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Scienza Politica a.a Marco Di Giulio

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Presentazione sul tema: "Scienza Politica a.a Marco Di Giulio"— Transcript della presentazione:

1 Scienza Politica a.a. 2018-19 Marco Di Giulio
Partecipazione politica

2 A che punto siamo Politica, Potere Istituzioni Attori Processi
Cittadini Gruppi di interesse Partiti politici Burocrazie Processi

3 Democrazia di massa e partecipazione
Le democrazie contemporanee Ruolo delle masse  tutti gli strati della società sono coinvolti Le istituzioni sono «rappresentative»  i cittadini sono rappresentati da personale specializzato, «politici di professione» (anche quelli che dicono di non esserlo!!!) Gli attori della politica I partiti politici I gruppi di interesse Movimenti sociali

4 1856 (1965  popolazione di colore)
Suffragio universale. Paese Maschile Femminile USA 1856 (1965  popolazione di colore) 1920 UK 1918 1928 GERMANIA 1871 1919 FRANCIA 1848 1944 ITALIA 1912 1945

5 Forme della partecipazione
Convenzionali Non convenzionali Esporsi a sollecitazioni politiche Avviare una discussione politica Votare Convincere altri a votare un dato partito Scrivere su un giornale / sui social Firmare una petizione Finanziare partiti o candidati Iscriversi a un partito Fare fund raising Fare uno sciopero (autorizzato) Candidarsi a una carica Occupare una carica Aderire a un boicottaggio Autoridurre tasse o affitto Occupare edifici Bloccare traffico Fare un sit-in Partecipare ad uno sciopero (non autorizzato) Danneggiare la proprietà Anche digitale (Hacker…Anonymous) Usare la violenza contro persone Terrorismo

6 Cos’è partecipazione? «Coinvolgimento dell’individuo nel sistema politico a vari livelli di attività, dal disinteresse totale alla titolarità di una carica politica» (Rush) «Comportamenti dei cittadini orientati ad influenzare il processo politico» (Axford)

7 Ha senso partecipare? Secondo la Costituzione Italiana (e molte altre) votare è un dovere civico  un comportamento ritenuto moralmente positivo… …a prescindere da questo giudizio di valore, se il giorno delle elezione nessuno andasse a votare tutto il sistema istituzionale collasserebbe. Però è anche vero che dal punto di vista strettamente individuale e utilitaristico votare è un comportamento ‘irrazionale’ Il singolo voto di un cittadino non decide mai il risultato di un’elezione A fronte di questo, votare comporta dei costi (recarsi alle urne invece di andare al mare o a guardare la partita; informarsi etc…)

8 Mancur Olson, The Logic of Collective Action: Public Goods and the Theory of Groups, 1968
Escludibile Non escludibile Rivale Beni privati (Cibo, vestiti, auto, case) Beni comuni Riserve ittiche, accesso a strade, canali etc… Non rivale Beni di ‘Club’ Pay tv; Freccia Club Beni pubblici Regole; Beni come esercito, illuminazione pubblica… Le istituzioni = bene pubblico non rivale non escludibile In presenza di un bene pubblico ogni individuo razionale ha un incentivo a beneficiarne senza pagarne il costo Perché votare se altri lo fanno per me? Perché iscrivermi a un sindacato se altri lo fanno per me? Etc Per cui, secondo Olsen, ogni bene pubblico crea un incentivo a comportamenti free-rider e questo sarà tanto più grande quanto il «gruppo di riferimento» è grande. La partecipazione può essere spiegata dalla presenza di «incentivi selettivi»

9 Come si misura la partecipazione? (I)

10 Iscrizione ai partiti politici (UK)

11 Sindacalizzazione (% di lavoratori iscritti a un sindacato)
L’adesione a sindacati varia a seconda dei paesi in funzione della struttura economica, ma anche delle regole del mercato del lavoro All’interno di uno stesso paese la sindacalizzazione varia (molto) in funzione del settore Trasporti, Scuola, Sanità  Alta Manifatturiero, Costruzioni  bassa Il caso australiano

12 Come si misura la partecipazione? (II) Il «capitale sociale»
R. Putnam, Nanetti, Leonardi, Making Democracy Work: Civic Traditions in Modern Italy , 1993 Indicatori di CS: Associazioni, diff. giornali, partecipazione elettorale) Studio sul rendimento istituzionale delle regioni italiane «Buon governo» Efficacia Dipende dalle tradizioni civiche dei territori. Associazionismo Più sono radicate, meglio funzionano i governi Capitale sociale  reputazione  controllo diffuso  responsiveness

13 Cosa spiega la partecipazione?
Gli studi sulla partecipazione politica hanno fatto emergere alcune determinanti in grado di spiegare la partecipazione Barriere istituzionali (voto giorni feriali; pre-iscrizione alle liste elettorali) Reddito (positivamente correlato alla p.) Livello di istruzione (positivamente correlata alla p.) Ruolo dei network sociali Ciclo di vita (le persone in età matura partecipano mediamente di più) I programmi dei partiti In paesi complessi come gli USA questi fattori esercitano un notevole impatto sul voto (link)

14 Partecipazione politica: fra «interesse» e «identità»
Partecipazione come «domanda» di politica e di politiche… …ma si partecipa anche (in certi ambiti soprattutto) per costruire e/o difendere delle «identità» Logica della «testimonianza» Identità e interesse non sono necessariamente in contraddizione Qual è l’interesse che muove i movimenti per la pace? O i movimenti studenteschi? Divergenza fra obiettivi ufficiali/dichiarati, e obiettivi reali


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