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TECNICHE DI INTERVENTO IN PSICOTERAPIA SISTEMICA INTEGRATA I

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Presentazione sul tema: "TECNICHE DI INTERVENTO IN PSICOTERAPIA SISTEMICA INTEGRATA I"— Transcript della presentazione:

1 TECNICHE DI INTERVENTO IN PSICOTERAPIA SISTEMICA INTEGRATA I
COMMUNITY LAB DOTT.SSA BORIANI SANDRA

2 Progettazione partecipata partecipata, aperta, innovativa
Comune di Sorbolo Progettazione partecipata Una scuola per tutti: partecipata, aperta, innovativa

3 DA DOVE NASCE L’IDEA DELLA PROGETTAZIONE PARTECIPATA?
Dalla necessità dell’Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Sorbolo di condividere pensieri, idee, bisogni e azioni per migliorare lo “star bene” della Comunità Scuola all’interno della Comunità Paese Dalla convinzione che l’”unione faccia la forza” e in un momento storico delicato come questo, mettersi insieme nel raggiungimento degli obiettivi è la chiave per il successo Dall’esistenza di una pagina Facebook, “Insieme per la scuola” creata da un gruppo virtuale di genitori ma poco attiva Dalla mia convinzione che da questa pagina Facebook/gruppo virtuale potessero scaturire delle opportunità e che ci fossero i presupposti per lavorare insieme sulle necessità della Comunità in vari ambiti

4 ABBIAMO DECISO DI METTERCI IN GIOCO
IN CHE MODO? Riattivando la circolazione di idee e competenze, sboccando l’inerzia Creando spazi di riflessione e di scambio tra amministratori, cittadini e tecnici nell’ambito di un progetto Regionale denominato Community Lab Avendo una “vision programmatoria”: essere visionari per innovare il processo programmatorio Essendo “buoni gestori dell’oggi” ossia conservatori di “cose buone”:

5 Valorizzando le risorse del territorio e cogliendo le potenzialità e i talenti inespressi
Facendo rete nel rispetto delle competenze, dei saperi e dei ruoli Riappropriandosi in modo collettivo dei bisogni/problemi e delle risposte/ risorse della comunità e delle istituzioni Sviluppando occasioni per fare nuove “esperienze” Sperimentando nuove modalità di relazione tra i cittadini e servizi per innovare i processi di programmazione territoriale Cambiando il paradigma che “l’istituzione eroga il servizio e il cittadino ne fruisce”

6 NEL FRATTEMPO ABBIAMO VINTO IL BANDO #SCUOLEINNOVATIVE OVVERO LE RISORSE PER COSTRUIRE UNA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DA 4 MIO DI EURO ABBIAMO DUNQUE DECISO DI METTERE IN ATTO LA “PROGETTAZIONE PARTECIPATA” SU QUESTO GRANDE TEMA

7 QUAL E’ LA SCUOLA CHE VORRESTI?
CHE COSA ABBIAMO FATTO Creato una “prima cabina di regia” composta da Referenti Politici e Tecnici del Comune di Sorbolo, rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto, referenti di plesso IC di Sorbolo (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria), Professori dell’ I.C. di Sorbolo, referenti progetti aggregativi giovani che ha impostato e riflettuto sugli obiettivi da darsi e ha pianificato il percorso da fare per raggiungerli (metodo Community Lab) Allargato la prima cabina di regia ai cittadini di varie età (figure leader del territorio in un primo momento e in un secondo momento a cittadini di vario tipo su invito) Sottoposto alla cabina di regia allargata un quesito: QUAL E’ LA SCUOLA CHE VORRESTI?

8 LA RISPOSTA DELLA PRIMA CABINA DI REGIA E’ STATA UNA SCUOLA/COMUNITA’ CHE
Rafforzi il coinvolgimento dei genitori e della cittadinanza nelle scelte riguardanti la formazione e l’educazione dei propri figli Crei spazi di riflessione, reali e ‘immaginari’ Raccolga idee innovative e crei spazi di innovazione Si prenda cura dei Ragazzi Sia spazio aperto al territorio e alla comunità

9 DA QUESTE CONSIDERAZIONI LA
“CABINA DI REGIA” HA ELABORATO DELLE “ETICHETTE” Scuola Paese Scuola Mondo Scuola Auditorium Scuola Dinamica Agriscuola

10 DALLE “ETICHETTE” abbiamo organizzato un “world cafe” sottoponendo ai partecipanti il quesito: “se pensi ad una scuola per tutti, aperta e innovativa, sulla base delle etichette elaborate, come concretizzeresti le idee che la cabina di regia ha elaborato??

