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PubblicatoGiuliana Amaral Coelho Modificato 5 anni fa
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“Principali fattori di rischio nel Florovivaismo,
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI – PISTOIA SABATO 17 GIUGNO 2017 “Principali fattori di rischio nel Florovivaismo, possibili effetti sulla salute dei lavoratori e della popolazione, ruolo delle istituzioni nella prevenzione.” slide 1 di 2
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MONITORAGGIO SULL’IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI
UTILIZZATI NEL FLORO-VIVAISMO NEL COMPRENSORIO PISTOIESE ANNI ~ ANGELA VERALDI BENEDETTA LENZI ~
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INTRODUZIONE MONITORAGGI P.F. monitoraggio costante
Impiego dei prodotti fitosanitari (p.f.) presenta una varietà e complessità di situazioni a rischio da richiedere un monitoraggio costante sul territorio
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MONITORAGGI P.F. Legislazione
Le norme vigenti obbligano a monitorare i P.F. (vendite, impieghi)
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MONITORAGGI P.F. Legislazione
Reg. CE n.1185/2009 del 25/11/2009 relativo alle statistiche sui pesticidi Considerando quanto segue: (2) ….si rendono necessarie ai fini ..del calcolo di pertinenti indicatori sui rischi per la salute e l’ambiente..” (3) E’ indispensabile disporre di statistiche comunitarie..sulle vendite e sull’impiego dei p.* …nel contesto della strategia tematica per l’impiego sostenibile dei p. . (6) …E’ necessario che le statistiche siano dettagliate fino al livello delle sostanze attive. Art. 1 - Oggetto, ambito di applicazione e obiettivi 2. Le statistiche si applicano: - “ai quantitativi annuali dei p. immessi in commercio” - “ai quantitativi annuali di p. utilizzati conformemente all’alleg. II” Alleg. II -Statistiche sugli usi agricoli dei p. (riguardano le sostanze elencate nell’alleg. III) Alleg. III -Classificazione armonizzata delle sostanze (elenco sostanze attive) Il Regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri * pesticidi
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MONITORAGGI P.F. (Legislazione)
Decreto 22 gennaio 2014 Adozione del Piano d’Azione Nazionale per l’Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari. (PAN) Azioni -C. Monitoraggio C1: Monitoraggio delle sostanze attive fitosanitarie nelle acque superficiali e sotteranee. C2: Monitoraggio dei p.f. e dei relativi residui negli alimenti.
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SIAN (Sistema informativo Agricolo Nazionale*)
MONITORAGGI P.F. (Dati vendite) Essenzialmente utilizzati dati di vendita ISTAT(Istituto Nazionale di Statistica) Fonte: Ditte produttrici e Aziende che commercializzano p.f. Rilevazione: quantitativi prodotti Qualità: non è possibile risalire alle sostanze attive (raggruppati per attività fitoiatrica es. fungicidi ecc. e famiglia chimica es.fung. triazoli). SIAN (Sistema informativo Agricolo Nazionale*) Fonte: Rivenditori (vendite annuali raccolte da autorità regionali e province autonome -art. 42 del DPR 290/2001). Rilevazione: quantitativi sostanze attive Qualità: non è possibile risalire ai quantitativi effettivi (stimati un terzo di ISTAT) Sono disponibili con 2 anni di ritardo, gli ultimi dati risalgono al 2012 *Del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
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MONITORAGGI P.F. (Dati vendite)
CRITICITA’ DATI VENDITA: - UTILIZZO FUORI PROVINCIA - OMESSE DICHIARAZIONI DEI RIVENDITORI - SOTTOSTIMA QUANTITATIVI (ad es. acquisti on-line non regolamentati)
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registro dei trattamenti fitosanitari “quaderno di campagna”
MONITORAGGI P.F. (Registro trattamenti) DPR 23/4/2001 n° 290 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti -art. 42 ll CRRFV utilizza il registro dei trattamenti fitosanitari “quaderno di campagna” mezzo più idoneo per indagini su impieghi effettivi
