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La FRANCIA tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900 Debussy-Ravel-Stravinskij e il gruppo dei Sei.

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1 La FRANCIA tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900 Debussy-Ravel-Stravinskij e il gruppo dei Sei

2 PARIGI capitale della cultura
Dopo la guerra Franco-Prussiana ( ), Parigi diventa una delle più belle e affascinanti capitali europee fino alla Prima Guerra Mondiale Café chantan Esposizione universale (1889) MOVIMENTI PARIGINI Pittori impressionisti (1874) Pittori Fauves (1905) Cubismo (1907) Manifesto futurista (Figaro, 1909) Movimento Dadaista (Parigi, 1919) Manifesto del surrealismo (Parigi, 1924)

3 IL PANORAMA MUSICALE NOVITA’ CONSERVATORISMO
Le prime orchestre russe si esibiscono a Parigi, dirette da RIMSKI-KORSAKOV (1881) Si ascoltano le orchestre provenienti dal remoto oriente (GIAVA) che utilizzano scale PENTAFONICHE e usano strumenti tipici locali a percussione, pizzico e arco (1889) Balletti russi di Djagilev (1909) con Fokine-Picasso- Stravinskij Rinasce l’ascolto di Wagner nei teatri francesi Passione per l’OPERETTA Societé National de Musique deputata alla divulgazione dell’ARS GALLICA (Saint-Saens- Franck-Chausson) Divulgazione del CANTO GREGORIANO e della POLIFONIA TRADIZIONALE

4 USO SONATA CICLICA (come Liszt) DEBUSSY-RAVEL-STRAVINSKIJ
Gli autori conservatori progressisti Franck che sconfina dalla musica organistica a quella sinfonica e cameristica USO SONATA CICLICA (come Liszt) Saint-Saens: musica salottiera dove impera il virtuosismo strumentale SONATA PER VIOLINO E PIANOFORTE INTRODUZIONE E RONDO’ CAPRICCIOSO per vl. e pf. INNOVATORI DEBUSSY-RAVEL-STRAVINSKIJ che sviluppano un nuovo linguaggio PROVOCATORI Erik Satie e il gruppo dei SEI contro il romanticismo il “debussysmo”, ma anche contro le convenzioni sociali

5 CLAUDE DEBUSSY ( ) Pur ammirando la musica di Wagner (ma non sopportava il suo pensiero), si forma con la musica russa di Mussorgskij; mostra una certa passione per il canto gregoriano (va a Solesmes) e per la musica orientale ascoltata all’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1889 e per quella spagnola La sua vita cambierà con il successo - anche finanziario - del PELLEAS et MELISANDE (messo in scena nel 1902) su libretto del poeta simbolista MAETERLINK. Dramma con allusioni simboliche al dramma dell’esistenza, che si svolge senza una vera e propria trama come fosse un SOGNO

6 DEBUSSY e i movimenti artistici = rifiuto di ogni etichetta
Se per molti anni si è parlato del legame tra Debussy e impressionismo, ormai si preferisce precisare che il legame fu con il SIMBOLISMO di autori come il poeta Mallarmé e il commediografo Maeterlink. Tra l’altro il libretto (in francese) del suo mistero in cinque atti Il martirio di San Sebastiano fu realizzato da Gabriele D’Annunzio. Musica di Debussy allude a simboli e a immagini che svaporano rapidamente nella mente

7 I capolavori per orchestra
Prelude a l’apres midi d’un faune ( ) su testo di Mallarmé Ascolto PRELUDE (10’29’’) Nocturnes (1900) La Mer ( ) Images (1913) ORCHESTRA: la disgregazione della compattezza romantica Il suono e il timbro come caratteristica saliente del suo stile

8 ORCHESTRAZIONE = colori tersi e chiari
DISSOLUZIONE MASSA ORCHESTRALE: archi divisi; legni e ottoni tra loro USO DEI TIMBRI PURI: Flauto, oboe, corno inglese USO delle RISONANZE lontane: corni e timpani L’ACUTO: rarefazione del tessuto compositivo verso le zone dell’ACUTO con impiego concomitante di violini divisi (che suonano anche armonici con la sordina), arpe, triangolo, celesta, xilofono (uso massiccio percussioni) ALLEGGERIMENTO DEI BASSI che usano spesso tremoli e pianissimi

