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PIANO D’AZIONE PER LA PREVENZIONE DELLE MORSICATURE DELLE CODE, PER LA LIMITAZIONE GRADUALE DELLA PRATICA DEL TAGLIO DELLA CODA E PER IL MIGLIORAMENTO.

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Presentazione sul tema: "PIANO D’AZIONE PER LA PREVENZIONE DELLE MORSICATURE DELLE CODE, PER LA LIMITAZIONE GRADUALE DELLA PRATICA DEL TAGLIO DELLA CODA E PER IL MIGLIORAMENTO."— Transcript della presentazione:

1 PIANO D’AZIONE PER LA PREVENZIONE DELLE MORSICATURE DELLE CODE, PER LA LIMITAZIONE GRADUALE DELLA PRATICA DEL TAGLIO DELLA CODA E PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI GENERALI DI BENESSERE NEGLI ALLEVAMENTI SUINI REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Sanità Unità Organizzativa Veterinaria REGIONE VENETO Area Sanità e Sociale Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Unità Organizzativa Veterinaria e Sicurezza Alimentare REGIONE EMILIA ROMAGNA Assessorato Politiche per la Salute Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica

2 LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE CHE HANNO COINVOLTO LA SUINICULTURA DELLE NOSTRE REGIONI NEGLI ULTIMI ANNI Adeguamenti richiesti dalla normativa (ultima nota dicembre 2012) a partire dall’anno 2013 negli allevamenti da riproduzione (group housing, requisiti strutturali, materiali manipolabili, ecc.) Periodo di crisi del settore negli anni in cui venivano richiesti gli adeguamenti più impegnativi Condizioni edilizie strutturali carenti, strutture vetuste, difficoltà di ampliamenti per normative su ambiente o piani edilizi in contrasto Mancanza di formazione specifica e finalizzata alla conoscenza della Raccomandazione 336/2016 sulle morsicature e sulle modalità di gestione degli allevamenti in relazione alla necessità di non effettuare il taglio delle code di routine

3 LA RACCOMANDAZIONE 336/ 2016: «Gli allevatori devono effettuare una valutazione del rischio sulla morsicatura delle code e in base ai risultati attuare opportune modifiche strutturali e gestionali» L’obbligo di effettuare questa autovalutazione non è stato correttamente divulgato e compreso Sono sorti ragionevoli dubbi sull’opportunità di attuare modifiche a livello locale, in assenza di un indirizzo comune e di linee guida condivise Sono state poste obiezioni da parte degli allevamenti da riproduzione sulla difficoltà di collocare sul mercato suinetti con code integre Non si è compreso che la problematica non riguarda solo il taglio delle code ma la richiesta di modificare in maniera radicale le condizioni di allevamento dei suini

4 LE RICHIESTE DI ADEGUAMENTO NON GIUNGONO SOLO DALLA NORMATIVA COMUNITARIA : IL CONSUMATORE RICHIEDE PRODOTTI OTTENUTI DA ANIMALI ALLEVATI IN CONDIZIONI DIVERSE Spesso le riprese effettuate illegalmente all’interno di allevamenti suini evidenziano situazioni prive di riscontri oggettivi (es riprese di animali in infermeria, animali inquadrati senza possibilità di riferimento al reale contesto, animali in momenti produttivi particolari come scrofe in gabbia, ecc.) In alcuni casi tuttavia vengono documentate reali condizioni di mancato rispetto della normativa e diversi gradi di sofferenza degli animali In ogni caso il consumatore COMUNITARIO ha modificato la sua sensibilità ed è disposto a pagare un prezzo maggiore per avere prodotti di migliore qualità, in termini di maggior benessere e minori trattamenti con antibiotici

5 CONSEGUENZE DEI REPORT DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Possiamo ritenere faziose e non oggettive le riprese rubate di notte negli allevamenti ma sicuramente non potremo tutelare i nostri grandi marchi davanti a richiami o procedure di infrazione della Commissione La qualità è anche benessere

6 PIANO TRIENNALE IN RISPOSTA ALLE RACCOMANDAZIONI EUROPEE ATTIVITA’ DELLE REGIONI Anno 2018 – Secondo semestre Divulgazione agli allevatori di manuali e check list per l’autovalutazione del rischio : il percorso verrà illustrato con riunioni a livello territoriale ad allevatori e veterinari Disponibilità dei dati raccolti da allevatori e veterinari e loro analisi da parte dell’ Autorità Competente Collaborazione con Gruppo di lavoro Ministeriale per completamento di Check list e manuale per il controllo ufficiale (sovrapponibili a quelli forniti agli allevatori) Per uniformare l’applicazione della normativa a livello nazionale formazione del personale dei Servizi Veterinari tramite i corsi di formazione organizzati da CReNBA

7 PIANO TRIENNALE IN RISPOSTA ALLE RACCOMANDAZIONI ATTIVITA’ DELLE REGIONI Anni 2019 - 2020
I controlli ufficiali valuteranno: Se è stata effettuata la valutazione del rischio, Se la valutazione è coerente con le indicazioni del manuale CReNBA, Se gli interventi di miglioramento sono completati o ancora in fase di attuazione Se, compatibilmente con i risultati ottenuti, con le migliorie attuate e con gli accasamenti, SONO PRESENTI PICCOLI GRUPPI DI ANIMALI CON CODE NON TAGLIATE

8 IL PIANO TRIENNALE IN RISPOSTA ALLE RACCOMANDAZIONI EUROPEE – ATTIVITA’ DELLE REGIONI Anni In caso di rilevo di aree definite insufficienti nella valutazione fatta in autocontrollo presa d’atto da parte dell’autorità competente degli interventi correttivi adottati in azienda pena l’azione di provvedimenti amministrativi. Sarà possibile rilasciare certificazioni che permettono la mutilazione della coda solo allegando il documento di valutazione del rischio in allevamento che tenga conto delle indicazioni fornite dal CReNBA. Incentivazione di prove con suinetti con coda integra in allevamento per valutare e testare la bontà delle azioni adottate

9 PIANO TRIENNALE IN RISPOSTA ALLE RACCOMANDAZIONI PREVISIONI DA PARTE DELLE REGIONI
Gli allevamenti a ciclo chiuso o da ingrasso dovranno aumentare gradualmente i gruppi di animali a code integre fino al completamento del percorso di adeguamento Gli allevamenti a ciclo chiuso o da ingrasso che non saranno in grado di abbandonare gradualmente l’introduzione di animali con coda tagliata verranno sottoposti a misure progressivamente più restrittive per adeguarsi alle richieste della Raccomandazione Tutti gli allevamenti dovranno garantire l’immediata attivazione, in caso di comparsa di morsicature, delle misure di emergenza riportate nel manuale

10 ELEMENTI ESSENZIALI PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO:
Atto normativo specifico che stabilisca: Obbligatorietà della valutazione del rischio per tutti gli allevamenti Tempi di attuazione degli interventi migliorativi Sanzioni per mancata ottemperanza Modalità per richieste deroghe temporanee

11 Residui e Antibioticoresistenza Biosicurezza
CONCLUSIONI LA VALORIZZAZZIONE DELLE NOSTRE ECCELLENZE PRODUTTIVE PASSSA ATTRAVERSO UNA IMMAGINE POSITIVA E QUALIFIFICANTE DEI NOSTRI ALLEVAMENTI IN PARTICOLARE PER QUELLO CHE RIGUARDA: Benessere animale Residui e Antibioticoresistenza Biosicurezza


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