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MONITORAGGI P.F. (Registro trattamenti)
Dlgsl 14/8/2012 n. 150 Attuazione direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi. Art. 16 -Dati di produzione, vendita e utilizzazione- Comma 3 “Gli Acquirenti e gli utilizzatori conservano* presso l’Azienda il registro dei trattamenti effettuati nel corso della stagione di coltivazione” Art. 24 –Sanzioni- Comma 13 “………..L’acquirente e l’utilizzatore che non adempia agli obblighi di tenuta del registro dei trattamenti.., è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria ….da 500 a euro.” Tenuta registri: 5 anni (L.R n 36 del 1 luglio 1999 modificata con la LR 40 del 23 luglio 2009) * Nazionale:obbligo tenuta 3 anni; Regionale:5 anni (L.R n luglio 1999 modificata dalla LR luglio 2009)
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MONITORAGGI P.F. (Campione analizzato)
Monit. 1 ( ): tot vivaistiche (PT) 67 floricole (VDN) Monit. 2 ( ): tot vivaistiche (PT) 20 floricole (VDN) Monit. 3 ( ): tot vivaistiche (PT) 14 floricole (VDN) - 68,6% rispetto al 1° Monitoraggio Campione: Aziende attive sul territorio monitorate anche nei precedenti Piani Mirati
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MONITORAGGI P.F. (Materiali e metodi)
Motivi di riduzione campione dal al : 66,6% per: smarrimento registri/non tenuta registri anni passati* (anche 1 solo anno) 33,4% per: - cessazione attività * Tenuta registri: 5 anni (L.R n 36 del 1 luglio 1999 modificata con la LR 40 del 23 luglio 2009)
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(66 vivaistiche, 14 floricole)
MONITORAGGI P.F. (Materiali e metodi) Monit : 80 aziende (66 vivaistiche, 14 floricole) Criteri selezione: quantità p. f. impiegati nel 1° monit. ( ) suddivisi in: 3 classi di consumo (alto, medio, basso) Fonte: Registri trattamenti anni
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MONITORAGGI P.F. (Materiali e metodi)
-DATI CONTENUTI NEI R.T.(data t., nome commerciale prodotti, colture,quantità,ha ecc) -FUNZIONE (insetticida/acaricida ecc) -SOSTANZA ATTIVA -Kg_PA -CAS -INDICAZIONI DI PERICOLO P.A.* Costituzione di due data-base (PT, VDN) a) Determinazione quantitativi: - formulati commerciali - sostanze attive (% nei prodotti**) ** il Dataset Ministero della Salute, contiene l'elenco completo dei Prodotti Fitosanitari autorizzati dal Ministero della Salute b) Classificazione pericolosità: - sostanze attive * SITO ECHA (European Chemical Agency) sostanze incluse nell’allegato VI del Regolamento 1272/2008 CLP prima del 2014 ESIS (European chemical Substances Information System)
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MONITORAGGI P.F. (Materiali e metodi)
c) Comparazione impieghi fra i periodi di indagine - anni di riferimento: -Monitoraggio anni passati: -Monitoraggio corrente:
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80 AZ FLORO-VIVAISTICHE (CAMPIONE 2011-2014)
ZONA PISTOIA ZONA VALDINIEVOLE Aziende vivaistiche 66 Aziende floricole 14 SAU 699,44 ha 18,13 ha Registri informatizzati 264 56
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ZONA PISTOIA
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Prodotti impiego costante nel periodo esaminato
ad eccezione dell’anno 2013*. In media ciascuna Azienda utilizza 527,22 kg/anno di prodotti
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IMPIEGO (KG) PRODOTTI NEL TERRITORIO PISTOIESE
ANNI ?
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RIDUZIONE QUANTITATIVI ANNO 2013 Per motivi di riorganizzazione agronomica di una grande azienda nel corso del 2013 (non annotazione/non effettuazione di una parte dei trattamenti).
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Sostanze attive progressivo aumento tranne per l’anno 2013*.
*Per motivi di riorganizzazione agronomica di una grande azienda nel corso del 2013, i dati relativi ai trattamenti fitosanitari risultano ridotti (non annotazione/non effettuazione di una parte dei trattamenti).
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IMPIEGO SOSTANZE ATTIVE (KG) NEL TERRITORIO PISTOIESE
ANNI ? ?
