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A.s. 2016/17 COMUNICARE, PROMUOVERE, VALUTARE COMPETENZE NEL CURRICOLO VERTICALE: UdA E RUBRICHE VALUTATIVE  Corsiste Gruppo Primaria B– CTS Cosenza Rete.

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1 A.s. 2016/17 COMUNICARE, PROMUOVERE, VALUTARE COMPETENZE NEL CURRICOLO VERTICALE: UdA E RUBRICHE VALUTATIVE  Corsiste Gruppo Primaria B– CTS Cosenza Rete Todaro Cosentino- prof. M. Castoldi Corsiste Gruppo Primaria B – CTS Cosenza Rete Todaro Cosentino- prof.ssa M.R .Zanchin

2 Le docenti, corsiste inserite nel Gruppo Primaria B, composto da docenti di diverse II.SS. della provincia, hanno frequentato gli incontri previsti in calendario presso l’IISS Todaro-Cosentino di Rende, producendo i materiali richiesti dai formatori, secondo interventi sulla piattaforma dedicata e in presenza con i relatori nominati dal CTS di Cs, il prof. Mario Castoldi e la prof.ssa Maria Renata Zanchin.

3 Le docenti del gruppo primaria B hanno prodotto diversi materiali, allocati sulla piattaforma dopo la valutazione dei due formatori, fra cui: - Prova di realtà “La regina d’Egitto”, - disciplinare -, corredata di scheda di monitoraggio del format strutturato dal professore secondo fondamenti teorici divulgati negli incontri in presenza che viene allegata alla relazione.

4 VALUTAZIONE PER COMPETENZE
Si tratta di una proposta profondamente innovativa rispetto alle pratiche scolastiche tradizionali che ribalta il momento della valutazione. La valutazione per competenze richiede l’attivazione e il confronto di più livelli di osservazione, la combinazione di più prospettive di analisi, più punti di vista da cui ricavare un’immagine comprensiva ed integrata della competenza del soggetto.   VALUTAZIONE PER COMPETENZE

5 PROSPETTIVE DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA
In rapporto alle sfide poste dalla valutazione della competenza, CASTOLDI propone una prospettiva trifocale, un ideale triangolo di osservazione che assuma come baricentro l’idea stessa di competenza su cui si basano i differenti punti di vista. Le tre prospettive di osservazione della competenza sono riferibili a tre dimensioni: Oggettiva Soggettiva Intersoggettiva

6 LA DIMENSIONE OGGETTIVA DELLA COMPETENZA
La dimensione oggettiva richiama le evidenze osservabili che attestano la prestazione del soggetto e i suoi risultati, in rapporto al compito affidato e, in particolare, alle conoscenze e alle abilità che la manifestazione della competenza richiede. Richiede strumenti di analisi delle prestazioni dell’individuo in rapporto allo svolgimento di compiti operativi (prove di verifica, più o meno strutturate, compiti di realtà richiesti al soggetto) . Qualsiasi stimolo o materiale che aiuti a rispondere alla domanda “di quali evidenze osservabili dispongo per documentare la competenza del soggetto in formazione” si colloca nella prospettiva empirica che caratterizza questo punto di osservazione.(COSA SO FARE)

7 LA DIMENSIONE SOGGETTIVA DELLA COMPETENZA
La dimensione soggettiva richiama i significati personali attribuiti dal soggetto alla sua esperienza di apprendimento. Essa implica un’istanza auto valutativa connessa al modo con cui l’individuo osserva e giudica la sua esperienza di apprendimento e la sua capacità di rispondere ai compiti richiesti dal contesto di realtà in cui agisce (i diari di bordo, le autobiografie, i questionari di auto percezione, i giudizi più o meno strutturati sulle proprie prestazioni e sulla loro adeguatezza in rapporto ai compiti richiesti). Qualsiasi stimolo o materiale che aiuti a rispondere alla domanda “come mi vedo in rapporto alla competenza che mi viene richiesta?” si colloca nella prospettiva auto valutativa che caratterizza questo punto di osservazione. (COME MI VEDO)

8 LA DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA DELLA COMPETENZA
La dimensione intersoggettiva richiama il sistema di attese, implicito od esplicito, che il contesto sociale esprime in rapporto alla capacità del soggetto di rispondere adeguatamente al compito. Ci si può riferire a modalità di osservazione e valutazione delle prestazioni del soggetto da parte degli altri soggetti implicati nel processo formativo (protocolli di osservazione - strutturati e non strutturati - questionari o interviste intesi a rilevare le percezioni dei diversi soggetti, note e commenti valutativi). Si tratta di dispositivi rivolti agli altri attori coinvolti nell’esperienza di apprendimento – docenti, genitori, gruppo dei pari, interlocutori esterni– e orientati a registrare le loro aspettative verso la competenza del soggetto e le relative osservazioni e giudizi sui processi attivati e i risultati raggiunti (COME MI VEDONO)

9 RUBRICA VALUTATIVA Al centro delle tre dimensioni, in rapporto all’idea di competenza intorno a cui ruotano i diversi strumenti e punti di vista, si pone la rubrica valutativa, come dispositivo attraverso il quale viene esplicitato il significato attribuito alla competenza oggetto di osservazione e precisati i livelli di padronanza attesi in rapporto a quel particolare soggetto o insieme di soggetti. La rubrica , è un prospetto di descrizione di una competenza, assicura unitarietà e coerenza all’intero impianto di valutazione. La rubrica valutativa richiama la metafora dell’iceberg: la prestazione rappresenta la punta dell’iceberg mentre la rubrica di competenza viene rappresentata come la parte sommersa dell’iceberg.

10 COMPITO AUTENTICO Si tratta di un aspetto della valutazione cruciale, l’elemento di novità consiste nello spostare l’attenzione su una rilevazione del livello di competenza raggiunto dal soggetto. I compiti autentici mirano a sollecitare gli alunni all’impiego delle proprie conoscenze, abilità, disposizioni cognitive ed emotive per elaborare risposte a compiti significativi ed agganciati a contesti reali. Le parole chiave del processo valutativo non sono “riconoscere”, “riprodurre”, “scegliere”, “rispondere”, bensì divengono “inventare”, “ricercare”, “applicare”, “rielaborare” testi reali.

11 QUALI SFIDE PER LA VALUTAZIONE
- L’apprendimento si apprezza non si misura - Studente soggetto, non solo oggetto di valutazione - Valutazione per l’apprendimento, non solo dell’apprendimento - Prove di competenza, non solo di riproduzione del sapere - Focus sui processi, oltre la prestazione - Più elementi documentabili oltre alle verifiche

12 CRITERI PER UNA VALUTAZIONE PROFESSIONALE
- Accurata - Plurale - Trasparente - Documentata - Utile - Condivisa

13 Per il prossimo anno scolastico le docenti propongono al Collegio Docenti di:
Confermare l’ adesione alla Rete per la partecipazione a Corsi di formazione sugli aspetti che si riferiscono alla Didattica e alla Valutazione sulle Competenze, particolarmente rivolta ai BES. Organizzare un Gruppo/Commissione di lavoro che si occupi delle ultime disposizioni ministeriali in materia di Competenze, in modo da connotare il Curricolo e la Programmazione Annuale in modo pertinente. Prevedere all’inizio del prossimo anno scolastico formule di sperimentazione sulla Didattica e sulla Valutazione delle Competenze che coinvolgano tutti i docenti, prioritariamente delle classi in uscita.


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