“Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati”

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "“Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati”"— Transcript della presentazione:

1 “Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati”
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O “Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati” a.s

2 C T S Argomenti La normativa di riferimento
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Argomenti La normativa di riferimento I documenti per progettare il percorso di inclusione Il Piano Annuale per l’inclusione: gli ambiti di intervento Strategie didattiche semplificazione testi analisi del compito metacognizione Strategie educative: gestione delle relazioni

3 C T S Strategie didattiche: semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Strategie didattiche: semplificazione dei testi Obiettivo operativo: acquisire una serie di tecniche didattiche per la scomposizione e semplificazione testuale. Metodologia: l'intervento sulla semplificazione dei testi prevede: un’introduzione a tecniche di semplificazione testuale; una lavoro a coppie per semplificare un testo (il lavoro viene svolto per ordine di scuola di appartenenza); una presentazione finale dei lavori svolti.

4 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Tecniche di semplificazione dei testi Il principio della semplificazione si basa sull'individualizzazione dell'insegnamento, riscritture 'semplificate' dovrebbero essere sempre personalizzate e non standardizzate, e tenere presente il livello di competenza posseduta in un dato momento dal discente a cui si rivolgono, quindi andrebbero progressivamente complessificate. Si può semplificare Riscrivendo un testo di partenza o Componendo ex novo. In entrambi i casi dovremo avere ben chiari i nuclei informativi e la loro successione sequenziale.

5 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Tecniche di semplificazione dei testi Nel caso della riscrittura, dunque, non si tratterà di riscrivere frase dopo frase, ma di avere innanzitutto: • letto il testo di partenza per intero • selezionato le informazioni essenziali, che vogliamo trasmettere al destinatario del testo semplificato • gerarchizzato queste informazioni • sequenzializzato queste informazioni in modo il più lineare e chiaro possibile. • individuato supporti non verbali utili • definito i (pochi) termini specialistici che vogliamo rimangano inalterati, dei quali occorre assicurarsi la comprensione.

6 C T S Tecniche di semplificazione dei testi Semantica e lessico
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Tecniche di semplificazione dei testi Semantica e lessico Usare preferibilmente espressioni dal vocabolario di base e di significato più generale: individuare > scoprire; prelevare > prendere vermiglio/porpora > rosso anche usando perifrasi: estrarre >tirare fuori Dove è necessario, usare lessico specialistico appropriato, che va però segnalato come tale e accompagnato da glosse: quando un vulcano si spegne. nel cratere, cioè nel buco in cima al vulcano, si forma un lago...

7 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Tecniche di semplificazione dei testi 2. Ripetere in forma non sinonimica le parole chiave In queste terre ci sono anche molte miniere, che si trovano nelle montagne e al cui interno sono custoditi metalli preziosi. > In queste terre ci sono anche molte miniere. Queste miniere si trovano nelle montagne e all'interno di queste miniere ci sono metalli preziosi, come l'oro e l'argento. Gradualmente ridurre la ripetitività inserendo alcuni sinonimi, guidando lo studente ad associarli al termine di primo riferimento.

8 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Tecniche di semplificazione dei testi 3. Evitare le forme figurate e le espressioni idiomatiche che non siano di uso comune: Infatti gli egizi preferirono sempre porre l'accento sulle dare importanza maggiore alle proprie virtù civili Se si reputa di introdurne di nuove, meglio parafrasarle o accertarsi in altro modo che siano comprese (ad es. con domande a scelta multipla per individuarne la definizione) 4. Evitare, quando possibile, le nominalizzazioni: La conquista della Sicilia da parte di Garibaldi > Garibaldi conquistò la Sicilia

9 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Tecniche di semplificazione dei testi 5. Preferire espressioni concrete ad espressioni astratte/personificazioni: II Senato approvò > i senatori 6. Preferire termini monosemici a termini polisemici, dove possibile Se necessari, utilizzarli assicurandosi della loro corretta comprensione. Inoltre: prevedere es. mirati per termini specialistici trasversali a diverse discipline. La sottrazione delle terre agli indios (storia); la sottrazione tra le quattro operazioni(matematica).

10 C T S Tecniche di semplificazione dei testi Sintassi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Sintassi 7. Comporre frasi brevi (massimo parole). 8. Preferire la coordinazione alla subordinazione tra frasi, soprattutto a quella implicita sapendo di essere in vantaggio, l'imperatore non accertò la mediazione... > l'imperatore non accettò la mediazione, perché sapeva di essere in vantaggio >... sapeva che era in vantaggio 9. Evitare le forme impersonali, preferendo invece soggetti espliciti e concreti con il colonialismo si tornò ad imporre leggi feudali...> Il colonialismo tornò ad imporre… > i colonialisti tornarono ad imporre...