11 DAL WORLD CAFE’ SONO SCATURITE DELLE “DEFINIZIONI DELLE ETICHETTE” PIU’ PRECISE E CONCRETE SULLA “SCUOLA CHE VORREMMO” E QUESTE SARANNO CONSEGNATE AI PROGETTISTI CHE PARTECIPERANNO A DARE CORPO ALLA NOSTRA FUTURA “SCUOLA INNOVATIVA”

12 SCUOLA PAESE Una scuola ‘sociale’, che crea intrecci e connessioni con la comunità che valorizza il territorio in cui ha sede, quale elemento distintivo e di riconoscimento. Una scuola, inoltre, che dedica all’integrazione, che viene vissuta dalle famiglie e dai ragazzi ‘come loro casa’. Più in particolare, pensiamo a una scuola come luogo in cui : si valorizza il territorio per le sue caratteristiche e tipicità si valorizza lo scambio si utilizza la convivialità si curano gli spazi e si gestiscono il modo partecipato si cura l’ambiente (interno ed esterno) per sviluppare un senso di benessere (idea di vicinanza, famigliarità, spazio pubblico che però fa sentire come a casa)

13 SCUOLA MONDO Una scuola che si apre al mondo, alle diverse culture, che è luogo di scambio di esperienze. Più in particolare, pensiamo a una scuola come luogo in cui : si cura l’interazione e le esperienze con altri paesi europei e non; si progettano momenti specifici di apertura alle altre tradizioni; si curano gli aspetti di conoscenza delle tradizioni culturali locali e globali; si realizzano esperienze dirette di interazione col ‘mondo del lavoro’; si garantiscono momenti di accoglienza.

14 SCUOLA AUDITORIUM Una scuola che:
promuove cultura, aggregazione, anche informale, esperienze concrete oltre la didattica, pur essendo ad essa legate; permette agli adulti di riferimento di conoscere, oltre la didattica, i talenti dei ragazzi e di fare emergere il loro protagonismo; promuove la capacità di ‘cambiamento’ nei docenti, verso forme di ascolto, di didattica e mediazione attivate anche in contesti informali. Una scuola come luogo in cui: si fa della cultura e si promuove la cultura quale strumento di lavoro e di opportunità per i giovani e le famiglie del territorio; si garantisce la possibilità di espressione culturale, di emersione dei talenti personali e delle passioni dei giovani; si valorizza l’impegno personale dei giovani nel percorso educativo di crescita e maturazione.

15 SCUOLA DINAMICA Una scuola che stimola chi vi partecipa sui temi del benessere, della prevenzione e promozione della salute, dello sport e del movimento, dei corretti stili di vita; Una scuola che cura le transizioni, le traiettorie di vita dei ragazzi e delle famiglie, che diventa effettivo luogo in cui si cresce, non solo si impara; Una scuola dinamica perché è allestita con nuove forme dell’edilizia (risparmio energetico, efficienza e versatilità) ed è pensata per produrre energia (in tutti i sensi), non è dunque statica ma è una risorsa dinamica che evolve. Una scuola quindi che cura il corpo, la vita, le emozioni. Una scuola come luogo in cui: c’è una costante ricerca di nuove risorse ed opportunità si promuove la manualità, il fare; si valorizza la creazione e la creatività; si promuove il benessere psico-fisico del giovane attraverso la promozione della salute, il movimento e lo sport; si realizzano percorsi partecipati per condividere l’idea di una scuola sicura (come luogo di ritrovo dove ci si sente bene) e di comunità. dove si innova la didattica.

16 AGRISCUOLA Scuola come luogo in cui si possono fare esperienze in relazione con l’ambiente, la natura, le piante e gli animali. Il verde che ci circonda: attività mirate alla cura degli spazi aperti e del verde allestito attorno alla scuola; attività pratiche con animali; testimonianze/laboratori con agricoltori e aziende agricole del territorio

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