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“L’informazione e il consenso” 22 novembre 2012
Il Rischio clinico Alberto Rigo Responsabile delle funzioni per la sicurezza del paziente AULSS 21
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“To err is human” (Kohn, IOM 1999) Gli incidenti sono il frutto di un insieme di errori ed eventi e l’operatore, responsabile dell’errore finale, non è altro che l’ultimo casuale anello della catena
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Rischio clinico “la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioè che subisca un qualsiasi danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestate durante la degenza, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte” (Kohn, IOM 1999)
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I Principi Guida La sicurezza al primo posto
L’impegno ad erogare cure di alta qualità deve diventare un’aspettativa La conformità ai regolamenti è responsabilità di ciascuno Individui eccellenti insieme nel lavoro di squadra Impegno al miglioramento continuo guidato dalle prove scientifiche
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[ F. Kavaler e A.D. Spiegel ]
Risk Management Sistema di linee guida, protocolli e procedure finalizzate a: identificare, valutare e ridurre, laddove possibile, i rischi dei pazienti, dei visitatori, dei dipendenti e di tutta l’organizzazione. [ F. Kavaler e A.D. Spiegel ]
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Procedure adottate CORRETTO UTILIZZO DELLE SOLUZIONI CONCENTRATE DI CLORURO DI POTASSIO ED ALTRE SOLUZIONI CONCENTRATE CONTENENTI POTASSIO PREVENIRE LA RITENZIONE DI GARZE, STRUMENTI O ALTRO MATERIALE ALL’INTERNO DEL SITO CHIRURGICO CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI, DEL SITO CHIRURGICO E DELLA PROCEDURA MANUALE PER LA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA E CHECK LIST PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE
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Procedure adottate PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0 PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI PREVENZIONE DELL’OSTEONECROSI DELLA MASCELLA/MANDIBOLA DA BIFOSFONATI PREVENZIONE E GESTIONE DELLA CADUTA DEL PAZIENTE
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Costruire una Cultura della Sicurezza
Studi condotti sia in ambiente sanitario, sia in altri settori hanno dimostrato che talvolta sono le persone migliori a determinare gli errori peggiori; gli errori si verificano nell’ambito di processi ricorrenti indipendentemente dalle persone coinvolte. Se gli operatori sanitari comprendessero questi principi, con maggiore frequenza segnalerebbero gli incidenti. Solo la segnalazione sistematica degli incidenti può consentire di imparare da essi e prevenirli.
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Incident reporting Segnalazione degli eventi avversi e degli eventi sentinella
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Altre procedure adottate
Identificazione del paziente tramite braccialetto Gestione dei farmaci Contenzione fisica
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Protocolli Aziendali CIO
Sorveglianza dei germi Sentinella Prelievo, conservazione e trasporto dei materiali biologici Igiene delle mani Prevenzione e sorveglianza della Legionellosi Prevenzione della infezioni della ferita chirurgica Accesso alla sala operatoria del personale esterno Profilassi antibiotica per gli interventi chirurgici Antibioticoprofilassi richiesta e somministrazione Prevenzione delle infezioni delle vie urinarie Prevenzione delle infezioni correlate al catetere venoso centrale Prevenzione delle polmoniti associate alla ventilazione meccanica
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Delibera aziendale
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Documento aziendale
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Indice Politica consenso
1. Dichiarazione di intenti 2. Scopo 3. Campo di applicazione 4. Riferimenti normativi e documentali 5. Informazione e consenso nella pratica clinica 6. Il rifiuto delle cure 7. Consenso informato generale alle terapie a rischio e agli interventi chirurgici 8. Flow-chart del processo
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Metodologia adottata Approccio “multispecialistico”
Presentazione ed approvazione in collegio di direzione Approvazione del comitato etico
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Requisiti del consenso
Per essere valido il consenso deve essere: personale: prestato dal malato libero: espressione di una scelta volontaria esplicito: manifestato in modo chiaro e univoco informato: preceduto da adeguata informazione attuale: prestato al “momento” dell‘atto sanitario; revocabile in qualsiasi momento.
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Forma del consenso Nessuna norma stabilisce in quale forma (scritta od orale) deve essere fornito/raccolto il consenso, fatta eccezione per alcuni casi particolari. Peraltro, il supporto “documentale scritto“, soprattutto nella formula standardizzata e burocratica dei modelli di consenso, non garantisce di per sé che il rapporto di comunicazione tra medico e paziente sia stato effettivamente corretto. In ogni caso appare consigliabile acquisirlo sempre: in forma scritta in caso di trattamenti che superino la routine; in forma orale nei trattamenti considerati di routine (prelievo di sangue, misurazione della pressione ecc.).
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Dichiarazione di consenso informato
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Dichiarazione di consenso informato (autocertificazione per i genitori)
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Scheda informativa A cura delle singole U.O. possono essere predisposte schede informative sulle attività oggetto del consenso secondo le seguenti modalità: elaborare schede informative corredandole dei necessari riferimenti bibliografici, coordinandone la stesura per competenza specialistica riportare su ogni scheda il responsabile, la data e il livello di revisione curare periodicamente l’aggiornamento dei contenuti delle schede sulla base dell’evoluzione delle conoscenze tecnico-scientifiche
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I DATI DELL’AULSS 21
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La corretta compilazione della cartella clinica
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Alcuni punti presi in esame
Consenso all’anestesia Consenso all’intervento Consenso alla trasfusione
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CONSENSO ALL’INTERVENTO
2010 2012
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CONSENSO ALL’ANESTESIA
2010 2012
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CONSENSO ALL’UTILIZZO DI SANGUE E/O EMODERIVATI
2010 2012
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CHECK LIST DI SALA OPERATORIA
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Le segnalazioni
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Le segnalazioni ALTRO ALTRO CADUTE CADUTE
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I contenziosi
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Numero sinistri per stato
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Conclusioni . . .
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