11 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O 10. Preferire i verbi nei modi finiti e nella forma attiva Essendo stata sconfitta/dopo essere stata sconfitta ripetutamente dall'esercito francese, la Germania decise ... > La Germania fu sconfitta ripetutamente dall'esercito francese, e cosi decise…> L'esercito francese sconfisse ripetutamente la Germania, e così la Germania decise ... 11. Preferire l'uso dei presente storico (accompagnato da chiara indicazione temporale lessicale) o il passato prossimo/imperfetto rispetto al passato remoto. Nel 1492 Cristoforo Colombo arrivò in America > Nel 1492 Cristoforo Colombo arriva in America. > Nel 1492 Cristoforo Colombo è arrivato in America.

12 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O 12. Preferire una sintassi della frase secondo l'ordine canonico Soggetto -Verbo - Oggetto; Oltre che del sapere religioso, i sacerdoti erano depositari delle conoscenze scientifiche e tecniche -> I sacerdoti erano depositari del sapere religioso e delle conoscenze.. Meno intensa fu la trattativa diplomatica > La trattativa diplomatica fu meno intensa. 13. Evitare incidentali e sintassi troppo frammentata, che allontani Soggetto -Verbo - Oggetto l'uno dall'altro. I Vangeli, insieme con gli Atti degli Apostoli (che sono una cronaca della predicazione degli Apostoli), con l'Apocalisse (che è un libro di profezie) e con le lettere di vari apostoli costituirono il Nuovo Testamento (da "II manuale di Storia 1", pag. 164).

13 C T S Tecniche di semplificazione dei testi
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O 14. Preferire il rimando anaforico al rimando cataforico: Sapendo di essere in vantaggio, l'imperatore non accettò la mediazione... > L'imperatore non accettò la mediazione, sapendo di essere in vantaggio.

14 C T S Tecniche di semplificazione dei testi Morfologia
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Morfologia 15. Preferire nomi pieni all'uso di pronomi, o riprese più deboli; preferire pronomi tonici a pronomi atoni. La Francia (1) resta una grande nemica della Germania (2), che (2) l'ha (2) battuta (1) nel 1870 sottraendo (2) le (1) importanti territori oltre il Reno. > La Francia resta una grande nemica della Germania, perché la Germania ha battuto la Francia nel 1870 e la Germania ha portato via alla Francia importanti territori oltre il Reno. 16. Preferire forme lessicali ad elementi derivazionali la giornata lavorativa > la giornata di lavoro

15 C T S Tecniche di semplificazione dei testi Coerenza/Coesione
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Coerenza/Coesione 17. Mantenere un tasso elevato di ridondanza (più nomi pieni che pronomi, poche ellissi, ripetere le stesse forme piuttosto che cercare sinonimi 18. Organizzare i contenuti in modo da favorire la loro elaborazione cognitiva; 19. Esplicitare i passaggi tra argomenti con connettivi e frasi di collegamento. L'imperialismo non portò alcun progresso ai popoli colonizzati. Essi non ebbero modo di imparare nuove tecnologie... > L'imperialismo non portò alcun progresso ai popoli colonizzati. Questo è dimostrato dal fatto che / infatti Essi non ebbero modo di imparare nuove tecnologie... 20. Segnalare il passaggio tra diversi argomenti con una paragrafatura adeguata.

16 C T S Strategie didattiche: analisi del compito
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Strategie didattiche: analisi del compito Obiettivo operativo: acquisire consapevolezza dell’importanza di scomporre il compito per attivare un insegnamento graduale e l’applicazione di strategie di facilitazione. Metodologia: l'intervento sulla scomposizione dei compiti prevede: una presentazione iniziale che descrive le caratteristiche di questa strategia di lavoro; un lavoro a coppie in cui i docenti provano a scomporre almeno tre compiti (uno appartenente alla vita quotidiana, uno molto operativo riguardante la scuola, uno relativo alle operazioni di studio); una restituzione a campione con discussione.

17 Analisi del compito (task analysis)
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Strategie didattiche: analisi del compito Analisi del compito (task analysis) Analisi del compito (task analysis): tecnica che serve a rappresentare le azioni che l’utente deve eseguire per lo svolgimento di un compito. Il compito viene scomposto partendo dalla sua descrizione globale fino ad arrivare alla descrizione delle singole azioni necessarie per la sua esecuzione. L’analisi del compito si basa sulla creazione di un elenco di tutte le operazioni, che l’utente deve eseguire e di tutte le informazioni che sono necessarie per raggiungere gli obiettivi.

