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Valutazione e gestione del rischio da stress da lavoro correlato

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Presentazione sul tema: "Valutazione e gestione del rischio da stress da lavoro correlato"— Transcript della presentazione:

1 Valutazione e gestione del rischio da stress da lavoro correlato
Ambito di applicazione Soggetti obbligati alla valutazione Percorso metodologico integrato per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro.

2 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: ambito di applicazione
L’accordo europeo definisce che a) Eliminare o contenere i fattori stressogeni lavorativi comporta benefici per la salute dei lavoratori, ma anche vantaggi economici e sociali per tutti; b) il pericolo stress lavoro-correlato, e il relativo possibile rischio, può riguardare ogni luogo di lavoro ed ogni lavoratore; c) il tema specifico delle molestie e della violenza sul posto di lavoro non sono oggetto dell’accordo sullo stress lavoro-correlato, ma richiedono un accordo successivo. Ma valutare e tenere sotto controllo tutti i possibili fattori di stress legati all’organizzazione del lavoro e ai rapporti interpersonali sul lavoro, crea un contesto lavorativo che scoraggia l’esercizio di forme di violenza di natura intenzionale; d) Viene demarcato il confine tra stress lavoro-correlato e stress dovuto ad altri fattori della vita della persona e) indicatori predittivi di stress lavorativo possono essere(a)un alto tasso di assenteismo; (b) una elevata rotazione del personale;(c) frequenti conflitti interpersonali ; f) l’analisi da condurre per valutare il fenomeno può riguardare: (a) la gestione dell’organizzazione e dei processi di lavoro, (b) le condizioni di lavoro e ambientali; (c) la comunicazione; (d) i fattori soggettivi g) le misure per prevenire, eliminare o ridurre lo stress lavoro-correlato possono essere sia collettive, sia individuali; h) la valutazione dello stress lavoro-correlato, rientra nel processo di valutazione di tutti i rischi ed è un compito del datore di lavoro.

3 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: concetti base
1. nel caso dello stress lavoro-correlato il pericolo potenziale esiste sempre. 2. la valutazione deve basarsi su elementi oggettivi. 3. la valutazione non può limitarsi all’osservazione di indicatori oggettivi o soggettivi, ma si deve addentrare ad analizzare gli aspetti dell’organizzazione; 4. il processo di valutazione/gestione deve essere promosso e gestito direttamente dal datore del lavoro. 5. gli strumenti di valutazione devono essere utilizzabili e gestibili direttamente dai soggetti aziendali, perché deve essere garantita la gestione del rischio e non una valutazione episodica. 6. la valutazione deve imperniarsi sulla partecipazione effettiva dei lavoratori 7. il processo di valutazione deve essere accompagnato da adeguate azioni informative all’interno della realtà 8. deve essere prevista la formazione di tutti i soggetti coinvolti. 9. la valutazione deve essere orientata alle soluzioni di tipo collettivo; 10. deve essere prevista la verifica dei risultati ottenuti

4 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: Soggetti
Per l’intero processo valutativo il datore di lavoro deve avvalersi della collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e del Medico Competente, ma anche del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; si consiglia inoltre il coinvolgimento di altre figure interne all’impresa (direttore del personale, qualche lavoratore anziano/esperto, ecc.) ed esterne, ove se ne ravvisi la necessità (es. psicologo, sociologo del lavoro).

5 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: indicatori di rischio

6 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: indicatori di rischio oggettivo
- indici infortunistici, - assenze per malattia, - ricambio del personale, - procedimenti e sanzioni, - segnalazioni del medico competente - funzione e cultura organizzativa - ruolo nell’ambito dell’organizzazione - l’evoluzione e lo sviluppo di carriera, - autonomia decisionale e controllo - rapporti interpersonali al lavoro - interfaccia casa-lavoro - ambiente di lavoro ed attrezzature - pianificazione dei compiti - carichi, ritmi di lavoro - orario di lavoro, turni

7 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: indicatori di rischio strumenti per la valutazione soggettiva La valutazione soggettiva deve consentire di individuare con maggior precisione la natura del rischio da stress lavoro-correlato, al fine di definire le priorità ed intraprendere interventi di eliminazione o riduzione del rischio. Per la rilevazione della soggettività del gruppo di lavoratori, intesa come percezione soggettiva collettiva dell’organizzazione del lavoro, si ricorre a metodi di indagine che possono comprendere, a seconda della specificità della situazione, questionari, focus group, interviste semistrutturate. L’uso di questi strumenti richiede professionalità specifiche, esperte delle tecniche adottate.

