La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Introduzione al modello fattoriale

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Introduzione al modello fattoriale"— Transcript della presentazione:

1 Introduzione al modello fattoriale
(Una valutazione con radici bergamasche) Unibg 1 ottobre 2018 E. Puricelli CQIA – Università di Bergamo

2 L’oggetto della valutazione
Quando si parla di “valutazione delle competenze” occorre distinguere due possibili oggetti: I “singoli gesti competenti” ossia la risposta ad un compito unitario L’ “essere competente”, ossia la competenza come modi di essere della persona

3 La competenza e le sue manifestazioni
I «singoli gesti competenti» sono ciò che si manifesta e si può osservare, di volta in volta; essi rendono visibile la competenza Ciò che possiamo vedere sono sempre e solo i singoli frutti La «competenza» non si manifesta mai direttamente in tutta la sua ampiezza e profondità Non vediamo mai il “ramo” [esempio dell’identikit]

4 Un esempio I “singoli gesti competenti”
L’ “essere competente” o competenza …. Descrivere un paesaggio Narrare un’avventura Scrivere una poesia Argomentare un’opinione Partecipare ad un dibattito Conversare Parlare in pubblico Scrivere un articolo / saggio Leggere criticamente un libro Dare suggerimenti a qualcuno Comprendere una dimostrazione Ecc. La «competenza in lingua madre» (un ramo carico di molti frutti)

5 Valutare le competenze
1) Per valutare le competenze bisogna innanzitutto osservare e valutare singoli gesti competenti 2) Tramite l’osservazione e valutazione dei singoli gesti ci si può formare un’idea: sul livello di maturazione di una competenza sul potenziale di competenza sulla morfologia o stile dell’essere competente

6 I due momenti della valutazione
La valutazione che ha per oggetto i “singoli gesti competenti”, intesi come spiragli che lasciano intravvedere la competenza nel suo insieme Valutazione PROGRESSIVA La valutazione che ha per oggetto l’essere competente”, in termini di: livello di maturazione potenziale di competenza morfologia dell’essere competente Valutazione PCOMPLESSIVA

7 Set osservativi e sollecitazioni

8 Importanza dell’osservazione didattica
A scuola, il modo più semplice, immediato e diretto, ma anche imprescindibile, per conoscere e valutare qualcosa è osservare di ciò che accade. |-> Si tratta di un’operazione basilare nel senso che fornisce la materia prima per ogni altra operazione successiva Il fatto è che, solo talvolta e occasionalmente gli apprendimenti si manifestano in modo spontaneo -> SET OSSERVATIVI OCCASIONALI

9 Importanza dell’osservazione scolastica
Di norma, invece, gli apprendimenti in termini conoscenze, abilità, competenze, ecc., non si manifestano spontaneamente, ma restano nascosti -> Allora è necessario sollecitare il loro manifestarsi mediate prove di verifica, ossia momenti appositamente pensati per monitorare, in modo sistematico e continuo, determinati apprendimenti: Il vantaggio delle prove è che si può decidere, di volta in volta, che cosa verificare, con quali strumenti e tempi

10 COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE
I compiti unitari in situazione Nel caso delle competenze le prove assumono la forma dei compiti unitari in situazione COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE Non è una collezione di quesiti unificati dal comune riferimento a un tema o argomento. E’ una sollecitazione c he richiede l’assunzione di un impegno unitario, organico e di senso compiuto Per le sue caratteristiche un compito unitario ha bisogno di tempi normalmente più lunghi di quelli assegnati ad una prova per le conoscenze e le abilità.

11 Esempi CU(S) Argomentare pro o contro una determinata tesi
Formulare un’ipotesi per spiegare un fenomeno naturale e realizzare un esperimento per validare tale ipotesi Partecipare ad una assemblea di classe per risolvere alcuni problemi relazionali emersi Progettare un oggetto di uso comune e realizzarlo Preparare una lezione da tenere ai propri compagni utilizzando la LIM Ricostruire i fatti relativi ad un evento sulla base di una selezione di fonti storiche

12 Caratteristiche dei compiti (cu)
COMPITO Natura Teorico conoscitiva / pratico operativa / estetico espressiva Struttura Semplice/ complessa Modo Individuale / di gruppo Esito Prodotto / performance Durata Tempo richiesto per esecuzione

13 Caratteristiche delle situazioni (s)
SITUAZIONE Grado di realtà Simulata o diminuita / autentica /aumentata o iperealtà Notorietà Situazione sconosciuta / analoga / conosciuta Variabilità Situazione statica / dinamica Polarità facilitante / ostacolante