18 C T S Strategie didattiche: analisi del compito
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Strategie didattiche: analisi del compito Molto spesso nell’insegnamento ad alunni con Bisogni Educativi Speciali gli obiettivi, che vengono definiti in base ad una prima operazione di valutazione delle abilità possedute e dei deficit, devono essere ridotti ed organizzati in sequenze graduali per difficoltà, che riescano a facilitarne l’apprendimento. L’analisi del compito è un insieme di metodi che consente di scomporre in sotto-obiettivi più semplici e accessibili un compito-obiettivo inizialmente troppo complesso per essere proposto nella sua totalità (Ianes, 2006).

19 C T S Strategie didattiche: analisi del compito
Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Strategie didattiche: analisi del compito Successivamente è possibile attuare una seconda metodologia di task analysis, ovvero l’individuazione delle abilità componenti e prerequisite al compito, che nel livello precedentemente illustrato, è stato descritto in senso sequenziale. Si cerca cioè di identificare le varie abilità il cui possesso sia un requisito indispensabile per l’esecuzione del compito (abilità componenti) e per il suo apprendimento iniziale (abilità prerequisite). L’insegnante sta definendo una serie di sotto-obiettivi sequenziali, per facilitare con un percorso molto graduale in termini di difficoltà l’apprendimento dell’alunno.

20 Strategie didattiche: analisi del compito
Andare al centro commerciale Esempio di analisi del compito Salire in macchina ed arrivare al centro commerciale Scendere dalla macchina Prendere il carrello Entrare Comprare le cose che sono nella lista della spesa Andare alla cassa Pagare il conto Andare alla macchina Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

21 Strategie didattiche: analisi del compito
Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

22 Strategie didattiche: analisi del compito
Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

23 Strategie didattiche: analisi del compito
Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

24 Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze
Strategie didattiche: analisi del compito AUTONOMIE PERSONALI E SOCIALI Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze Cura di sé Lavarsi le mani Lavare la faccia e i denti Vestirsi Mettersi/togliersi/appendere la giacca Tirare su la cerniera, abbottonarsi Usare il bagno Fare il bagno/la doccia/appendere accappatoio Pulire la vasca/la doccia/il bidet Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

25 Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze
Strategie didattiche: analisi del compito Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze Abilità cognitive Portare messaggi verbali/non verbali in segreteria Recapitare pacchi all’interno della scuola Mettere posta/annunci nelle cartelle degli insegnanti Creare sacchetti per regali (progetto d’arte) Negozio della scuola (vendere biscotti, torte, oggetti creati dagli studenti) Usare la calcolatrice (con i soldi del negozio della scuola) Comprare oggetti nel negozio della scuola Mettere a posto i libri in biblioteca Smistare/dividere i libri dalle riviste Acquistare merendine/caffè dalla macchinetta Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

26 Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze
Strategie didattiche: analisi del compito Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze Abilità cognitive Riempire i barattoli di tempera nell’aula di disegno Fare fotocopie Tagliare e smistare i buoni sconto Smistare posta Fare la punta a pastelli/matite Smistare pastelli per varie classi Mettere a posto attrezzi per ginnastica (smistare oggetti tipo corde coni, tappetini, ecc…) Fare un inventario del mobiletto delle merendine e fare un elenco della spesa Timbrare libri nuovi arrivati in biblioteca Smistare monetine Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

27 Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze
Strategie didattiche: analisi del compito Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze Abilità domestiche Smistare posate Pulire giocattoli Portare fuori la spazzatura Raccogliere/lavare/riportare tazze del caffè degli insegnanti Vestirsi Annaffiare le piante Preparare la merenda Apparecchiare la tavola Smistare e mettere via la spesa Passare la scopa Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

28 Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze
Strategie didattiche: analisi del compito Elenchi di idee/attività da insegnare a ragazzi e ragazze Vita nella comunità Fare la lista della spesa (con immagini) Fare la spesa seguendo la lista Andare in autobus/treno/metropolitana Attraversare la strada Ordinare un pasto al ristorante Pagare il conto al ristorante Andare dal barbiere/dalla parrucchiera Prendere un libro in biblioteca Andare a fare compere (vestiti) Imbucare/spedire lettere Depositare/prelevare soldi in banca Tratto da: Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza


Scaricare ppt "“Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati”"

Presentazioni simili


Annunci Google