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IMPIEGO (KG) PRODOTTI/SOSTANZE ATTIVE
NEL TERRITORIO PISTOIESE ANNI ANNO KG PRODOTTI KG/HA/ANNO KG SOSTANZE ATTIVE SOSTANZE ATTIVE 2011 36.009,13 51,48 9.164,18 13,10 2012 36.831,10 52,65 9.641,37 13,79 2013 30.775,18 43,99 8.635,52 12,34 2014 35.570,99 50,85 10.412,65 14,88 TOTALE ,40 37.853,72 MEDIA 49,74 13,52
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Confronto precedenti monitoraggi (2005-2007)
la media dei prodotti era di 39,4 kg/ha/anno 49,74 ( ) +10,34 kg/ha/anno
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IMPIEGO PRODOTTI SUL TERRITORIO PISTOIESE SUDDIVISI PER FUNZIONE,
MEDIA ANNI ?
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IMPIEGO PRODOTTI SUL TERRITORIO PISTOIESE PER FUNZIONE,
MEDIA ANNI Prevalenza dei diserbanti in tutti e quattro gli anni monitorati seguono gli insetticidi/acaricidi per gli anni e i fungicidi per l’anno 2011 coadiuvanti e molluschicidi/nematocidi sono impiegati in misura minore in tutti gli anni presi in esame
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SOSTANZE PIU’ UTILIZZATE (KG)
ANNI GLIFOSATE PENDIMETALIN OLIO MINERALE 2011 3.851,8 1.793,6 768,5 2012 4.057,5 1.532,9 1.137,9 2013 3.860,6 1.467,4 1.013,4 2014 4.439,7 1.591,3 1.608,6 TOTALE 16.209,6 6.385,3 4.528,3
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SOSTANZE PIU’ UTILIZZATE (KG)
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Impiego di Glifosate, Pendimetalin, Olio minerale, confronto con le altre sostanze impiegate nello stesso periodo
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Sostanze attive (Kg) con funzione diserbante maggiormente impiegate nelle aziende vivaistiche
monitorate, anni L’olio minerale nelle presenti rielaborazioni è stato considerato esclusivamente con la funzione di insetticida
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Sostanze attive (Kg) con funzione fungicida maggiormente impiegate nel vivaismo ornamentale,
anni
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Sostanze attive (Kg) con funzione insetticida maggiormente impiegate nel vivaismo ornamentale, anni
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rappresenta quasi la metà di tutte le sostanze attive impiegate
Conclusione Glifosate rappresenta quasi la metà di tutte le sostanze attive impiegate sul territorio pistoiese
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Impiego di Glifosate nelle aziende vivaistiche attive sul territorio pistoiese, confronto con le altre sostanze attive impiegate
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IMPIEGO DELLE SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE PT
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Quantitativi (kg) di Sostanze attive pericolose incluse nell’allegato VI del Regolamento CLP utilizzate sul territorio pistoiese 35% 30% Le sostanze attive pericolose nel 2011 risultano il 30% rispetto ai quantitativi totali, mentre nel 2014 sono il 35%
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MONITORAGGI P.F. FUNZIONE PRINCIPIO ATTIVO Classificazione CLP
(regolamento CE n. 1272/2008) Valutazione IARC DISERBANTE GLIFOSATE 1 H318; provoca gravi lesioni oculari 2 H411; tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata Gruppo 2A (probabile cancerogeno) PENDIMETALIN Skin Sens. 1H317; può provocare una reazione allergica cutanea Aquatic Acute 1H400; molto tossico per gli organismi acquatici Aquatic Chronic 1H400; molto tossico per gli organismi acquatici nd INSETTICIDA/ ACARICIDA OLIO MINERALE (cas: ; ; ) Canc. 1B H350; può provocare il cancro Gruppo 3 altamente raffinati (non classificabili per la cancerogenicità) Indicazioni di Pericolo per la salute: da H300 a H399 Indicazioni di Pericolo per l’ambiente: da H400 a H499
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Glifosate Classificato* dalla IARC probabile cancerogeno per l’uomo
MONITORAGGI P.F. (Gifosate) Glifosate Classificato* dalla IARC probabile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A) *Il 20 marzo 2015 Osservata una limitata evidenza di cancerogenicità per gli esseri umani ed una associazione positiva per il linfoma non-Hodgkin, inoltre una sufficiente evidenza per la cancerogenicità negli animali da esperimento
