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Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi che fai, silenziosa Luna?

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Presentazione sul tema: "Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi che fai, silenziosa Luna?"— Transcript della presentazione:

1 Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi che fai, silenziosa Luna?
Giacomo Leopardi Giulio Bernasconi 3C

2 La luna La Luna è l'unico satellite naturale della Terra. Orbita ad una distanza di circa km dalla Terra, abbastanza vicina da renderla visibile ad occhio nudo e da distinguerne alcuni rilievi sulla superficie. Rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra. La faccia nascosta della Luna non può essere osservata dalla Terra ed è rimasta sconosciuta fino al periodo delle esplorazioni spaziali. Durante il suo moto orbitale, il diverso aspetto causato dall'orientazione rispetto al Sole genera delle fasi lunari chiaramente visibili e che hanno influenzato il comportamento dell'uomo sin dall'antichità e alcuni fenomeni fisici sulla Terra. Giulio Bernasconi 3C

3 Allunaggio Con il termine allunaggio si intende la discesa di un veicolo sulla Luna: si distingue tra allunaggio duro, cioè un impatto che comporta la distruzione del veicolo, e allunaggio morbido, cioè l'impiego di razzi frenanti che permettono al veicolo di arrivare intatto sulla superficie lunare. Giulio Bernasconi 3C

4 La gara spaziale fra urss e stati uniti
Durante il periodo della guerra fredda ci fu una vera e propria «competizione» tra Urss e Stati Uniti D’America per chi, per primo, riuscisse a mandare un uomo sulla Luna. L’impresa era così importante per questi due paesi perché il vincitore avrebbe potuto definirsi in modo simbolico il primo conquistatore dello spazio. Giulio Bernasconi 3C

5 Il programma luna sovietico
Il programma Luna sovietico lanciò il Luna 1, il primo veicolo a volare al di là della Luna, il 4 gennaio Esso fallì la missione e si schiantò sulla superficie lunare. Il Luna 2, fu il primo veicolo ad allunare, mentre Luna 3 fu il primo a scattare fotografie del lato nascosto della Luna il 7 ottobre Luna 9, lanciato dall'URSS il 3 febbraio 1966, eseguì il primo atterraggio morbido sulla Luna; Luna 10 divenne il primo velivolo spaziale ad orbitare intorno alla Luna il 3 aprile 1966. Giulio Bernasconi 3C

6 Il programma luna americano
Prima di mandare degli umani sulla Luna, il governo americano decise che dei veicoli spaziali senza equipaggio avrebbero dovuto controllare il suolo del satellite. Anche il governo americano mandò quindi dei satelliti per controllare le condizioni della Luna. Giulio Bernasconi 3C

7 Neil Armstrong Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, alla fine di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d'America, vinta da questi ultimi. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell'equipaggio dell'Apollo 11. Lui depositò una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che la trovi. Sulla targa c'è scritto: « Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità. » Giulio Bernasconi 3C

8 curiosità La missione costò al governo americano circa 20 miliardi di dollari. I razzi Saturn dell'Apollo 11 avevano carburante paragonabile all'esplosione di granate da 45 chilogrammi l'una. I computer sistemati a bordo dell'Apollo 11 erano meno potenti di un comune cellulare di cui oggi si dispone L'evento è spesso associato alla storica frase “un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità”. Bene, si sappia che quel passo d'uomo non fu tanto piccolo. Infatti, il suo "salto" dalla scaletta del lander misurò 3,5 piedi, poco più di un metro. La tuta interna indossata dagli astronauti, ideata per mantenere il corpo in condizioni di pressione simili a quelle terrestre, fu cucita a mano da una vera e propria squadra di intraprendenti signore. Giulio Bernasconi 3C

9 Apollo 12: è il secondo viaggio spaziale dell'uomo nel 1969.
Le esplorazioni dopo il primo allunaggio Programma apollo Apollo 11: missione che segna il primo allunaggio umano della storia, avvenuto il 20 luglio del Apollo 12: è il secondo viaggio spaziale dell'uomo nel 1969. Apollo 13: l'allunaggio non è mai avvenuto e gli astronauti fecero ritorno senza aver posato piede sulla Luna nel 1970. Apollo 14: il 5 febbraio del 1971, dopo un violento temporale, venne lanciata la navicella spaziale. Apollo 15: è la quarta ricognizione umana della Luna, avvenuta il 30 luglio del 1971, quando l’equipaggio atterra sul cosiddetto “ruscello di Hadley”, situato tra gli Appennini lunari. Apollo 16: quinta missione dell'uomo sulla Luna, conclusa il 21 aprile del Apollo 17: sesta ed ultima spedizione. Si compì l'11 dicembre del 1972. Giulio Bernasconi 3C

10 L’addestramento SPERIMENTARE L’ASSENZA DI GRAVITA’ a bordo di un aereo speciale, che simula le condizioni presenti nello spazio per periodi che durano fino a 20 secondi. Questi cosiddetti “voli parabolici” sono un buon modo per imparare a muoversi mentre si fluttua. Gli astronauti praticano molto sport: questa attività fisica li mantiene in salute. GUIDARE UN VEICOLO SPAZIALE. Glli astronauti imparano a guidare un veicolo spaziale utilizzando un simulatore, che è la riproduzione esatta di un veicolo spaziale reale. Ci si prepara su un periodo molto lungo quasi senza interruzioni: due anni e mezzo Giulio Bernasconi 3C

