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PEDAGOGIA SPERIMENTALE

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Presentazione sul tema: "PEDAGOGIA SPERIMENTALE"— Transcript della presentazione:

1 PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Anno accademico I Semestre Prof. Cinzia Angelini Università Roma Tre PEDAGOGIA SPERIMENTALE Corso di laurea in EDUFORM

2 Memoria e scrittura Minore rilevanza sociale delle competenze alfabetiche perché percepite come meno rilevanti nella vita quotidiana (comunicazioni de-alfabetizzate e de-verbalizzate) Regressione alfabetica più evidente in strati della popolazione che più hanno subito le trasformazioni dell’organizzazione del lavoro A cosa serve indagare le competenze in lettura se non ci si chiede cosa, come e quando si legge? Importanza dell’autonomia (Tesi di Lutero)

3 Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538)
Personaggi: Manrique, Mendoza, Maestro e Ragazzo. Manrique.- Hai sentito oggi quel lungo discorso attorno all’utilità della scrittura? Mendoza.- Dove? Manrique.- Nella scuola di Antonio di Nebrija. Mendoza.- Non ci sono stato; ma se tu ricordi qualcosa, raccontamelo. Manrique.- Che ti devo dire? Ha detto così tante cose che me lo sono dimenticate quasi tutte. Mendoza.- In definitiva ti è accaduto ciò che dice Quintiliano a proposito dei vasi che hanno un’imboccatura stretta: se in essi si versa all’improvviso molta acqua, questa si sparge; ma se la si versa a poco a poco, si riempiono. Insomma, non ti ricordi niente? Manrique.- Quasi niente.

4 Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538)
Mendoza.- Allora ti ricordi qualche cosa. Manrique.- Molto poco. Mendoza.- Puoi riferirmelo, per poco che sia. Manrique.- Per cominciare ha detto che è stupefacente che una così grande varietà di voci umane si sia potuta comporre con poche lettere, e che gli amici separati possano comunicare attraverso di esse. Ha aggiunto che nelle isole di recente scoperte dai nostri re, dalle quali si trae l’oro, agli abitanti è sembrato che non ci sia cosa più mirabile che poter gli uomini esprimere l’un l’altro i loro sentimenti tramite lettere inviate da terre così lontane, e chiedevano se per caso la carta non sapesse parlare. Questo ha detto e molto altro che ora non ricordo.

5 Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538)
Importanza del tempo (la conferenza è durata due ore) Importanza dell’attività della mente: la memoria deve essere educata

6 Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538)
Mendoza.- Quanto tempo parlò? Manrique.- Due ore. Mendoza.- E di un discorso così lungo ti ricordi così poco? Manrique.- Ho cercato di ricordare qualcosa a memoria, ma essa non ha voluto trattenerla. Mendoza.- Si direbbe che la tua memoria è come la tinozza delle figlie di Danao. Manrique.- Ho posto i ricordi in un colabrodo, piuttosto che in una tinozza. Mendoza.- Chiamiamo qualcuno che se ne ricordi. Manrique.- Aspetta un po’, perché mi viene in mente un'altra cosa. Ora ricordo. Mendoza.- Dilla allora. Perché non l’hai scritta? Manrique.- Non avevo la penna a portata di mano. Mendoza.- Nemmeno una tavoletta? Manrique.- Nemmeno una tavoletta.

7 Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538)
Mendoza.- Parla, allora. Esprimiti. Manrique.- Ho già dimenticato. Mi hai fatto dimenticare tu con le tue odiose interruzioni. Mendoza.- Come, così presto? Manrique.- Mi è tornato in mente. Affermava, rifacendosi all’autorità di non so quale autore, che non c’è migliore scorciatoia per arrivare a una grande erudizione che scrivere bene e velocemente. Mendoza.- Chi è questo autore? Manrique.- L’ho sentito nominare molte volte, ma mi è passato di mente. Mendoza.- Come tutto il resto. La maggior parte della nostra nobiltà non segue questo precetto; pensa che sia decoroso e anche lodevole non essere in grado di scrivere. Si direbbe che la loro scrittura sia fatta di raschi di gallina, e se non lo sapessi da prima, non sapresti mai di chi sia la mano che ha scritto.

8 Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538)
l’impegno della memoria cresce col crescere dell’esperienza della quale si vuol conservare il ricordo; una memoria non coltivata disperde buona parte dei ricordi che dovrebbe trattenere; la scrittura fornisce alla memoria il sostegno necessario per non dimenticare; se pure con fatica si ricorda qualcosa, si perdono comunque aspetti importanti; è importante non solo scrivere, ma anche come si scrive. I “graffi di gallina” sono il segno di una trascuratezza che rivela disinteresse nei confronti della cultura importante è la memoria autonoma (memoria interna vs memoria esterna)

9 Memoria e scrittura Introduzione tecnologia a scuola non è evoluzione pratiche di scrittura più simile a processi involutivi: impugnatura errata, abbandono del corsivo, scarsa qualità del segno = scarsa qualità dei contenuti implicazioni per lo sviluppo mentale legate al coordinamento grafomotorio (neuroscienze)

10 Memoria e scrittura la mancanza di esercizio di una manualità fine si rivolve in una minore capacità di fare, anche in altri campi nei quali la scioltezza e la precisione delle operazioni manuali sono altrettanto importanti della scrittura linguaggio meno preciso, perché più limitato dal punto di vista lessicale e meno organizzato da quello sintattico (es. Mivas) la memoria, meno sollecitata, è meno pronta a conservare e a richiamare esperienze, anche perché mancano le parole che potrebbero essere utili allo scopo (es. Google) difficile rilevare la capacità di eseguire calcoli a mente e su carta indebolimento della muscolatura della mano dei bambini

11 Problematiche educative del gesto scrittorio
Apprendimento della scrittura: aspetti grafomotori, neurocognitivi, psicomotori Automatizzazione e personalizzazione dei gesti scrittori Le tre funzioni della scrittura

12 Problematiche educative del gesto scrittorio
Scrittura digitale: il testo non è più il prodotto diretto dell’attività corporea (neuromuscolare, psicomotoria) Mancanza di contatto diretto con la materia da plasmare Mano e dita sempre meno coinvolte nel processo scrittorio Perdita di contatto tra il significato della parola «scrivere» e la sua radice etimologica (lat. scrìbere, «raschiare», «incidere») Ridotto numero di aree del cervello attivate Riduzione delle tendenze creativo-espressive legate all’uso continuato della scrittura a mano


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