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Confronto fra quantitativi (kg) di sostanze attive pericolose incluse nell’allegato VI del regolamento CLP utilizzate sul territorio pistoiese e quelle valutate anche dalla IARC + VALUT. IARC + VALUT. IARC SOLO INCLUSE IN ALLEG. VI SOLO INCLUSE IN ALLEG. VI
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MONITORAGGI P.F. (Discussione principi attivi)
Glifosate a PT -Regolamento di Igiene del comune di PT in vigore dal 2007 (aree agricole ed extragricole) art. 76 -Nelle aree di tutela (centri abitati) o in prossimità di queste (entro 10m da strade statali, provinciali, comunali, sorgenti, pozzi privati, abitazioni, ricoveri di animali, sponde di laghi naturali e dei corsi d’acqua, invasi ad uso pubblico), vige il divieto di impiego dei prodotti fitosanitari che rientrano fra le sostanze di cui all’alleg.2 L.R. 36/99*. *sostanze classificate dalla IARC 1, 2A e 2B
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MONITORAGGI P.F. (provvedimenti UE/Nazionale Glifosate)
Commissione europea REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/1056 DELLA COMMISSIONE del 29 giugno 2016 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga del periodo di approvazione della sostanza attiva glifosato Nessuna decisione in merito al mantenimento del Glifosate nell’elenco UE delle sostanze attive approvate a seguito dei pareri EFSA/FAO (improbabile che il glifosato rappresenti un rischio cancerogeno per l'uomo) Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) non ha completato la valutazione degli effetti del Glifosate su salute umana e ambiente Ministero della Salute -GU n.168 del : Proroga dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glyphosate, in attuazione del regolamento (UE) n. 2016/1056. (16A05261) - ha prorogato fino al 31/12/2017 le autorizzazioni nazionali dei p.f. a base di Glifosate
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MONITORAGGI P.F. (provvedimenti Glifosate/coformulanti)
Prodotti a base di G. contenenti il coformulante Ammina di sego polietossilata Commissione europea REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/1313 DELLA COMMISSIONE del 1° AGOSTO 2016 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva Glifosato Considerando quanto segue: - L'Autorità* ha concluso che …sono stati osservati effetti tossici significativi dell'ammina di sego polietossilata. -..segnalato… il potenziale dell'ammina di sego polietossilata di incidere negativamente sulla salute umana se impiegata nei p. f. contenenti glifosato. Art. 1 Gli Stati membri provvedono affinché i prodotti fitosanitari contenenti glifosato non contengano il coformulante ammina di sego polietossilata (n. CAS ) *Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) Ministero della Salute DECRETO 16 AGOSTO 2016: A decorrere dal 22 agosto 2016 è revocata l’autorizzazione all’immissione in commercio ed impiego dei p.f. contenenti la sostanza attiva glifosate ed il coformulante ammina di sego polietossilata (n. CAS ). Elenco dei p.f. revocati
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MONITORAGGI P.F. (Glifosate/coformulanti)
Nell’elenco dei p.f. revocati a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata vi sono prodotti utilizzati in elevate quantità sul territorio pistoiese
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ZONA VALDINIEVOLE
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Prodotti aumento dell’impiego dal 2011 al 2014
in media ciascuna Azienda impiega circa 34,13 Kg/anno di prodotti fitosanitari*. * Diminuzione notevole dei quantitativi rispetto ai periodi precedenti
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IMPIEGO PRODOTTI (KG) NEL TERRITORIO PISTOIESE
ANNI
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aumento dell’impiego dal 2011 al 2014
Sostanze attive aumento dell’impiego dal 2011 al 2014
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IMPIEGO SOSTANZE ATTIVE (KG) IN VALDINIEVOLE
ANNI
