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Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti

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Presentazione sul tema: "Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti"— Transcript della presentazione:

1 Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti
Ministero dell’Istruzione, dell’Universit̀à e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte DIREZIONE GENERALE Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti 1° incontro propedeutico a.s. 2018/2019 Biella 14 dicembre 2018

2 Le quattro fasi del percorso formativo
Incontri propedeutici e di restituzione finale Laboratori formativi dedicati Peer to peer e osservazione in classe Formazione on line TOTALE 6 ORE 12 ORE 20 ORE 50 ORE

3 Ambiente di supporto (piattaforma) all’anno di formazione e prova dei docenti neoassunti e dei docenti con passaggio di ruolo È stato progettato per rispondere a due obiettivi: mettere a disposizione del docente uno spazio per la riflessione e la documentazione sia delle attività formative organizzate sul territorio e condotte in collaborazione con il tutor sia della pratica professionale in classe (il Portfolio); conoscere l’opinione dei docenti in relazione all’intero percorso formativo proposto (i Questionari). L’ambiente è stato progettato per rispondere a due obiettivi:

4 all’anno di formazione e prova dei docenti A.S. 2018-19
L’intera documentazione prodotta dai docenti potrà essere esportata in formato pdf e raccolta in un Dossier Finale da presentare al comitato di valutazione per la discussione. L'ambiente, infine, consente al docente di associare al suo profilo il nome del tutor accogliente, individuato dal DS della scuola in cui sta svolgendo l’anno di formazione e prova.

5 attività dell'anno di formazione e prova A.S. 2018-19

6 piattaforma di formazione Neoassunti
Il Portfolio si identifica con l’insieme degli strumenti messi a disposizione da Indire per supportare il docente nella riflessione e nell’analisi di alcune dimensioni.

7 PORTFOLIO: dimensioni da analizzare
le esperienze che hanno influenzato la percezione del suo essere docente; lo stato presente della sua pratica professionale; Le eventuali trasformazioni in corso dovute allo svolgersi della formazione; e, infine, le possibili traiettorie da dare alla sua formazione professionale.

8 Portfolio si compone di 6 sezioni
Il Curriculum formativo consente al docente di ripercorrere le esperienze professionali e/o educative che hanno contribuito a definire il suo essere docente. Il fine è quello di esplicitare le competenze costruite negli anni (utile anche alla redazione del Bilancio iniziale delle competenze). Il Bilancio iniziale delle competenze è una classificazione dell’insieme delle competenze che concorrono a definire la professionalità docente. un aiuto per supportare il docente nella riflessione dei suoi punti di forza e di debolezza e permettergli di individuare azioni formative coerenti e in linea con le sue esigenze.

9 Patto formativo elaborato con il supporto del tutor e del dirigente scolastico, lo spazio dove il docente potrà indicare i contenuti scelti per il percorso formativo dell’anno di prova.

10 Il d.m. 850/2015 prevede che: “Il dirigente scolastico e il docente neoassunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono con un apposito patto per lo sviluppo professionale gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico- metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole…”

11 4. ATTIVITA’ DIDATTICA È la pratica in classe con gli allievi
MOMENTO DI RICERCA/AZIONE sono state messe a disposizione dei docenti gli strumenti per la riflessione e la documentazione guidata di un’attività didattica. svolte DOPO IL PEER TO PEER per evidenziare la trasformazione della pratica professionale del docente per effetto del percorso formativo dell’anno di prova e per effetto della fase di osservazione tra pari.

12 attività dell'anno di formazione e prova A.S. 2018-19

13 I laboratori formativi
Laboratori formativi della durata di 12 ore ( 4 incontri di 3 ore) Metodologia laboratoriale con scambio professionale, ricerca-­‐azione, rielaborazione e produzione di sequenze didattiche attinenti l’insegnamento che riguarderanno le seguenti aree trasversali previste dal D.M. 850/2015:  Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica Gestione della classe e problematiche relazionali Valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione miglioramento) Bisogni educativi speciali (OBBLIGATORIO) Contrasto alla dispersione scolastica Inclusione sociale e dinamiche interculturali Orientamento e alternanza scuola lavoro Buone pratiche di didattiche disciplinari NOVITA’ (dal 17-18): ­ ‐ EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE E ALLA CITTADINANZA GLOBALE ­ ‐ VISITE IN SCUOLE INNOVATIVE

14 Il portfolio racchiude in sé anche:
la parte più operativa e didattica del lavoro, tra cui il peer to peer.

15 PEER to PEER (12 ore): docente neo assunto e docente tutor
metodologia di formazione e di apprendimento guidato (mentoring) che prevede una relazione formale o informale tra docente tutor, soggetto senior in quanto ad esperienza professionale e docente neo assunto, soggetto Junior in quanto con meno esperienza professionale. peer mentoring stabilisce uno stimolo reciproco tra due pari.