9 USO ACCORDI VUOTI SENZA TERZE
Melodie nuove Pentatoniche, modali esatonali Fraseggio fatto di un mosaico di PICCOLI NUCLEI evanescenti ARMONIE innovative USO ACCORDI VUOTI SENZA TERZE OGNI AGGREGATO ARMONICO SI PUO’ ISOLARE SENZA SVILUPPARE TENSIONI DI STATO O DI MOTO SUCCESSIONI DI ACCORDI ASCENDENTI O DISCENDENTI CON SETTIME, NONE E TRIADI CONSECUTIVE

10 RITMO e FORMA Superamento del concetto di BATTUTA
Accenti ritmici che non si avvicendano regolarmente Si mescolano suddivisioni ternarie con quelle binarie FORMA che non utilizza successioni logiche secondo criteri spazio-temporali, ma secondo logiche frammentate o oniriche (es. Sogno del Fauno che non è sicuro di aver posseduto due ninfe del bosco)

11 CAPOLAVORI: Images (1905); Preludes (1910-13); Etudes (1915)
Il pianoforte I parte CAPOLAVORI: Images (1905); Preludes ( ); Etudes (1915) Fu un innovatore che partì dal pianismo di CHOPIN per operare prevalentemente sull’elemento timbrico e sonoro; particolare attenzione all’uso del pedale Ma che si ispirò anche al clavicembalismo francese di Rameau: Suite bergamasque (1905)

12 IL pianoforte II parte Lasciò spazio anche ad una vena ironica e didattica del CHILDREN’S CORNER dedicata alla figlia (1908) con autocitazioni come nel Piccolo pastore che evoca Le Prelude del fauno Dopo di lui la produzione pianistica francese si lega a RAVEL e di MESSIAEN ASCOLTO: Children’s corner – Il piccolo pastore (2’31’’) e - Gollwog’s cake-walk (ispirato al jazz) (2’ 39’’)

13 ERIC SATIE e il gruppo dei SEI
I PROVOCATORI ERIC SATIE e il gruppo dei SEI

14 Eric Satie ( ) Comportamento bizzarro, irriverente, non completa gli studi e si guadagna da vivere suonando nei caffè. BRANI PIANISTICI dai titoli provocatori: GYMNOPEDIE (1888); TRE PEZZI A FORMA DI PERA (1903); SONATINA BUROCRATICA (1917) Scrive senza indicazioni di tempo e ritmo con totale libertà formale; melodie tratte da jazz, musica da circo e impiego anche dei RUMORI (come nel Futurismo); contro il pianismo di DEBUSSY oppure contro la tradizione del passato (Bach) come in questo brano ASCOLTO: Chorale ipocrita (internet)

15 Le bizzarrie di Satie Si arruola soldato, ma poi si procura una polmonite per farsi congedare Crisi mistica: fonda una chiesa a Parigi Definisce la sua arte “musica di tappezzeria” Vive in due stanze, ma una la tiene chiusa a chiave (dopo la morte si scoprirà una raccolta di ombrelli mai utilizzati) Muore di cirrosi epatica

16 Il gruppo dei SEI Louis Durey- Arthur Honegger- Darius Milhaud- Germaine Tailleferre - Georges Auric -Francis Poulenc Si legano alla figura provocatoria dello scrittore e regista Jean Cocteau che pubblica il suo manifesto nel 1918 “Il gallo e l’arlecchino” (superare la seriosità post-romantica proponendo un’arte legata alla vita quotidiana) e alla musica ironica di Satie Milhaud: legami con la musica antica, ma anche il repertorio folkloristico sudamericano Ascolto Milhaud: DANSES DE JACAREMIRIM – Sambinha per vl. e pf. MARCELLO DEFANT (1’43’’)