14 La valutazione progressiva
La valutazione dei singoli gesti (o progressiva) prevede le seguenti operazioni ideazione e proposta di un compito osservazione del singolo gesto competente dichiarazione di quanto osservato registrazione o conservazione di quanto dichiarato trattamento dei dati registrati ai fini dell’espressione di un giudizio sul singolo gesto competente

15 1. Ideare un «compito unitario in situazione»

16 Il compito in situazione
PERSONA REALTA’ CULTURA 16 16

17 Modalità: individuale
mini Lab IDEAZIONE DI UN COMPITO Immagina un compito unitario in situazione da proporre agli studenti, nell’ambito della tua disciplina di insegnamento Analizza le caratteristiche del compito unitario (natura, struttura, modo, esito, durata) Analizza le caratteristiche della situazione (grado di realtà, notorietà, variabilità, polarità) Modalità: individuale Tempo: 10 min

18 2. Osservare i “singoli gesti competenti”

19 Esempi di «gesti» da osservare
19

20 Che significa «osservare» in didattica?
L'osservare didattico non è un girare lo sguardo a vuoto; non è un guardare tutto e niente, come quando si ammira un paesaggio. L’ osservare didattico ha sempre uno scopo conoscitivo per questo è sempre orientato o guidato da domande a cui deve fornire delle risposte: osservare didattico = constatare DOMANDA -> CONSTATAZIONE -> RISPOSTA

21 Che cosa osservare dei gesti competenti?
DI UN GESTO COMPENTETE SI DEVE OSSERVARE: il fare competente nella suo rivolgersi al compito [cu] in situazione [s] nel suo radicarsi nelle capacità personali (attitudini, talenti, ecc.) [p] nel suo utilizzare le conoscenze e abilità culturali [c,a] 21

22 I cinque fattori da osservare
Compito Situazione Persona Conoscenze Abilità 22

23 DOMANDA -> CONSTATAZIONE -> RISPOSTA
Una equivalenza DOMANDA -> CONSTATAZIONE -> RISPOSTA Chiedersi che cosa osservare equivale a chiedersi che cosa domandare

24 Le 5 domande «base» Compito: come e con quali risultati si relaziona al compito unitario? Situazione: come si relaziona alla situazione? Persona: quali attitudini, capacità, talenti, ecc. evidenza e valorizza? Conoscenze: quale patrimonio di conoscenze evidenzia e valorizza? Abilità: quale patrimonio di conoscenze evidenzia e valorizza? 24

25 Da cinque a tre domande Compito Situazione Persona Conoscenze Abilità
REALTA’ Situazione Persona PERSONA Conoscenze CULTURA Abilità 25

26 Le 3 domande «essenziali»
Le 5 domande standard possono essere ridotte a 3 essenziali REALTA’: come e con quali risultati si relaziona al compito unitario in situazione? PERSONA : quali attitudini, capacità talenti evidenza e valorizza? CULTURA: quale patrimonio di conoscenze e abilità evidenzia e valorizza? 26

27 Le n … domande «analitiche»
Le 5 domande standard possono essere dettagliate in più o meno analitico con set di domande specifiche Come e con quali risultati si relaziona al compito unitario? Assume il compito e lo porta a termine? Ne comprende il senso e l’unitarietà Evidenzia una tattica o una strategia? Consegue lo scopo? In che misura? Ecc. Come e con quali esiti si relaziona alla situazione? E’ vigile e attento al variare delle situazione? Manifesta resilienza rispetto alle situazioni di stress? Sa valorizzare le occasioni favorevoli che si presentano? Ecc. 27

28 Le n… domande «analitiche»
Quali attitudini, capacità, talenti personali evidenza e valorizza? Ha forza fisica, scatto, resistenza, ecc.? E’ motivato? E’ determinato e deciso? Quanto collabora con gli altri? Ecc. Quale patrimonio di conoscenze evidenzia e valorizza? Conosce le regole più semplici? Conosce le regole più complesse? Conosce le fasi di una partita? Sa cosa sia il fair play? Ecc. Quale patrimonio di abilità evidenzia e valorizza? Ha buona tecnica individuale? Applica correttamente le regole? Ecc. 28

29 Domande esplicite e domande implicite (o variabili)
Sin qui, nel formulare domande guida abbiamo usato la forma esplicita o articolata -> questo modo di procedere è certamente chiaro, ma è poco pratico ed economico. Nel caso del modello fattoriale, per ragioni di comodità ed economia, si preferisce ricorrere a domande espresse in forma implicita o contratta, denominate fattori e variabili Quali sono i tuoi colori preferiti? In effetti una domanda può essere considerata una variabile, che attende di essere saturata da una risposta o da un insieme di risposte corrette.