16 Un’occasione anche per il tutor
Si tratta, dunque, di: un’occasione di confronto e di crescita comune della quale anche il tutor potrà avvantaggiarsi confrontandosi col docente neo assunto con la sua eventuale esperienza. un’occasione di riflessione congiunta raramente riproducibile nel prosieguo della carriera scolastica.

17 Il docente tutor incaricato dal Dirigente Scolastico, sentito il collegio docenti. E’ un docente preferibilmente della stessa classe di concorso o affine. Deve possedere: adeguate competenze culturali; comprovate esperienze didattiche; attitudine a svolgere azioni di tutoraggio e di supervisione; Accoglie il docente nella comunità scolastica e lo supporta nella redazione del bilancio di competenze iniziale; Progetta insieme al docente neo assunto le attività di “peer o peer”

18 Il docente tutor Da quest'anno scolastico partecipa assieme al docente neoassunto all’incontro propedeutico di 3 ore per la fase di formazione in presenza. Supervisiona la compilazione del bilancio finale delle competenze del docente e presenta al comitato di valutazione le attività didattiche e formative predisposte e svolte dal docente. Al docente tutor va riconosciuto un compenso economico e una specifica attestazione dell'attività svolta che, se positiva, può essere valorizzata nella valutazione del merito e riconosciuta, con attestazione del DS, come attività di formazione (art.1 comma 124 Legge 107/2015). L’USR di pertinenza organizzerà attività di formazione specifica per i tutor da considerare nel piano triennale di formazione dell’istituto. (Nota D.G.Per del 02/08/2017)

19 L’apprendimento guidato peer to peer prevede momenti di:
Affiancamento; redazione della documentazione didattica; condivisione di processi organizzativi e progettuali; Realizzazione di strumenti per l’Osservazione in classe (griglie); Osservazione riflessione

20

21 A) progettazione Il docente tutor e il docente neo-assunto scelgono le situazioni di apprendimento e gli ambiti operativi da osservare in classe che possano contribuire alla strutturazione della competenza da potenziare. Esempi di situazioni di apprendimento 1. Spiegazione 2. Conversazione/discussione 3. Ricerca di gruppo disciplinare 4. Unità didattica trasversale 5. Insegnamento/apprendimento cooperativo 6. Osservazione/Valutazione Esempi di ambiti operativi Progettuale metodologico organizzativo relazionale motivazionale valutativo

22 progettazione

23 b) osservazione in classe
Le modalità e tempi possono essere diversi: Si potrebbero strutturare sequenze più o meno brevi in base alle concrete esigenze. Per ognuna delle esperienze si dovranno definire la situazione di apprendimento, i descrittori osservati, il giorno, l’ora di inizio e fine.

24 Finalità dell’osservazione reciproca
L’attività di osservazione reciproca in classe (art. 9 del DM 850/2015) è finalizzata: al miglioramento delle pratiche didattiche alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento allo scambio di esperienze pregresse alla progettazione comune alla messa in atto di strategie didattiche condivise.

25 Ruoli per condurre le esperienze di osservazione in classe: neoimmesso/tutor
docente neo-assunto: nel ruolo di osservatore: osserva e annota i descrittori riscontrati, annota domande da porre al tutor, autovaluta la propria azione didattica in termini di punti deboli e punti forti e di livello di soddisfazione. tutor: in azione di insegnamento: esercita l’ attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti.

26 Ruoli per condurre le esperienze di osservazione in classe: tutor/neoimmesso
nel ruolo di osservatore: annota punti deboli, punti forti, domande da porre e primi consigli da fornire al docente neo-assunto. docente neo-assunto: in azione di insegnamento: esercita l’attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti.

27 c) RIFLESSIONE SUL PEER TO PEER REALIZZATO
si rileggono i materiali precedentemente elaborati in fase di progettazione e di azione e si individuano le differenze tra il progettato e l'agito. Ogni riflessione sull'azione effettuata aiuta: a chiarire le proprie strategie di lavoro e i contenuti utilizzati (dimensione produttiva) a ripensare la propria traiettoria professionale personale (dimensione costruttiva).

28 le attività svolte dal docente neoimmesso vanno documentate e inserite nella piattaforma.
i materiali predisposti dal docente (schede, slides, video, immagini, fotocopie di testi); i materiali elaborati dagli studenti durante e dopo la sessione di lavoro; i video o le immagini riprese durante le attività (sempre che si disponga della liberatoria dei genitori e siano rispettate tutte le norme sulla privacy); le osservazioni a caldo degli studenti, del tutor o del docente stesso.

