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PubblicatoGiada Miele Modificato 5 anni fa
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FONDAMENTI E METODI PER L’ANALISI EMPIRICA DELLE SCIENZE SOCIALI
calendario F. Spigarelli
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13 Febbraio Introduzione corso La sociologia come scienza (Cap 1 libro - solo par –1.2– 1.5) 20 Febbraio Cap 2 Fare ricerca sociale (no pag. 40 – 52) Esercitazione – definire e valutare un piano di ricerca. Research Papers; cenni alla statistica descrittiva: distribuzioni; media e moda; 27 Febbraio Cap. 3 Il linguaggio della ricerca Cap. 4 Il campionamento Cap 5 il questionario Esercitazione: valutare un buon questionario Statistica descrittiva: deviazione standard; coefficiente di variazione 6 Marzo Cap 6 Focus Group Cap. 8 Dall’interrogazione all’ascolto Statistica descrittiva: correlazione; Indici composti 13 Marzo PC 4 ore Statistica su Excel Inizio PW definire un obiettivo di ricerca, strutturare un piano di ricerca, creare una matrice di dati, analisi ed interpretazione dati 20 Marzo PW 27 Marzo 3 Aprile
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RIEPILOGO (1/2) La sociologia è una scienza empirica
Spiegazione sociologica: analisi strutture e attori Legge sociologica Metodologia ricerca sociale: Insieme strategie, tecniche e strumenti di rilevazione e analisi dei dati. Ricerche descrittive ed esplicative F. Spigarelli
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RIEPILOGO (2/2) Ricerca qualitativa e quantitativa
Matrice di dati (Casi e variabili profilo) Le fasi della ricerca e soggetti coinvolti F. Spigarelli
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IL PARADIGMA «Visione del mondo del ricercatore»
è una prospettiva teorica condivisa riconosciuta dagli scienziati indirizza la ricerca riguardo alla scelta dei fatti rilevanti da studiare, alla formulazione delle ipotesi e ai metodi e tecniche di ricerca necessari. Prospettiva teorica fondata su acquisizioni teoriche precedenti Modelli o schemi per analizzare fenomeni F. Spigarelli
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PARADIGMA Nella storia della sociologia è difficile individuare un paradigma predominante che sia, cioè, condiviso da tutti i sociologi Sociologia è una scienza multi-paradigmica Ciononostante è possibile individuare, da un punto di vista storico, due paradigmi fondamentali: il positivismo e l’interpretativismo Positivismo: visione distaccata della società (prevalgono ricerche quantitative, scarsa apertura a quelle qualitative) Interpretativismo: La realtà sociale non può essere conosciuta di per sé ma solo attraverso l’interpretazione; prevalenza metodi qualitativi F. Spigarelli
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CONCETTI Forma di classificazione della realtà che consente di raggruppare fatti ed oggetti Griglie di lettura della realtà Identificare caratteristiche concetti che stiamo richiamano In sociologia esistono molti concetti (es. classe, gruppo, organizzazione) F. Spigarelli
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DAI CONCETTI ALLE VARIABILI
La scelta delle variabili dipende dal concetto: capacità relazionale; età; genere RILEVAZIONE Le variabili: n. attività extra-scolastiche; anni dal giorno della nascita; dicotomica – maschio femmina F. Spigarelli
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CONCETTI VARIABILE: Definizione operativa di un concetto per controllarlo e misurarlo F. Spigarelli
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IL CAMPIONAMENTO Nella rilevazione dei dati le ricerche sociologiche rilevano dati da un numero inferiori di soggetti rispetto al totale POPOLAZIONE: Insieme soggetti su cui viene svolta la ricerca. CAMPIONE: è un sottoinsieme della popolazione. Definizione confini della ricerca (spazio-temporali) F. Spigarelli
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IL CAMPIONAMENTO Come scegliere il campione?
