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Gli Archivi Letterari
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Cerimonie, come quella per i 40 anni dalla scomparsa , sono più per i vivi", mentre lavorare su un progetto innovativo, che arrivi a dare a tutti accesso al patrimonio di Pasolini, ai suoi libri e ai suoi manoscritti "è la nostra priorità, perché abbiamo in mano un materiale ricco e complesso, di cui non ci preoccupa solo la conservazione, ma la possibilità di una fruizione, in modo nuovo, di quelle cose che sono rimaste di Pasolini". Archivio Pasolini
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1988 giunge al Gabinetto G.P. Vieusseux in comodato primo nucleo di documenti di PP Pasolini
Corrispondenza, poesie, sceneggiature, interventi giornalistici, politici, appunti, disegni, documenti personali, quadri Materiale eterogeneo (Laboratorio) Dal 1988 a oggi nuovi importanti segmenti delle carte Pasolini (erede Graziella Chiarcossi, cugina) Prime parziali donazioni: BNC Roma, Univ. Pavia, Carte Pasolini
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c. 6200 lettere a lui inviate (34 scatole: 1950-1975, 1200 mittenti)
Mss e dattiloscritti con correzioni autografe (prod. poetica e cinematografica, narrativa): 51 scatole Materiale fotografico Materiale vario (docc. e oggetti) Materiale a stampa (77 scatole cronologiche, ritagli e riviste di e su Pasolini) c. 330 dipinti e disegni Archivio inventariato a cura di Franco Zabagli e Antonella Giordano Esposizione Pasolini. Dal Laboratorio Contenuto
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Libri di Pasolini giunti più tardi (c. 2015)
Casa romana > Gabinetto Vieusseux c volumi Catalogo a cura di Graziella Chiarcossi e Franco Zabagli (Firenze, Olschki, 2017)
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Un archivio frammentato
Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini, fondo creato da Laura Betti presso l'"Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini" che grazie all'attrice bolognese mosse i primi passi a Roma e fu giuridicamente riconosciuta nel 1983, raccoglie fotografie e audiovisivi relativi alla produzione cinematografica pasoliniana, libri, riviste, cataloghi, ritagli stampa, tesi di laurea, documenti audio (registrazioni di convegni, dibattiti, interventi, programmi radiofonici ecc.). Conservata presso: Cineteca di Bologna. Centro Studi Pier Paolo Pasolini, conserva la documentazione rimasta nella casa materna di Pasolini, acquisita successivamente (in particolare dal cugino e amico Nico Naldini) o incrementata da altri fondi (come le carte del lascito Ciceri), riunisce manoscritti autografi, dattiloscritti e quaderni di Pasolini risalenti al periodo friulano, alcuni epistolari (in originale e fotocopia) scambiati tra Pasolini e vari corrispondenti, fotografie, raccolta iconografica con alcune opere a firma di Pasolini, manifesti politici. Conservata presso: Casa "Colussi", Casarsa della Delizia (Pordenone). Un archivio frammentato
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Carte friulane di Pier Paolo Pasolini (donazione di Giuliana Cumini), dattiloscritti e manoscritti dei primi anni Quaranta. Conservata presso: Biblioteca civica "Vincenzo Joppi", Udine. Fondo Pier Paolo Pasolini, alcuni testimoni della produzione narrativa (con frammenti da "Il sogno di una cosa", "Ragazzi di vita", "Una vita violenta", "La divina mimesis"), teatrale (gli autografi rimandano ai copioni di "Orgia", "Porcile", "Affabulazione", "Pilade" e "Bestia da stile"), poetica (con una stesura tratta da "La nuova gioventù"), saggistica (le raccolte rappresentate sono "Passione e ideologia" e "Lettere luterane") e cinematografica (con un documento relativo al progettato film su San Paolo) di Pasolini. Conservata presso: Biblioteca nazionale centrale, Roma. Fondo Pier Paolo Pasolini, autografi relativi a "La religione del mio tempo", "Alì dagli occhi azzurri", "Ragazzi di vita" e ad altre note e appunti. Conservata presso: Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei, Pavia.
