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FONDAMENTI E METODI PER L’ANALISI EMPIRICA DELLE SCIENZE SOCIALI

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Presentazione sul tema: "FONDAMENTI E METODI PER L’ANALISI EMPIRICA DELLE SCIENZE SOCIALI"— Transcript della presentazione:

1 FONDAMENTI E METODI PER L’ANALISI EMPIRICA DELLE SCIENZE SOCIALI
Cap. 6 (6.2; 6.3 no ) Cap 7 (7.3) Agenda: Cap. 6 (Intervista), Cap 7 (Focus Group) – Statistica Descrittiva (Revisione media, moda, minimi e massimi, deviazione standard) e introduzione alla correlazione Revisione finale F. Spigarelli

2 INTERVISTA Strumento che consente di raccogliere informazioni direttamente dall’oggetto di indagine (dati primari) Processo di interazione tra intervistatore e intervistato Strumento di interpretazione di comportamenti e atteggiamenti sociali 2. Interazione sociale tra due persone, soggetta a regole e restrizioni 3. L’intervista permette di cogliere anche gli aspetti non verbali: Comportamento: è personale (essere nervosi, essere calmi); Atteggiamenti sociali: dipendono dal ruolo ricoperto (Es. dipendente intervistato in azienda) F. Spigarelli

3 Intervista – processo complesso
Intervistatore Intervistato EMISSIONE DELLA DOMANDA 1 Traduzione obiettivi di ricerca in una domanda 2 Ricezione della domanda Interpretazione della domanda Individuazione cognitiva della risposta EMISSIONE DELLA RISPOSTA 4 Ricezione della risposta Interpretazione della risposta Codifica ed archiviazione della risposta 3 Traduzione della risposta in formula verbale Intervistare significa dialogare ed il dialogo implica la presenza di due attori sulla scena. Il dialogo non è statico, ma è un processo attivo, in cui ascoltatore e locutore partecipano insieme alla costruzione di senso, secondo un’interazione comunicativa. F. Spigarelli Sormano, 1996

4 Tipologie di intervista
Interviste semi-strutturate: l’intervistatore deve raccogliere tutte le informazioni in base ad una lista di temi fissati in precedenza Interviste in profondità: l’intervistatore introduce solo il tema e lascia l’intervistato libero di svilupparlo Le interviste possono distinguersi in base al grado di libertà e di profondità lasciato all’intervistato Interviste in profondità si utilizzano di fronte ad un tema complesso di cui non possono essere previste delle domande specifiche F. Spigarelli

5 Questionario strutturato vs intervista
Vantaggi Rapidità Facilità di registrazione dei risultati Flessibilità Adeguamento agli intervistati Comportamento non verbale Risposta viene dall’intervistato (sicurezza identità) Completezza (possibilità di chiarimenti) Possono emergere elementi non previsti Questionario strutturato: questionario con domande chiuse Intervista si fa riferimento ad un intervista faccia a faccia con domande aperte F. Spigarelli

6 Questionario strutturato vs Intervista
Svantaggi Rigidità domande Frustrazione intervistato di non poter giustificare le risposte Tempo Influenza intervistatore Minore garanzia di anonimato Difficoltà a classificare e codificare le risposte Questionario strutturato: questionario con domande chiuse Intervista si fa riferimento ad un intervista faccia a faccia con domande aperte F. Spigarelli

7 FOCUS GROUP È un’intervista rivolta ad un gruppo di persone e guidata da un moderatore Il moderatore segue una traccia e propone stimoli ai partecipanti Stimoli possono essere verbali (domande dirette) o visivi (fotografie, filmati) da cui scaturisce una discussione F. Spigarelli

8 FOCUS GROUP Quando si utilizza?
Valutazione di un servizio, un intervento educativo, una politica o un prodotto Consultazione per orientare un intervento (rilevazione dei bisogni) Quando si è interessati ad un fenomeno nuovo su cui si hanno poche conoscenze Interpretare dati quantitativi Non si utilizza quando si vuole conoscere la distribuzione statistica di un proprietà della popolazione o di un campione significativo; se si è interessati ad opinioni/comportamenti individuali; se si vogliono migliore le dinamiche di un gruppo! F. Spigarelli

9 FOCUS GROUP L’interazione tra i partecipanti crea maggiori idee rispetto all’intervista singola Un focus group si compone di 6-10 persone (4: mini focus group); durata media di 90 minuti Si possono organizzare più focus group I partecipanti al focus group sono «scelti» Risposte registrate (video/audio) e/o vi è la presenza di un osservatore Il numero sufficientemente piccolo affinché ciascuno abbia la possibilità di parlare ma anche ampio abbastanza per permettere di diversificare le percezioni e risposte. I partecipanti sono scelti – in modo coerente con gli obiettivi della ricerca. Inoltre, i partecipanti sono in genere contattati da figure intermediarie per invitarli a prendere parte ad un focus group (non direttamente dal moderatore o dai ricercatori). Gli intermediari quindi conoscono i partecipanti e li scelgono anche in relazione alla loro propensione a collaborare nel momento del focus group (la propensione a collaborare è fondamentale per la buona riuscita del focus group) F. Spigarelli

