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opportunità e oneri di diventare Ente di Terzo Settore

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Presentazione sul tema: "opportunità e oneri di diventare Ente di Terzo Settore"— Transcript della presentazione:

1 opportunità e oneri di diventare Ente di Terzo Settore
ETSsere o non ETSsere?  opportunità e oneri di diventare Ente di Terzo Settore

2 Argomenti della giornata
Chi sono gli Enti Terzo Settore e che requisiti devono avere Le Attività d'interesse generale Diventare un ETS: quali opportunità ed agevolazioni Se non decido di diventare ETS cosa succede? Se decido di diventare ETS cosa succede?

3 Gli Enti del terzo settore - D Lgs 117/2017
I requisiti principali per essere ETS sono: - essere senza scopo di lucro - avere finalità solidaristiche, civiche e di utilità sociale - iscriversi al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore) - svolgere in maniera esclusiva o principale una delle attività di interesse generale specificate all'Art 5 del D Lgs 117/2017 Le attività di interesse generale devono costituire l’oggetto sociale esclusivo o principale di un Ente del Terzo Settore (ETS) e l’elenco contenuto nel comma 1 dell’art.5 si deve considerare tassativo

4 Condizioni per diventare ETS
Per ODV (svolge attività prevalentemente verso terzi) e APS (svolge attività prevalentemente verso i soci):    avere almeno 7 soci  avere la prevalenza di volontari rispetto ad eventuali risorse umane retribuite (limite del 50% per le ODV e del 50% o del 5% dei soci per le APS). I volontari attivi vanno ASSICURATI contro infortuni, malattie e responsabilità civile verso terzi Se non ci sono volontari si potrà essere un ETS generico: ad esempio le associazioni che fanno solo raccolta fondi da inviare all'estero, e non hanno persone che svolgono attività di volontariato. * Domanda cruciale a cui rispondere è: LE ATTIVITA’ CHE SVOLGE LA NOSTRA ASSOCIAZIONE RIENTRANO TRA LE 26 PREVISTE dall'art 5? Vediamo quali sono …..

5 Le attività di interesse generale
“(….) Si considerano di interesse generale, se svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio, le attività aventi ad oggetto”: INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI = attività relative alla predisposizione ed erogazione economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita ... con riferimento particolare alla disabilità (Legge 5 febbraio 1992, n. 104 e Legge 22 giugno 2016 n. 112) INTERVENTI E PRESTAZIONI SANITARIE = Livelli Essenziali di Assistenza

6 Le attività di interesse generale
PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2001 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2001)  Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di competenza ATS ed erogate in regime ambulatoriale, domiciliare o nell'ambito di strutture residenziali e semiresidenziali Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria che hanno l'obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute, di competenza dei Comuni, sono prestate con partecipazione alla spesa, da parte dei cittadini Prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria, caratterizzate da particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria, erogate dalle aziende sanitarie e a carico del fondo sanitario

7 Le attività di interesse generale
EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (legge 28 marzo 2003 n. 53) nonché le ATTIVITÀ CULTURALI DI INTERESSE SOCIALE CON FINALITÀ EDUCATIVA INTERVENTI E SERVIZI FINALIZZATI ALLA SALVAGUARDIA E AL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DELL’AMBIENTE e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, TUTELA DEGLI ANIMALI E PREVENZIONE DEL RANDAGISMO (legge 14 agosto 1991, n.281) INTERVENTI DI TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE E DEL PAESAGGIO (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) FORMAZIONE UNIVERSITARIA E POST UNIVERSITARIA RICERCA SCIENTIFICA DI PARTICOLARE INTERESSE SOCIALE

8 Le attività di interesse generale
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DI ATTIVITÀ CULTURALI, ARTISTICHE O RICREATIVE DI INTERESSE SOCIALE, incluse attività editoriali, DI PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA E DELLA PRATICA DEL VOLONTARIATO E DELLE ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE DI CUI AL PRESENTE ARTICOLO RADIODIFFUSIONE SONORA A CARATTERE COMUNITARIO, (art. 16, comma 5, della legge 6 agosto 1990, n. 223) = programmi originali autoprodotti a carattere culturale, etnico, politico e religioso trasmessi tra le ore 7 e le ore 21. Non sono considerati tali programmi musicali intervallati da pubblicità o da brevi commenti) ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DI ATTIVITÀ TURISTICHE DI INTERESSE SOCIALE, CULTURALE O RELIGIOSO FORMAZIONE EXTRA-SCOLASTICA, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa SERVIZI STRUMENTALI AD ENTI DEL TERZO SETTORE per enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da enti del Terzo settore

