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I sistemi elettorali e i loro effetti politici
Elezioni e partiti I sistemi elettorali e i loro effetti politici
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I sistemi elettorali Perché sono importanti
Sono la procedura che sta alla base della democrazia rappresentativa Fissano le condizioni per essere rappresentati e conquistare incarichi
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La legislazione «di contorno»
Chi e come accede al diritto di elettorato attivo Quali requisiti (anagrafici, di cittadinanza, penali, …) Come ci si iscrive ai registri elettorali Chi e come accede al diritto di elettorato passivo Disciplina della incandidabilità e delle incompatibilità Procedura per presentare candidature, cauzioni Modalità di voto: cartaceo/elettronico Chi certifica i risultati Il governo/la burocrazia governativa; un’autorità indipendente apposita; l’autorità giudiziaria Aspetti cruciali in tempi di pseudodemocrazie
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PANORAMICA GENERALE Elementi costitutivi del sistema elettorale: 1. formula elettorale; 2. struttura del voto; 3. ampiezza (magnitudine) del distretto Famiglie di sistemi elettorali: 1. Maggioritari; 2. Proporzionali; 3. Misti
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Le formule Maggioritarie Proporzionali
I seggi sono attribuiti a chi ottiene più voti, a prescindere dalla quota di voti che ha ricevuto (first past the post, winner take all) I seggi sono distribuiti tra i candidati o i gruppi in concorrenza in proporzione alla quota di voti ottenuti Nei sistemi misti una parte dei seggi sono assegnati con una formula maggioritaria e la parte restante con una formula proporzionale
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La dimensione dei collegi
Uninominali . Piccoli (si assegna un solo seggio) Plurinominali . Grandi (si assegnano in media 24 seggi)
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Destinatari del voto Voto nominale Voto di lista
Categorico (non trasferibile) Ordinale (trasferibile in base all'ordine indicato dall'elettore) Senza voto di preferenza (liste bloccate) Con voto di preferenza
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I sistemi con formule maggioritarie
Collegi uninominali Plurality Majority-majority (doppio turno chiuso) Majority-plurality (doppio turno aperto) Voto alternativo (voto ordinale) Collegi plurinominali Voto singolo non trasferibile Voto di blocco
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Uninominale a maggioranza semplice
Un solo seggio in palio in ogni collegio Voto nominale Vince chi prende più voti (plurality)
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Sistema maggioritario uninominale a turno unico (MUTU)
Si dia il seguente collegio. Chi vince? Si dia ora il seguente caso: Nel Regno Unito i sondaggi elettorali prevedono quanto poi confermato dai risultati delle urne: Candidato Voti n. % Armitage 12.025 24,14 Buchanan 3.113 6,25 Hewson 8.282 16,63 Houlihan 3.583 7,19 Mountford 22.802 45,78 Candidato Partito Voti n. % Hollobone Conservatori 25.401 45,60 Sawford Laburisti 22.100 39,70 Aron Liberal Democratici 6.882 12,40 Clarke PIRU 1.263 2,30 Trattandosi di un sistema maggioritario uninominale a turno unico, il candidato che ottiene il maggior numero di voti, anche senza raggiungere la maggioranza assoluta dei voti, viene eletto per quel distretto. Un individuo ha una distribuzione di preferenze elettorali come segue: LD>L>C Se votasse LD cosa succederebbe? Cosa gli converrebbe votare allora? DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Il voto alternativo (Australia)
Collegi uninominali Gli elettori dispongono i candidati in ordine di preferenza Se nessuno ottiene il 50%+1 si elimina l'ultimo candidato ridistribuendo le sue seconde preferenze Si ripete il procedimento finché un candidato ottiene la maggioranza assoluta La logica del doppio turno … ma in un turno solo
