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Logica 18-19 Lezioni 22-24
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Lezione 24 28/3/19
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AVVISI recupero di logica a causa di inaugurazione anno accademico di giovedì 11 aprile: martedì 7 maggio ore 14 (orario dell'esercitazione) data esame finale: Giovedì 9 Maggio ore 11 aula C Esercitazioni di logica del 16 aprile: aula E.
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NB per esame finale Comunicherò i voti (con numero di matricola) nel sito del corso Chi lo accetta potrà registrare il voto a partire dalla 1a sessione di Maggio Si raccomanda di venire con il libretto e di riportare il proprio numero di matricola nel compito. Il n. di matricola servirà a comunicare i voti nel sito senza compromettere la privacy
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Chiarimenti sul libro di testo
NB: Gli argomenti che stiamo trattando adesso sono nel cap. 6 «La logica dei predicati» Di questo capitolo ci interessa quello che riguarda il linguaggio della logica dei predicati. Salteremo quindi le parti riguardanti i modelli (§ 6.4) e gli alberi di refutazione (§ 6.5). La sezione riguardante l’identità (§ 6.6) la considereremo dopo la trattazione della deduzione naturale (cap. 7)
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Prossime 2 diapositive: p. 163, §6
Prossime 2 diapositive: p. 163, §6.3, il linguaggio della logica del prim'ordine: 1) vocabolario 2) grammatica/sintassi (regole di formazione)
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regola di formazione (4)
La variabile introdotta mediante questa regola si dice "vincolata" ("bound") dall'occorrenza del quantificatore introdotto insieme alla variabile. Per es. in "∃x∃y(Fx & Gay)" la "x" è vincolata dalla prima occorrenza di "∃" e la "y" dalla seconda occorrenza di "∃". Una variabile non vincolata da alcun quantificatore si dice "libera" ("free") Nel nostro libro di testo non ci sono fbf con variabili libere, ma in molti altri testi sono permesse.
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Schemi di interpretazione
NB: nel linguaggio logico abbiamo a disposizione solo l'ordine con cui scriviamo i nomi per veicolare l'informazione che nelle lingue naturali veicoliamo con almeno 3 tipi di rappresentazione: preposizioni, ordine con cui scriviamo i termini singolari, desinenze (flessione dei nomi) Allora procediamo così: Alle costanti individuali associamo nomi propri della lingua italiana A lettere predicative n-adiche seguite da n variabili distinte associamo predicati a n posti della lingua italiana (frasi con le stesse n variabili distinte al posto di nomi propri) Su questa base enunciati atomici sono interpretati come frasi della lingua italiana Esempi ...
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Esempi m : Maria g : Giorgio p : Parigi n : Narciso Dx : x è una donna
Axy : x ama y Ixyz : x incontra y a z Pxy : y piace a x L1xy : x è amato da y (0) Maria è una donna (0a) Dm (1) Maria ama Giorgio (1a) Amg (2) Giorgio è amato da Maria (2a) A1gm (3) Narciso ama sé stesso (3a) Ann (4) Parigi piace a Maria (4a) Pmp (5) Giorgio incontra Maria a Parigi (5a) Igmp
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tipici enunciati della sillogistica
(1) Tutti gli uomini sono mortali (1a) (2) alcuni uomini sono mortali (2a) (3) nessun uomo è mortale (3a) (4) alcuni uomini non sono mortali (4a)
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Lezioni 23-24 29/3/19
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DATA DI CONSEGNA DEL COMPITO 4
VENERDI' 5/4/19
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tipici enunciati della sillogistica
(1) Tutti gli uomini sono mortali (1a) (2) alcuni uomini sono mortali (2a) (3) nessun uomo è mortale (3a) (4) alcuni uomini non sono mortali (4a)
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(1) Tutti gli uomini sono mortali
(1a) x(Ux Mx) (2) alcuni uomini sono mortali (2a) x(Ux & Mx) (3) nessun uomo è mortale (3a) x(Ux Mx) // x(Ux & Mx) (4) alcuni uomini non sono mortali (4a) x(Ux & Mx)
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Esempio classico di ambiguità
(1) Ogni uomo ama una donna (1a) x(Ux y(Dy & Axy)) (1b) y(Dy & x(Ux Axy)) (2) Ogni numero naturale ha un successore (2a) x(Nx y(Ny & Sxy)) (2b) x(Nx & y(Ny Sxy))
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Cap. 7 (sulla deduzione naturale)
il libro dice "calcolo" dei predicati In realtà non abbiamo una procedura di decisione Operiamo con la deduzione naturale Ci sono 2 regole semplici (con le quali cominciamo): E, I E 2 più complesse: I, E
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Regola E Una generalizzazione universale è come una congiunzione infinita e quindi questa regola è analoga alla regola &E Guardare insieme la regola a p. 194
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esercizio 7.2, p. 194: prossima slide
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Regola I (p. 199) (prossima slide)
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Guardare insieme l'esercizio 7.10, p. 199 (prossima slide)
Ci sono errori nell’annotazione nell’ultima riga: la regola utilizzata è I e non E, e poi «2» dovrebbe essere rimosso perché la riga 2 non è utilizzata
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Regola I Guardare insieme la regola a p. 195 prossima diapositiva
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Nota su introduzione dell'universale
NB1: La "costante arbitraria" non deve comparire in assunzioni o ipotesi in vigore NB2: la variabile introdotta non deve essere già presente nella formula NB3: Tutte le occorrenze della costante arbitraria devono essere rimpiazzate dalla variabile
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esercizio 7.5, p. 196
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