8 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: indicatori di rischio strumenti per la valutazione soggettiva Questionari I questionari sono strumenti di rilevazione dei vissuti e della percezione soggettiva del gruppo dei lavoratori, che permettono di fotografare lo stato di salute/malessere dei lavoratori in relazione all’organizzazione. Sono da escludere a priori tutti i test-questionari di matrice clinica. Focus group Il focus group è una tecnica che serve a raccogliere, informazioni su temi complessi. E’ diretto da un conduttore/moderatore che guida e anima la discussione del gruppo; è presente anche un assistente/osservatore che prepara il setting e rileva le dinamiche interne a quel gruppo.Il gruppo ha una dimensione definita : i partecipanti al gruppo devono essere almeno 6-7 unità, per favorire le dinamiche, non devono superare il numero di Interviste semi-strutturate L’intervista semi-strutturata rappresenta una variazione rispetto alla intervista classica, L’intervistatore, utilizzando una varietà di domande (domande aperte, semi-aperte, domande indirette, metafore ecc.) e adeguandole al singolo intervistato, è in grado di raccogliere e registrare dati più precisi e approfonditi.

9 Valutazione e gestione da stress da lavoro correlato: indicatori di rischio strumenti per la valutazione soggettiva Alcuni criteri e cautele consigliati nella somministrazione di interviste/questionari a) L’applicazione di questionari deve essere effettuata dopo un intervento precedente di informazione, partecipazione e collaborazione dei lavoratori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; b) I questionari se utilizzati in fase di valutazione della percezione soggettiva devono essere di documentata validità e debbono essere esplicitati i riferimenti scientifici; c) Per la rilevazione dei livelli di-stress e di sintomatologia è opportuno che i questionari dispongano di parametri di riferimento di popolazioni nella fascia di età adulta; d) Gli strumenti utilizzabili, devono sondare esclusivamente quelle dimensioni non riconducibili a tratti o caratteristiche di personalità.; e) La raccolta dei questionari dovrebbe prevedere: 1) un documento preliminare in cui siano specificati gli indicatori che vengono utilizzati; 2) un’informativa iniziale ai lavoratori sullo scopo e le modalità di raccolta dei questionari; 3) una somministrazione del questionario con compilazione supportata; 4) questionari anonimi; 5) la raccolta di informazioni attinenti gli aspetti stress lavoro-correlati; 6) la non discriminazione dei lavoratori; 7) la produzione di un report finale con dati anonimi collettivi; 8) la discussione del report con i gruppi interessati;

10 PROPOSTA DI UN PERCORSO METODOLOGICO INTEGRATO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO (ISPESL) I parametri di riferimento adottati nello sviluppo del presente percorso metodologico si basano sulla revisione dei principali modelli scientifici di riferimento, delle esperienze negli altri Paesi dell’Unione Europea e delle principali proposte metodologiche pubblicate a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 81/08 , con l’obiettivo di dare vita ad un percorso integrato che, seguendo i vari passaggi previsti dalle indicazioni della Commissione Consultiva inizi e si concluda con il coinvolgimento prioritario delle figure della prevenzione presenti in azienda.

11 proposta metodologica dell’ ISPESL- FASE PROPEDEUTICA
1) Costituzione del Gruppo di Gestione della Valutazione: la funzione del Gruppo di è quella di monitorare ed agevolare l’attuazione del programma attraverso: - pianificazione della procedura; - gestione della procedura; - promozione della procedura all’interno dell’azienda; - supervisione della procedura; - approvazione dei piani di azione; - elaborazione dei report di gestione. 2) Sviluppo di una strategia comunicativa e di coinvolgimento del personale: Informazione diretta a tutti i lavoratori, formazione specifica per i lavoratori o loro rappresentanti che avranno ruolo nel processo valutativo. La formazione sarà mirata ad un approfondimento della metodologia valutativa che si andrà ad applicare. 3) Sviluppo del piano di valutazione del rischio: ‘ E indispensabile la “programmazione temporale “che preveda per ogni sìngola fase la durata, anche, le attività da svolgere e i soggetti deputati ai diversi compiti.

12 proposta metodologica dell’ ISPESL- Percorso metodologico
A)Raccolta delle in formazioni relative all’impresa. Si tratta di costruire il contesto conoscitivo necessario per la progettazione dell’intervento valutativo B) Coinvolgimento dei dirigenti/preposti e l’informazione ai lavoratori. C) Relativamente alle modalità ed agli strumenti, si deve distinguere tra le imprese che occupano fino a dieci dipendenti, e tutte le altre aziende. D) La pianificazione degli interventi per la eliminazione, la riduzione e la gestione dei rischi emersi deve dare priorità alla modificazione dei fattori stressogeni privilegiando gli interventi alla fonte. E) L’attuazione degli interventi deve essere accompagnata dal monitoraggio costante dell’adeguatezza delle misure introdotte e delle modalità di attuazione delle stesse. F) Verifica/Aggiornamento del documento di valutazione dei rischi.