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DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
Voto alternativo (VA) Si consideri lo spoglio dei voti per il collegio di Lowe (Australia) alle elezioni del 1993 Candidato Primo Scrutinio n. % Armitage 12.025 24,14 Buchanan 3.113 6,25 Hewson 8.282 16,63 Houlihan 3.583 7,19 Mountford 22.802 45,78 Secondo Scrutinio residui n. % 810 12.835 25,75 - 1.980 10.262 20,60 138 3.721 7,47 185 22.987 46,15 Terzo scrutinio residui n. % 391 13.226 0,79 - 3.144 13.406 26,92 186 23.173 46,53 Quarto scrutinio residui n. % - 12.690 26.096 52,40 536 23.709 47,60 I risultati elettorali al primo turno sono uguali a quelli dell’esercizio precedente, ma in tal caso il sistema elettorale è quello del voto alternativo. Come si procede nell’assegnazione del seggio in questo collegio? DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Il doppio turno Aperto Chiuso
Al primo turno ottiene il seggio chi ottiene il 50% + 1 dei voti validi Passano al secondo tutti i candidati che hanno superato una determinata soglia e vince chi arriva primo Chiuso Al primo turno ottiene il seggio chi ottiene il 50% + 1 dei voti validi Passano al secondo turno di ballottaggio i primi due e vince chi arriva primo (ottenendo più del 50% dei voti)
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Sistemi maggioritari plurinominali
Voto singolo non trasferibile L’elettore può votare per un solo candidato Effetto «semi-proporzionale» Voto limitato L’elettore può esprimere più preferenze ma in un numero inferiore ai seggi disponibili Voto in blocco L’elettore può esprimere un numero di preferenze pari al numero inferiore dei seggi disponibili Effetto «super-maggioritario»
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Sistemi proporzionali e misti
Voto di lista Voto singolo trasferibile Uninominale proporzionale Misti proporzionali A compensazione totale Misti maggioritari A compensazione parziale Ad assegnazione parallela Con premio di maggioranza
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DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
Introduzione Tratti distintivi dei sistemi PR: 1. collegi plurinominali; 2. utilizzo di quote o divisori DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Metodo d’Hondt voti /1 /2 /3 /4 /5 A 40 B 32 C 15 D 13 tot 100
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Metodo d’Hondt voti /1 /2 /3 /4 /5 A 40 20 13,3 10 8 B 32 16 10,6 6,4
C 15 7,5 5 3,75 3 D 13 6,5 4,3 3,25 2,6 tot 100 Se M=1 allora A: 100% dei seggi Se M=3 allora A: 67% dei seggi; B: 33% Se M=6 allora A: 50% dei seggi; B: 33%; C: 17% Stessa formula, stessi voti all’aumentare di M aumenta la proporzionalità
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Metodo Hare (quoziente naturale)
Voti A 40 B 32 C 15 D 13 tot 100 Quanti voti servono per un seggio? Q=V/S Se M=6 allora Q=100/6=16,67 Attribuiamo prima i seggi interi, poi i rimanenti ai resti più alti
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Metodo Hare (quoziente naturale)
Voti Quozienti interi Resti Seggi totali % Seggi A 40 2 B 32 1 C 15 D 13 tot 100 3 Quanti voti servono per un seggio? Q=V/S Se M=6 allora Q=100/6=16,67 Attribuiamo prima i seggi interi, poi i rimanenti ai resti più alti
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Metodo Hare (quoziente naturale)
Voti Quozienti interi Resti Seggi totali % Seggi A 40 2 6,67 B 32 1 15,33* C 15 15* D 13 13* tot 100 3 Quanti voti servono per un seggio? Q=V/S Se M=6 allora Q=100/6=16,67 Attribuiamo prima i seggi interi, poi i rimanenti ai resti più alti
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Metodo Hare (quoziente naturale)