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IMPIEGO (KG) PRODOTTI/SOSTANZE ATTIVE
IN VALDINIEVOLE ANNI ANNI KG PRODOTTI KG/HA/ANNO PRODOTTI KG SOSTANZE ATTIVE SOSTANZE ATTIVE 2011 429,43 23,68 154,75 8,53 2012 478,09 26,37 117,45 6,47 2013 418,79 23,09 146,66 8,08 2014 585,14 32,27 264,04 14,56 TOTALE 1.911,5 682,9 MEDIA 26,35 9,41
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Confronto precedenti monitoraggi (2005-2007)
la media dei prodotti era di 68,27 kg/ha/anno 26,35 ( ) - 41,92 kg/ha/anno
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rispetto ai precedenti monitoraggi (2005-2010)
VALDINIEVOLE ANNI rispetto ai precedenti monitoraggi ( ) drastica riduzione dei geodisinfestanti lieve incremento dei diserbanti
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Sostanze attive (Kg) con funzione di geodisinfestante, molluschicida e nematocida impiegate in Valdinievole negli anni 2012 regolamentazione dell’1,3 Dicloropropene
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Geodisinfestanti 2012 ? Impieghi troppo bassi* non compensati con l’impiego di altri prodotti Non vengono riportati sul registro dei trattamenti**? 25 *rispetto ai precedenti monitoraggi: da 68,3 Kg/ha/anno a 26,3 Kg/ha/anno **conseguenza delle regolamentazioni (es. 1,3 Dicloropropene)
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Sostanze attive (Kg) con funzione diserbante impiegate costantemente in Valdinievole negli anni
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riduzione dei geodisinfestanti incremento dei diserbanti
Possibili motivazioni: Regolamentazione dell'utilizzo del Bromuro di metile (dal 2005) e dell’1,3-Dicloropropene (dal 2012) progressiva inefficacia dei prodotti ad azione geodisinfestante l’incremento dei diserbanti per combattere le erbe infestanti è una conseguenza crisi del 2009/2010*, ha portato alla conversione delle floricole verso altre tipologie di colture che non richiedono trattamenti con geodisinfestanti. *Indagine sul settore vivaistico ornamentale in Toscana del 2016 Fonte: Università degli studi di Firenze corso di laurea triennale in scienze vivaistiche, Ambiente e gestione del verde
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Sostanze attive (Kg) con funzione insetticida/acaricida impiegate costantemente in Valdinievole negli anni
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Sostanze attive (Kg) con funzione fungicida costantemente impiegate in Valdinievole negli anni
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Conclusione Aumento impiego prodotti e sostanze attive dal 2011 al 2014 Insetticidi/acaricidi i più utilizzati per tutti gli anni ( ), seguiti dai fungicidi, tranne per il 2014 (geodisinfestanti) Geodisinfestanti impiego altalenante, drasticamente ridotti rispetto al monit (da approfondire)
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IMPIEGO DELLE SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE IN VALDINIEVOLE
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Valdinievole aumento delle quantità relative alle sostanze chimiche pericolose (ex molto tossiche, tossiche, nocive) dal 2011 al risulta raddoppiata.
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Sostanze attive pericolose incluse nell’allegato VI del Regolamento CLP
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Classe di Impatto Potenziale (CIP)
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Recentemente ARPAT ha proposto l’indicatore Classe di Impatto Potenziale (CIP)
-Tiene conto delle caratteristiche ambientali, ecotossicologiche e tossicologiche delle sostanze attive* in un determinato territorio - può costituire una guida per indirizzare le scelte nelle politiche di riduzione dell’impatto da p.f. in determinati territori * Informazioni ricavate dalla banca dati Pesticide Properties Database
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Il CIP (comparto SALUTE) descrive il pericolo
di effetti avversi sulla salute, soprattutto a lungo termine. Attribuito un valore (da 1 a 5*) alle singole sostanze considerando i seguenti parametri: dose giornaliera accettabile (ADI) effetti sul sistema endocrino effetti sulla riproduzione/sviluppo effetti mutageni effetti cancerogeni * 1 BASSA 2 MEDIO BASSA 3 MEDIA 4 MEDIO ALTA 5 ALTA