9 Le attività di interesse generale
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (legge 11 agosto 2014, n. 125) ATTIVITÀ COMMERCIALI, produttive, di educazione e informazione, di promozione, di rappresentanza, di concessione in licenza di marchi di certificazione, SVOLTE NELL’AMBITO O A FAVORE DI FILIERE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE ….. SERVIZI FINALIZZATI ALL’INSERIMENTO O AL REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO .... di lavoratore molto svantaggiato privo da almeno 12 mesi di impiego regolarmente retribuito …... e le persone svantaggiate o con disabilità, nonché persone beneficiarie di protezione internazionale e persone senza fissa dimora, le quali versino in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un’abitazione in autonomia ALLOGGIO SOCIALE (decreto del Ministero delle infrastrutture del 22 aprile 2008) NONCHÉ OGNI ALTRA ATTIVITÀ DI CARATTERE RESIDENZIALE TEMPORANEO DIRETTA A SODDISFARE BISOGNI SOCIALI, SANITARI, CULTURALI, FORMATIVI O LAVORATIVI ACCOGLIENZA UMANITARIA ED INTEGRAZIONE SOCIALE DEI MIGRANTI

10 Le attività di interesse generale
AGRICOLTURA SOCIALE (art. 2 della legge 18 agosto 2015, n. 141) = inserimento di soggetti svantaggiati ed educazione ambientale ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DI ATTIVITÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE BENEFICIENZA, SOSTEGNO A DISTANZA, CESSIONE GRATUITA DI ALIMENTI O PRODOTTI (legge 19 agosto 2016, n. 166) = erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ, DELLA PACE TRA I POPOLI, DELLA NONVIOLENZA E DELLA DIFESA NON ARMATA PROMOZIONE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI, CIVILI, SOCIALI E POLITICI, NONCHÉ DEI DIRITTI DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI DELLE ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE di cui al presente articolo, PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITÀ E DELLE INIZIATIVE DI AIUTO RECIPROCO, INCLUSE LE BANCHE DEI TEMPI (articolo 27 della legge 8 marzo 2000, n. 53) E I GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE (articolo 1, comma 266, della legge 24 dicembre 2007, n. 244)

11 Le attività di interesse generale
CURA DI PROCEDURE DI ADOZIONE INTERNAZIONALE (legge 4 maggio 1983, n. 184) PROTEZIONE CIVILE (legge 24 febbraio 1992, n. 225) RIQUALIFICAZIONE DI BENI PUBBLICI INUTILIZZATI O DI BENI PUBBLICI INUTILIZZATI O DI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NB: E' possibile svolgere “attività diverse” rispetto a quelle dell’elenco di cui sopra, se l’atto costitutivo o lo statuto lo consentono e se sono secondarie e strumentali rispetto alle attività di interesse generale (Art 6). Queste attività devono già essere specificate nello statuto e devono ricorrere almeno una delle due condizioni, entrambe relative ai ricavi dell’attività determinati in ciascun esercizio: non devono superare il 30% delle entrate complessive dell’ETS; non devono superare il 66% dei costi complessivi dell’ETS

12 Andrà presentato e aggiornato, quando necessario, il modello EAS
NON diventare ETS: cosa NON si può fare Se si decide di NON diventare un ETS si potrà comunque continuare a fare la propria attività. Si potranno recuperare risorse per le attività solo tramite (cfr. art. 148 del TUIR): Quote sociali Erogazioni liberali da privati ma che non saranno deducibili e/o detraibili Raccolte pubbliche occasionali di fondi (2/3 eventi all'anno) Inoltre si potrà: ricevere contributi da e avere rapporti con Enti Pubblici in base alle decisioni dei singoli enti ma NON sarà possibile fare convenzioni. partecipare ai soli bandi aperti alle associazioni generiche (tendenzialmente esclusi quelli pubblici) Le attività che prevedono un corrispettivo sia da soci che da non soci sono sempre COMMERCIALI, quindi si dovrà aprire la partita iva (in regime non agevolato), versare l'ires, fare la dichiarazione dei redditi ecc. Andrà presentato e aggiornato, quando necessario, il modello EAS

13 NON diventare ETS: quali adempimenti
Se si decide di NON diventare un ETS : - non occorre modificare lo statuto - si sarà tenuti comunque ad una contabilità corretta, a fare il bilancio e approvarlo in assemblea e rispettare quanto prevede lo statuto dell'associazione

