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COMPRENDERE IL PAESAGGIO

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Presentazione sul tema: "COMPRENDERE IL PAESAGGIO"— Transcript della presentazione:

1 COMPRENDERE IL PAESAGGIO
LE FORME DEL TERRITORIO COME SI MODIFICA IL TERRITORIO IL CLIMA

2 ZONE IN RILIEVO E ZONE PIANEGGIANTI
Nel territorio si distinguono tre zone altimetriche: pianura  minimi dislivelli; da 0 a 300 m sul livello del mare collina  terreno abbastanza accidentato; da 300 a 600 m montagna  terreno scosceso e ripido; sopra i 600 m

3 LA PIANURA Tipi di pianura:
pianura alluvionale = formata dai detriti trasportati dai fiumi, che hanno riempito il fondo di antiche valli, lagune o golfi (es. Pianura Padana) pianura di sollevamento = formata dall’innalzamento del fondo del mare, causato da forti spinte provenienti dal centro della terra. pianura di erosione = è ciò che resta di antichissime montagne, completamente erose pianura vulcanica = formata da ceneri e lapilli eruttati dai vulcani In Europa le pianure sono soprattutto di tipo alluvionale.

4 CARSISMO Il carsismo è una forma di erosione che si verifica nel calcare, un tipo di roccia che si scioglie facilmente. Il nome deriva dall’altopiano del Carso (in Friuli) dove questo fenomeno è particolarmente evidente. L’acqua piovana, scorrendo sulla roccia calcarea, la erode creando dei solchi. Nel tempo questi solchi si fanno sempre più profondi e l’acqua scorre sempre più in profondità, formando grotte e gallerie sotterranee. Spesso sul fondo di queste grotte scorrono dei veri e propri fiumi, che talvolta appaiono in superficie solo dopo molti km. In superficie il territorio è brullo, senza alberi. Nelle grotte carsiche il calcare disciolto in acqua forma stalattiti e stalagmiti.

5 Schema di un tipico territorio carsico: i corsi d’acqua scavano la roccia calcarea, molto permeabile, e creano avvallamenti, pozzi, grotte e gallerie sotterranee.

6 Le Grotte di Frasassi, nelle Marche.
Si notano le stalattiti (pendenti dal soffitto), le stalagmiti (che si innalzano dal pavimento) e le colonne (formate dall’unione di molte stalattiti e stalagmiti).

7 LE CATENE MONTUOSE Le montagne in genere sono raggruppate in catene montuose Elementi della montagna: Cima o vetta Passo o valico Versante (fianco della montagna) Altopiano (superficie pianeggiante posta ad una certa altezza) Valle (profonda concavità tra due montagne o due catene montuose) Crinale (linea che passa per i punti più alti di una catena montuosa)

8 L A FORMA DELLA MONTAGNA
La forma di una montagna dipende tra tre elementi: - il tipo di roccia da cui è composta - il processo che avviene nelle profondità della terra, che tende a fare innalzare le montagne (= orogenesi) - il processo che avviene in superficie, che disgrega la roccia (= erosione)

9 L’OROGENESI L’orogenesi è il processo di formazione delle montagne.
Esse si originano dai lentissimi movimenti della crosta terrestre, che causano il sollevamento degli strati rocciosi. La superficie terrestre, che noi crediamo così stabile, è infatti in movimento! È divisa in diverse zolle (o placche) che “galleggiano” sopra uno strato fluido, più interno, chiamato mantello. Quando due zolle si scontrano, gli strati rocciosi si sollevano e formano le catene montuose. Le forze che agiscono all’interno della terra sono responsabili dell’orogenesi, ma anche dei vulcani e dei terremoti. L'interno della terra, video youtube

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11 UN ESEMPIO DI OROGENESI: LE DOLOMITI
Le dolomiti sono gruppi montuosi delle Alpi, formati da un tipo di roccia particolare (la dolomia), che si è originata sul fondo del mare: - 200 milioni di anni fa al posto delle dolomiti c’era un mare, popolato di coralli. Gli scheletri di questi organismi, nel tempo, si sono accumulati in gigantesche scogliere sommerse - a causa dei movimenti della crosta terrestre il fondo marino si è sollevato e le scogliere sono diventate montagne

12 EROSIONE E ALTRI MUTAMENTI
Il processo di erosione avviene in superficie a causa degli agenti atmosferici (pioggia, vento, ghiaccio). Pioggia e vento: trasportano i frammenti di roccia, che si accumulano alla base della montagna e vengono portati via dai ruscelli. La pioggia può anche provocare frane. Ghiaccio: sulle montagne più alte la neve non si scioglie mai e, accumulandosi, si trasforma in ghiaccio. I ghiacciai si ritirano o si estendono a seconda delle stagioni. Il processo di erosione spiana man mano il rilievo. Per questo le montagne più antiche sono più basse rispetto alle montagne più giovani, perché hanno subito l’erosione per più tempo. Slavina: massa di neve che scivola sul fianco della montagna. Valanga: massa di neve che si stacca da una montagna e rotola a valle aumentando il suo volume.