11 L’addestramento ESSERE SCIENZIATI nello spazio, gli astronauti trascorrono la maggior parte del tempo facendo esperimenti scientifici, e a tale scopo si preparano inizialmente con degli scienziati per imparare a svolgere ogni esperimento. USCIRE DALLA NAVICELLA in alcuni casi, gli astronauti escono nello spazio per aggiustare qualcosa o per condurre un esperimento. Per prepararsi alle passeggiate nello spazio, indossano le tute spaziali mentre si allenano in acqua, lavorando su dei modelli in scala reale. Prima di partire per lo spazio, gli astronauti devono anche prendere lezioni di paracadutismo e imparare le tecniche di sopravvivenza in mare, nelle foreste e nel deserto per sapere come comportarsi in caso di emergenza. Giulio Bernasconi 3C

12 Cosa succede al fisico degli astronauti nello spazio
Quando tornano sulla Terra gli astronauti non riescono a muoversi bene perché i loro muscoli si sono indeboliti. Anche se nella navicella hanno continuato a svolgere attività fisica, farla senza la forza di gravità di fatto porta a un dimezzamento della potenza fisica. Altri problemi sono la riduzione della densità delle ossa, il parlare e il vedere. Trascorrere dei mesi nello Spazio, inoltre, può velocizzare l'invecchiamento, perché dal punto di vista psico-fisico è come se fossero passati molti più anni! Insomma, appena rientrati sulla Terra gli astronauti devono fare un vero e proprio percorso di riabilitazione, devono rafforzare ossa e muscoli prima di tutto, per riuscire a camminare di nuovo normalmente, non avere più problemi di equilibrio e afferrare gli oggetti senza difficoltà (cosa che appena atterrati non riescono a fare), poi devono riabituarsi al cibo e alle bevande terrestri, recuperare pienamente la vista e rafforzare anche il sistema immunitario. Giulio Bernasconi 3C

13 LA VITA DURANTE LA MISSIONE
CIBO ATTIVITA’PER IL FISICO E LA MENTE SONNO COMUNICAZIONI CON IL RESTO DEL MONDO Come sono cambiate negli ultimi 50 anni….Samantha Cristofoletti Giulio Bernasconi 3C

14 La teoria del complotto lunare
La teoria del complotto lunare è l'ipotesi secondo cui le missioni del programma Apollo non avrebbero realmente trasportato gli astronauti sulla Luna, e le prove degli allunaggi sarebbero state falsificate dalla NASA, con la collaborazione del governo degli Stati Uniti. Secondo i teorici del complotto, le immagini degli allunaggi sarebbero riprese fatte in studio con l’aiuto di effetti speciali. Ci sono molteplici motivazioni secondo cui l’uomo non è mai andato sulla Luna. Una di queste è la Fascia di Van Allen: una zona altamente radioattiva insuperabile dall’uomo e dalle attrezzature tecnologiche. Altri studiosi hanno evidenziato delle anomalie in alcuni particolari delle fotografie. Giulio Bernasconi 3C

15 L’impatto sociologico
Dal giorno del decollo dell’Apollo 11 fu davvero come se tutto, anche in Italia, ruotasse intorno alla Luna. Nelle scuole e nei bar non si parlava d’altro e solo l’ennesima crisi di governo riusciva a sottrarre un po’ di spazio alle notizie provenienti dallo Spazio. La Rai stimò che le fasi salienti della missione vennero seguite su 7 milioni di piccoli schermi. I negozi, con le vetrine rigorosamente a tema, ottennero il permesso di tenere accesa la tv anche durante l’orario di apertura e al carcere di Roma il ministero concesse 600 apparecchi in prestito. Quella dell’allunaggio fu la prima notte senza furti né rapine da 10 anni a quella parte. Circa 900 milioni di persone s’incollarono alla tv. Oltre 20 milioni erano italiani. Giulio Bernasconi 3C

16 Il futuro Dagli anni settanta agli anni novanta non ci sono più state spedizioni sulla luna. Dagli anni ‘90 si è rincominciato ad eseguire delle esplorazioni lunari. L'Agenzia spaziale russa prevede di mandare nuovamente l'uomo sulla Luna nel 2030 per installarvi una base permanente. Giulio Bernasconi 3C

17 La luna alla portata di tutti
La Luna già fra qualche anno sarà alla portata di tutti, o quasi…Chi ha 750 milioni di dollari da spendere - l'equivalente di 580 milioni di euro - potrà assicurarsi, da oggi, un biglietto di andata e ritorno per visitare il satellite. Lo ha annunciato in queste ore ufficialmente, dopo due anni di preparativi, l'azienda privata Golden Spike. Il primo lancio commerciale, fissato per il 2020, costerà approssimativamente 1,5 miliardi di dollari e porterà sulla Luna soltanto due persone. L'azienda ha calcolato interessati a un posto per il decennio Giulio Bernasconi 3C

18 PERCHE’ SPENDERE TANTO PER LO SPAZIO
Una domanda simile fu posta anche nel 1970 all’allora direttore scientifico della NASA, Ernst Stuhlinger, da una suora attiva in Zambia. Considerati i successi del programma Apollo, che aveva consentito di portare l’uomo sulla Luna, il responsabile della NASA aveva proposto di avviare le prime ricerche per una missione spaziale con esseri umani verso Marte. Suor Mary Jacunda gli inviò una lettera, chiedendogli come potesse proporre qualcosa del genere e di così costoso mentre sulla Terra ogni anno milioni di persone pativano la fame. Stuhlinger rispose con una lettera lunga e ben argomentata, che successivamente fu pubblicata dalla NASA con il titolo “Perché esplorare lo Spazio?”. Giulio Bernasconi 3C


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