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Cicalina della Flavescenza Dorata
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Classificazione Dominio: Eukaryota Regno: Animalia Classe: Insecta
Ordine: Rhynchota Famiglia: Cicadellidae Genere: Scaphoideus Specie: Scaphoideus titanus. Nome comune: Cicalina della flavescenza dorata
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Diffusione Originario del Nord America, le sue prime segnalazioni in Europa risalgono agli anni ‘40. In Italia, la sua prima comparsa risale in Liguria nel Oggi è diffuso in tutta Italia.
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Morfologia Adulto: Dimensione di circa 6mm, di colore bruno ocraceo.
Capo di forma triangolare con 2-3 fasce trasversali scure e una macchia di forma triangolare tra gli occhi composti. Le zampe di colore crema. Le ali metatoraciche sono brunastre con nervature scure. La femmina è dotata di ovopositore di colore bruno dorato e depone le uova tra i tralci.
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Morfologia Compresse lateralmente, trasparenti lunghe all’incirca 1mm.
Uova: Compresse lateralmente, trasparenti lunghe all’incirca 1mm. Tendono ad ingiallire al termine dello sviluppo embrionale. Larva: Colore bianco crema, son presenti 5 età giovanili, distinti in 2 stadi di neanide prive di abbozzi alari e 3 di ninfa con abbozzi alari presenti.
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Ciclo Biologico Compie una sola generazione all’anno
Trascorre l’inverno allo stadio di uovo Schiusura delle uova (metà maggio fino a luglio) Sviluppo dei Giovani (35-40 giorni) I giovani passano per 5 età (2 di neanide e 3 di ninfa) Comparsa degli Adulti (fine luglio-agosto)
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Acquisizione del fitoplasma
Gli stadi giovanili (dalla 3^ età) acquisiscono il patogeno nutrendosi su piante infette Dopo giorni l’insetto adulto può trasmettere la malattia su piante sane
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Danni Il pericolo maggiore non sono le vere punture effettuate per succhiare la linfa, ma in quanto vettore del fitoplasma della flavescenza dorata. Il danno è di tipo indiretto: il fitoplasma della Flavescenza dorata si localizza nel floema in seguito alle punture di suzione. La pianta può degenerare fino alla morte
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Flavescenza Dorata Organi colpiti : foglie, tralci e grappoli
Periodo: Dal mese di luglio si accentuano lentamente fino ad essere riconoscibili dalla metà di agosto alla metà di settembre Sintomi: le foglie mostrano anomalie cromatiche (rosso, nei vitigni a bacca rossa; giallo in quelli a bacca bianca), bordi arrotolati verso il basso, consistenza cartacea al tatto. i tralci rimangono erbacei per la mancata lignificazione, pustole nerastre alla base.
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Sintomi sulle Foglie Vitigni a bacca rossa Vitigni a bacca bianca
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Altri sintomi Infiorescenza rinsecchita Avvizzimento del grappolo
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Altri sintomi Pustole scure di aspetto oleoso alla base dei tralci
Tipico accartocciamento delle foglie
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Lotta Chimica Primo trattamento specifico attorno al giugno rivolto alle forme giovanili dell’insetto, prima che queste possano trasmettere la malattia. Un successivo intervento (coincidente con quello contro le tignole) viene consigliato dopo circa giorni, con l’intento di colpire le cicaline nate successivamente. Un eventuale terzo trattamento si potrà effettuare nella prima decade di agosto contro eventuali adulti provenienti da vigneti non trattati.
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Epoche di Intervento Insetticidi solo contro stadi giovanili:
Dal 14 al 18 giugno Principi attivi ad azione abbattente: Fine giugno - inizio luglio Obbligo di trattamenti anche nei vigneti abbandonati
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Lotta Agronomica Eradicazione e distruzione delle piante colpite
Si consiglia la capitozzatura delle viti ammalate praticata il più basso possibile sopra il punto di innesto durante il riposo vegetativo, avendo l’accortezza di ricoprire i tagli con mastici disinfettanti onde evitare altre patologie. Questa pratica fornisce risultati di recupero soddisfacenti.
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Campionamento Trappole cromotropiche gialle per gli adulti. In ogni ettaro di vigneto vengono posizionate trappole. La soglia di intervento è di circa 2 forme mobili per foglia.
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Lotta Biologica Intervenire sugli stadi giovanili (neanidi di I e di II età), meno mobili e più sensibili, ripetendo gli interventi a distanza di 7 – 10 giorni. Prodotti a base di piretro naturale Nella aree di origine si utilizzano dei limitatori naturali come Mimaridi
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