30 Un elenco di domande implicite
Fattori Variabili Un elenco di domande assume la forma di un elenco di fattori e variabili COMPITO (cu) SITUAZIONE (s) PERSONA (p) CONOSCENZE (c) ABILITA’ (a) Questo elenco è la base di una mappa fattoriale

31 mini Lab Modalità: gruppo Tempo: 15 min
PREPARARE DOMANDE GUIDA PER L’OSSERVAZIONE DI GESTI COMPETENTI Scegliere un compito unitario in situazione e per ogni fattore proporre alcune domande appropriate Trasformare le domande esplicite in domande implicite o variabili, sostituendo la domanda con un sostantivo Modalità: gruppo Tempo: 15 min

32 Interludio LA «REGINA» DELLA VALUTAZIONE
VERIFICA? OSSERVAZIONE? 1. Gli apprendimenti possono manifestarsi in modo spontaneo e occasionale (es. uso dei congiuntivi); tuttavia è poco economico aspettare che si manifestino in questo modo … per osservarli. 2. Per questo sono state inventate le prove di verifica, che sono delle sollecitazioni per costringere gli apprendimenti a manifestarsi. 3. L’utilità delle prove di verifica è quella di mettere a disposizione una grande quantità di materiale osservativo in un’unità di tempo e spazio. La correzione è fondata sull’osservazione. 4. La verifica è uno strumento al servizio dell’osservazione.

33 2. Esprimere verbalmente quanto osservato

34 Dal domandare al rispondere
Dopo aver domandato e osservato occorre rispondere, ossia esprimere verbalmente (dichiarare, affermare, riportare ) quanto riscontrato -> un’osservazione che non renda noto quanto osservato non è completa. Ai fini esemplificativi, immaginiamo di aver proposto ai nostri studenti il seguente compito unitario in situazione: «Preparare un manifesto pubblicitario per una manifestazione sponsorizzata dall’Amministrazione comunale»

35 Domande e risposte - Fattore 1
Fattore 1 - Relazione al compito [cu] DOMANDE RISPOSTE 1. ASSUME IL COMPITO E LO POSTA A TERMINE? DOPO UN INIZIO POCO PROMETTENTE HA AFFRONTATO IL COMPITO COM MOLTA DETERMINAZIONE E IMPEGNO PORTANDOLO A COMPIMENTO NEL TEMPO PREVISTO (AFFIDABILITA’SERIETA’) 2. COMPRENDE IL SENSO E L’UNITARIETA’? HA COMPRESO ADEGUATAMENTE QUANTO IL COMPITO RICHIEDEVA NEL COMPLESSO E NEI DETTAGLI; SI E’ ATTENUTA ALLE INDICAZIONI RICEVUTE 3. EVIDENZIA UNA TATTICA O STRATEGIA? IL PROCEDIMENTO ALL’INIZIO E’ STATO UN PO’ CAOTICO, POI SI E’ DATA UN PIANO DI LAVORO PRECISO ED EFFICACE (comportamento tattico strategico) 4. IL RISULTATO E’ UN PRODOTTO DI QUALITA’ CHE CONSEGUE LO SCOPO? IL MANIFESTO REALIZZATO E’ ACCATTIVANTE E SIMPATICO, RIESCE A RICHIAMARE L’ATTENZIONE, PERTANTO CONSEGUE IL SUO SCOPO (creatività, ironia, espressività) 5. ECC.

36 Domande e risposte - Fattore 2
Fattore 2 - Relazione alla situazione [s] DOMANDE RISPOSTE 1. E’ ATTENTO AL VARIARE DELLA SITUAZIONE? NELL’ ASSUMERE IL COMPITO E’ ATTENTA A QUANTO ACCADE INTORNO; IN PARTICOLARE TENDE A CONTRASTARE LE DISTRAZIONI INDOTTE DAI COMPAGNI; TIENE CONTO DEL TEMPO CHE PASSA E REGOLA LA SUA AZIONE DI CONSEGUENZA 2. SOSTIENE LE SITUAZIONI DI STRESS? GLI ERRORI E IL DOVER RIFARE NON LA SCORAGGIANO; SI IRRITA SOLO NEL CASO DI OSSERVAZIONI CRITICHE (resilienza) 3. VALORIZZA LE OCCASIONI FAVOREVOLI? ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE I SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI E FA TESORO DELLE OSSERVAZIONI DEL DOCENTE 5. ECC