Voti Quozienti interi Resti Seggi totali % Seggi A 40 2 6,67 33,3 B 32 1 15,33* C 15 15* 16,7 D 13 13* tot 100 3 6 Con M=6 A=33,3% dei seggi (nel d’Hondt era A=50%) A parità di voti e di dimensioni del collegio il metodo Hare è più proporzionale del d’Hondt
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DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
Confronto tra formule con diverso conteggio dei resti (per formule che prevedono la quota) Nel primo caso si è usato il metodo dei più alti resti, mentre nel secondo, quello delle medie più alte. Cosa succede usando il metodo della media più alta? I partiti minori scompaiono dalle istituzioni rappresentative (non guadagnano seggi); I partiti più grandi guadagnano più seggi. DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Confronto tra Quote e Quozienti
Si vedano gli esiti elettorali degli esercizi precedenti: a parità di ampiezza della circoscrizione e metodo di calcolo dei resti (solo per quote), come cambiano i risultati elettorali? Seggi ottenuti Quote Quozienti Partiti Hare Droop Imperiali Imperiali rinforzata d'Hondt Saint-Laguë Saint-Laguë modificato SP Krf 1 Kyst H 3 4 Ap 5 6 V 2 SV FrP Altri DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Altri sistemi proporzionali
Di solito le formule proporzionali sono adottate in sistemi che assegnano i seggi in collegi plurinominali con voto di lista Ma possono essere applicate anche a collegi plurinominali con voto nominale (voto singolo trasferibile, Irlanda) Oppure in sistemi con collegi uninominali (Senato, Italia fino al 1992)
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Voto singolo trasferibile
Collegio plurinominale Voto nominale ordinato Metodo del quoziente I voti eccedenti dei candidati che hanno raggiunto il quoziente vengono distribuiti in base alle seconde preferenze espresse dai loro elettori Se necessario, vengono redistribuiti anche i voti dei candidati che hanno ricevuto il più basso numero di prime preferenze
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I sistemi misti Due modalità di ripartizione per due distinte quote di seggi: una con voto nominale e formula maggioritaria, una con voto di lista e formula proporzionale Misti-maggioritari: Italia ( ); Giappone (1994-) Misti-proporzionali: Germania; Nuova Zelanda Due modalità di ripartizione (una proporzionale, una maggioritaria) per due quote di seggi, con voto fuso Proporzionali con premio di maggioranza: Italia, Grecia, San Marino, Regioni in Francia
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Sistemi misti maggioritari
Legge Mattarella (1993) Senato Recepisce l’esito del referendum abrogrativo del 1993, che si è espresso a favore di un Sistema maggioritario In questo modo ¾ dei seggi (238 in totale) venivano assegnati immediatamente, nei collegi uninominali, con formula plurality Il restante ¼ dei seggi veniva ripartito a livello regionale proporzionalmente tra i partiti (o le coalizioni) sulla base del totale dei voti non utilizzati per vincere seggi con il metodo plurality
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Sistemi misti Legge Mattarella (1993) Camera
¾ dei deputati (475) eletti in collegi uninominali Il restante ¼ dei deputati eletti con metodo proporzionale su base nazionale – meccanismo dello “scorporo”, ovvero, in ciascuna circoscrizione veniva determinate la cifra elettorale circoscrizionale data dalla somma dei voti conseguiti dalla lista stessa nelle single sezioni elettorali della circoscrizione detratto, per ciascun collegio in cui è stato eletto un candidato collegato alla medesima lista, un numero di voti pari a quello conseguito dal candidato immediatamente successivo per un numero di voti aumentati dell’unità e comunque non inferiore al 25% dei voti validamente espressi nel medesimo collegio, sempre che tale cifra non risulti superiore alla percentuale ottenuta dal candidato eletto.