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Presa di coscienza della funzione di memoria storica delle carte dei privati
Consapevolezza solo recente che si tratta di tipologie archivistiche a pieno titolo Archivio letterario: materiali che un intellettuale ha prodotto, ricevuto, acquisito ed elaborato nel corso della propria esistenza. Carte eterogenee, tra pubblico e privato, raccolte a fine di autodocumentazione (v. Sibilla Aleramo) Definizione
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Archivio privato: il complesso delle scritture, legate da un vincolo naturale, prodotte da un soggetto di diritto privato nello svolgimento della propria attività per finalità contingenti o per propria memoria (Navarrini 2005) Sia la disciplina teorica archivistica sia la legislazione hanno riconosciuto alla documentazione prodotta dai privati, a qualsiasi titolo, la qualifica di ‘archivio’
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Nel mondo antico l’archivio è connesso all’esercizio dell’autorità e all’amministrazione del potere > solo gli acta pubblica (carte prodotte da chi deteneva il pubblico potere o lo amministrava) avevano valore > documenti archivistici da conservare Le carte private (attestazione di proprietà) avevano valore probante, funzione giuridica in ambito privato > finalità conservativa pratica e poi autocelebrativa Evoluzione
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Evoluzione concetto di archivio
Archivi privati (famiglie nobili): da strumenti di gestione delle proprietà a fonti storiche per autocelebrazione Archivio privato era un non archivio (considerato alla stregua di una raccolta erudita, mancando al produttore lo ius archivi) La definizione di archivio si amplia: Archivio: una raccolta ordinata degli atti di un ente e di un individuo costituitasi durante lo svolgimento della sua attività e conservata per finalità politiche, giuridiche e culturali (1928) Evoluzione concetto di archivio
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Evoluzione concetto di archivio
Archivio: complesso dei materiali prodotti da un ente o da un individuo per il conseguimento dei propri fini o per l’esercizio delle proprie funzioni (Cencetti 1970) Archivio: sedimentazione documentaria dell’attività pratica, giuridica, amministrativa, gestionale di un ente o individuo produttore nel compimento della propria attività (Lodolini 1997) Evoluzione concetto di archivio
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Nuovi soggetti produttori
Non più solo materiali prodotti dalle istituzioni politiche o dalle famiglie regnanti Non più solo documenti pubblici o giuridici ma anche: scritti privati che conservano memoria del lavoro creativo, tutti i documenti e gli scritti relativi all’ingegno Nuovi soggetti produttori
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Nuove tipologie di documenti
Manoscritti, dattiloscritti, epistolari, taccuini, bozze, fotografie, materiale inedito Assumono valore memoriale, assumono funzione di fonti storiche Riconoscimento degli archivi letterari è punto di arrivo di un lungo percorso che ha conferito dignità archivistica alla documentazione prodotta da soggetti giuridici privati Nuove tipologie di documenti
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Autobiografia cartacea
Ricostruire il contesto privato, pubblico e professionale dell’autore Interpretare le opere dalla gestazione alla pubblicazione, sviluppo filologico diacronico Ricezione delle opere (ritagli giornale, recensioni, traduzioni) Rapporti con case editrici (epistolari, archivi editoriali, pareri di lettura, bozze) Autobiografia cartacea
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Archivio come narrazione di sé
Autodocumentazione Desiderio di ricordare se stesso agli altri, affidare materiale per una biografia intellettuale ai posteri Dalle personalità della politica a una sorta di democratizzazione dei soggetti produttori > ampliamento quantitativo e qualitativo degli archivi privati Archivio come narrazione di sé
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Chiunque può produrre un archivio: storia dei personaggi minori
2 ess.: Archivio della scrittura popolare di Trento ( Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (
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Archivio scrittura popolare di Trento
L’Archivio della scrittura popolare è un luogo fisico di raccolta e catalogazione di testi di origine popolare e nel contempo è sede di ricerche, studi e, con i suoi dodici seminari, centro di un complesso confronto teorico e metodologico. L’Archivio conserva la memoria culturale scritta di uomini e donne appartenenti a ceti sociali medio bassi. Si tratta di un vasto universo di scritture narrative e documentarie diari, memorie autobiografiche (369), libri di famiglia, libri dei conti, canzonieri (54) - di caserma, di guerra, di devozione -, raccolte di poesie e di preghiere, ricettari di cucina) che, tutte insieme, mettono in scena una sorta di “Novecento autobiografico”. Archivio scrittura popolare di Trento
