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PubblicatoYago Covalski Sá Modificato 5 anni fa
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Estetica Filosofia dell’Arte 09 – L’Ottocento – parte 3
Prof. Vincenzo Lardo
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ricerca del piacere, L’Ottocento – Oscar Wilde
(Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900) Per Oscar Wilde, e per i seguaci dell’estetismo, fare della vita un’opera d’arte significava innanzitutto che l’individuo, padrone della propria esistenza, avendo a disposizione la propria vita, la deve indirizzare al fine della ricerca del piacere, proprio come succede nel gustare un’opera d’arte. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Gabriele D’Annunzio
Così D’Annunzio concepiva la propria vita in relazione a una dimensione estetica, come se volesse identificarsi con i personaggi delle proprie opere, uomini eletti e superiori, con il dono di riuscire a plasmare a piacimento la propria identità Gabriele D’Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938) Prof. Vincenzo Lardo 2018
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ogni tipo di esperienza
L’Ottocento – Oscar Wilde Vivere la propria vita come un’opera d’arte vuol dire diventare polimorfi, adatti a recepire ogni tipo di esperienza senza mai saziarsi Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Oscar Wilde processo di autoaffermazione,
Un ripetitivo, ossessivo, continuo e meccanico processo di autoaffermazione, che necessariamente finisce con il prosciugarsi di ogni esperienza che non conosce durata né valore che non si corrompa. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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viene messa in discussione Marxismo e dal Positivismo
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo Durante l’Ottocento, la concezione romantica dell’arte viene messa in discussione anche dal Marxismo e dal Positivismo Prof. Vincenzo Lardo 2018
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Giuseppe Pellizza da Volpedo
Il quarto stato, 1901 Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Il Positivismo e il Marxismo mettono in discussione l’autonomia dell’arte, non ritenendola una libera produzione dello spirito, ma un prodotto sociale connesso al processo storico della società e dipendente da esso. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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di una organizzazione sociale storicamente determinata
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo Per Marx, l’arte appartiene ad una sovrastruttura di una organizzazione sociale storicamente determinata Karl Marx (Treviri, 5 maggio 1818 – Londra, 14 marzo 1883) Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
L’arte è un riflesso della struttura economico-sociale della società Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Nell’arte si esprimono le aspirazioni, le attese, le idee, le forme di coscienza di una determinata società Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Non sempre, tuttavia, l’arte è un mero riflesso delle idee delle classi dominanti Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Marx riconosce che nella storia ci sono stati artisti e scrittori che, pur avendo un orientamento politico conservatore, hanno espresso concezioni evolute Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Questi artisti hanno saputo cogliere e dar voce a tendenze profonde inavvertite dai più ma operanti nella realtà del loro tempo Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Questi artisti hanno anticipato orientamenti che si sarebbero affermati solo più tardi Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Il positivismo compie una svolta nella storia dell’estetica all’insegna del realismo Prof. Vincenzo Lardo 2018
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Si svaluta l’estetica romantica
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo Si svaluta l’estetica romantica Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Non si considera più l’opera d’arte come prodotto di un’ irrazionale «creazione» ma come prodotto dell’ambiente umano e sociale Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’arte deve cogliere il senso della realtà storica che l’ha prodotta
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo L’arte deve cogliere il senso della realtà storica che l’ha prodotta Prof. Vincenzo Lardo 2018
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Il romanticismo enfatizzava la soggettività dell’artista
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo Il romanticismo enfatizzava la soggettività dell’artista Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Il Positivismo esalta l’ oggettività dell’artista, la sua «neutralità» Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’artista dev’essere simile ad uno scienziato che studia i «fatti»
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo L’artista dev’essere simile ad uno scienziato che studia i «fatti» Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Si afferma l’esigenza di fornire, attraverso l’arte, una descrizione ed un’analisi della realtà sociale e psicologica Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
La svolta realistica rimanda alla necessità di conoscere e studiare le condizioni sociali, politiche ed economiche di un’Europa sempre più industrializzata e attraversata da conflitti sociali Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Gustave Courbet Gli spaccapietre (1849) Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Gustave Courbet I lavoratori più umili quali contadini, braccianti e operai assumono dignità e centralità nell’affresco della dimensione sociale globale. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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voltano le spalle allo spettatore
L’Ottocento – Le critiche al romanticismo Gustave Courbet Gli Spaccapietre colti durante la loro attività voltano le spalle allo spettatore e non rispettano i canoni classici di composizione scenica e armonia della figura. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Le critiche al romanticismo
Gustave Courbet La riproduzione fedele della realtà non va intesa come un limite imposto all’artista, ma come il riconoscimento del suo valore Prof. Vincenzo Lardo 2018
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(Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900)
L’Ottocento – Nietzsche Verso la fine dell’800, Nietzsche elabora una forte e originalissima riproposizione del modello estetico dell’esistenza Friedrich Wilhelm Nietzsche (Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900) Prof. Vincenzo Lardo 2018
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dionisiaco, L’Ottocento – Nietzsche
Nietzsche pensa l’arte come espressione del dionisiaco, dell’oscuro slancio, della vitalità e dell’ebbrezza che accompagnano i momenti creativi e più profondi della vita dell’uomo. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
La bellezza viene a identificarsi con la libera esplicazione della volontà di vivere, del “vigore animale” dell’uomo Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
La bruttezza non è altro che impoverimento e indebolimento della volontà; corrisponde a tutto ciò che infiacchisce e spegne la sensibilità umana. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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si alterna e si compenetra
L’Ottocento – Nietzsche Come nell’arte greca, il dionisiaco si alterna e si compenetra con l’apollineo. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
L’apollineo è concepito come un momento di riposo del dionisiaco, una pausa nella quale il sentimento di potenza non viene annullato ma è come ricondotto a forma, elevato alla sua espressione più pura, espresso come concentrazione di potenza. . Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
comunque, respinge ogni idea di autosufficienza dell’arte, cioè di quell’estetismo che è espresso dalla formula “l’arte per l’arte”. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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la promessa di un’esistenza
L’Ottocento – Nietzsche Fine dell’arte non è l’arte stessa ma la felicità, la promessa di un’esistenza piena e compiuta. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
La felicità è esaltazione della tragica grandezza della natura umana, nella “divinizzazione” dell’esistenza. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
La conoscenza, e l’esperienza estetica, sono possibili solo come esperienza attiva della vita della coscienza (Erlebnis), vita che è dominata dal caso. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
Metafisica, morale, religione, scienza – non sono nient’altro che creature della volontà di menzogna, di fuga davanti alla ‘verità’, di negazione della ‘verità’. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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“Dio è morto” L’Ottocento – Nietzsche
Quando tutte le interpretazioni e giustificazioni dell’esistenza, della vita umana, morali o religiose, sono diventate obsolete, e la scienza è incapace di darle, resta solamente l’esperienza estetica, l’arte come unica possibilità di dare un senso alla vita. Prof. Vincenzo Lardo 2018
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L’Ottocento – Nietzsche
«Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.» Prof. Vincenzo Lardo 2018
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e nient’altro che l’arte.
L’Ottocento – Nietzsche «L’arte e nient’altro che l’arte. Essa è la grande creatrice della possibilità di vivere, la grande seduttrice alla vita, il grande stimolante per vivere.» Frammenti postumi Prof. Vincenzo Lardo 2018
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