17 Torniamo agli innovatori
RAVEL e STRAVINSKIJ

18 Maurice Ravel ( ) Formazione ordinatissima: studi al conservatorio e poi svolge solo l’attività di compositore senza alcun incarico istituzionale Artigiano della composizione, umile nel confrontarsi con i musicisti, fu uomo riservato e molto scrupoloso nella stesura delle sue opere Malattia mentale (amusia) degli ultimi anni che comprometterà le sue capacità di tradurre il suo pensiero in musica (vedi O’SHEA)

19 Non fu il continuatore di Debussy
Additato da alcuni critici come il continuatore di Debussy per alcune affinità nelle opere pianistiche, in realtà sviluppò uno stile molto differente. RIGORE FORMALE, DISEGNI MELODICI MOLTO CHIARI E NON VELATI, ORCHESTRAZIONE SONTUOSA E PIENA DI COLORI SMAGLIANTI, OSSESSIONE PER IL RITMO (e per gli orologi)

20 Grande trascrittore Oltre ai QUADRI DI UN’ESPOSIZIONE di Mussorgskij (1922), trascrisse musica di Rimski-Korsakov, Schumann, Debussy e Satie Ma anche le sue produzioni concepite inizialmente per pianoforte: PAVANE pur une infante defunte (1899; 1910) Valse nobles et sentimentales (1911; 1912)

21 Il bolero (1928) Il brano di maggior successo
Melodia iberica di sole 16 battute ripetuta ad nauseam per innumerevoli volte con lo stesso ritmo di sottofondo in un crescendo inarrestabile; impiego di tre SAXOFONI (sopranino, soprano, tenore) Critica Toscanini che accelera il finale Ha fruttato 100 milioni di euro in diritti d’autore (aneddoto BMG con MARIANI) Ascolto (17’ 09’’)

22 Il pianoforte e la musica da camera
Si ricollega al mondo clavicembalistico del passato (Le tombeau de Couperin) con impiego di strutture tipiche del barocco (prelude, rigadoun, menuet, toccata) e poi si avvicina allo stile di Debussy (Habanera per pianoforte, 1895) Produzione cameristica che guarda alla lezione del suo maestro Franck (sonata ciclica), ma anche alle melodie americane (sonata per violino e pianoforte, BLUES) e al mondo dell’est europeo (Tzigane)

23 Mondo dell’OPERA vai alla tesina n°20
Guarda ancora al passato: L’Ora spagnola (1911) si vuole cimentare con il mondo dell’opera buffa italiana con richiami al mondo musicale spagnolo

24 Il fanciullo e i sortilegi (1925),
Fantasia lirica in due parti difficile da mettere in scena. Storia: un bambino che non vuole fare i compiti scatena la sua energia contro le cose (tavolo, orologio, animali) che si animano (iniziano i sortilegi). Trasportato da due gatti in un giardino, dopo aver medicato uno scoiattolo - si riconcilia con tutti e – viene riportato a casa dalla mamma. E’ una sorta di caleidoscopio musicale che attraversa vari stili, melodie, ritmi e armonie politonali. Una sorta di antologia musicale polistilistica dove spicca l’importanza della DANZA (FOX TROT della teiera; la POLACCA dei pastori; walzer americano della libellula) Ascolto: Ribellione del bambino (n°5) – Fox trot della teiera (n°8) – Danza con il fuoco (soprano di coloratura) (n°11)- Danza della matematica (n°15)

25 IGOR STRAVINSKIJ (1882-1971) (da qui 21.05.18)
Compositore a “tutto tondo” senza incarichi istituzionali Pur avendo iniziato a 9 anni a suonare il pianoforte, si accosterà a soli 21 anni alla composizione (Rimski-Korsakov) Compositore RUSSO sempre all’estero: PARIGI (‘10-’14 e ‘20-’39) SVIZZERA (‘14-20), USA (‘39-71) Personalità che affronta tutti i cambiamenti stilistici del NOVECENTO: ricerca del nuovo linguaggio; “neo-classicismo”; passione per il balletto; musica per il teatro; repertorio sacro; dodecafonia e serialità

26 La sagra della primavera (1913)
Il balletto Il famoso impresario di balletti russi Djagilev rimane affascinato dai suoi primi lavori (Feu d’artifice legati allo stile di Rimski-Korsakov) e lo scrittura per le Sylphides (1909), trascrizione di brani di Chopin. Il successo arriverà con L’uccello di fuoco (1910), Petruska (1911) e lo scandalo con La sagra della primavera (1913)