13 proposta metodologica dell’ ISPESL- Percorso metodologico -Imprese fino a 10 dipendenti
1) coinvolgere direttamente i dipendenti; 2) uso di una check list orientativa 3) utilizzare le prime 10 domande sugli indicatori aziendali; 4) non si ritiene praticabile, in queste tipologie aziendali, il ricorso a strumenti di rilevazione della soggettività quali questionari.

14 proposta metodologica dell’ ISPESL- Percorso metodologico -Imprese con oltre 10 dipendenti
Check Iist di indicatori verificabili: indicatori aziendali (Area A) che riguardano gli indici infortunistici, le assenze dal lavoro, le ferie non godute; analisi del contesto (Area B) ; analisi del contenuto lavorativo (Area C), che raggruppano i parametri stressogeni, secondo le indicazioni dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute del Lavoro. Se necessario, integrare il primo livello d’indagine effettuato con strumenti soggettivi per rilevare la percezione dello stress da parte dei lavoratori.

15 proposta metodologica dell’ ISPESL- Percorso metodologico – metodo valutativo
FASE 1. Inquadramento degli indicatori oggettivi, ossia verificabili, che è possibile associare a condizioni di stress da lavoro, attraverso la compilazione della check list di indicatori verificabili, appositamente predisposta FASE 2. Individuazione del livello di rischio stress lavoro-correlato che viene valutato in modo graduale (BASSO, MEDIO, ALTO). In questa fase devono essere già ipotizzate e pianificate azioni di miglioramento. FASE 3. Misura della percezione dello stress dei lavoratori, attraverso l’utilizzo di strumenti specifici (es. questionari) che verranno analizzati in modo aggregato, nel senso che non saranno considerate le singole condizioni di stress occupazionale, bensì quelle dell’organizzazione.

16 VALUTAZIONE PRELIMINARE fase 1
Utilizzo di uno strumento per la valutazione preliminare che, secondo quanto indicato dalla Commissione Consultiva, deve essere la prima attività da svolgere. Tale strumento, denominato “lista di controllo” è frutto di una sperimentazione su 800 aziende. La “lista di controllo” contiene, sulla base della letteratura scientifica corrente, ulteriori indicatori, oltre a quelli già elencati dalla Commissione Consultiva “lista di controllo” permette di rilevare numerosi parametri, tipici delle condizioni di stress, riferibili agli “eventi sentinella”, al “contenuto” ed al “contesto” del lavoro Fermo restante l’obbligo, di effettuare la valutazione su “gruppi omogenei di lavoratori”, si procederà alla compilazione di una o più “lista di controllo” , a seconda dei livelli di complessità organizzativa.

17 proposta metodologica dell’ ISPESL- Percorso metodologico – metodo valutativo

18 VALUTAZIONE PRELIMINARE fase 2 punteggi
Ad ogni indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo dell’area .I punteggi delle 3 aree vengono sommati .La somma dei punteggi attribuiti alle 3 aree consente di identificare il proprio posizionamento nella “tabella dei livelli di rischio” esprimendo il punteggio ottenuto in valore percentuale, rispetto al punteggio massimo.

19 VALUTAZIONE PRELIMINARE rischio non rilevante
L’analisi degli indicatoti non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio da stress lavoro correlato identifichi un “rischio non rilevante” tale risultato va riportato nel DVR e si dovrà prevedere un “piano di monitoraggio”, ad esempio anche attraverso un periodico controllo dell’andamento degli eventi sentinella

20 VALUTAZIONE PRELIMINARE rischio medio
L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato; vanno adottate azioni correttive e successivamente va verificata l’efficacia degli interventi stessi; in caso di inefficacia, si procede, alla fase di valutazione approfondita Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare adeguate azioni correttive (interventi organizzativi, tecnici,di procedura; comunicativi formativi) riferite in modo specifico agli indicatori di contenuto e/o di contesto che presentano i valori di rischio più elevato Successivamente va verificata l’efficacia delle azioni cor- rettive e se risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita.

21 VALUTAZIONE PRELIMINARE rischio alto
L’analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate; successivamente va verificata l’efficacia degli interventi correttivi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita.

