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Due estremi: cambi fissi e cambi flessibili

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Presentazione sul tema: "Due estremi: cambi fissi e cambi flessibili"— Transcript della presentazione:

1 S.Cesaratto EI 2018-19 Unisi Capitolo 3 - Regimi di cambio e Sistema monetario internazionale

2 Due estremi: cambi fissi e cambi flessibili
Regimi intermedi: flessibilità limitata (nel cap. 13 si discutono meriti e demeriti dei diversi regimi) Cambi flex le autorità di pm si astengono da ogni intervento Cambi fissi, distinguiamo fra:  gold standard: ciascuna moneta ha un contenuto aureo prefissato (è irrilevante che circoli oro o banconote convertibili, in via teorica, in oro. Es. Se 1$ = 1 unità d’oro e 1€ = 2 unità d’oro, il tasso di cambio sarà 2$=1€  gold exchange standard: le reserve a fronte della moneta emessa consistono sia di oro che di valute convertibili in oro (tale era il Sistema di Bretton Woods, col dollaro convertibile come moneta di riserva)  limping gold exchange standard  la cconveribilità è limitata ai rapport fra le banche centrali (per i privati vale solo la convertibilità fra valute)

3 dollarizzazione: adozione di una valuta straniera
segue  pure exchange standard: scompare la convertibilità in oro, solo convertibilità fra le valute (anche per le banche centrali). E’ il sistema attuale. Esiste però una gerarchia fra le valute: le monete acetate liberamente negli scambi internazionali sono dette monete di riserva; le altre sono accettate purché concertibili in monete di riserva  quindi esiste pur sempre un ancoraggio. Altri regimi: dollarizzazione: adozione di una valuta straniera Unione monetaria (cap. 15) Currency board: la BC di un paese si impegna ad avere reserve in valuta estera pari all’emissione di moneta in valuta nazionale (quindi assicurando la convertibilità 1:1 della moneta nazionale in valuta estera). Banda di oscillazione con parità mobile (nel tempo la parità centrale muta in seguito a divergenze persistenti in un senso o nell’altro) Fluttuazione sporca: ufficialmente un paese dichiara la flessibilità del cambio, ma in pratica interviene a guidarlo verso livelli obiettivo.

4 Il Sistema di Bretton Woods (1944-1971)
Le valute partecipanti fissano la parità con  il dollaro che è convertibile in  oro (35$ per oncia d’oro) Quindi indirettamente tutte le valute fissano la parità con l’oro Banda di oscillazione consentita +-1% Si poteva svalutare sino al 10% senza autorizzazione FMI (che oltre va informato) Il Sistema era “adjustable peg” (parità fissa ma aggiustabile)  nei fatti si dà una interpretazione restrittiva dell’accordo nel senso che si doveva difendere il cambio a oltranza e variarlo solo nel caso di impossibilità a difenderlo  quindi BW assomigliò molto a un sistema di cambi fissi La difesa di un cambio fisso implica un continuo intervento (possibile nel caso di disavanzi di BdP solo sino a che si abbiano RU, o prestiti esteri compreso il ricorso alle linee di credito del FMI, vedi dopo)

5 Altre caratteristiche di BW (non esplicitate qui da GG)
Studieremo che con un sistema di cambi fissi e libertà movimenti di capitale un paese perde la politica monetaria. Es. nel gold standard o nello SME i paesi erano vincolati a fissare il tasso di interesse in linea con quello internazionale BW prevedeva invece il controllo dei movimenti di capitale, ciò che lasciava ai paesi un certo margime di libertà nella politica monetaria. La ventata liberista dagli anni ’70/’80 ha cancellato questa misura di buon senso

6 BW segue Nella fig. 3.1 r’ è il tasso di interesse fissato dall’accordo di cambio. In assenza di intervento il tasso r’ muoverebe spontaneamente verso re Se il tasso effettivo è r’ > re, le autorità devono assorbire l’eccesso di valuta estera A’B’, viceversa se r”>re, le autorità devono cedere valuta estera  limite delle RU disponibili (anche perché questi sono flussi e l’intervento è continuo)  occhio! In ascissa ci sono $

7 BW segue NB stiamo usando incerto per certo, x€ = 1$. Nel grafico se r diminuisce significa che la moneta nazionale (€) si apprezza e allora: aumenta la domanda di $ per acquistare beni USA, ora più convenienti; dimunisce l’offerta di $ dagli esportatori, ora svantaggiati. NB: rammentare la differenza fra a/deprezzamento (variazioni cambio dovute al mercato) e ri/svalutazione (variazioni cambio dovute a decisioni delle autorità)

8 Oltre BW Nel sistema di BW I paesi erano impegnati a evitare svalutazioni competitive. Il Sistema termina nel 1971 (gli USA dichiarano la inconvertibilità del $ in oro, resa impossibile dalla insufficienza di oro in loro possesso) e si transita in un “non-sistema monetario internazionale” (cambi fluttuanti, tranne accordi regionali) Perché BW cade: dilemma di Triffin: affinché aumenti l’emissione di $ necessari al commercio internazionale gli US devono avere un disavanzo di BdP, ma questo incrina la fiducia nel $. Infatti per questo la quantità di $ in circolazione sopravanza lo stock di oro in possesso degli US. Inoltre: la difesa delle parità richiedeva politiche deflazionistiche (se un paese è in disavanzo di PC deve deprimere la domanda interna per diminuire le importazioni) Signoraggio: esorbitante privilegio per cui gli USA emettendo la moneta di riserva internazionale non avevano problemi di BdP. Alla lunga, dice Gandolfo, un sistema di cambi fissi non può reggere perché il mondo non è un’area valutaria ottimale (cap. 15). Petroldollari: riciclo surplus petroliferi negli anni ‘70 e crisi debito PVS anni ’80 (lost decade)

9 Oltre BW (segue) Demonetizzazione oro: sganciamento nel tempo fra valore ufficiale dell’oro e valore di mercato Kingston 1976: accordi in seno al FMI: abolizione prezzo ufficilale dell’oro e del suo ruolo come punto di riferimento comune delle monete. Abolizione del ruolo dell’oro nelle transazioni con FMI (es, per il pagamento delle quote) Le due istituzioni gemelle di BW: FMI: all’inizio sorvegliante del sistema di BW e fornitore di credito a breve per sostenere gli squilibri di BdP (i paesi potevano attingere alle quote da loro versate). Dagli anni ‘80 diventa strumento per affrontare le crisi debitorie dei paesi periferici (ristrutturazione debiti più condizionalità fiscal). Il caso più recente è la Grecia. Banca mondiale: concede prestiti a lunga (si occupa di sviluppo) Agiscono secondo il “Washington consensus” (primato del mercato) Altre: Gatt poi WTO  tutela del libero commercio internazionale (ora infatti il WTO è piuttosto in ombra) BRI (BIS) nata nel 1930 per gestire le riparazioni di Guerra tedesche, è ora la banca delle banche centrali a cui fornisce servizi di supporto.


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