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Dal 2005 al 2014 i valori in Toscana rientrano fra “alti e medio-alti”
2009 2011 2012 2013 2014 4,30 4,11 3,83 3,82 4,01 4,07 1 BASSA 2 MEDIO BASSA 3 MEDIA 4 MEDIO ALTA 5 ALTA
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SOSTANZE ATTIVE DI CIP= 5 PER COMPARTO SALUTE (VENDITE TOSCANA 2015 > 5000 KG)
GLIFOSATE MANCOZEB METAM-SODIUM DAZOMET DIMETOATO PENDIMETALIN CLORPIRIFOS CIMOXANIL PROCLORAZ CLORPIRIFOS-METILE TEBUCONAZOLO OXIFLUORFEN TIOFANATO-METILE Sono tutte sostanze molto usate anche nel florovivaismo (pt) Fonte ARPAT
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CONFRONTO DATI NAZIONALI e REGIONALI
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Trasposti al numero totale delle Aziende vivaistiche:
Inferenza statistica Quantitativi (prodotti e sostanze attive) impiegati dalle Aziende del campione analizzato: 66 Aziende, con 679,51 ha di SAU Trasposti al numero totale delle Aziende vivaistiche: 1.500 Aziende attive sul territorio della provincia di Pistoia*, con oltre ha di SAU** *Indagine sul settore vivaistico ornamentale in Toscana del 2016 Fonte: Università degli studi di Firenze corso di laurea triennale in scienze vivaistiche, Ambiente e gestione del verde **13,06% di tutte le Aziende floro-vivaistiche in provincia di PT
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Inferenza statistica Impiego sul territorio pistoiese (2011-2014 )
Media quantitativi prodotti: ,57 kg/anno Media quantitativi sostanze attive: 9.460,38 kg/anno
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CONFRONTO DATI NAZIONALI e REGIONALI
Presi in esame anche i precedenti monitoraggi (anni 2005 e 2009), effettuati con le stesse Aziende appartenenti al campione* Confronto con i dati ufficiali disponibili a livello nazionale e regionale (ISTAT**) *Non sono stati inclusi i quantitativi relativi alle Aziende operanti sul territorio della Valdinievole a prevalente produzione floricola **DATI ISTAT: basati sulle dichiarazioni delle ditte produttrici e da quelle che commercializzano i Prodotti fitosanitari
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Dati ISTAT distribuzione dei prodotti fitosanitari in Toscana confronto con i quantitativi stimati degli impieghi sul territorio pistoiese FLOROVIVAISMO (PT): 11% (media) dei prodotti distribuiti nel settore agricolo della toscanadistribuiti nel settore agricolo della toscana
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Dati ISTAT distribuzione delle sostanze attive in Toscana confronto con i quantitativi stimati degli impieghi sul territorio pistoiese FLOROVIVAISMO (PT): 7% (media) delle sostanze attive distribuite nel settore agricolo della toscanadistribuiti nel settore agricolo della toscana
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ANNI PRODOTTI SOSTANZE ATTIVE ITALIA TOSCANA PISTOIA 2005 ND 35,8 6,7
Impieghi (kg/ha/anno) nel florovivaismo (PT) confronto con i dati di distribuzione Nazionali/Regionali (elaborazioni ISTAT), anni ANNI PRODOTTI SOSTANZE ATTIVE ITALIA TOSCANA PISTOIA KG/HA/ANNO 2005 ND 35,8 6,7 4,4 7,0 2009 11,5 44,9 5,8 4,0 11,7 2011 52,9 5,5 13,5 2012 54,2 4,8 3,8 13,9 2013 45,3 4,3 3,4 12,7 2014 52,3 15,3
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MEDIA RELATIVA AGLI ANNI 2005-2014
SOSTANZE ATTIVE KG/HA/ANNO ITALIA (ISTAT) 5,31 TOSCANA (ISTAT) 3,93 PISTOIA (CRRFV) 12,35
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Quantitativi nettamente superiori nel florovivaismo pistoiese
rispetto ai dati di distribuzione sul territorio nazionale e Toscano: fino al triplo dei consumi medi nazionali quasi il quadruplo di quelli Toscani
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Impieghi di sostanze attive (Kg/ha/anno), confronto dati Nazionali, Regionali e PT, anni 2005-2014
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Distribuzione di sostanze attive (kg/ha/anno) nell’agricoltura Italiana (elaborazioni ISTAT), anni
