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Educare ad un nuovo umanesimo

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Presentazione sul tema: "Educare ad un nuovo umanesimo"— Transcript della presentazione:

1 Educare ad un nuovo umanesimo
IRC e buone pratiche per un nuovo umanesimo

2 Tre aspetti Titolo: IRC e buone pratiche
Premessa: compito e proposta IRC per un nuovo umanesimo Buone pratiche: applicazioni didattiche

3 Buone pratiche scelte metodologiche
modalità di risoluzione a partire dall’esperienza, interventi, attività, programmi/progetti, strategie, percorsi didattici concreti, esperienze per motivare all’apprendimento attivo, allo sviluppo delle competenze (conoscenza, abilità, attitudine; sapere, saper fare e saper essere) , azioni strategiche, tecniche attive capaci di coinvolgere attivamente lo studente, grazie a percorsi personalizzati promuovendone e consolidandone l’interesse e la motivazione facilitare processi di apprendimento più autonomi per scoperta, per azione e per problemi

4 Premessa: compito e Proposta IRC
PER UN NUOVO UMANESIMO

5 Laboratori di cultura E DI Umanità
Grazie all’insegnamento della religione cattolica la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l’apporto significativo del Cristianesimo, si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto ed a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro. (Dal Discorso di Benedetto XVI agli Insegnanti di Religione Cattolica – 25 aprile 2009)

6 Irc ED eDUCAZIONE L’educazione è essenziale per la promozione di un nuovo Umanesimo ed è la sfida di questo nostro tempo. È necessario garantire un insegnamento di qualità che sappia trasmettere alle giovani generazioni l’eredità del passato e i valori-base dell’esistenza. L’IRC non è solo una disciplina curricolare, inserita a pieno titolo nelle finalità della scuola, ma è anche l’espressione dell’impegno culturale della Chiesa capace di promuovere un cammino, attraverso un sistema di significati che è dato dallo statuto epistemologico della disciplina stessa. L’insegnamento della Religione non può limitarsi al livello di informazione, ma ponendo la “competenza” al termine del percorso scolastico, deve cercare di cogliere i valori e i significati di cui la religione è espressione, di affrontare le questioni inerenti il senso della vita e il valore della persona, alla luce della Bibbia e della tradizione cristiana.

7 Compito: incontro Vangelo e cultura
Benedetto XVI: “La dimensione religiosa è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita” (Agli Idr, 2015)

8 Il nuovo umanesimo in Cristo: una proposta credibile per la cultura secolare?
L’apporto specifico, che l’IRC può dare all’interno della trasmissione culturale propria della scuola, è in particolare quello di riconoscere l’umano e mostrare in quale modo è capace di contribuire a rispondere alla domanda davvero epocale, riguardante ciò che significa essere autenticamente uomini e donne oggi.

9 Autentica umanizzazione
«umanesimo della concretezza» (Magatti): cume+crescere: crescere insieme Non uomo frammentato Non condizione di incomunicabilità Smarrire il senso Ma Rapporto con l’altro: è sempre l'altro che ci salva: ossia, solo accettando di farci prossimi al volto dell'altro riusciamo a riappropriarci della nostra umanità, e perciò torniamo a dare un senso alla nostra vita (M. De Certeau) Umanesimo dell’alleanza (Lorizio): legami autentici (della realtà personale e sociale: uomo/natura, uomo/donna, fra generazioni, fra popoli e culture, fra religioni, cittadino/istituzioni, Cristo/Chiesa), esperienza vitale

10 Contributo dell’IRC all’autocomprensione dell’umano
Nei contenuti Nella metodologia e didattica

11 Strategie metodologiche: arte della relazione
Lezione Tre necessità Frontale Operativa Espositiva Cooperativa Dialogata audiovisiva Far scattare l’interesse: motivazioni Variare i registri linguistici Insegnare con rigore e realismo Didattica breve: essenziale, semplice, interdisciplinare

12 Metodo didattico Fase motivazionale Fase di apprendimento
Fase di valutazione L’insegnante offre stimoli per suscitare l’interesse degli alunni attraverso L’insegnante guida l’analisi dei contenuti per facilitare gli alunni attraverso L’insegnante promuove negli alunni la consapevolezza di sé attraverso Brainstorming (tempesta cerebrale o assalto di idee) Questionari informativi Osservazioni di immagini Lezioni espositive e dialogate Lezioni operative o cooperative Lezioni audiovisive Brevi interrogazioni Verifiche scritte Lavori di gruppo

13 5 vie: verbi di relazione
Uscire Educare Annunciare trasfigurare Abitare

14 uscire Esodo e cammino Stile di Gesù Verso Movimento: incontro Mettersi in ascolto Dimensione dinamica e rilettura creativa della tradizione Mondo secolare: autonomia, autoreferenzialità, mancanza di senso, relazioni fragili … Pluralismo Cultura e inculturazione Periferie esistenziali Didattica ermeneutica: cercare il senso, rispondere alle domande esistenziali Esperienza di vita Problemi: didattica orientata ai problemi e agire Domande Didattica aperta In dialogo Cultura secolare Altre confessioni e religioni

