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PubblicatoVito Castellano Modificato 5 anni fa
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IL CONSUMO DI SUOLO: CASI STUDIO E PRIME CONSIDERAZIONI
Università degli studi di Catania ∙ Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura ∙ Prof. Ing. Filippo Gravagno IL CONSUMO DI SUOLO: CASI STUDIO E PRIME CONSIDERAZIONI
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Crescita urbana in Italia
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Crescita urbana in Italia
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Crescita urbana in Italia
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Crescita urbana in Italia
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Quali motori finanziari hanno alimentato la crecita urbana?
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Debito Pubblico
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Debito Pubblico
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Debito Pubblico
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Debito Pubblico
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Valore finanziario immobili
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Valore finanziario immobili
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Andamento mercato immobiliare
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Andamento mercato immobiliare
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Andamento mercato immobiliare
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Andamento mercato immobiliare
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Andamento mercato immobiliare
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Andamento mercato immobiliare
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Crescita urbana in Italia Era necessaria?
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Crescita urbana in Italia Era necessaria?
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Crescita urbana ad Acireale
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L’insostenibilità finanziaria del debito pubblico ha oggi un impatto devastante sul futuro delle città. La necessita della sua riduzione porta infatti: Il taglio dell’offerta dei servizi la razionalizzazione finanziaria dei meccanismi della offerta dei servizi su criteri esclusivi di efficienza economica e la loro centralizzazione e/o privatizzazione. Entrambe queste scelte comportano ,la perdita di funzioni urbane con conseguente riduzione delle capacità di socializzazione della città. Esse hanno origine nascono dalla convinzione , maturata durante il novecento a seguito della nascita del welfare state che compito dello stato fosse più che il trattamento dei problemi quello della erogazione dei servizi.
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Per ogni categoria di servizio occorre analizzare tutte le voci che concorrono alla formazione dei costi: Organizzazione; Gestione; Materiali; Tecnologie e macchinari; Mano d’opera; Utile di impresa
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Le operazioni di razionalizzazione sino ad oggi messe in campo hanno prodotto la compressione delle prime 5 voci ad esclusivo vantaggio della sesta senza valutare le conseguenze indirette di queste riduzioni sul sistema urbano complessivo.
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La riduzione dei costi organizzativi e gestionali dei servizi ha portato alla loro centralizzazione e al loro accorpamento con effetti devastanti sulla loro effettiva fruizione da parte di tutti gli attori urbani e conseguenti effetti su meccanismi ridistributivi della ricchezza urbana.
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La riduzione dei costi dei materiali ha prodotto una sostanziale indifferenza rispetto alla loro origine e alle loro modalità di produzione con effetti devastanti sull’ambiente.
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L’attenzione solo agli aspetti funzionali dei processi, senza alcuna valutazione degli effetti indotti da tecniche e/o processi produttivi e/o macchine, ha indotto una artificializzazione e spesso virtualizzazione della società e del territorio con incrementi delle condizioni di vulnerabilità e di rischio. (la società del rischio)
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L’esasperata induzione alla produzione di utili d’impresa ha alimentato logiche e comportamenti sociali ed economici esclusivamente competitivi, a scapito di meccanismi solidaristici e/ cooperativi favorendo spesso la formazione di condizioni di monopolio
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