37 Domande e risposte - Fattore 3
Fattore 3 - Risorse personali [p] DOMANDE RISPOSTE 1. HA CAPACITA’ DI COMPRENSIONE? NELL’ ASSUMERE IL COMPITO E’ ATTENTA A QUANTO ACCADE INTORNO; IN PARTICOLARE TENDE A CONTRASTARE LE DISTRAZIONI INDOTTE DAI COMPAGNI; TIENE CONTO DEL TEMPO CHE PASSA E REGOLA LA SUA AZIONE DI CONSEGUENZA 2. QUALI ASPETTI PRESENTA LA MANUALITA’? LA MANUALITA’ FINE E CERTAMENTE VALIDA COME SI EVINCE DALLA GRAFICA E DALLA SCRITTURA 3. E’ CREATIVO? LO SLOGAN, IL TESTO DI CHIARIMENTO , L’USO DELLE IMMAGINI EVIDENZIANO UNA CERT CAPACITA’ CREATIVA 5. HA CAPACITA’ DI ENTRARE IN RELAZIONE E DI COMUNICARE? SA ENTRARE IN RELAZIONE E COMUNICARE CON GLI ALTRI, MA SOLO SELETTIVAMENTE, EVITANDO IL CONFRONTO E LA COLLABORAZIONE CON ALTRI 6. ECC.

38 Domande e risposte – Fattore 4
Fattore 4 - Conoscenze [c] DOMANDE RISPOSTE 1. CONOSCE LE CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO? LE PROVE RELATIVE A QUESTI ASPETTI MOSTRANO UNA SOLIDA PADRONANZA DI QUESTE CONOSCENZE 2. CONOSCE I PRINCIPI BASILARI DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA? IDEM 3. CONOSCE LE CARATTERSITICHE DEL LINGUAGGIO METOFORICO E LE DIVERSE FIGURE RETORICHE? LE VERIFICHE DEDICATE A QUESTO ASPETTO SONO POSITIVE 4. SI ESPRIME IN MODO CORRETTO (LESSICO, GRAMMATICA, SINTASSI)? IN TUTTE LE OCCASIONI DI USO VERBALE E SCRITTO DELLA LINGUA SI ESPRIME IN MODO CORRETTO 5. ECC.

39 Domande e risposte – Fattore 5
Fattore 5 - Abilità [a] DOMANDE RISPOSTE 1. SA VALUTARE E SCEGLIERE SLOGAN RISPONDENTI AI CANONI DI QUESTO LINGUAGGIO? DALLE PROVE EFFETTUATE DIMOSTRA PADRONANZA SICURA RISPETTO A QUESTA FORAM ESPRESSIVA 2. HA PADRONANZA DELLA TECNICHE GRAFICHE E LE VALORIZZA? EVIDENZIA UNA TECNICA GRAFICO COLORISTICA PRECISA 3. ECC.

40 Dalle risposte esplicite alle implicite ( o valori)
Negli esempi precedenti abbiamo fatto ricorso a risposte articolate, ossia in forma esplicita o espansa -> questo modo di procedere è certamente preciso, circostanziato e personalizzato, ma è poco pratico ed economico. Nel modello fattoriale, per ragioni di comodità ed economia, si preferisce ricorrere a risposte espresse in forma contratta o valori. In effetti una risposta può essere considerata un valore che satura una domanda. Quali sono i tuoi colori preferiti?

41 Elenco di domande e risposte
Fattori Variabili Valori COMPITO (cu) SITUAZIONE (s) PERSONA (p) CONOSCENZE (c) ABILITA’ (a) Quella rappresentata è la struttura di una mappa fattoriale, così denominata perché la sua funzione è quella di orientare l’osservazione sia nel domandare sia nel rispondere.

42 mini Lab Modalità: gruppo Tempo: 15 min
PREPARARE RISPOSTE PER LE DOMANDE GUIDA Attribuire ad ogni domanda una risposta articolata ed esplicita (MiniLab precedente) Trasformare le risposte esplicite in risposte implicite o valori, sostituendo la risposta con aggettivi e avverbi Modalità: gruppo Tempo: 15 min

43 Fine


Scaricare ppt "Introduzione al modello fattoriale"

Presentazioni simili


Annunci Google