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Archivio diaristico nazionale
Dal 1984 Pieve Santo Stefano ospita nella sede del municipio un archivio pubblico, che raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: sono diari, epistolari, memorie autobiografiche. Quarant’anni dopo la fine della guerra, in un’ala di questo edificio, è sorta una casa della memoria: una sede pubblica per conservare scritti di memorie private … abbiamo pubblicato su alcuni giornali un piccolo avviso e in poche settimane sono arrivati più di cento testi e raccolte di lettere. Adesso nella sua sede l’Archivio ne conserva più di Uno di questi è la memoria contadina di Clelia Marchi, scritta su un lenzuolo matrimoniale. Archivio diaristico nazionale
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Autoselezione, ordinamento
Conservare tutto (criteri ultraconservativi) / selezione, scarto preliminare (autocensura politica, privata) Archivio disordinato / organizzazione interna (parziale o completa) data dal soggetto produttore (o dagli eredi) D’Annunzio – Sibilla Aleramo due esempi di carte ordinate dallo stesso autore Frammenti di archivi, archivi dispersi, divisi (es. Sibilla Aleramo: Istituto Gramsci di Roma + parecchie altre istituzioni + corrispondenza dispersa) Autoselezione, ordinamento
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Carte personali Corrispondenza (privata e pubblica, intima e professionale) Materiale amministrativo Scritti (sezione più ampia ed eterogenea, riorganizzazione per generi e sottoserie: es. Archivio Pavese) Materiale diaristico Ritagli stampa (scritti giornalistici / che lo riguardano, rec.) Fotografie Materiale iconografico Fondo librario (contiguità fra archivio e biblioteca, libri come fonte documentaria: dediche, postille, segni di lettura, fogli manoscritti inseriti, spunti per lavoro creativo, fonti) Tipologia delle carte
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Documentazione poco strutturata, non sedimenta secondo regole archivistiche, ma accumulata con criteri individuali dettati dalle attività, interessi e criteri personali o occasionali, o senza criterio (Navarrini 2005) 1) ordinati secondo l’ordine originario creato dal soggetto produttore secondo le sue esigenze amministrative, professionali, culturali 2) ordinati/riordinati post mortem dagli eredi 3) senza alcun criterio ordinativo, per disinteresse del produttore o accidenti occorsi all’archivio Ordinamento
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Ordinamento dettato da fini pratici
Raggruppare le carte secondo: Struttura (albero) generale Serie – sottoserie Faldoni, buste, fascicoli, unita archivistiche Scritti e corrispondenza meritano un ordinamento attento (Scritti: per genere, per opera; Corrispondenza: per mittente/destinatario; cronologica, ordinamento misto in fascicoli tematici)
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Luoghi di conservazione
Centri di aggregazione di materiale archivistico di tipo letterario (interi archivi, spezzoni, autografi, materiale vario) 1969 Maria Corti (Univ. Pavia): Fondo manoscritti, materiale autografo (Montale, Gadda…), c. 200 fondi autore 1975 Archivio contemporaneo Gabinetto Vieusseux di Alessandro Bonsanti: c. 150 fondi personali (Pasolini, Eduardo de Filippo) Archivio del Novecento della Sapienza (Roma) Centro Apice Univ. Studi di Milano (2002-; archivi letterari, case editrici, Giovanni Testori, Bompiani) Luoghi di conservazione
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Archivio del Novecento in Liguria (Biblioteca Universitaria di Genova)
Archivio del Novecento del MART (Rovereto): fondo Fortunato Depero e altri fondi di artisti del 900, per la storia del Futurismo Centro Studi di Letteratura italiana in Piemonte Guido Gozzano – Cesare Pavese (Univ. Studi di Torino) Centro Studi Piero Gobetti (Torino, casa Gobetti): archivi di storia dell’antifascismo, movimento operaio, storia della politica e cultura italiana del 900 Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (Milano): fondi di letterati che hanno lavorato in Mondadori, incrocia altri archivi letterari di autori che hanno pubblicato con Mondadori Biblioteca Nazionale di Roma (fondi Bellonci, Curzio Malaparte, Elsa Morante, … ) Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza (archivio scrittori vicentini: Piovene, Meneghello, Rigoni Stern, Goffredo Parise) Biblioteca Civica di Luino (Va): Piero Chiara, Vittorio Sereni