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Distribuzione di sostanze attive (kg/ha/anno) nell’agricoltura Toscana (elaborazioni ISTAT), anni
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-Impieghi di sostanze attive (kg/ha/anno) nel florovivaismo (PT), (elaborazioni CRRFV), anni
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MONITORAGGI P.F. (Conclusioni) MONITORAGGI P.F. (Conclusioni)
-importante e crescente uso di prodotti e delle sostanze attive contenute in particolare con funzione diserbante -aumento sostanze attive pericolose (ex molto tossiche, tossiche e nocive) Le sostanze sono soggette a rivalutazioni e riclassificazioni alla luce di nuove ricerche e studi Tutti i p.f. sono potenzialmente pericolosi: a) Interferiscono con la salute umana e animale b) la quasi totalità classificata “pericolosa per l’ambiente” c) Possibili effetti sinergici d) Effetti da bioaccumulo e) Tossicità metaboliti f) Interferenti endocrini (effetti anche a piccole dosi)
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MONITORAGGI P.F. (Conclusioni)
- E’ IMPORTANTE APPROFONDIRE LE CONOSCENZE SULLE SOSTANZE UTILIZZATE NEL TERRITORIO, (SIA A LIVELLO QUANTITATIVO CHE QUALITATIVO) PER POTER AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE CONNESSE AL LORO IMPIEGO OCCORRE TENERE CONTO DI UNA POSSIBILE SOTTOSTIMA DEI QUANTITATIVI (impiego di dosi superiori a quelle riportate sul R.T., acquisti on-line, usi impropri su altre colture/superfici, mercato nero, ecc.)
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Lo hanno adottato quasi tutte le regioni
Decreto 22 gennaio 2014 Adozione del Piano d’Azione Nazionale per l’Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari. Lo hanno adottato quasi tutte le regioni fornisce indicazioni per ridurre l’impatto sanitario e ambientale dei p. f. utilizzati in ambito agricolo ed extragricolo (aree urbane, strade,ferrovie, giardini, ecc.) -fissa obiettivi specifici di: riduzione ed eliminazione di determinate sostanze attive impiego di prodotti fitosanitari che presentino il minor rischio per la salute umana e l’ambiente tra quelli disponibili per lo stesso scopo
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sperimentano tecniche agronomiche alternative alla lotta chimica
A che punto siamo? Solo una minima parte delle Aziende appartenenti al campione sperimentano tecniche agronomiche alternative alla lotta chimica e interessano pochissime fitopatologie da combattere
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Si assiste ad un lieve ma costante incremento dal 2011 al 2014
Graf. 1 –Confronto tra le METODI ALTERNATIVI ALLA LOTTA CHIMICA SUL TERRITORIO PISTOIESE Si assiste ad un lieve ma costante incremento dal 2011 al 2014 –Confronto tra le Aziende che adottano metodi alternativi alla lotta chimica e Aziende che effettuano esclusivamente lotta chimica Le principali motivazioni che inducono le Aziende a limitare l’impiego dei metodi alternativi, secondo quanto dichiarato dai titolari, dipendono dal timore che tali metodi di lotta risultino poco efficaci contro parassiti e infestanti rispetto alla lotta chimica, ma anche dalla limitata disponibilità di prodotti
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uno strumento (monitoraggio impieghi) utile per adottare provvedimenti
Il CRRFV ricorda che è a disposizione* uno strumento (monitoraggio impieghi) utile per adottare provvedimenti a tutela della salute e dell’ambiente in conformità con le indicazioni date dal PAN *Comune di PT, altre U.F. ASL (es. Igiene e Sanità Pubblica, Veterinaria), ARPAT, altre.
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FLUSSO INFORMATIVO TELEMATICO DATI REGISTRI TRATTAMENTI
PROSPETTIVE FUTURE FLUSSO INFORMATIVO TELEMATICO Necessità di: -migliorare il monitoraggio (diminuendo il gravoso impegno per acquisizione/controllo/correzione dati e aumentare il campione/informazioni) Attivando FLUSSO INFORMATIVO TELEMATICO DATI REGISTRI TRATTAMENTI Compilazione on-line registri trattamenti
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GRAZIE PER L'ATTENZIONE
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