27 Grande Madre Russia e FAUVES
In Petruska c’è il burattino che proviene dalla tradizione popolare e dalla figura molto in voga di Pierrot. Ambientazione in una fiera di carnevale a San Pietroburgo. Immagine musicale: pianoforte che combatte contro l’orchestra (vedi diapo seguente) MELODIA Scale difettive (cioè modali senza alcune note); deformazioni grottesche di musica nobile; melodie costruite sulla ripetizione degli stessi intervalli (come nella musica popolare); per gli altri parametri vedi SAGRA della Primavera

28 Il commento di Stravinskij
“Componendo, avevo in mente l’immagine di una marionetta che faceva esasperare l’orchestra con cascate diaboliche di arpeggi. L’orchestra, a sua volta, fa rappresaglia con minacciosi squilli di tromba. Il risultato è un tremendo rumore che raggiunge l’acme e termina con la dolorosa e querula caduta della povera marionetta.”

29 La sagra della Primavera
Nella Sagra Stravinskij si immagina un rito sacro pagano nel quale alcuni vecchi saggi seduti in cerchio assistono alla danza di una giovinetta che si consuma nel ballo fino alla morte. Sacrificio per propiziarsi il dio della primavera. Gusto per una dimensione artistica PRIMITIVA (fauve come i pittori) ASCOLTO: - DANZA DELLA TERRA (n°9) – prima parte e DANZA SACRALE (n°14) – fine seconda parte

30 La sagra della primavera
ORCHESTRAZIONE: sonorità percussive e aggressive; organico monumentale ( tmp Grancassa, Tam-Tam, Triangolo, Tamburino, Guiro, Crotali (Lab e sib), Piatti) RITMO: elemento saliente, OSSESSIVO e BARBARO solo apparentemente caotico perché “tutto calcolato”; presenza tema ritmico (danza sacrificale e danza della Terra) MELODIA: melodie lituane con impiego scala modale DIFETTIVA (mi-sol-la-si-re); rapporti di 4°; pochi momenti lirici (inizio fagotto) ARMONIA: sovrapposizioni di accordi a un semitono di distanza; uso bitonalità ma non a-tonale

31 La vitalità ritmica: cambi di tempo e uso pause – danza della Terra

32 Il neo-classicismo Guarda alla tradizione compositiva europea del passato (settecento; contrappunto) e impiega organici RIDOTTI Balletto e suite Pulcinella (1920; 1922) su musiche di Pergolesi Ottetto di fiati (1924), Sonata per pianoforte (1924) contappunto bachiano Concerto per pf. e strumenti a fiato (1924) Bach e Scarlatti; elementi del Settecento che si ritroveranno anche nel melodramma La carriera di un libertino (1951); addirittura Desprez negli anni 1960

33 Un nuovo teatro musicale – piccolo teatrino ambulante per la “Grande Guerra”
L’Histoire du soldat (1918) vicenda di un soldato che - di ritorno dalla guerra [guerra russo-turca ( )]- fa un patto con il diavolo cedendogli il suo violino e ottenendo in cambio un libro magico con il quale ottenere denaro e potere Mescolanza di stili: dalla canzonetta francese, al paso doble argentino, al tango, al valzer fino a due corali luterani Organico ridotto: 7 strumenti messi in contrasto e non amalgamati tra loro

34 La cultura greca e la musica sacra
Oratorio Oedipus rex (1927) ispirato alla tragedia greca, ma con riferimenti (Gloria) alla musica ortodossa russa Apollo musagète (1928), balletto ispirato ad Apollo, capo delle muse, nel quale torna allo stile neo-classico Sinfonia dei salmi (1930) con uno stile asciutto e severo

35 Dodecafonia e serialità 1952-’62
Canoni funebri in memori di Dylan Thomas (1954) serie di sole 5 note Lamentazioni di geremia profeta ( ) con l’impiego della prima serie dodecafonica Movimenti per pianoforte e orchestra (1958-’59)


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