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Panorama archivistico frammentario per assenza di un Istituto Nazionale deputato al recupero e conservazione dei fondi letterari D’Annunzio (Vittoriale ma anche molte dispersioni): (Archivio generale, personale, fiumano) Archivi rimasti nel luogo di produzione (casa del letterato): Casa Carducci a Bologna; Marino Moretti a Cesenatico; Pascoli nella casa di Barga (Lucca); Lalla Romano ricostruito in un locale della Biblioteca Braidense di Milano Archivio Riccardo Bacchelli acquistato dal Comune di Bologna (ora Biblioteca Archiginnasio di Bo); Giorgio Bassani presso la Biblioteca Bassani di Codigoro (Ferrara) Dispersioni
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Inventari e strumenti di accesso
Censimento, mappatura degli archivi e dei fondi di scrittori italiani del ’900 conservati in istituti pubblici e privati Archivi del Novecento.it ( ): messo in rete oltre 600 fondi archivistici presso oltre 70 istituti di conservazione (ricerca per soggetto produttore, recupero virtuale di frammenti dispersi) Inventari e strumenti di accesso
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Mappatura a macchia di leopardo, su base regionale. Ess.:
Repertorio degli archivi letterari lombardi del Novecento (oltre 350 fondi conservati in c. 60 istituti lombardi) Progetto Graphé promosso dalla Soprintendenza Regione Emilia-Romagna (c. 50 fondi presso istituti di conservazione regionali)
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Accesso digitale alla documentazione
Archivio Digitale del Novecento letterario italiano ( Inserimento on line dei materiali o parte di essi dell’Archivio Palazzeschi (Univ. Firenze), Archivio Gozzano-Pavese (Torino), Archivio Novecento Liguria (Genova), alcuni fondi Archivio del Novecento della Sapienza c schede, oltre immagini Accesso digitale alla documentazione
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http ://www.cartedautore.it
Archivi e biblioteche digitali della modernità letteraria italiana Il portale Carte d'autore online permette la consultazione di otto archivi letterari italiani, rendendo disponibili in rete manoscritti, lettere, foto, filmati, con le relative schede d'archivio (per un totale di circa schede archivistiche, immagini, trascrizioni) Carte d’autore on line
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serie di iniziative culturali.
Il Centro è nato nel 1967 per volontà di Giovanni Getto, in seguito alla donazione, da parte del fratello Renato, dei manoscritti del poeta e di libri, quadri, oggetti e mobili appartenuti alla famiglia. Nel 1984 sono state affidate al Centro, in comodato, le carte di Cesare Pavese possedute dalle nipoti Cesarina e Maria Luisa Sini; a queste si è aggiunto il Fondo Einaudi, proveniente dall'Archivio storico della Casa editrice. Il Centro di studi, che custodisce anche fondi archivistici relativi ad altri scrittori piemontesi, promuove inoltre la pubblicazione di testi inediti e una ricca serie di iniziative culturali. Centro di Studi di Letteratura Italiana in Piemonte "Guido Gozzano - Cesare Pavese"
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Archivio Gozzano-Pavese
Le carte di Guido Gozzano e Cesare Pavese presso l'Università di Torino Il Fondo Guido Gozzano è principalmente costituito dai manoscritti del poeta (La via del rifugio, San Francesco, materiali preparatori per I colloqui, quaderni di annotazioni dantesche e petrarchesche, taccuini vari ecc.). L'Archivio Cesare Pavese, nei due nuclei del Fondo Sini e del Fondo Einaudi, raccoglie manoscritti e dattiloscritti editi e inediti dell'autore, oltre a bozze di stampa, ritagli di giornale, materiali editoriali vari e corrispondenza. Ulteriori fondi archivistici sono relativi a Maria Luisa Belleli, Giovanni Cena, Domenico Lanza, Carlo Vallini. Archivio Gozzano-Pavese
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Centro di studi "Aldo Palazzeschi" Università di Firenze
Il Centro di Studi "Aldo Palazzeschi", ospitato presso il Dipartimento di Lettere e filosofia, cura la conservazione, la valorizzazione e la stampa dei materiali manoscritti e iconografici lasciati in eredità dallo scrittore all'Università di Firenze. Promuove inoltre la conoscenza di Palazzeschi e della letteratura del suo tempo in Italia e all'estero, con collane editoriali, convegni, incontri, seminari scientifici, borse e assegni di ricerca. Archivio Palazzeschi La biblioteca e le carte di Palazzeschi Il Fondo Aldo Palazzeschi raccoglie i libri e le carte dello scrittore: volumi e 1509 periodici, estratti e ritagli di stampa; i manoscritti della maggior parte delle opere (oltre 400 unità documentarie), quasi 6000 pezzi di corrispondenza, circa 500 fotografie, oltre a disegni, stampe e dipinti. Al lascito dell'autore si sono aggiunti negli anni nuovi fondi manoscritti e documentari (Fondo Plebe Bellocchio, Fondo Valentino Brosio, Fondo Alberto Perrini, Fondo Acquisizioni). Centro di studi "Aldo Palazzeschi" Università di Firenze