RICERCA STANDARD: Tendere all’universo Inferenza Statistica: estendere all’universo i risultati del campione RICERCA NON STANDARD: non insiste sull’estendibilità risultati F. Spigarelli
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CAMPIONAMENTO RICERCA STANDARD: Tendere all’universo
Inferenza Statistica: estendere all’universo i risultati del campione IL CAMPIONE DEVE ESSERE RAPPRESENTATIVO Numerosità (> campione; > rappresentatività) Eterogeneità (inclusione di più caratteristiche) Procedure di campionamento (probabilistiche o non probabilistiche) F. Spigarelli
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CAMPIONAMENTO Procedure di campionamento
Probabilistiche: consentono inferenza statistica Campionamento casuale semplice: estrazione a sorte (presuppone conoscenza universo) selezionando casi ogni k volte, k = n/N Campionamento stratificato: nota la distribuzione di alcune variabili rilevanti (estrazione a sorte ma per strati noti es. fasce reddito; n. di esami) n= numerosità campione N: numerosità popolazione F. Spigarelli
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CAMPIONAMENTO Procedure di campionamento:
B) Non probabilistiche: non consentono inferenza statistica Per quote: selezione per caratteri definiti (selezione ricercatore) A casaccio (e a valanga) Campione di esperti Esperti: persone che conoscono bene il tema; A casaccio: chi mi risponde (e mi suggerisce anche chi intervistare) F. Spigarelli
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QUESTIONARIO «Contenitore di oggetti - item»
Approccio critico-costruttivo: disegno attento del questionario, validazione (studio pilota), addestramento rilevatori, controllo processo Ridurre gli errori F. Spigarelli
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Questionari e Modalità di somministrazione
A somministrazione diretta uno-uno: Risposte prestabilite e rese note Risposte non prestabilite (post-codifica) Auto-amministrato senza assistenza (es.via mail; questionario postale) Auto-amministrato con assistenza (per gruppi) Questionario telefonico Diretta uno-uno: notevoli costi; attenzione agli intervistatori (alla loro formazione ed influenza, scelta location etc) Di gruppo: questionario di classe, vi è la possibilità di chiedere domande Via Mail tasso di risposta bassissimo, mancata certezza circa l’identità Questionario telefonico: I casi sono solo quelli con telefono, campione non casuale orari (specifica selezione dei casi – ore 10 am). F. Spigarelli
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Item questionari Item devono essere rilevanti e deve essere già prevista la loro elaborazione Struttura: Domande chiuse o strutturate Domande semi-strutturate (Altro: ___) Domande aperte o non-strutturate Domande chiuse da preferire quando i questionari sono auto-amministrati e per questioni semplici, comprensibili Aperte quando si deve andare in profondità, vi sono situazioni complesse, e c’è la possibilità di rapporto uno ad uno, anche se in questo caso emergono problemi codifica RUOLO: STUDIO PILOTA F. Spigarelli
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ESERCITAZIONE Ricerca UNIMC – gli ultimi dati rilevano un aumento degli studenti fuori-corso del 10% rispetto all’anno precedente. Vi viene commissionata una ricerca per comprenderne le cause e suggerire delle soluzioni. Identificare i casi Strutturare un questionario (domande aperte e/o chiuse) Specificare le modalità di somministrazione F. Spigarelli
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MEDIA MODA MIN E MAX DEVIAZIONE STANDARD ANALISI DATI F.Spigarelli
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Somma dei valori diviso il numero dei valori considerati
MEDIA: Somma dei valori diviso il numero dei valori considerati Es. Voto esami studenti 18, 15, 20, 20, 30, 14, 12, 17 MEDIA: 18.25 =MEDIA F.Spigarelli
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Il valore più frequente in una distruzione
LA MODA Il valore più frequente in una distruzione Voti esami: 18, 15, 20, 20, 30, 14, 12, 17 MODA: 20 =MODA F.Spigarelli
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MIN E MAX VOTI ESAMI: 18, 15, 20, 20, 30, 14, 12, 17 MAX: 30 MIN: 12
Intervallo valori: 18 F.Spigarelli
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DEVIAZIONE STANDARD (1/2)
LA RADICE QUADRATA DELLA MEDIA DELLE DIFFERENZE AL QUADRATO DALLA MEDIA Una bassa DEVIAZIONE STANDARD indica che i valori sono vicini alla media Una alta DEVIAZIONE STANDARD indica che I valori sono lontani dalla media VALORE DS = 0 =DEV.ST.POP F.Spigarelli
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DEVIAZIONE STANDARD (2/2)
1 CASO: 18, 15, 20, 20, 30, 14, 12, 17 MEDIA: σ= sq.ro( )2 + ( )2 + ( )2 ( )2 + ( )2 + ( )2 ( )2 + ( )2 /8 = 5,5 2 CASO: 9, 10, 11, 10, 10, 13, 17, 30 MEDIA : σ = CASO: 31, 10, 15, 20, 24, 23,12, 30 MEDIA : σ = 8.6 F.Spigarelli
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COEFFICIENTE DI VARIAZIONE (1/2)
CV: RATIO TRA DEVIAZIONE STANDARD E LA MEDIA DELLA DISTRUZIONE CV VIENE UTILIZZATO QUANDO LE DISTRIBUZIONI HANNO UNITA’ DI MISURA DIFFERENTI F.Spigarelli
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COEFFICIENTE DI VARIAZIONE (2/2)
MEDIA: 18.25 σ = 5,5 MEDIA 13.75 σ = 6.6 MEDIA : 16.85 σ = 8.6 CV = 30% CV = 48% CV = 51% F.Spigarelli
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LE VARIAZIONI TEMPORALI
V2 – V1 ______ V1 Valore assunto nel periodo finale meno il valore assunto nel periodo iniziale diviso il valore iniziale. L’indicatore si può esprimere in percentuale moltiplicando la frazione per 100. F.Spigarelli
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