15 Situazioni-problema/Progetto
Ruolo dell’insegnante: creare situazione, proporre il problema Problema: compito legato ad una situazione di vita reale/concreta (anche immaginaria) da risolvere Lo studente è messo in crisi, si deve confrontare e deve integrare conoscenze già acquisite ma rielaborare altre Deve attivare tutte le proprie risorse, collaborare con altri Apertura anche all’esterno della scuola

16 2 annunciare Linguaggio (parole dell’umano) Didattica narrativa
Testimoniare Verità dell’umano Ripensare l’umano Bibbia come scuola di umanità, codice dell’esperienza umana Linguaggio (parole dell’umano) Didattica narrativa Didattica dell’appello all’altro

17 Vocabolario dell’umano
Nell’era della comunicazione le parole sono importantissime. Sono come finestre che lasciano passare la luce che illumina la realtà. Se sono troppo strette, o oscurate da usi impoveriti, la nostra stessa comprensione del mondo è mortificata, dato che nell’essere umano linguaggio e pensiero si costituiscono a vicenda. Per prendere la parola nello spazio pubblico della contemporaneità, per poter rendere ragione anche a parole della speranza che ci sostiene, per annunciare con consapevolezza la bellezza dell’umano è importante ripartire dalle parole, riscoprendo il loro significato più autentico. Per questo abbiamo pensato a un “vocabolario dell’umano”, che offre definizioni semplici ma accurate, con rimandi ai testi del magistero e agli altri linguaggi – poetico, filosofico, artistico – che possono illuminare la comprensione dei termini che usiamo ogni giorno. Un vocabolario aperto e multimediale, che continua a crescere grazie al contributo di chi vorrà, come strumento a disposizione di tutti nella preparazione del cammino verso Firenze 2015 e anche oltre.

18 Varietà delle fonti e dei linguaggi
Libro Arte Bibbia Cinema/televisione Letteratura Musica Teatro gioco Storia

19 Metodo narrativo Modalità fondamentale del pensiero umano di interpretare la realtà Nelle diverse culture Dimensione interpretativa e apertura alla possibilità Creazione narrativa del sé: identità soggettiva e apertura all’Altro Incontro Composizione pentadica (5): attore, azione, strumento, scopo, scena/situazione Metodo inclusivo

20 3 abitare Laboratori Classe capovolta Didattica collaborativa
Casa Promuovere una cultura dell’incontro e del dialogo Città, famiglia, comunità Responsabilità Collaborazione e condivisione Bene comune Luoghi Luoghi virtuali Umanesimo ecologico Umanesimo della concretezza Pluralismo Periferie Laboratori Classe capovolta Didattica collaborativa Didattica inclusiva Didattica multimediale

21 Cooperative learning Apprendimento cooperativo
Cooperazione all’interno della classe, piccoli gruppi Interdipendenza positiva Docente: mediatore (come e non cosa) Rapporto interpersonale e mediazione sociale Allievi: soggetti attivi Rapporti costruttivi e responsabili Sviluppo cognitivo come processo sociale Tutti a turno hanno ruoli diversi Obiettivi di tipo cognitivo ma anche relazionale: imparare a lavorare insieme Capacità di ragionamento critico e di competenze sociali Sviluppo delle competenze sociali: comunicazione, gestione dei conflitti, risoluzione del problema, presa di decisione … Struttura: non competitivo e individualistico Condivisione di successi e insuccessi Maggiore motivazione

22 Principi del cooperative learning
non semplice lavoro di gruppo responsabilità individuale principio della leadership distribuita interazione faccia a faccia autonomia del gruppo del raggruppamento eterogeneo Principio della valutazione interdipendenza positiva acquisizione delle competenze sociali

23 Laboratori Docente esperto con allievi
Esperienza, interiorizzazione significativa e personalizzata Non ambiente circoscritto e attività a termine: laboratorialità diffusa

24 4 educare Umanesimo integrale Dimensioni della persona
Formare alla libertà E-duco: potenzialità Risvegliare Progettare percorsi Potenzialità: stili cognitivi e potenzialità degli studenti Progetti ampi

25 5 trasfigurare Trasformare Bellezza Arte come mezzo didattico
Simbolo: rinvio a altro Didattica con immagini e arte Didattica simbolica: dimensione profonda della vita Segni dell’umano

26 Conseguenze e applicazioni didattiche: metodo e didattica
Didattica aperta e in dialogo Dialogo con la cultura secolare, con altre confessioni e altre religioni Didattica inclusiva Non esclusi Didattica multimediale Didattica relazionale Didattica cooperativa Relazione insegnante-allievo Didattica interculturale Contesto


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