22 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo- eventi sentinella

23 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo- eventi sentinella

24 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contenuto del lavoro

25 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contenuto del lavoro

26 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contenuto del lavoro

27 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contenuto del lavoro

28 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contesto del lavoro

29 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contesto del lavoro

30 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contesto del lavoro

31 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contesto del lavoro

32 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo-contesto del lavoro

33 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo- identificazione della condizione di rischio

34 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo- identificazione della condizione di rischio

35 VALUTAZIONE PRELIMINARE Lista controllo- identificazione della condizione di rischio

36 VALUTAZIONE PRELIMINARE totale punteggio rischio
Rischio non rilevante : da 0 a 17 (25%) L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio da stress lavoro-correlato identifichi un rischio non rilevante tale risultato va riportato nel DVR e si dovrà prevedere un piano di monitoraggi attraverso un periodico controllo dell’andamento degli eventi sentinella.

37 VALUTAZIONE PRELIMINARE totale punteggio rischio
Rischio medio da18 a 34 (50%) L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato; vanno adottate azioni correttive e successivamente va verificata efficacia degli interventi stessi in caso di inefficacia si procede. Alla fase di valutazione approfondita. Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare azioni correttive (ad es interventi organizzativi tecnici procedurali, comunicativi,formativi) riferite, in modo specifico, agli indicatori di contenuto e/o di contesto che presentano i valori di rischio più elevato. Successivamente va verificata l’efficacia delle azioni correttive e se queste ultime risultano inefficaci si passa alla valutazione approfondita.

38 VALUTAZIONE PRELIMINARE totale punteggio rischio
Rischio alto: da 37 a 67 (+ di 50%) L’analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate; successivamente va verificata l’efficaia degli interventi correttivi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita. Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare azioni correttive riferite in modo specifico agli indicatori di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. Successivamente va verificata l’efficacia delle azioni correttive se queste ultime risultano inefficaci si passa alla valutazione approfondita

39 proposta metodologica dell’ ISPESL valutazione approfondita
La valutazione approfondita prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori utile all’identificazione e caratterizzazione del rischio da stress lavoro correlato e delle sue cause. Si affianca ed integra l’analisi degli indicatori oggettivi previsti nella valutazione preliminare ed in nessun caso può considerarsi sostitutiva. Nella scelta degli “strumenti” da adottare nella valutazione della percezione dei lavoratori a titolo esemplificativo, le indicazioni della Commissione Consultiva riportano “questionari focus group interviste semistrutturate” utili a caratterizzare su basi scientifiche la percezione dei lavoratori relativamente ai fattoridi contesto e di contenuto di lavoro.

40 proposta metodologica dell’ ISPESL valutazione approfondita- questionario
Tra le diverse metodologie e/o strumenti disponibili il “questionario strumento indicatore” presenta importanti punti di forza rispetto ad altri strumenti: 1) il “questionario-strumento indicatore” è di facile somministrabilità con garanzia dell’anonimato; 2) il questionario-strumento indicatore è utilizzabile prevalentemente in maniera efficace in tutte le aziende con 10 o più lavoratori; 3) grazie alla validazione su oltre lavoratori nel Regno Ungo e oltre in Italia permette al datore di lavoro ed al “gruppo di gestione della valutazione” attraverso un software , reperibile sul sito vw.inaiiit (sezione Ricerca - Focus dedicato allo Stress lavoro-correlato) di poter avere chiari risultati sulla percezione rispetto alle sei dimensioni dei Management Standards (1. domanda, 2. controllo, 3. supporto 4 relazioni 5 ruolo 6 cambiamento) utili alla caratterizzazione degli indicatori di contesto e di contenuto ed alle successive eventuali misure correttive; 4) la possibilità di analizzare i risultati rispetto ad un valore standard di riferimento.

41 proposta metodologica dell’ ISPESL valutazione approfondita- questionario
Il “questionano-strumento indicatore” è composto da 35 domande riguardanti le condizioni di lavoro ritenute potenziali cause di stress all’interno dell’ azienda che corrispondono alle sei dimensioni organizzative definite dal modello Management Standards. Il questionario stesso è preceduto da una breve scheda di rilevazione dei dati socio-demografici, unicamente finalizzata nel mantenimento dell’anonimato, all’ individuazione di gruppi omogenei per la migliore caratterizzazione del rischio. Per garantire l’anonimato far compilare tale scheda solo nel contesto di aziende con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità.

