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ELISEO PROFETA SECONDA PARTE (Re 6,22-10,36).

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Presentazione sul tema: "ELISEO PROFETA SECONDA PARTE (Re 6,22-10,36)."— Transcript della presentazione:

1 ELISEO PROFETA SECONDA PARTE (Re 6,22-10,36)

2 6,8- 23 a) Ancora guerra con gli aramei
6,8- 23 a) Ancora guerra con gli aramei. E’ coinvolto Eliseo in quanto rivela al re d’Israele le mosse del nemico. Per cui si vuole eliminare il profeta. Egli «vede» un esercito più numeroso dei suoi assalitori, i quali vengono accecati. b) Per ordine del profeta non vengono colpiti a morte 6,24-7,20 Nell’assedio di Aram a Samaria c’è la carestia. L’annuncio profetico vuole rassicurare il re. Lo scudiero impertinente viene punito. A liberare il popolo sono 4 lebbrosi che si inseriscono nel campo degli aramei

3 8,1-6 Restituzione alla Sunnammita delle sue proprietà 8,7-15 Annuncio della morte di Ben-Adad e profezia su Cazazel circa il male che recherà a Israele 8,16-24 Ioram re di Israele. Vittoria sugli Edomiti che si erano ribellati al regno di Giuda 8,25-29: Acazia succede a Ioram (re di Giuda): è il figlio di Attalia

4 Riflessione Da questi testi inserti convenzionalmente nel contesto delle guerre aramee offrono elementi nuovi per «leggere la storia». La cronologia è soggetta alla teologia Dtr: ci sono dei fatti, ma arricchiti di vario materiale che serve a dimostrare la condotta negativa dei re, soprattutto di Israele. Il Dtr è a servizio di una prospettiva ideologica che favorisce il regno di Giuda. Ma cerca di razionalizzare gli esiti tragici della monarchia come istituzione di Israele e si sforza di trovare una spiegazione che si appelli al criterio della fede javista. I suoi personaggi non sono inventati come i loro fatti. Ne fa un uso parziale, accentuando le ombre e omettendo dettagli più sereni.

5 Pertanto: Le guerre sono interpretate come occasione per mostrare la propria fedeltà a Dio. L’unica maniera solida per le istituzioni è quella di ascoltare «gli uomini di Dio», che difendono i suoi diritti e la sua volontà che si trova nella Legge. I falsi dei fanno perdere le guerre, non perché le guerre siano da accettarsi, ma perché prima ancora di iniziare la guerra il re è idolatra, per cui è destinato al fallimento Dio non risparmia i suoi avvertimenti: agisce in modo meraviglioso attraverso i suoi profeti, che però bisogna ascoltare, come tramite del progetto di Dio. Così anche una guerra può diventare occasione di confronto con Dio e di rivelazione del suo consiglio: se si è obbedienti alla Legge non c'è da temere nulla, ma se precedentemente la condotta è stata malvagia, la guerra è uno strumento «razionalizzato» del giudizio di Dio

6 IEU e la terribile vicenda del suo regno
9,1-37 Ieu re di Israele viene unto re da un discepolo di Eliseo e deve vendicare per tutto il male fatto da Acab con la distruzione di tutto il suo casato. La dinastia di Omri è annientata da un generale crudele: Ieu. Nel quadro della guerra contro gli Aramei. Per il ferimento del re Ioram le truppe sono in mano di Ieu. L’unzione da parte del profeta dà vigore a Ieu il quale comincia l’epurazione e il colpo di stato. Prima i generali, poi la casa regnante (tra cui Gezabele), poi la demolizione degli altari di Baal.

7 Morte di Gezabele

8 Alla luce della teologia Dtr, Ieu è presentato come strumento del castigo di Dio, contro l’ingiustizia (Nabot) e l’idolatria (culti di Baal). E’ giusta questa interpretazione della storia? Una lettura laica della storia non fa altro che riconoscere e attestare che ad essa appartengono le disgrazie e i misfatti e non ci si può far niente Il Dtr vuole andare in profondità. Cioè riportare il senso di tutto al rapporto che l’uomo ha con Dio, specificato dalla Legge, fonte di vita per chi l’osserva e di morte per chi la trasgredisce.


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