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Sistemi misti – proporzionali con premio di maggioranza
Legge Calderoli (2005) Previsione di un premio di maggioranza a livello nazionale per la Camera (340 seggi) e di uno a livello regionale per il Senato (55% seggi assegnati da ciascuna regione) Erano inoltre previste soglie di sbarramento 10% per le Coalizioni e 4% per i partiti che corrono alla Camera; 8% per i partiti e 20% per le coalizioni al Senato
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Sistemi misti proporzionali
Si consideri l’esito delle elezioni tedesche del 2013. Vengono eletti deputati mediante un sistema maggioritario uninominale a turno unico. (Uno per quanti i distretti preposti); Altri deputati vengono eletti mediante sistemi PR di lista. Come stabilire quanti seggi attribuire a ciascun partito in questo modo? SPR= (STOT * %PRNAZ) / % Voti validi* - SMUTU es: calcolare i seggi PR spettanti all’SPD 631*25,70/84,20 – 58 = 192,59-134,59 = 135 N.B. Nei sistemi misti proporzionali, non cambia il numero di seggi totali, ma la loro ripartizione. DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Rosatellum Di seguito si riportano i risultati del collegio purinominale Lombardia 1 – 03 per le elezioni del 4 marzo 2018 Si tenga pesente che, per la parte proporzionale il Rosatellum ripartisce i seggi secondo la quota di Hare col metodo dei resti più alti e prevede una soglia nazionale di sbarramento per le liste pari al 3%, che la lista +Europa di Emma Bonino non ha superato Come verranno ripartiti i seggi? DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Rosatellum Tot. Voti % LEGA 101655 16,51989359 FORZA ITALIA 94550
15, FRATELLI D'ITALIA CON GIORGIA MELONI 27263 4, NOI CON L'ITALIA - UDC 7425 1, PARTITO DEMOCRATICO 166514 27, +EUROPA 50945 8, ITALIA EUROPA INSIEME 5110 0, CIVICA POPOLARE LORENZIN 2828 0, MOVIMENTO 5 STELLE 110212 17, LIBERI E UGUALI 27606 4, POTERE AL POPOLO! 8358 1, CASAPOUND ITALIA 4191 0, ITALIA AGLI ITALIANI 2431 0, 10 VOLTE MEGLIO 2233 0, IL POPOLO DELLA FAMIGLIA 1856 0, PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA 1513 0, PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO - ALA 659 0, 615349 Seggi in palio 7 1, 1, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 1 1 DIPARTIMENTO DI STUDI SOCIALI E POLITICI
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Una classificazione dei sistemi elettorali in base alla formula
Maggioritari Uninominale plurality Voto alternativo (majority) Doppio turno aperto (majority-plurality) Doppio turno chiuso (majority-majority) Voto in blocco Voto Limitato Voto singolo non trasferibile Proporzionali Voto di lista Voto singolo trasferibile Uninominale proporzionale Misti proporzionali A compensazione totale Misti maggioritari A compensazione parziale Ad assegnazione parallela Con premio di maggioranza
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Voto di blocco vs. voto di partito in blocco
Voto in blocco Sistema incentrato sui candidati, utilizzato nei collegi plurinominali in cui gli elettori hanno a disposizione tanti voti quanti sono i candidati da eleggere (x = M) I candidati col maggior numero di voti vincono Utilizzato in Kuwait, Libano e Siria Voto di partito in blocco Sistema incentrato sui partiti e usato in collegi plurinominali in cui gli elettori votano l’intera lista del partito preferito Il partito che ottiene il maggior numero di voti vince tutti i seggi del collegio Usato in Gibuti, Singapore e per l’elezione del collegio elettorale per l’elezione del presidente USA
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Voto singolo trasferibile
Voto di preferenza in college plurinominali E’ analogo al voto alternativo, ma: Anziché la maggioranza assoluta è sufficiente ottenere una “quota” [ad es. Il quoziente di Droop = 1/(M + 1) + 1] E’ prevista la redistribuzione di eventuali surplus dei candidati eletti Usato in Irlanda e Malta
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Voto singolo trasferibile (q= 8.096) ; 5 seggi (Irlanda)
Cand. 1 2 3 4 5 6 7 Mo 9545*EL -1449 Do 6105 38 6143 51 6194 30 6224 2181 8405*EL Hi 5718 129 5847 715 6562 214 6776 554 7330 2970 10300*EL -2204 Fa 6019 352 6371 99 6470 294 6764 97 6861 379 7240 431 7671*EL Ge 4139 475 4614 47 4661 1716 6377 87 6464 221 6685 196 6881*EL Ki 5624 198 5822 35 5857 242 6099 29 6128 212 6340 145 6485 McC 3952 24 3976 4014 41 4055 1014 5069** ELIMINATO Coo 3746 3793 3938 105 4043** O’Co 2513 171 2684 33 2717** Bri 1211 15 1226**
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Voto singolo non trasferibile
