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PubblicatoEvangelina Palmieri Modificato 5 anni fa
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Laboratorio 2 Le prove Invalsi per il secondo ciclo: analisi degli item proposti
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Normativa Il Decreto Legislativo n.62 del 13 aprile ha apportato modifiche sia agli esami della terza classe della scuola secondaria di I grado che agli esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione e stabilito per entrambi che l’INVALSI effettui rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, Computer Based Test (CBT), volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese. La partecipazione alle prove suddette rappresenta requisito per poter sostenere gli esami. Il decreto n.62 non precisa su quali basi saranno predisposte le prove standardizzate.
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La prova 2018 Il 5 luglio al ministero dell’istruzione è stato presentato il rapporto nazionale sulle prove INVALSI. Nel rapporto non c’è alcuna informazione sui contenuti della prova somministrata nel mese di maggio alle seconde classi della scuola secondaria di II grado. Qualche informazione sarà data solo ad ottobre. (mail Ambrisi) La prova è stata composta da una selezione di domande estratte a caso da un ampio repertorio di quesiti «equipollenti». Non essendo più su carta, non si sono svolte nello stesso giorno e alla stessa ora per tutti e sono variate da studente a studente pur mantenendo identica forma e struttura. La durata è stata di 100 minuti.
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Dal 2008 ad oggi l’INVALSI ha raddoppiato i finanziamenti e soprattutto ha aumentato il suo peso nel dibattito pubblico sulla scuola con rilevanti ripercussioni sulla didattica. Testi recenti come La tirannia della valutazione di Angelique del Rey e Valutazione! di Benédicte Vidaillet sottolineano come l’eccessivo peso attribuito a queste prove genera negli studenti ansia da prestazione e da competizione.
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Il dare tanto rilievo alle prove porta non solo i docenti a dedicare molto tempo al teaching to test ma anche all’incremento del florido mercato di manuali specifici. E’ prevedibile che il prossimo anno scolastico molte ore verranno sottratte alla didattica per la preparazione alla prova che gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie superiori di II grado dovranno sostenere a marzo.
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Nel rapporto 2018 si cita lo sforzo corale e generoso di tutte le scuole italiane profuso per il successo dell’operazione, ritenuta tra le più importanti a livello europeo, ma si tace sull’impatto negativo che essa ha avuto sulla didattica. La modalità CBT ha fatto registrare un incremento nella partecipazione degli studenti di tutte le tipologie e in tutte le regioni italiane, senza alcuna eccezione. La partecipazione degli studenti alle prove INVALSI ha raggiunto il livello più alto dalla loro introduzione (2011). L’incremento medio è stato +10% e ugualmente diffuso su tutto il territorio nazionale, ma ancora più elevato nell’istruzione professionale.
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Permangono le differenze di risultato degli studenti dei diversi indirizzi di studio (Licei, Tecnici e Professionali) ma soprattutto nel Nord Est e in matematica gli allievi degli istituti tecnici raggiungono ottimi risultati, paragonabili a quelli dei Licei. Lo svolgimento CBT delle prove ha permesso di ottenere il sostanziale azzeramento del cheating ma forse ha fatto perdere qualche altro requisito.
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Le differenze regionali e per tipologie di scuola diventano ancora più rilevanti di quanto si osserva al termine della scuola secondaria di primo grado. Il problema è particolarmente accentuato in Matematica; in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna oltre il 75% degli studenti ottiene risultati più bassi della media nazionale. E’ significativa l’affermazione fatta durante la presentazione del rapporto annuale: « Per chi va a scuola in Veneto è come se, per competenze acquisite, di fatto facesse un anno in più di chi va a scuola in Calabria.» .
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L’INVALSI sembra volgere lo sguardo al passato per distribuire meriti o colpe, mentre la sua funzione dovrebbe essere quella di migliorare la scuola, analizzare i processi per indirizzare le attività future. E’ ipotizzabile che gli ambiti previsti per la prova delle quinte classi della scuola secondaria superiore siano: Aritmetica e algebra Geometria Relazioni e funzioni Dati e previsioni
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Prova classe seconda secondaria di II grado
L’ultima prova nota è pertanto quella del Gli studenti in 90 minuti dovevano rispondere a 32 domande così distribuite. AMBITO Numero delle domande Numero degli item Numeri 11 18 Spazio e figure 9 Dati e previsioni 7 Relazioni e funzioni 5 15 Totali 32 53
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Grazie Tiziana Bindo
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