanno ottenuto un passaggio di ruolo devono ripetere l’anno di prova e di formazione.

32 CCNL Comparto Scuola vigente
Art. 27, c. 1 il Profilo professionale dei Docenti è costituito da competenze disciplinari competenze psico-socio-pedagogiche competenze metodologico-didattiche organizzativo-relazionali e di ricerca, e documentazione documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica

33 CCNL Comparto Scuola vigente
Art. 26. c.1 Funzione docente Realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione.

34 CCNL Comparto Scuola vigente
Art.28 e 29 Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento

35 ai sensi dell’art. 1, c. 118, della Legge 107
Il D.M. n. 850 del 27 ottobre 2015 individua ai sensi dell’art. 1, c. 118, della Legge 107 «gli obiettivi, le modalità di valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, le attività formative e i criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova»

36 Il periodo di formazione e prova
verifica la padronanza degli standard professionali del Docente neoassunto Corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche , con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti Corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali Osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente Partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti

37 IL PERCORSO FORMATIVO: LE FASI
FASE 1 Incontri iniziale e finale di informazione /accoglienza e restituzione 6 ore FASE 2 Laboratori formativi dedicati 12 ore FASE3 Peer to peer FASE 4 Formazione on line 20 ore

38 Bilancio di competenze iniziale
analisi dei bisogni formativi del docente bisogni della scuola Patto per lo sviluppo professionale Attività formative Bilancio di competenze finale

39 BILANCIO DI COMPETENZE INIZIALE
Il Docente neoassunto traccia, in forma di autovalutazione, un primo bilancio di competenze con la collaborazione del Tutor Analisi critica competenze possedute Punti da potenziare Elaborazione progetto di formazione in servizio adeguato

40 BILANCIO DI COMPETENZE INIZIALE PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE
del Docente neoassunto con il Dirigente scolastico obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale da raggiungere attraverso le attività formative

41 Patto per lo sviluppo professionale ,
Laboratori formativi In conseguenza del Patto per lo sviluppo professionale , il docente neoassunto segue obbligatoriamente per complessive 12 ore, con la possibilità di optare tra le diverse proposte formative offerte a livello territoriale

42 Laboratori formativi Aree trasversali per i
Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica Gestione della classe e problematiche relazionali Valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento) Bisogni Educativi Speciali Contrasto alla dispersione scolastica Inclusione sociale e dinamiche interculturali Orientamento e alternanza scuola-lavoro Buone pratiche di didattiche disciplinari

43 E’ prevista l’elaborazione di documentazione e attività di ricerca, validata dal docente coordinatore del laboratorio. Tale documentazione è inserita dal docente neo-assunto nel portfolio professionale di cui all’articolo 11.

44 attività di osservazione in classe con il Docente Tutor
Peer to peer attività di osservazione in classe con il Docente Tutor della durata di 12 ore Miglioramento delle pratiche didattiche Riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento

45 Le 12 ore del Peer to Peer potrebbero essere così suddivise:
4 ore di osservazione del neo assunto nella classe del Tutor; 3 ore di programmazione e sviluppo condiviso 4 ore di osservazione del Tutor nella classe del neo assunto 1 ora di valutazione dell’esperienza

46 L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-assunto e dal tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti. Le sequenze di osservazione sono oggetto di progettazione preventiva e di successivo confronto e rielaborazione con il docente tutor e sono oggetto di specifica relazione del docente neo-assunto.

47 Docente Tutor L’affiancamento costante di un
durante l’attività formativa favorisce la partecipazione del Docente neoassunto ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. L’azione del Tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe.

48 Art.5 D.M. 850/2015 Al termine del periodo di formazione e prova, il docente neo-assunto, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare

49 Art. 9 D.M. 850/2015 L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-assunto e dal tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti. Le sequenze di osservazione sono oggetto di progettazione preventiva e di successivo confronto e rielaborazione con il docente tutor e sono oggetto di specifica relazione del docente neo-assunto. Alle attività di osservazione sono dedicate almeno 12 ore.

50 Articolo 12 (Docente tutor)
Il docente tutor appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso dei docenti neo-assunti a lui affidati, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare. Sono criteri prioritari per la designazione dei docenti tutor il possesso di uno o più tra i titoli previsti all’allegato A, …….e il possesso di adeguate competenze culturali, comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di tutoraggio, counseling , supervisione professionale. Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe di cui all’articolo 9. La collaborazione può esplicarsi anche nella elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento. All’attività del tutor è riconosciuto un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa; al tutor è riconosciuta, altresì, specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale. Il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1, comma 127, della Legge.

