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SCUOLA – LAVORO Scuola Primaria Pontida

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Presentazione sul tema: "SCUOLA – LAVORO Scuola Primaria Pontida"— Transcript della presentazione:

1 SCUOLA – LAVORO Scuola Primaria Pontida
Giulia Maestri Classe III BSU Liceo delle Scienze Umane «Daniele Crespi» RELAZIONE ESPERIENZA SCUOLA – LAVORO Scuola Primaria Pontida Busto Arsizio Classi 1° A e 1° B 13 marzo 2017 – 25 marzo 2017

2 LUOGHI ED AMBIENTI DELLA STRUTTURA
TUTOR Cinzia Berutti, insegnante LUOGHI ED AMBIENTI DELLA STRUTTURA La struttura presso la quale ho svolto la mia esperienza di tirocinio si trova in via Pastrengo, 3, a Busto Arsizio Il fabbricato, della prima metà del secolo scorso, è composto da numerose stanze: Le classi in cui si svolgono le lezioni quotidiane Una palestra Un laboratorio di scienze

3 Un’aula computer Una biblioteca Una mensa scolastica Un grande cortile

4 PRESENTAZIONE UTENTI ED EDUCATORI
IL CORPO DOCENTI Una decina di insegnanti, la maggioranza delle quali donne, fra cui il mio tutor Cinzia Berutti LE CLASSI Classe 1° A : 21 bambini tra i sei e i sette anni, alcuni inseriti dopo l’inizio dell’anno scolastico, 7 bambini stranieri Classe 1° B : 23 bambini tra i sei e i sette anni, 5 bambini stranieri

5 -Sostegno ai bambini con difficoltà nelle varie attività didattiche
MANSIONI SVOLTE -Sostegno ai bambini con difficoltà nelle varie attività didattiche -Correzione verifiche e compiti, con assegnazione del voto -Svolgimento di piccole lezioni su semplici argomenti -Gioco con i bambini nei momenti non strutturati

6 Attività extra-ordinarie vissute insieme ai bambini:
-Visione di uno spettacolo teatrale tenuto da ragazzi originari del Camerun, con strumenti musicali tipici, danze e canti -Laboratorio artistico: creazione del «proprio mostro», decorazioni a tema floreale per i vetri delle finestre -Laboratorio scientifico: esperimenti per favorire l’utilizzo del metodo scientifico attraverso vari passaggi: dall’osservazione di un fenomeno all’individuazione di domande, dalla formulazione di ipotesi all’ analisi dei dati, fino alla conferma o meno delle ipotesi iniziali e alle relative conclusioni. -Presentazione di piccoli problemi di vita quotidiana ed enunciazione delle relative soluzioni (metodo esperienziale)

7 AMBITO OSSERVATIVO DIFFICOLTA’ INIZIALI
-Momento iniziale di adattamento all’ambiente e ai nuovi adulti conosciuti -Sforzo fisico legato al dover stare in piedi per tante ore, sempre concentrata ed attenta alle richieste dei bambini, ed in tensione DIFFICOLTA’ PER L’INTERA ESPERIENZA -Percezione dell’esatto limite da non superare nell’aiutare gli alunni nella didattica; a volte, infatti, mi sono accorta di aiutare i bambini in maniera eccessiva, rendendo il compito a loro assegnato un esercizio meno utile di quanto invece avrebbe dovuto essere ASPETTI MOLTO POSITIVI -Relazione piena coi bambini nei momenti di didattica ed anche in quelli di svago

8 FASE DELLA FANCIULLEZZA
conoscenze teoriche FASE DELLA FANCIULLEZZA -verifica della presenza di soggetti nei quali è già sviluppato il coordinamento dei movimenti e soggetti nei quali invece questo aspetto non è ancora del tutto completo -verifica della presenza nei soggetti di un inizio delle abilità sociali e di comunicazione -verifica dell’esistenza del gioco di esercizio cooperativo nei momenti non strutturati -verifica del concetto di “regola” nel gioco e dell’accettazione di comportamenti socialmente condivisi -verifica dell’esperienza dei soggetti basata su dati percettivi, considerando reale unicamente ciò che è visibile e concreto -verifica di un inizio dello sviluppo di nuovi schemi logici riguardanti la capacità di classificazione di oggetti in serie: nozioni di identità, quantità, dimensione, genere e collocazione nello spazio

9 conoscenze acquisite ex novo
NUOVO METODO DI INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA IL METODO ANALOGICO DI CAMILLO BORTOLATO Si tratta della scelta di una didattica che usa strumenti come la LIM, in cui spariscono tutte le parole: si usano solo il mouse o la “penna touch” per indicare le immagini. Esso utilizza la stessa modalità di apprendere che usano i bambini nella vita di tutti i giorni: prima vedono, poi riflettono. E’ un inizio “non concettuale” in cui il momento della riflessione viene posticipato. 1)si basa sull’utilizzo della Linea del 20 che insegna a “calcolare senza contare” 2)si possono svolgere immediatamente addizioni e sottrazioni procedendo, già dopo qualche istante, con il calcolo intuitivo 3) si riconoscono le quantità dalla loro disposizione nello strumento.

10 valutazione complessiva dell’esperienza ARRICCHENTE
dal punto di vista formativo e umano, anche se non chiarificatrice del mio orientamento professionale futuro FISICAMENTE DURA MA APPASSIONANTE per «sforzo fisico» e tensioni legate al nuovo ambiente e alle persone con cui ho dovuto relazionarmi, ma esperienza serena, completa, emozionante e formante CON MOMENTI LIMITATI ALL’ OSSERVAZIONE durante i quali ai bambini era stato richiesto un lavoro in completa autonomia MOLTO GRATIFICANTE Ciò che mi rimarrà più impresso dell’esperienza fatta è quanto poco basti ad un bambino per suscitare la sua allegria: suggerire un po’ di musica mentre si disegna, accettare di buon grado di giocare con loro senza remore, dar loro la mano accompagnandoli all’uscita delle lezioni, condividere piccoli momenti apparentemente per un adulto poco significativi.


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