42 proposta metodologica dell’ ISPESL valutazione approfondita- questionario
Il modello dei Management Standards illustra le sei dimensioni organizzative chiave rappresentate da 1 domanda 2 controllo 3 supporto 4 relazioni 5 ruolo 6 cambiamento. La dimensione ‘”supporto “ è suddivisa in due sottoscale: “supporto del management” e “supporto tra colleghi”. Per ciascuna delle sei dimensioni dei Management Standards vengono forniti alcuni parametri di riferimento sottoforma di Condizioni ideali/Stati da conseguire che possono essere utili al datore di lavoro per identificare le condizioni ideali a cui la propria azienda e organizzazione del lavoro dovrebbero tendere .

43 proposta metodologica dell’ ISPESL valutazione approfondita- questionario condizioni ideali/stati da conseguire

44 proposta metodologica dell’ ISPESL valutazione approfondita- questionario condizioni ideali/stati da conseguire

45 proposta metodologica dell’ ISPESL- Questionario

46 proposta metodologica dell’ ISPESL- Questionario

47 proposta metodologica dell’ ISPESL- Questionario

48 proposta metodologica dell’ ISPESL- Questionario

49 proposta metodologica dell’ ISPESL- Pianificazione interventi successivi
I risultati ottenuti dalla fase preliminare e da quella approfondita, devono essere oggetto della pianificazione ed analisi. Completato il percorso valutativo è importante una comunicazione efficace dei risultati e degli eventuali interventi correttivi oltre che ai partecipanti al Gruppo di Gestione della Valutazione, anche alle altre eventuali figure della prevenzione ed ai lavoratori. Documentare accuratamente nel Documento di Valutazione dei Rischi la procedura valutativa utilizzata e suoi esiti, le misure correttive da adottare con relativa tempistica di realizzazione nonché la modalità di monitoraggio . La procedura di valutazione degli elementi di contenuto e di contesto dovrà esplicitare la modalità di coinvolgimento dei lavoratori ed il loro consenso rispetto al punteggio attribuito alle vane fasi della lista di controllo ed all’esito finale della stessa allo stesso modo va documentato ìl coinvolgimento dei lavoratori nel monitoraggio per la verifica dell’efficacia delle misure correttive.

50 proposta metodologica dell’ ISPESL- Pianificazione interventi successivi La documentazione della valutazione dei rischio da stress lavoro correlato La valutazione del rischo da stress lavoro-correato deve essere adeguatamente documentata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). In particolare, vanno riportati: 1) Le modalità di coinvolgimento dei lavoratori e RLS/RLST da parte del datore di lavoro. 2) L’elenco dei soggetti coinvolti nel processo valutativo con l’indicazione del ruolo da ciascuno svolto. 3) Le azioni di sensibilizzazione/informazione/formazione da effettuare e le modalità delle stesse. 4) Il percorso metodologico utilizzato per la valutazione. 5) La programmazione temporale delle varie attività di valutazione con l’indicazione del termine finale di espletamento delle stesse. 6) Le modalità di individuazione dei gruppi omogenei di lavoratori. 7) Il report di analisi dei dati relativo alle diverse fasi del processo valutativo con l’esito valutativo emerso per ogni gruppo omogeneo. 8) La pianificazione e l’adozione di eventuali interventi correttivi. 9) La valutazione dell’efficacia degli interventi. 10) Il piano di monitoraggio.

51 proposta metodologica dell’ ISPESL- Ruolo del medico competente
Il MC ha l’obbligo ai sensi dell’. 25 ci del D.Lgs. 81/08, di collaborare al processo di valutazione dei rischi, nella specifica valutazione del rischio da stress lavoro correlato può collaborare nell’individuazione dei gruppi omogenei di lavoratori e nella caratterizzazione di specifici “eventi sentinella e di specifici “fattori di contesto e di contenuto del lavoro”, nell’analisi e nell’interpretazione dei risultati della fase preliminare della valutazione. Nell’ espletamento della sorveglianza sanitaria, il MC può venire a conoscenza sia di eventuali situazioni di disagio sul lavoro sia di elementi soggettivi di percezione del rischio del lavoratore sia di comportamenti del lavoratore Sebbene il processo di valutazione del rischio da stress lavoro correlato si concentri prioritariamente su quelle problematiche, presenti nel contesto lavorativo che possono rappresentare potenziale fonte per alcuni gruppi di lavoratori è opportuno prestare una reale attenzione anche ad eventuali emergenti problemi individuali Pertanto, il contributo del MC, tenuto conto dei due diversi momenti, di collaborazione alla valutazione del rischio e di effettuazione della sorveglianza sanitaria risulta di primaria importanza per l’individuazione di indicatori utili.


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