10 Il Mediatore Dirige il gruppo nella discussione  «facilitatore»
Deve regolare gli interventi, richiamare chiarezza e sintesi, raccogliere le idee Deve favorire un buon clima - avere carisma/forza per pilotare l’argomento (leadership di gruppo) F. Spigarelli

11 Focus group via internet
Discussione tra i partecipanti avviene in un interfaccia web (chat) Può essere sincrona (chat room o video conferenza) o asincrona (scambio informazioni via mail o forum) Il problema dei focus group via internet nel caso asincrono è la presenza di interventi non continui (frammentarietà delle risposte) F. Spigarelli

12 FOCUS GROUP NEL MARKETING
La tecnica dei focus group si è diffusa nel marketing per valutare le reazioni di potenziali consumatori verso un nuovo prodotto. Nel mondo del marketing, i focus group sono uno strumento importante per l'acquisizione di riscontri riguardo a nuovi prodotti. In particolare, i focus group permettono alle aziende che desiderano sviluppare, nominare o esaminare un nuovo prodotto di discutere, osservare e/o esaminare il nuovo prodotto, prima che esso sia messo a disposizione del pubblico. Ciò può fornire informazioni rilevanti sull'accettazione del prodotto da parte del suo mercato potenziale. F. Spigarelli

13 ESERCITAZIONE: SIMULARE UN FOCUS GROUP
Gli ultimi dati rilevano un aumento dei fuori-corso (5% rispetto all’anno precedente) OBIETTIVO- interpretare i dati tramite un focus group (o più focus group) Identificare i partecipanti da coinvolgere e domande da porre F. Spigarelli

14 MEDIA MODA MIN E MAX DEVIAZIONE STANDARD ANALISI DATI F.Spigarelli

15 LE VARIAZIONI TEMPORALI
V2 – V1 ______ V1 Valore assunto nel periodo finale meno il valore assunto nel periodo iniziale diviso il valore iniziale. L’indicatore si può esprimere in percentuale moltiplicando la frazione per 100. F.Spigarelli

16 CORRELAZIONE Indicatore statistico che esprime la relazione tra due variabili Valori assunti: [-1;1] - 1 : perfetta correzione negativa +1 : perfetta correlazione positiva 0: nessuna relazione lineare tra le due variabili 0.5 punto di riferimento per considerare la correlazione rilevante o meno Si considerano 06/04/2019 TITOLO PRESENTAZIONE

17 CORRELAZIONE Esempio:
REDDITO ANNUALE E SPESA ANNUALE DELLE FAMIGLIE NELLE CITTA’ x1,x2, x3 …. xn(2015) r= 0.8 Cosa significa? 06/04/2019 TITOLO PRESENTAZIONE

18 CORRELAZIONE Prezzo e quantità acquistate?
N. lingue straniere conosciute e n. viaggi? N. ore studio e n. esami superati? N. caffè venduti al bar e n. lingue straniere conosciute? F. Spigarelli

19 UNA PARTE SUL TUTTO Definire il peso di un caso/modalità sull’intera distribuzione Tipica rappresentazione: Grafico a torta Formula [(valore della singola parte/ valore totale della distribuzione)]* 100 Es. regioni italiane n. imprese totali. F.Spigarelli

20 Dati ISTAT F. Spigarelli

21 LEGGERE I DATI

22 Trasporto e magazzinaggio
LEGGERE I DATI Imprese/dimensione Trasporto e magazzinaggio 0-9 10-49 50-249 250 e più % Variazione ( ) 45% 103% 155% 161% Numero dipendenti Trasporto e magazzinaggio 0-9 10-49 50-249 250 e più % Variazione ( ) 51% 112% 155% 221% F. Spigarelli

23 INDICATORI COMPOSITI Indicatore sintetico che descrive un fenomeno complesso non misurabile con un solo indicatore Misurare la qualità della vita F. Spigarelli

24 INDICATORI COMPOSITI Definire il fenomeno da studiare
Selezionare singoli indicatori rilevanti Standardizzare gli indicatori per renderli confrontabili Aggregare i singoli indicatori (media o somma) Formula standardizzazione F. Spigarelli

25 RIEPILOGO FINALE Perché la sociologia si definisce una science empirica? Differenze popolazione e campione Quando si preferisce il campione? Cos’è il profilo di un caso? Spiegare le differenze tra ricerca descrittiva ed esplicativa Quali sono gli item del questionario? F. Spigarelli

26 RIEPILOGO FINALE 6. Quali sono i benefici della ricerca pilota? 7. Spiegare il passaggio dal concetto alla variabile (includere un esempio) 8. Quando un campione si definisce rappresentativo? 9. Differenze intervista e focus group F. Spigarelli


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