13 LE VALLI Sono di due tipi:
Glaciali, cioè scavate da un ghiacciaio (che tende a scivolare verso il basso a causa del suo peso). Hanno una forma a U. Fluviali, cioè scavate dai fiumi. Hanno una forma a V.

14 LA FORMAZIONE DELLE COLLINE
Si creano in due modi: In seguito all’erosione delle montagne lungo un periodo di milioni di anni Grazie ai detriti trascinati dai ghiacciai nel loro scivolare verso valle (colline moreniche). In Italia sono famose le colline moreniche del Garda. La formazione delle colline moreniche del Garda

15 ATTIVITÀ UMANE IN MONTAGNA
Gli uomini vivono, generalmente, sui versanti più soleggiati, perché più caldi. Risorse e attività della montagna: Legname Energia idroelettrica Turismo Agricoltura (patata e cereali resistenti al freddo: orzo, segale, mais) Allevamento di bovini (sistema dell’alpeggio: d’inverno gli animali stanno nelle stalle, d’estate sono portati nei pascoli ad alta quota. Nelle baite, o malghe, si lavora il latte).

16 LE ALLUVIONI Alluvione: fenomeno che si verifica quando le acque dei fiumi, dopo forti piogge, straripano allagando i terreni circostanti. Le alluvioni sono favorite da: abbattimento degli alberi, per cui le radici non trattengono più il terreno scarsa pulizia dei letti dei fiumi, ingombri di detriti argini non sufficientemente alti

17 I VULCANI Vulcano: rilievo a forma di cono, formato dalla solidificazione della lava uscita da una fenditura della crosta terrestre. Parti del vulcano: camera magmatica (o deposito) = cavità dentro la crosta terrestre dove si accumula molta roccia incandescente fusa (il magma) e molto gas condotto (o camino) vulcanico = cavità verticale lungo cui il magma sale in superficie cratere = “bocca” del vulcano, da cui esce il magma in forma più liquida (la lava) cono vulcanico = montagna vulcanica, formata dagli strati sovrapposti di lava solidificata Durante un’eruzione vulcanica vengono proiettati fuori dal cratere i gas, le ceneri e i lapilli (rocce incandescenti), mentre la lava cola lungo i versanti del vulcano. Dalle fenditure della crosta terrestre possono anche uscire i acqua e vapori bollenti (geyser).

18 Parti del vulcano Un geyser in Islanda: video

19 IL TERREMOTO ( O SISMA) È una vibrazione del terreno causata dai movimenti delle zolle che costituiscono la crosta terrestre. Tale vibrazione si propaga attraverso onde sismiche. Le scosse sono ondulatorie se si sviluppano in senso orizzontale, sussultorie se si sviluppano in senso verticale. Il punto in profondità da cui si generano le onde sismiche si chiama ipocentro, il punto corrispondente sulla superficie terrestre si chiama epicentro. I terremoti in mare generano onde gigantesche, provocando maremoti.

20 Propagazione delle onde sismiche

21 LE CATASTROFI CAUSATE DALL’UOMO
L’uomo ha sempre modificato la natura per adattarla ai suoi bisogni, creando il paesaggio rurale (cioè agricolo) e urbano (cioè di città, in latino urbs). Se però l’intervento umano non è rispettoso della natura può causare disastri ecologici, mettendo anche in pericolo la salute e la vita delle persone.

22 TEMPO E CLIMA Tempo atmosferico: il tempo fa oggi in un certo luogo.
Clima: tempo che fa di solito in quella località (media dei tempi atmosferici). La meteorologia studia il tempo atmosferico. Si fonda su tre elementi: Temperatura (termometro) Pressione atmosferica (barometro) Umidità (igrometro per misurare quanto vapore acqueo c’è nell’aria, pluviometro per misurare quanta pioggia è caduta)

23 FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA
Il variare del clima da zona a zona dipende da: latitudine: più ci troviamo vicino all’equatore più fa caldo, perché i raggi solari cadono perpendicolarmente. altitudine: in montagna l’atmosfera è meno densa, perciò trattiene meno il calore del sole. distanza dal mare o dai laghi: le masse d’acqua trattengono il calore durante l’estate e lo rilasciano d’inverno. correnti marine, che possono essere calde o fredde e influenzano il clima delle coste.

24 I raggi solari cadono perpendicolari lungo l’Equatore
e sempre più obliqui man mano che si va verso i poli.

25 IL CICLO DELL’ACQUA Tre stati: liquido (mari, laghi, fiumi), solido (ghiacciai), gassoso (vapore acqueo nell’aria). Ciclo dell’acqua: l’acqua evapora passando dallo stato liquido a quello gassoso Il vapore acqueo condensa, cioè si trasforma in piccolissime gocce che formano le nubi L’acqua cade al suolo come pioggia, neve o grandine (precipitazioni)

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