29 attività dell'anno di formazione e prova A.S. 2018-19

30 5. BILANCIO FINALE DELLE COMPETENZE
Al termine del percorso il docente dovrà redigere il Bilancio finale delle competenze, il cui scopo è quello di richiamare i bisogni rilevati in fase di avvio (indicati nel Bilancio iniziale) e consentire un’autovalutazione del periodo di formazione.

31 6. Bisogni formativi futuri
CON I Bisogni formativi futuri SI PRESENTANO al docente i contenuti formativi individuati dal Piano NAZIONALE per la Formazione dei docenti (PNFD) , chiedendogli di selezionare quelli di suo interesse.

32 INCONTRO FINALE (3 ore) Da organizzare entro la fine di aprile 2019
Dovrebbe essere un evento culturale e professionale con eventuale coinvolgimento di esperti, dirigenti scolastici, tutor e docenti neoassunti degli anni precedenti Valutazione punti di forze e di debolezza del percorso Consegna attesto di frequenza dei laboratori e dei due incontri di inizio e fine corso

33 I Questionari I 4 questionari (1 per il tutor e 3 per i docenti neoassunti), resi disponibili per la compilazione nella fase finale dell’anno di prova, saranno utilizzati per conoscere l’opinione dei docenti in merito all’efficacia della formazione. la loro compilazione è requisito indispensabile per la chiusura della fase di lavoro online.

34 - Dossier finale - comitato di valutazione

35 PRIMO LABORATORIO Primaria e infanzia Venerdì 18 gennaio 14. 30-17
PRIMO LABORATORIO Primaria e infanzia Venerdì 18 gennaio COMPETENZE E LORO CERTIFICAZIONE - Girardi Mariateresa Secondaria i° e II° grado Venerdì 18 gennaio Bisogni Educativi speciali - FUMERO FEDERICO

36 Grazie per l’attenzione E Buon lavoro

37 Gli strumenti

38 A) Esempio di Programmazione peer to peer
COMPETENZA Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività “in situazione" aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO DA OSSERVARE CONVERSAZIONE DISCUSSIONE PARTECIPATA ATTIVITA’ DI GRUPPO AMBITI OPERATIVI DA SUPPORTARE METODOLOGICO RELAZIONALE TEMPI 1 ORA SETTIMANALE DI OSSERVAZIONE RECIPROCA PER 4 SETTIMANE MODALITA’ DI OSSERVAZIONE Protocollo di osservazione reciproca Compilazione della scheda di registrazione condivisa

39 B) Esempio di scheda di registrazione condivisa
AZIONI DESCRITTORI Cosa fa il docente ? spiega, legge, commenta, divide la classe in gruppi Cosa fanno gli alunni? ascoltano, parlano, partecipano, lavorano in gruppo

40 Quali contenuti sono trattati?
argomenti disciplinari, tematiche interdisciplinari, Quali metodi sono adottati? (STRATEGIE DIDATTICHE) lavoro di gruppo, di squadra, interviste strutturate, problem solving, attività di ricerca, fasi di incoraggiamento, attenzione alle differenze, disabilità, DSA, BES

41 Quale livello di coinvolgimento si realizza?
(CONTESTO) ascolto attivo, clima motivazionale, partecipazione, rapporti interpersonali, rispetto delle regole, uso della voce e dei toni, gestualità, feedback Come si realizza l’organizzazione? (GESTIONE DELLA CLASSE) (gestione del tempo, gestione delle attività, organizzazione degli spazi, ecc.); Elementi di qualità riscontrati strutturazione di percorsi personalizzati, utilizzo di strumenti compensativi, azioni preventive di inclusività

42 Eventuali situazioni problematiche riscontrate
demotivazione di alcuni, scarsa tenuta del livello di attenzione, incongruenza degli interventi degli alunni, confusione sui ruoli Modalità di risoluzione eventualmente adottate coinvolgimento individuale, utilizzo di strategie di comunicazione verbale e non verbale, spiegazioni e simulazioni ANNOTAZIONI

43 c) Riflessione sul peer to peer realizzato a cura del docente neoassunto
Valutazione complessiva dell’esperienza realizzata Positiva/abbastanza positiva/altro rispetto agli ambiti progettuale, metodologico, organizzativo, relazionale/motivazionale, valutativo Livelli di competenza raggiunti Buono/adeguato/potenziamento/rafforzamento/ consolidamento della competenza “Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività in situazione" aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti”

44 Nuovi apprendimenti realizzati
(conoscenze, abilità, applicazioni, relazioni, responsabilità, autonomia) Nuovi bisogni formativi evidenziati


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