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Archivio del Novecento in Liguria Università degli studi di Genova
L'Unità di ricerca Archivio del Novecento in Liguria si è costituita all'inizio del presso l'allora Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Arti e Spettacolo dell'Università di Genova nell'ambito del progetto AD900 - Archivio digitale del Novecento letterario italiano. Il gruppo di lavoro ha curato la digitalizzazione del Fondo Carte Umberto Fracchia e dal Fondo Lucia Morpurgo Rodocanachi, conservati presso la Biblioteca Universitaria di Genova, e si occupa attualmente del Fondo Edmondo De Amicis, in accordo con la Biblioteca Civica «Leonardo Lagorio» di Imperia. I fondi archivistici Le carte di Umberto Fracchia, Lucia Morpurgo Rodocanachi, Edmondo De Amicis Il Fondo Carte Umberto Fracchia è composto da carteggi (tra cui si segnala quello relativo al settimanale «La Fiera Letteraria») e altri materiali documentari eterogenei appartenuti all'autore toscano (Lucca Roma 1930). Il Fondo Lucia Morpurgo Rodocanachi comprende oltre lettere di scrittori e artisti italiani e stranieri con l'intellettuale e traduttrice triestina (Trieste Arenzano 1978) stabilitasi ad Arenzano. Il Fondo Edmondo De Amicis conserva la carte dello scrittore (manoscritti, corrispondenza, fotografie e altro materiale iconografico) e un'importante biblioteca d'autore. Archivio del Novecento in Liguria Università degli studi di Genova
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Archivio del Novecento Università "la Sapienza" di Roma
L'Archivio del Novecento è stato originato nel 1978 da una Ricerca intitolata Esplorazione di archivi pubblici e privati del Novecento italiano, diretta da Giuliano Manacorda, divenuta dal 1989 Progetto d'Ateneo (Ricerca, acquisizione, inventariazione e pubblicazione di documenti inediti del Novecento italiano). Dal 1° gennaio 1997 l'Archivio del Novecento, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, è aperto a studenti e studiosi. La Ricerca, diretta dal 1996 da Francesca Bernardini, è attualmente amministrata dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali della "Sapienza", con la supervisione della Soprintendenza Archivistica per il Lazio. I fondi archivistici In Carte d'autore online i fondi Falqui, Micheli, Raditsa, Folgore, Marone L'Archivio del Novecento di Roma conserva complessivamente 12 archivi interi, 6 parti di archivi e vari altri documenti manoscritti ed epistolari relativi a importanti personalità letterarie del Novecento (per l'elenco completo degli archivi, documenti e fondi librari vedi il sito web). Sono on line le carte di Enrico Falqui (carteggi e manoscritti dei maggiori narratori, poeti e critici italiani del Novecento), Silvio Micheli (manoscritti e dattiloscritti dello scrittore e di altri autori), Bogdan Raditsa (carteggi), Luciano Folgore (corrispondenza relativa soprattutto agli anni Venti), Gherardo Marone (manoscritti e corrispondenza, relativi anche alla rivista «La Diana»). Archivio del Novecento Università "la Sapienza" di Roma
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Archivio digitale della modernità letteraria e teatrale
L’unità di ricerca si è costituita nel presso l’Università di Napoli Federico II all'interno del progetto "Carte d'autore online". Tra il 2000 e il 2010 sono state svolte indagini presso l’Archivio di Stato di Napoli, in particolare sui fondi di personalità della critica letteraria e artistica del Novecento, Edmondo Cione e Paolo Ricci, e della scrittrice Anna Maria Ortese. Sono stati effettuati sondaggi esplorativi presso l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dove è conservato il fondo Roberto Bracco, e presso gli Archivi privati di Eduardo e Vincenzo Scarpetta, reperendo preziose informazioni anche sulla formazione di Eduardo e Peppino De Filippo, altro ramo della grande famiglia di artisti Scarpetta-De Filippo. A partire dal 2013 l’Unità di ricerca sta procedendo alla digitalizzazione dei fondi Edmondo Cione, Paolo Ricci, Anna Maria Ortese in accordo con l’Archivio di Stato di Napoli, del fondo Bracco-Del Vecchio in accordo con l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, degli Archivi privati Eduardo e Vincenzo Scarpetta in accordo con gli eredi. Archivio digitale della modernità letteraria e teatrale
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