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Impresa e teoria neoclassica

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Presentazione sul tema: "Impresa e teoria neoclassica"— Transcript della presentazione:

1 Impresa e teoria neoclassica
La teoria neoclassica postula che le imprese cerchino di massimizzare il profitto In realtà le imprese possono perseguire altri obiettivi (da qui: modelli manageriali) Ed esistono in tutti i sistemi imprese non profit

2 Costi e ricavi marginali
Secondo la teoria neoclassica, le impresa decidono quali input acquistare e quanto output produrre la regola dell’uguaglianza tra ricavo marginale e costo marginale Tuttavia, l’evidenza empirica suggerisce che le imprese non impiegano questi metodi; nel caso dei prezzi, ad esempio, è molto diffuso il metodo del mark-up

3 Informazione perfetta
Le imprese moderne sono organizzazioni basate su complesse reti di comunicazione; non sempre la conoscenza di ciò che accade all’interno dell’impresa è perfetta Lo stesso accade negli scambi di mercato: non sempre l’informazione sulla qualità del prodotto è perfetta Così come non è perfetta l’informazione sulle caratteristiche del capitale umano durante una selezione del personale

4 Opportun ismo Con l’informazione imperfetta emerge il problema dei comportamenti opportunistici Il soggetto in possesso dell’informazione (agente) può nasconderla al soggetto con cui intrattiene rapporti gerarchici dentro l’impresa o rapporti di scambio sul mercato (principale) Si parla in questi casi di asimmetria informativa

5 Selezione avversa, rischio, azzardo morale
selezione avversa (informazione nascosta, adverse selection). Esempi: mercato delle auto usate, selezione del personale rischio (azzardo) morale (azione nascosta, moralhazard). Esempi: impegno sul posto di lavoro, prudenza da parte dell’assicurato, azioni del managementi ncoerenti con gli obiettivi degli azionisti, azioni del debitore incoerenti con l’obiettivo di restituire il prestito

6 Informazione Economia dell’informazione; Modelli principale-agente; Teoria d’agenzia il ruolo economico dell’informazione e dei contratti Le asimmetrie informative possono essere ridotte con l’aumento dell’informazione e con adeguati contratti

7 Contratti E’ molto raro che le relazioni economiche fra soggetti, sia all’interno dell’impresa sia negli scambi di mercato, siano totalmenteimpersonali Esse sono invece basate su contratti Con informazione imperfetta il contratto può tentare di risolvere il conflitto fra principale e agente e le connesse asimmetrie informative

8 Incentivi Il meccanismo è basato sull’inserimento nel contratto di incentivi finalizzati a evitare o ridurre le distorsioniderivantidalle asimmetrie informative e dai comportamentiopportunistici Esempi: garanzia di manutenzione e ricambio per i prodottiacquistati incentivi salariali legati alla produttività incentivi ai manager legati all’andamento del valore delle azioni (stock options)

9 Economia dell’informazione
Nell’Economia dell’informazione viene mantenuta l’ipotesi di razionalità dei soggetti economici e di completezza dei contratti Si studia un contesto (asimmetrie informative e comportamenti opportunistici) che viene esaminato anche in altri filoni che si discostanoda queste ipotesi I contratti“incentivanti” possono trovare ostacoli: l’apporto produttivo del singolo lavoratore può essere difficile (o impossibile) da valutare separandolo dalla squadra (team) che ha contribuito al risultato; le stock options possono introdurre distorsioninel comportamento manageriale, inducendo all’assunzione di rischi eccessivi nel breve periodo (short termism)

10 Rischio e Incertezza Le decisioni dei soggetti economici si basano su congetture riguardanti eventi non conosciuti: eventi futuri o eventi derivanti da decisioni di altri soggetti Emerge qui l’importante differenzafra incertezza e rischio (Knight) Se gli eventi non conosciuti possono essere descritti in modo completo e, in particolare, se sono note le distribuzionidi probabilità degli esiti di ciascun evento, i soggetti economici che devono fare previsioni possono restare fedeli al postulato di razionalità Esempi: assicurazioni; modelli con rational expectations

11 Razionalità limitata L’ incertezza in senso proprio nasce quando non si possonodescrivere tutti i possibili eventi e quandonon si conoscono le distribuzioni di probabilità associate ai possibili esiti degli eventi In questo caso il decisore deve formulare aspettative e giudizi (judgements) con ampie componentisoggettive e non potrà coprirsi da ogni rischio con apposite clausole contrattuali Quando si confrontacon l’incertezza (in senso proprio) il decisore non può restare fedele al postulato di razionalità: la sua è una razionalità limitata (Simon)

12 Contratti incompleti Nel contesto di incertezza e razionalità limitata i contratti che regolano le transazioni non sono perfetti: sono costosi e non possono prevedere ogni possibile evento Le relazioni contrattuali fra i soggetti economici – sia quelle interne all’impresa sia quelle che si sviluppano sul mercato – hanno bisogno di essere governate e monitorate lungo il loro sviluppo e non soltanto nel momento della stipula o dello scambio L’impresa viene vista come il luogo (l’istituzione) che regola al suo interno una serie di relazioni contrattuali (con i fornitori, con i dipendenti) che hanno un costo e sono soggette all’incertezza


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