51 Il Tutor dovrà rilasciare parere motivato al dirigente
scolastico circa le caratteristiche dell'azione professionale del docente lui «affidato». Il dirigente scolastico procede alla valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova sulla base dell’istruttoria compiuta, con particolare riferimento a quanto disposto agli articoli 4 e 5, e al parere di cui all’articolo 13.

52 Cosa deve fare il tutor 1 È designato dal DS, sentito il Collegio dei Docenti. 2 Accoglie il docente e lo inserisce nel contesto scuola 3 Collabora alla stesura del primo bilancio di competenze e del Piano di sviluppo professionale. 4 Svolge l’attività di reciproca osservazione con il docente in formazione, dopo una progettazione comune. 5 Collabora alla stesura del secondo bilancio di competenze. 6 Esprime parere sull’azione professionale del docente in formazione. 7 Partecipa al colloquio di valutazione finale.

53 Supporta il docente neoassunto durante tutto il percorso formativo
Formazione on-line Piattaforma INDIRE Supporta il docente neoassunto durante tutto il percorso formativo analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo elaborazione di un proprio portfolio professionale che documenta la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività didattiche compilazione di questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso formativo libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche, siti dedicati

54 Portfolio professionale
Contiene, in formato digitale: Uno spazio per la descrizione del proprio curriculum professionale L’elaborazione di un bilancio di competenze iniziale La documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte, delle azioni di verifica intraprese La realizzazione di un bilancio conclusivo e la previsione di un piano di sviluppo professionale

55 I dirigenti scolastici delle istituzioni in cui prestano servizio i docenti neo-assunti organizzano le attività di accoglienza, formazione, tutoraggio, supervisione professionale, avvalendosi della collaborazione dei docenti tutor e svolgono le attività per la valutazione del periodo di prova, secondo le procedure di cui al presente decreto, oltre a visitare le classi dei docenti neo-assunti almeno una volta nel corso del periodo di formazione e di prova.

56 BILANCIO DI COMPETENZE FINALE Nel bilancio finale di competenze il Docente neoassunto traccia un nuovo bilancio di competenze al fine di delineare i progressi di professionalità rispetto alla situazione di partenza e gli aspetti che devono essere ancora sviluppati, nell'ottica di una formazione obbligatoria, permanente e strutturale, così come definita dalla Legge 107/2015

57 Valutazione del periodo di formazione e prova Comitato di Valutazione Verifica delle competenze professionali del Docente rispetto al profilo atteso

58 Conferma in ruolo

59 SCUOLA POLO PROVINCIALE ITE PAOLO SAVI VITERBO
SNODI PROVINCIALI VITERBO Ist. Savi: Primo gruppo ( 24 docenti): IC Viterbo (10), IC Grotte Santo Stefano (2), IC Vetralla (5), IC Tuscania (3), IC Tarquinia (1), IC Canino(1), IC Grotte di Castro (2), Ist. Savi: Secondo Gruppo (25): Istituti Superiori: Viterbo( 17), Vetralla (1), Montefiascone (1), Tarquinia (1) Caprarola (3), Ronciglione (2) ITIS: Terzo gruppo (25) I.C Vasanello (1) I.O. Orte (6),I.C.Vignanello ( 1), I.C.Soriano (4), I.C. Sutri (6), IC Montefiascone (3), IC Montalto(4)

60 CIVITA CASTELLANA ( 20 docenti)
Civita Castellana: I.C. e Superiore: 11 docenti Nepi: I.C. 6 docenti Capranica: I.C. 3 docenti

61 I laboratori formativi si svolgeranno nei mesi di marzo, aprile;
Non sono possibili spostamenti da un laboratorio all’altro se non per comprovati motivi comunicati alla scrivente; Qualora un corsista, sempre per comprovati motivi, non abbia la possibilità di frequentare il corso in quella determinata giornata, comunicherà al dirigente della scuola snodo, dove intende recuperare l’incontro formativo. Il materiale da validare andrà inserito nella piattaforma del proprio snodo formativo.

62 CALENDARIO DEGLI INCONTRI
30 gennaio 2017: dalle ore alle ore 18.00, incontro iniziale Marzo- aprile: laboratori formativi 24 maggio 2017: dalle ore alle ore 19.00, incontro conclusivo

63 Si ritiene di poter prevedere quanto già in essere anche per lo scorso anno, nel quale era presente lo stesso modello formativo, ed in particolare che la formazione è da ritenersi valida con un massimo di “assenze giustificate” pari al 25% delle ore in presenza. (cioè 4 ore e 30 minuti)

64 Questionario


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