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I Comitati di Valutazione: per una premialità equa e condivisa

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Presentazione sul tema: "I Comitati di Valutazione: per una premialità equa e condivisa"— Transcript della presentazione:

1 I Comitati di Valutazione: per una premialità equa e condivisa
Francesca Storai INDIRE Lamezia Terme 8 Aprile 2016 Francesca Storai

2 In un processo che dovrà essere il più possibile
La L.107/2015, in particolare gli articoli attribuiscono al comitato di valutazione nuovi connotati La valorizzazione del merito del personale docente. Attraverso: dirigente scolastico che decide di attribuire il bonus sulla base di scelte condivise on la comunità scolastica In un processo che dovrà essere il più possibile Equo e condiviso

3 Il COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI in ogni scuola è formato da:
COMPONENTI COMITATO I VALUTAZIONE Il COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI in ogni scuola è formato da: DIRIGENTE SCOLASTICO, è il presidente del Comitato di valutazione TRE DOCENTI, di cui due scelti dal Collegio ed uno scelto dal Consiglio di istituto; UN COMPONENTE ESTERNO individuato dall’USR nella rosa dei docenti e dei dirigenti scolastici e tecnici DUE RAPPRESENTANTI DEI GENITORI, per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo UN RAPPRESENTANTE DEI GENITORI E UNO DEGLI STUDENTI per la scuola del secondo ciclo

4 Il membro esterno - Permette alle scuole di avere uno sguardo esterno - Rappresenta un’opportunità un punto di vista che permette il confronto sulle scelte - È un membro di garanzia I genitori e gli studenti Due presenze nuove , alle quali si chiede guardare oltre il proprio punto di osservazione .

5 Criteri per la valorizzazione dei docenti
comma 129 legge 107/2015, Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

6 Al termine del triennio 2016-2018,
Sulla base delle relazioni ricevute dagli USR, sarà nominato un Comitato tecnico scientifico per predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali.

7 Nel triennio…cosa si può fare?
Avviare percorsi di ricerca-azione per la costruzione di indicatori condivisi Raccolta di buone pratiche Costituire reti per la condivisione dei criteri

8 Come….? Attraverso un percorso che sia il più possibile condiviso nelle scelte e nel quale i docenti si sentano parte attiva la riflessione sui documenti della scuola RAV il PdM, l’atto di indirizzo. il PTOF triennale la documentazione come risorsa per la scuola (software, registro elettronico ec…) èper raccogliere le buone pratiche

9 si ritornava a parlare di crediti…
Ne… Primo documento Mariella Spinosi Profession ali È il tempo dedicato alle azioni per migliorare l’organizzazione e la gestione della propria scuola. Ci sono attività istituzionali obbligatorie; progettuali come contributo al miglioramento; elettive come valore aggiunto personale. CARD 1 Formativi CARD 2 È il tempo dedicato alla propria formazione non necessariamente coincidente con i corsi di formazione tradizionali e con le attività organizzate dalla scuola di appartenenza. Ma anche il tempo dedicato al coordinamento di percorsi formativi, ai gruppi di ricerca, alla formazione del personale… È il tempo dedicato a migliorare la qualità dell’insegnamento, ma è anche la capacità di documentare le buone pratiche; la disponibilità al confronto, a mettersi in discussione, a farsi osservare e ad offrire supporti agli altri Didattici CARD 3

10 In altre parole … CREDITI PROFESSIONALI
Mariella Spinosi È prendersi cura della gestione della scuola Dare contributi nel lavoro di équipe Partecipare all’organizzazione e alla gestione scuola Impegnarsi nel rapporto con le famiglie e gli stakeholder

11 In altre parole … CREDITI FORMATIVI
Mariella Spinosi È prendersi cura della propria professionalità Curare la propria formazione continua Mettersi a disposizione per migliorare i percorsi formativi a scuola Fare uso di nuove tecnologie

12 In altre parole … CREDITI DIDATTICI
Mariella Spinosi È prendersi cura degli allievi e dell’insegnamento Organizzare le situazioni e gli ambienti di apprendimento Gestire e coinvolgere la classe nelle situazioni di apprendimento; osservare e valutare gli studenti, secondo un approccio formativo Essere disponibili a mettersi in discussione

13 Obiettivo Una volta individuate le “imprese” da valorizzare, bisogna stabilire quali risultati devono essere raggiunti e come devono essere rendicontati per l’assegnazione del bonus [regole] Si devono pensare a risultati concreti, che non destino ambiguità di interpretazione, che siano facilmente leggibili …

14 Primo principio: l’etica del lavoro ben fatto
Salvaguardare i criteri che permettono ad una scuola di funzionare bene Riconoscere e valorizzare le persone che sanno far funzionare la scuola

15 Secondo principio: L’etica della condivisione
La scuola è luogo di condivisione Deve prevalere la cultura della scuola e non dei singoli soggetti Chi viene scelto (per qualsiasi compito di responsabilità) deve essere portatore di idee e concetti elaborati e condivisi colle-gialmente

16 Terzo principio: L’etica della trasparenza
Non ci può essere condivisione senza trasparenza Niente può essere sacrificato alla trasparenza La trasparenza aumenta il clima di fiducia Sollecita le persone ad impegnarsi Fa crescere il senso di appartenenza

17 GRAZIE PER L’ATTENZIONE f.storai@indire.it


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