Sistema usato in collegi plurinominali in cui gli elettori hanno a disposizione un solo voto e le preferenze degli elettori servono per l’assegnazione dei seggi Usato in Giappone dal 1947 al 1993 Ruolo nell’incentivare la competizione intra-partitica
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La soglia implicita Es 1. Plurality, 5 candidati Soglia di rappresentanza = 20 % Soglia di esclusione = 50 % Es 2. Prop, 3 seggi, 3 partiti Soglia di rappresentanza = 20 % Soglia di esclusione = 25 % Soglia di rappresentanza Minimo dei voti per un seggio, nelle peggiori condizioni Soglia di esclusione Il massimo dei voti sprecati, nelle peggiori condizioni La stima di Lijphart della soglia effettiva = 75 / (m+1)
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Non proporzionalità
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L’indice di non proporzionalità di Gallagher
Una misura della differenza fra la distribuzione di seggi effettiva e quella che si sarebbe avuta in caso di perfetta proporzionalità
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Sistemi Elettorali Misti
Due questioni sono emerse con i sistemi misti dipendenti Alcuni candidati concorrono per i seggi a livello di collegio, ma sono anche inclusi nella lista del partito Alcuni partiti ottengono più seggi a livello di collegio di quanto è giustificato dai voti ottenuti dallo loro lista di partito. Questa situazione porta all’assegnazione di extra-seggi cosiddetti fluttuanti (overhang seats)
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Le «leggi» di Duverger (1951)
Il sistema maggioritario a turno unico tende al bipartitismo Il sistema a rappresentanza proporzionale tende al multipartitismo Gli effetti psicologici hanno luogo a monte del voto: i sistemi elettorali orientano le decisioni di voto degli elettori e le strategie di partiti e candidati Gli effetti meccanici hanno luogo nella trasformazione di voti in seggi: soglie di sbarramento, grandezza delle circoscrizioni, formula elettorale, premi di maggioranza
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Scelte «sincere» o «strategiche»?
Partito Che fare se in uno o più collegi i propri candidati non hanno nessuna chance di essere eletti? Tenere la propria posizione anche a costo di sprecare voti, favorendo così le forze politiche con posizioni opposte Fondersi o stipulare accordi con un altro partito che ha posizioni politiche più vicine alle proprie Elettore Che fare se il partito/candidato preferito non ha chance di essere eletto? Testimoniare la propria posizione politica … anche al costo di sprecare voti e favorire la vittoria di un partito/candidato molto distante Votare per il candidato/partito che si considera più vicino tra quelli che hanno chance di ottenere seggi
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N = m + 1 (collegio per collegio)
Gli effetti. Perché Strategic entry Non è razionale per i partiti presentare candidature autonome se non hanno chance di ottenere seggi Strategic voting Non è razionale per gli elettori dare il voto a candidati o partiti che non hanno chance di ottenere seggi Effetto diretto (meccanico) I candidati/partiti che non superano la soglia vengono esclusi dall’assegnazione dei seggi a vantaggio degli altri N = m + 1 (collegio per collegio)
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Effetti locali e nazionali
Effetti locali (nei singoli collegi) Effetti nazionali (sul sistema partitico) La struttura della competizione può essere diversa in diverse aree del territorio nazionale. Può accadere che il numero dei partiti sia piccolo in ciascun collegio ma si riveli elevato al livello nazionale.
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Effetti su cosa Sulla distribuzione dei seggi tra i partiti (soglia) e quindi sulla frammentazione del sistema partitico Sulla fabbricazione delle maggioranze e quindi sulla dinamica della competizione Sulla assegnazione dei seggi ai singoli candidati e quindi sulla struttura organizzativa e la coesione interna dei partiti
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Gli effetti sulla frammentazione
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Gli effetti sulla costruzione delle maggioranze
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Sulla competizione intra-partitica
La limitano Collegio uninominale Lista bloccata I candidati devono investire poche risorse per la loro campagna elettorale individuale e, una volta eletti, sono indotti a non discostarsi troppo dalla linea del partito La incentivano VSNT Voto di preferenza Si riduce la coesione organizzativa, i costi delle campagne elettorali crescono, si consolidano reti personali tra singoli candidati e gruppi di elettori, può aumentare il livello della corruzione politica
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