14 Diventare un ETS: quali opportunità ed agevolazioni
Se si decide di diventare un ETS si potrà godere di diversi vantaggi, soprattutto fiscali, e maggiori opportunità di sviluppo tra cui: - accesso al 5 x mille - possibilità per i donatori di portare in detrazione/deduzione le erogazioni liberali (con nuovi limiti già in vigore) - possibilità di avere convenzioni con enti pubblici (per OdV e APS) - possibilità di partecipare a tutti i bandi di finanziamento - esenzione dall'imposta di registro (per le ODV) - esenzione dall'imposta di bollo - possibili esenzioni da imposte locali (a discrezione degli enti pubblici) - organizzazione di raccolte fondi anche in modo organizzato e continuativo (si è in attesa di provvedimento ad hoc) * Dopo l'attivazione e l'iscrizione al RUNTS: - agevolazioni per avere la personalità giuridica (abbassamento soglia minima del valore del patrimonio da bloccare e semplificazione della procedura);  - esenzione dalla presentazione del modello EAS

15 Diventare un ETS: quali opportunità ed agevolazioni
Altri vantaggi fiscali sulle prestazioni di servizi o cessione di beni: Attività con corrispettivi verso soci Sempre decommercializzate per APS Decommercializzate se i ricavi non superano i costi effettivi Attività con corrispettivi verso non soci Decommercializzate se i ricavi non superano i costi effettivi Regimi fiscali Forfettari (molto agevolati per ODV e APS)

16 Essere ETS: da grandi poteri derivano grandi responsabilità
Se si decide di diventare un ETS ci si dovrà attrezzare per: redazione del bilancio di esercizio formato da:  stato patrimoniale rendiconto finanziario relazione di missione (che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e finanziario dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie ed eventualmente documenta il carattere secondario e strumentale dell’attività di cui all’articolo 6) N.B. Con proventi inferiori a €  euro può essere redatto nella forma del rendiconto finanziario per cassa (secondo modulistica che andrà definita con un decreto del Ministero) 2) adempimenti legati all'iscrizione nel RUNTS (mantenimento e deposito dei documenti – es. rendiconto annuale, rendiconti delle raccolte fondi, dati sulle cariche sociali)

17 Essere ETS: da grandi poteri derivano grandi responsabilità
Obbligo di tenuta dei libri sociali: il libro degli associati o aderenti il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’organo di amministrazione, dell’organo di controllo e di eventuali altri organi sociali Per ODV e APS: il registro dei volontari non occasionali in cui vanno iscritti tutti i volontari attivi Viene sancito il diritto degli associati o degli aderenti di esaminare i libri sociali, secondo le modalità previste dallo statuto

18 Essere ETS: da grandi poteri derivano grandi responsabilità
L’Organo di controllo, anche monocratico, è obbligatorio se superati per due esercizi consecutivi due dei seguenti limiti: totale dell’attivo dello stato patrimoniale: € ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate: € dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 5 unità.  Per cifre ancora più alte è necessario prevedere il Revisore Legale dei conti Obblighi di trasparenza Pubblicazione sul proprio sito web di: compensi agli amministratori per proventi superiori a euro rendiconto dell'utilizzo del 5x1000 (mancano indicazioni dal Ministero) contributi ricevuti dalla pubblica amministrazione superiori ai euro l'anno se si superano i limiti previsti dalla normativa (proventi superiori a 1 milione di euro), redazione e pubblicazione del bilancio sociale

19 Ho deciso di diventare un ETS – e ora?
Se si decide di diventare un ETS si dovranno seguire questi passaggi: 1 - modificare lo statuto in base al dettato del Codice del Terzo Settore 2 - fare approvare il nuovo statuto dall'assemblea straordinaria NB: il termine del 3 agosto vale solo per le associazioni già iscritte 3 - registrarlo presso l'ufficio del registro (gratuito per le OdV euro per le APS) 4 - raggiungere i 7 soci se ancora non si hanno 5 - predisporre i libri sociali obbligatori e la tenuta della contabilità 6 – se ancora non lo si è, iscriversi al registro del Volontariato o delle APS (i cui dati saranno trasmigrati nel RUNTS in maniera automatica) oppure aspettare l’attivazione del RUNTS e iscriversi a questo 7 – stipulare l'assicurazione per infortuni, malattie e responsabilità civile verso terzi per i volontari

20 GRAZIE A TUTTI ...e buona riflessione


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